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8 settembre 2024

Disoccupati 2024: tutti gli Aiuti disponibili e gli importi spettanti

Nel 2024, coloro che si trovano senza impiego possono beneficiare di alcuni aiuti finanziari e agevolazioni offerti dallo Stato italiano. Tali misure mirano a fornire un supporto economico immediato e, allo stesso tempo, favorire il reinserimento lavorativo dei disoccupati attraverso percorsi personalizzati di formazione e orientamento professionale.

Definizione di Disoccupazione

Prima di addentrarci nei dettagli dei bonus per disoccupati, è fondamentale comprendere chi rientra in questa categoria. Secondo l'articolo 19 del decreto legislativo n. 150 del 2015, una persona è considerata disoccupata quando soddisfa simultaneamente due requisiti:

  1. Assenza di Impiego: Non percepire un reddito da lavoro dipendente superiore a 8.500 euro l'anno o 5.500 euro nel caso di lavoro autonomo.
  2. Disponibilità Immediata al Lavoro: Aver dichiarato la propria immediata disponibilità allo svolgimento di un'attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro, rilasciando la dichiarazione di immediata disponibilità (Did).

Indennità di Disoccupazione

Le indennità di disoccupazione rappresentano il primo sostegno economico per coloro che perdono involontariamente il lavoro. Queste prestazioni variano a seconda del settore di appartenenza e della tipologia di contratto, ma hanno tutte lo scopo di fornire un'integrazione al reddito durante il periodo di transizione verso una nuova occupazione.

Naspi

La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (Naspi) è riservata ai lavoratori subordinati che hanno maturato almeno 13 settimane contributive negli ultimi 4 anni. L'importo dell'indennità corrisponde al 75% della retribuzione media giornaliera, entro un massimo di 1.550,42 euro mensili (aggiornato al 2024). La durata dell'erogazione è pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 4 anni, con un limite massimo di 24 mensilità.

Dis-Coll

Simile alla Naspi, la Dis-Coll è destinata ai collaboratori coordinati e continuativi, agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio. Il requisito essenziale è aver maturato almeno 1 mese di contribuzione nella Gestione Separata Inps. Il calcolo dell'importo segue criteri analoghi a quelli della Naspi, con gli stessi massimali.

Sostegno al Reddito Sar

Erogato da Formatemp, il Sostegno al Reddito Sar spetta ai lavoratori disoccupati che hanno avuto contratti di somministrazione e soddisfano specifici requisiti di durata del lavoro e di disoccupazione. Gli importi variano da 780 euro a 1.000 euro, a seconda dei giorni di lavoro maturati.

Indennità di Disoccupazione Agricola

Per i lavoratori agricoli dipendenti è prevista un'indennità di disoccupazione specifica, spettante per un numero di giornate pari a quelle lavorate, entro il limite massimo di 365 giorni l'anno. Sono necessari almeno 2 anni di anzianità nell'assicurazione contro la disoccupazione involontaria e almeno 102 contributi giornalieri nel biennio. L'importo corrisponde al 40% della retribuzione di riferimento, con una trattenuta del 9% a titolo di contributo di solidarietà.

Politiche Attive per il Lavoro

Oltre alle indennità di disoccupazione, lo Stato italiano promuove politiche attive volte a favorire il reinserimento lavorativo dei disoccupati. Queste iniziative prevedono percorsi di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro, organizzati dai centri per l'impiego, dalle agenzie per il lavoro o dai centri di formazione accreditati.

Assegno di Inclusione

L'Assegno di Inclusione è una misura di sostegno al reddito destinata alle famiglie in cui è presente almeno un componente disabile, minore, over 60 o in condizione di svantaggio certificata dai servizi socio-sanitari territoriali. Tuttavia, per i disoccupati di età compresa tra 18 e 59 anni senza particolari condizioni di svantaggio, non è prevista alcuna quota di Assegno di Inclusione.

Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl)

Per coloro che non rientrano tra i percettori dell'Assegno di Inclusione e hanno un Isee inferiore a 6.000 euro, è previsto il Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl). Questa misura prevede la sottoscrizione di un patto di servizio personalizzato con il centro per l'impiego e la partecipazione a iniziative di formazione e orientamento al lavoro. Durante il periodo di partecipazione, che può durare al massimo 12 mesi, viene erogato un bonus mensile di 350 euro. È importante sottolineare che l'Sfl non è compatibile con la percezione della Naspi.

