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13 maggio 2020

Decreto Rilancio: cosa contiene.....

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto Rilancio, il provvedimento per sostenere l’economia italiana 
 Le misure contenute nel dl riguardano le famiglie, le imprese e i cittadini e prevedono bonus, incentivi, tagli delle bollette e sussidi come il reddito di emergenza. 
Andiamo a vedere quali sono le principali misure e in cosa consistono:

Imprese e lavoro 

La Cassa Integrazione e l’assegno del fondo d’integrazione salariale dovrebbero essere estesi fino al 31 ottobre cioè per ulteriori 9 settimane. 
A sostegno dei salari, ci sarebbe una norma che prevede la possibilità di accedere ad aiuti pubblici con lo scopo di pagare gli stipendi dei dipendenti, aiuti sottoposti al vincolo del mancato licenziamento dei lavoratori dell’impresa. L’aiuto pubblico durerebbe 12 mesi e la sovvenzione coprirebbe l’80% del lordo in busta paga. 
Il bonus per gli autonomi: 800 euro per collaboratori e partite Iva, fino a 1.000 euro per autonomi che dimostrano di aver subito perdite superiori al 33% rispetto allo scorso anno a causa del Coronavirus. 
Sempre a sostegno delle imprese slitterà al 16 settembre la scadenza per tutti i pagamenti dovuti per le ritenute, per l’Iva, per i contributi previdenziali e a favore dell’Inail, gli atti di accertamento, le cartelle esattoriali, gli avvisi bonari e le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio, già sospesi dall’emergenza sanitaria per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020, le imprese, a scadenza, potranno decidere se saldare il debito in un’unica soluzione o in 4 rate.

Stop alla rata Irap

Le imprese e i lavoratori autonomi con un volume di ricavi non superiore a 250 milioni non sono tenute al versamento del saldo dell'Irap dovuta per il 2019 nè della prima rata, pari al 40 per cento, dell'acconto per il 2020. 
Rispetto alle vecchie bozze non c'è più il requisito del calo dei ricavi del 33 per cento per usufruire dello sconto.
 Si starebbe studiando anche un alleggerimento delle bollette di fornitura dell’energia elettrica per le aziende con la possibilità di ricontrattare al ribasso le quote fisse e ammortizzare i costi.

Famiglia 

Per i lavoratori dipendenti, la possibilità di ridurre il numero delle ore di lavoro a parità di salario purché gli impiegati utilizzino il monte ore accumulato sul fronte formazione.
La possibilità di continuare a operare in smart working dovrebbe essere consentita solo a chi ha figli minori di 14 anni e entrambi i genitori lavoratori dipendenti del settore privato.
 Per aiutare le famiglie dovrebbe essere prorogato il congedo parentale con la riduzione del 50% dello stipendio per i nuclei con figli minori di 12 anni.
 Confermato il bonus baby sitter che però dai 600 euro attuali dovrebbe essere elevato a 1.200 euro che possono essere utilizzati anche per il pagamento dei centri estivi. Il fondo per la famiglia dovrebbe essere integrato di 150 milioni per coprire questa seconda tranche di aiuti. Dovrebbe poi finalmente arrivare il cosiddetto REM ovvero il Reddito di emergenza che può essere richiesto (sempre all’Inps) da tutti coloro che non hanno diritto a altre sovvenzioni. Potrebbe essere diviso in due quote da 400 o da 800 euro a seconda della condizione famigliare. 
L’Isee dovrebbe essere inferiore ai 15.000 euro e il patrimonio non dovrebbe superare i 10.000 euro

Bonus

A sostegno della mobilità ecologica urbana dovrebbero arrivare due differenti bonus.
 Il primo è il cosiddetto bonus mobilità previsto per i residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti. Il governo dovrebbe stanziare 120 milioni di euro per coprire il 70 per cento della spesa sostenuta da chi acquista bici, anche a pedalata assistita, segway, hoverboard, monopattini e monowheel. L’idea è quella di spingere i cittadini a non utilizzare i mezzi pubblici, ma nello stesso tempo anche a evitare le automobili per gli spostamenti urbani.
 Sotto forma di credito d’imposta, poi, dovrebbe essere approvato il cosiddetto ecobonus che dovrebbe garantire uno sgravio fiscale del 110% per gli interventi di risparmio energetico. 