Bonus e Agevolazioni per Disoccupati

Oltre alle indennità di disoccupazione e alle politiche attive, i disoccupati possono beneficiare di ulteriori bonus e agevolazioni, alcuni dei quali rappresentano una prosecuzione degli strumenti di tutela riconosciuti in costanza di lavoro.

Indennità di Malattia

In caso di malattia certificata dal medico entro 60 giorni dalla cessazione del contratto di lavoro dipendente, spetta un'indennità di malattia. L'importo corrisponde al 50% della retribuzione media giornaliera fino al 20° giorno e al 66,66% dal 21° al 180° giorno.

Congedo Matrimoniale

Per coloro che, nei 90 giorni precedenti il matrimonio o l'unione civile, hanno lavorato per almeno 15 giorni alle dipendenze di aziende industriali, artigiane o cooperative, è prevista un'indennità sostitutiva del congedo matrimoniale. L'importo varia a seconda del settore lavorativo e della qualifica.

Congedo di Maternità

Le disoccupate hanno diritto a un'indennità sostitutiva del congedo di maternità obbligatorio, della durata di 5 mesi, a patto che dalla sospensione del lavoro e l'inizio del congedo siano trascorsi non più di 60 giorni o, in alternativa, se risultano titolari di Naspi. L'importo corrisponde all'80% dell'ultima retribuzione percepita.

Bonus Maternità Comunale

Per le lavoratrici che non soddisfano i requisiti per l'indennità di maternità e non hanno copertura contributiva, è possibile richiedere il bonus maternità al Comune, il cui importo nel 2024 ammonta a 2.020,85 euro, a condizione di avere un Isee inferiore a 20.221,13 euro.

fonte: https://www.lavoroeconcorsi.com/

23 agosto 2023

Se sei disoccupato e non trovi lavoro ora ci pensa l'Inps: arriva una nuova piattaforma

 Un sito per aiutare i disoccupati a trovare lavoro.


Da settembre il Ministero del Lavoro mette in campo una nuova piattaforma. Si chiamerà Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa e servirà a dare piena attuazione al decreto Lavoro.

Il sito, realizzato dall'Inps, avrà il compito di agevolare la ricerca del lavoro ma consentirà anche di attivare il meccanismo di welfare post Reddito di cittadinanza.

Con la registrazione alla piattaforma si potrà ottenere l’assegno di inclusione riservato alle famiglie con minori, disabili e over 60.

Si potrà anche fare richiesta per il supporto alla formazione e al lavoro, un bonus da 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi (non rinnovabile) per chi ha un Isee inferiore ai 6 mila euro e segue corsi di formazione e riqualificazione.

I beneficiari dell'Supporto alla formazione e al lavoro potranno scegliere autonomamente i corsi che intendono seguire oppure verranno inseriti in specifici progetti di formazione erogati da soggetti pubblici e privati accreditati.

Si potranno ricevere offerte di lavoro e avere informazioni su corsi di formazione, tirocini, progetti utili alla collettività e altri strumenti di politica attiva.

La novità dell'interoperabilità

Il nuovo sito permetterà l’incrocio dei dati grazie al coinvolgimento di altre amministrazioni, come il Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro (Siu) e la piattaforma di gestione dei Patti di inclusione sociale (Gepi).

La promessa è quella di far comunicare tra loro Centri per l’impiego, Comuni e beneficiari dei sussidi, per rendere più snello l'accesso ai sussidi e per agevolare il lavoro delle varie amministrazioni.

Fonte: BALARM

21 marzo 2020

Proroga del termine di presentazione delle domande di NASPI, di DIS-COLL e di disoccupazione agricola

Proroga del termine di presentazione delle domande di NASPI, di DIS-COLL e di disoccupazione agricola
Il Decreto Cura Italia, al fine di agevolare la presentazione delle domande di NASpI, DIS-COLL e di disoccupazione agricola ha previsto, la proroga dei termini di presentazione delle stesse.
In particolare, per gli eventi di cessazione involontaria dei rapporti di lavoro intervenuti a fare data dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, il termine di presentazione delle indennità NASpI e DIS-COLL è prorogato di ulteriori 60 giorni, con il conseguente ampliamento del termine ordinario da 68 giorni a 128 giorni, decorrente dalla data di cessazione involontaria del rapporto di lavoro.
Nella ipotesi di presentazione di domande di NASpI e DIS-COLL oltre il termine ordinario di 68 giorni dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro, la prestazione decorrerà dal sessantottesimo giorno successivo alla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro.
Le domande riferite ad eventi di cessazione involontaria intervenuti a fare data dal 1° gennaio 2020, che sono state respinte perché presentate fuori termine (oltre il sessantottesimo giorno), verranno riesaminate d’ufficio.
È stata altresì prevista la proroga di 60 giorni del termine (ordinariamente fissato a 30 giorni) per la presentazione delle domande di erogazione della prestazione NASpI in forma anticipata, nonché per l’adempimento connesso all’obbligo di comunicazione del reddito annuo presunto da parte dei percettori delle prestazioni NASpI e DIS-COLL nelle ipotesi di contestuale svolgimento di attività lavorativa autonoma/subordinata/parasubordinata in corso di percezione delle suddette indennità; i predetti termini sono pertanto ampliati da 30 a 90 giorni.
Le domande di incentivo all’autoimprenditorialità (NASpI in forma anticipata) presentate per attività lavorativa autonoma avviata a fare data dal 1° gennaio 2020 e che sono state respinte perché presentate fuori termine verranno riesaminate d’ufficio.
Le prestazioni di NASpI e DIS-COLL che sono state poste in decadenza per il mancato adempimento degli obblighi di comunicazione del reddito annuo presunto verranno riesaminate d’ufficio qualora l’attività lavorativa per la quale è richiesta la suddetta comunicazione sia stata intrapresa a fare data dal 1° gennaio 2020.
Infine, per le domande di disoccupazione agricola in competenza 2019 da presentarsi nell’anno 2020, il termine di presentazione è prorogato al 1° giugno 2020; pertanto, le domande di disoccupazione agricola, saranno considerate validamente presentate anche dopo il 31 marzo 2020 e fino al giorno 1° giugno 2020.
 Ecco inoltre altre comunicazioni relative al sostegno al reddito:
Il congedo parentale per i lavoratori dipendenti è già attivo: ad oggi l’Istituto registra circa 100mila richieste di congedo con periodi dal 5 marzo.
Le procedure per la Cassa Integrazione, sia quella ordinaria che in deroga, sono consolidate e ulteriormente semplificate.
congedi per la Gestione Separata, gli autonomi, e i cinque indennizzi per professionisti e co.co.co, lavoratori autonomi, turismo, agricoli e spettacolo, saranno operativi nei prossimi giorni.
Le procedure e la domanda per il bonus babysitter sono in fase di avvio.
Fonte: INPS

17 ottobre 2017

Il Reddito di inclusione (REI)

Dal primo Gennaio 2018 entrerà in vigore la nuova e unica misura al contrasto della povertà, il reddito di inclusione (REI) in sostituzione di SIA e ASDI.
Si comunica che è possibile presentare le istanze per l’ottenimento della "carta REI" presso le otto circoscrizioni dal 01/12/2017, esclusivamente previa prenotazione telematica.
Il servizio di prenotazione sarà attivo dalle ore 8,00 del 30/11/2017 senza soluzione di continuità, nel sito istituzionale dell’Ente.
Le istanze potranno essere presentate, già debitamente compilate, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,30.
La misura universale del nuovo piano nazionale contro la povertà si caratterizza da un reddito di inclusione che andrà ad affiancarsi a quello già in essere come la carta acquisti MEF, detta anche social card, riservata ai maggiori di 65 anni e ai minori di 3 anni e l’assegno sociale...
Il Rei sarà erogato attraverso una carta acquisti, la Carta Rei: come la vecchia Social Card, la Carta Rei sarà emessa da Poste Italiane, consentirà l’acquisto dei generi di prima necessità e il pagamento delle utenze. Inoltre, darà la possibilità di prelevare contanti sino alla metà dell’importo mensile riconosciuto. La carta Rei darà inoltre diritto a uno sconto del 5% sugli acquisti nei negozi e nelle farmacie convenzionate e a delle riduzioni nella fornitura di energia elettrica e gas.
......quello che spetta con il REI è in linea con quanto previsto dalla carta SIA:
•Bonus 80 euro al mese a persona;
•Bonus 160 euro per 2 componenti;
•Bonus fino a 240 euro al mese per le famiglie di 3 persone con minori;
•Bonus fino a 320 per 4 persone;
•Bonus fino a 400 euro al mese per le famiglie con 5 componenti ed oltre.