Sanità e turismo 

Da confermare l’assunzione di 10.000 infermieri precari e 170 medici che hanno prestato servizio straordinario durante l’emergenza Coronavirus. 
sono previste altre 4.200 borse per le scuole di specializzazione in medicina, in collaborazione con il ministero dell'Università

Turismo

Si sta pensando a 3 differenti fondi:
il primo sarebbe da 50 milioni di euro valido per la sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio e fondi di investimento, in funzione di acquisto e valorizzazione di immobili destinati ad attività turisticoricettive.
 Altri 50 milioni invece verrebbero messi a disposizione per la concessione di contributi in favore delle imprese turistico ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari, come concorso nelle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro e di adeguamento degli spazi.
 Un terzo fondo, infine, servirebbe alla promozione del turismo in Italia e potrebbe erogare tax credit fino a 500 euro alle famiglie con redditi medio-bassi per trascorrere vacanze in strutture ricettiva in Italia.....cui va aggiunto un bonus una tantum da 1.000 euro a sostegno dei lavoratori stagionali.
Previsto un credito di imposta da 500 euro per i nuclei familiari con Isee non superiore a 40 mila euro per pagare le vacanze in Italia dal primo luglio al 31 dicembre 2020. 
 La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci.

Bar, ristoranti e parrucchieri 

Ai tavoli, che sia per la colazione, la cena, il pranzo o l’aperitivo, cioè sia nei bar sia nei ristoranti, vale la legge dei 2 metri, che è la distanza che deve intercorrere tra le sedie di chi non vive sotto lo stesso tetto. Ogni cliente dovrà avere a disposizioni 4 metri quadri oppure, più semplicemente, dovrà rassegnarsi al divisorio in plexiglass. Banditi i buffet e se possibile anche il pagamento in contanti, mentre il menù lo si dovrà consultare da una app o dalla lavagna al muro. E poi in cucina mai senza guanti e mascherine, che dovranno usare anche i clienti quando si alzano da tavola. Infine al ristorante si va prenotando e rispettando i turni.
La regola dei 2 metri vale anche dal parrucchiere, dove non basterà prenotare, ma sarà necessario anche specificare il trattamento: messa in piega, taglio o colore, in modo da consentire la programmazione degli appuntamenti. Mascherina obbligatoria per tutti e in più guanti per chi taglia. Ovviamente forbici, pettini e altri attrezzi dovranno essere sterilizzati dopo ogni trattamento. In tutti questi esercizi poi attenzione all’aria condizionata. Il documento dell’Iss, al quale rimandano le linee guida, specificano che con i tradizionali split o quelli incassonati a parete ma senza ricambio d’aria (il modello fancoil), sarà necessario lasciare sempre comunque aperte porta e finestre per favorire il ricambio d’aria, mentre con gli impianti “Uta”, che il ricambio lo consentono, sarà sufficiente far cambiare un po’ d’aria saltuariamente.


Le regole in spiaggia 

In spiaggia le file di ombrelloni dovranno essere distanziate almeno di 5 metri. Quattro metri e mezzo devono invece separare un ombrellone dall’altro. Lettini e sdraio, quando non sono sotto l’ombrellone, dovranno essere almeno a due metri da quelli del vicino. Regola alla quale si deroga se a prendere il sole sono i componenti di una stessa famiglia o comunque coabitanti. Per favorire l’accesso contingentato agli stabilimenti bisognerà preferibilmente prevedere la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie. Impegno non da poco per bagnini e gestori, visto che le linee guida prevedono la sanificazione di sdraio, lettini e ombrelloni ad ogni cambio di bagnante. 

Comunque, nell’assegnazione di ombrelloni e attrezzatura andranno privilegiati i villeggianti che li occuperanno per più giorni. Niente uso promiscuo delle cabine, docce all’aperto e con divisori se non si può mantenere la distanza di sicurezza di almeno due metri. Ed è inutile dirlo, giochi da spiaggia, come partita a pallone o beach volley off limits. Chiuse anche le piscine. Anche per le spiagge libere si dovrà prenotare, mentre la distanza di sicurezza potrà essere marcata con recinti piantati nella battigia. A gestire il tutto, suggeriscono gli esperti, dovrebbero essere associazioni del volontariato o del terzo settore. Anche se alcune regioni stanno pensando di affidare il compito agli stessi gestori degli stabilimenti. 



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