Il REDDITO INCLUSIONE REI andrà a sostituire le attuali misure previste come Sia (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione) creando un unico sistema a contrasto della povertà.

TUTTI I DETTAGLI AL LINK SOTTOSTANTE......


REI - reddito d'inclusione


(Fonte: https://www.lavoroediritti.com .....E  COMUNE DI PALERMO)
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16 ottobre 2017

Ecco una mappa degli incentivi al lavoro oggi in vigore.

La nuova decontribuzione sulle assunzioni dei giovani che il governo si appresta ad inserire nella manovra 2018 con uno stretto legame all'apprendistato, affiancherà, o in alcuni casi sostituirà, incentivi già esistenti, prossimi alla scadenza o in via di rinnovo. E' il caso del Bonus Sud che in 8 Regioni già prevede lo sgravio totale dei contributi previdenziali e che dovrebbe essere rinnovato anche anche dopo il 31 dicembre.
Ecco una mappa degli incentivi al lavoro oggi in vigore.


GARANZIA GIOVANI
Il bonus scade il 31 dicembre, ma già ci sono i fondi per prorogarlo dopo i 200 milioni di quest'anno. Riguarda le assunzioni a tempo indeterminato o in apprendistato professionalizzante degli under 29 che non studiano né lavorano (i cosiddetti Neet) e sono registrati al Programma Garanzia Giovani. L'incentivo è pari al 100% dei contributi previdenziali nel limite massimo di 8.060 euro. Il bonus vale anche per i contratti a tempo determinato di almeno 6 mesi. In questo caso però l'esonero è pari al 50%, con il tetto di 4.030 euro l'anno. BONUS SUD - L'agevolazione vale fino al 31 dicembre 2017 in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna. Consiste nell'esonero totale dai contributi Inps per massimo 8.060 euro per tutte le assunzioni stabili di giovani disoccupati tra i 16 e i 24 anni e di lavoratori con anche più di 25 anni disoccupati da almeno sei mesi. Il finanziamento della misura ammonta a 530 milioni a carico del Pon per le politiche attive dell' occupazione.
SCUOLA-LAVORO
L'agevolazione è valida in questo caso fino a dicembre 2018. Prevede l'esonero dai contributi Inps per tre anni con un limite massimo di 3.250 euro l'anno. I destinatari sono studenti assunti (anche in apprendistato) entro 6 mesi dal titolo di studio, se hanno svolto un periodo di formazione o tirocinio, o dalla fine di un periodo di apprendistato.
APPRENDISTATO
Fino al 31 dicembre 2017, l'aliquota contributiva è pari al 5% per i datori di lavoro che assumono in apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore i giovani di 15-25 anni. Non si applicano il cosiddetto "ticket di licenziamento", il contributo dell'1,31% per il finanziamento della Naspi e quello dello 0,30% ai fondi interprofessionali per la formazione.
BONUS DONNE E OVER 50
L'agevolazione, in scadenza, consiste nell'esonero del 50% dei contributi Inps e Inail e riguarda donne disoccupate da almeno 6 mesi, residenti in regioni svantaggiate o occupate in settori lavorativi con forte disparità di genere; donne disoccupate da almeno 24 mesi; lavoratori che abbiano compiuto almeno 50 anni, disoccupati da almeno 12 mesi. La durata arriva a 12 mesi in caso di assunzione stabile e a 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato.
CIGS E NASPI
A chi assume stabilmente un lavoratore in Cigs da almeno 3 mesi è data la possibilità di versare, per 12 mesi, i contributi ridotti previsti per gli apprendisti. L'incentivo all'assunzione di percettori di disoccupazione Naspi è invece riservato a chi assume un lavoratore mentre ancora percepisce l'indennità e dà diritto al riconoscimento al datore di lavoro di un bonus pari al 20% della Naspi ancora spettante al neoassunto. Sono entrambi in scadenza a fine anno.
GIOVANI GENITORI
Il bonus per le assunzioni di genitori di figli minori sotto i 35 anni ammonta a 5 mila euro a lavoratore.
(FONTE:http://gds.it/)
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3 ottobre 2017

Disoccupazione: dal 1° dicembre solo con Did online

A partire dal prossimo 1° dicembre, il cittadino sarà considerato in stato di disoccupazione soltanto se all'interno della SAP (scheda anagrafica) vi sia l'identificativo univoco della dichiarazione di immediata disponibilità(DID) rilasciata.
Lo ha precisato l'ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) nella Circolare n. 1/2017 (qui sotto allegata) diffusa lo scorso 28 settembre, in cui ha fornito istruzioni operative sul rilascio della DID sul portale nazionale delle politiche del lavoro, ai sensi dell'art. 19 del d.lgs. 14 settembre 2015, n. 150.

Disoccupazione: dichiarazione di immediata disponibilità (Did)

A norma dell'art. 19 del Jobs Act (d.lgs. 150/2015), sono considerati disoccupati i soggetti privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro di cui all'articolo 13, la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l'impiego.

L'Agenzia rammenta che le modalità con cui il cittadino può registrarsi come disoccupato sono: la registrazione sul Portale Nazionale per le politiche del lavoro (www.anpal.gov.it) direttamente da parte del cittadino oppure da parte di un operatore del Centro per l'impiego, che supporti l'utente nel rilascio della DID, nonché l'inserimento sui Sistemi informativi del lavoro Regionali, con trasmissione della DID, tramite cooperazione applicativa, al Nodo di Coordinamento Nazionale (NCN).

Did online: dal 1° dicembre cambia la procedura

Pertanto, a decorrere dal 1 dicembre 2017, il cittadino sarà considerato in "stato di disoccupazione" solo ove, in relazione alla DID rilasciata, sia riscontrabile all'interno della SAP l'identificativo univoco della DID in parola, che verrà inserito nella SAP a cura del nodo di coordinamento nazionale.
In vista dell'entrata e regime della procedura e al fine di dare alle amministrazioni regionali il tempo necessario per adeguare i propri sistemi, l'ANPAL rende disponibile a Regioni e P.A., dal 1° ottobre 2017 al 30 novembre 2017, la modalità di conferimento delle DID in staging, per finalità di test operativo, tecnologico e organizzativo.
Durante periodo, al fine di consolidare la predetta cooperazione applicativa, il cittadino potrà, quindi, continuare a rilasciare la DID secondo le modalità attualmente operative, con il riconoscimento dello stato di disoccupazione, ai sensi dell'articolo 19 del d.lgs. 150/2015.
Per quanto riguarda la NASPI, che "equivale a dichiarazione di immediata disponibilità" ai sensi dell'art. 21, comma 1, del d.lgs. 150/2015, si precisa che la stessa perviene al Portale Nazionale, in virtù della cooperazione applicativa con INPS, già funzionante. I medesimi dati sono resi disponibili alle Regioni e Province autonome per il tramite del sistema di cooperazione applicativa.

ANPAL circolare n. 1/2017 

(FONTE:di Lucia Izzo https://www.studiocataldi.it/)
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24 maggio 2017

Si Sblocca la Dis-Coll per i collaboratori nel 2017

Disoccupazione, Si Sblocca la DIS-COLL per i collaboratori nel 2017

Ok dell'Inps alle domande per i rapporti di collaborazione conclusi tra il 1° gennaio ed il 30 giugno 2017. Domande entro il 30 luglio per chi ha cessato il rapporto tra il 1° gennaio ed il 23 maggio.
Via libera dell'Inps alla proroga dell'indennità di disoccupazione per i collaboratori. Lo stabilisce l'Inps nella Circolare 89/2017
L'Inps precisa al riguardo che i lavoratori avranno il consueto termine di 68 giorni, stabilito a pena di decadenza, dalla data di cessazione del rapporto di collaborazione per produrre la domanda. Al fine di non penalizzare coloro il cui rapporto si sia concluso tra la data del 1° gennaio 2017 e la data di pubblicazione della circolare (cioè il 23 maggio 2017), essi avranno tempo sino al 30 luglio 2017 per produrre l'istanza (cioè 68 giorni a partire dal 23 maggio data di pubblicazione della Circolare)
L'Inps spiega che le eventuali domande di DIS-COLL - relative ad eventi di cessazione dei rapporti di collaborazione intervenuti a far data dal 1° gennaio 2017 - già presentate, tra la data del 1° gennaio 2017 e il 23 maggio, saranno regolarmente gestite, senza necessità di ripresentazione della domanda. L'Inps provvederà, altresì, a riesaminare le domande di prestazione DIS-COLL presentate per eventi di cessazione intervenuti nell’anno 2017 e respinte in quanto alla data di presentazione delle domande medesime non era ancora intervenuta la proroga della prestazione.
Il collaboratore, per accedere al sostegno, deve essere iscritto in via esclusiva alla gestione separata e non deve risultare pensionato nè titolare di partita IVA (qualora il lavoratore, al momento della richiesta dovesse averla ancora aperta, pur non producendo alcun reddito, dovrà provvedere, pertanto, alla sua chiusura). A tal fine, spiega l'Inps, si dovrà far riferimento all'aliquota contributiva di finanziamento della gestione pari, per i collaboratori iscritti in via esclusiva, al 32,72% del reddito.

La misura

Restano immutate le regole per la determinazione della misura dell'assegno. Esso è pari al 75% dei compensi fino a 1.195 euro al mese a cui poi si somma il 25% sulle quote dei compensi superiori a tale importo entro un massimale di 1.300 euro lordi al mese, soggetto a tassazione ordinaria.L'assegno è pagato per un numero di mesi pari alla metà di quelli coperti da contribuzione tra il 1° gennaio dell'anno solare di riferimento e la data di cessazione della collaborazione entro un massimo di sei mesi.
(FONTE:http://www.pensionioggi.it/)

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20 aprile 2017

l’indennità di disoccupazione DIS-COLL

collaboratori coordinati e continuativi
 il Decreto Mille Proroghe, recentemente approvato, ha confermato fino al 30 giugno 2017 l’indennità di disoccupazione DIS-COLL, introdotta in via sperimentale nel 2015 e poi rifinanziata per il solo anno 2016.

Requisiti

La DIS-COLL è riservata ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata, non pensionati e privi di partiva IVA ed è subordinata al verificarsi delle seguenti condizioni:
  • trovarsi in stato di disoccupazione involontaria;
  • possedere, nell’arco temporale compreso tra la data di fine attività ed il 1 gennaio dell’anno solare precedente, almeno 3 mesi di contribuzione nella Gestione Separata.
Rispetto alla disciplina originaria, la Legge di Stabilità per il 2016 ha semplificato i criteri di accesso alla prestazione eliminando il possesso di un secondo requisito contributivo/reddituale (almeno 1 mese di contribuzione) da verificarsi nell’anno solare di cessazione.

Quanto spetta

L’indennità è commisurata alla media mensile dei redditi da collaborazione percepiti nell’anno di cessazione ed in quello solare precedente ed è pari al suo 75%, nel caso in cui questa sia pari o inferiore a 1.195 euro. Se il reddito medio mensile supera tale importo, l’assegno è incrementato di una somma pari al 25% della differenza tra il reddito medio mensile ed i 1.195 euro.
L’importo così calcolato, comunque, non potrà superare il limite massimo di 1.300 euro ed è destinato a ridursi del 3% per ogni mese a partire dal quarto mese di fruizione.

Quando viene corrisposta

La DIS-COLL è corrisposta mensilmente per un numero di mesi pari alla metà della durata dei periodi lavorati nel periodo compreso tra la cessazione ed 1 gennaio dell’anno solare ad essa precedente, per una durata massima di 6 mesi.

Come fare per ottenerla

Per beneficiare dell’indennità, i collaboratori devono presentare apposita domanda all’INPS, esclusivamente in via telematica, entro 68 giorni dalla data di cessazione. Il mancato rispetto dei termini comporta la decadenza dal diritto alla prestazione.
Per gli eventi di disoccupazione da luglio in avanti, il Ministero del lavoro ha espresso l’impegno a rendere strutturale la DIS-COLL attraverso un’apposita previsione nella legge delega sul lavoro autonomo non imprenditoriale, già approvata dalla Commissione Lavoro della Camera ed attualmente all’esame del Senato.

(FONTE:http://www.patronato.acli.it/)
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13 marzo 2017

Disoccupazione, Al via l'assegno di ricollocazione

Assegno di ricollocamento 2017 per disoccupati da più di 4 mesi
 è una misura approvata dal Governo Renzi con il decreto attuativo Jobs Act n. 150/2015 circa il riordino della disposizioni in materia di servizi per il lavoro e le politiche attive ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.
Tale decreto, prevede infatti, oltre che l'istituzione della nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), anche una migliore definizione del concetto di stato di lavoratore disoccupato anche parziale e di lavoratore a rischio di disoccupazione, le modalità con cui il lavoratore deve e può richiedere il riconoscimento delle indennità di disoccupazione Naspi e Dis. Coll e del nuovo Assegno di ricollocazione, a favore dei soggetti disoccupati, la cui disoccupazione superi i quattro mesi. Vediamo ora in dettaglio cosa prevede il testo del decreto Jobs Act circa i servizi per il lavoro e le politiche attive:

ANPAL e fascicolo elettronico del lavoratore 

L'ANPAL è una nuova Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro che il Governo ha deciso di istituire, con specifico decreto 150/2015 Jobs Act, al fine di creare una Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata appunto dall'Agenzia.
L'ANPAL sarà quindi costituita da strutture regionali, INPS, INAIL, Agenzie per il lavoro e da altri intermediari autorizzati, enti di formazione, Italia Lavoro e ISFOL che coopereranno insieme alla realizzazione di obiettivi e servizi per l'impiego e per l'occupazione. Tale sistema informativo insieme al fascicolo elettronico del lavoratore, servirà ad agevolare l'offerta e la domanda di lavoro sia privato che pubblico e a monitorare le prestazioni erogate dallo Stato.
Per questo motivo, i datore di lavoro dovranno precedere all'invio telematico delle comunicazioni di assunzione, trasformazione dei contratti di lavoro e di cessazione e licenziamento del lavoratore, informazioni che saranno appunto inserite nel sistema informativo e che costituiranno il fascicolo elettronico del lavoratore, accessibile da tutti i soggetti interessati tra cui Regioni e Province.
Nel sistema informativo, verranno anche inserite le domande NASpI e DIS-COLL equivarrà alla dichiarazione di immediata disponibilità del lavoratore, la DID verrà quindi inserita nel Sistema informativo delle politiche attive e dei servizi per l’impiego.

A chi spetta l'assegno di ricollocamento 2017? Requisiti:

Assegno di ricollocamento cos'è? Il decreto Jobs Act sul riordino delle politiche attive, n. 150/2015, oltre a specificare meglio lo stato di lavoratore disoccupato anche parziale e di lavoratore a rischio di disoccupazione, è intervenuto con una misura rivolta al sostegno della disoccupazione di coloro che una volta terminata la NASPI, risultano ancora privi di un'occupazione.
Per queste persone, è possibile richiedere l'assegno di ricollocamento, ossia, dei voucher disoccupazione che serviranno a pagare corsi di formazione professionale organizzati dai Centri per l'Impiego, dalla Regione o dal Comune, al fine di agevolare il reinserimento del soggetto sul mercato del lavoro.
Assegno di ricollocazione 2017 requisiti: I soggetti per poter richiedere i voucher, devono aver fruito completamente dell'indennità di disoccupazione NASPI e rientrare in una delle seguenti categorie:
  • Lavoratori a rischio disoccupazione: ossia posti in CIGS da seguito di una cessazione, anche parziale, dell'attività dell’azienda, ovvero, sospesi per una procedura concorsuale del datore di lavoro; in Cassa integrazione in deroga, in contratti di solidarietà.
  • Lavoratori disoccupati: rientrano in questa categoria i lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro a causa di un licenziamento collettivo, giustificato motivo, risoluzione definitiva di un contratto di lavoro a tempo determinato, a chiamata, apprendistato, inserimento, somministrazione o a progetto; cessazione anticipata del contratto per cause diverse dalle dimissioni volontarie o da risoluzione consensuale del rapporto di lavoro; dimissioni per giusta causa del lavoratore. I disoccupati sono pertanto, coloro che hanno acquisito lo status di disoccupato dopo aver sottoscritto presso il Centro per l'impiego, la DID, dichiarazione di disponibilità immediata al lavoro. Nella nuova disciplina, prevista dallo schema di decreto Politiche Attive, la DID va resa per via telematica attraverso il portale unico registrazione o attraverso la domanda all'INPS di uno dei trattamenti di disoccupazione, ASPI, NASPI e Dis Coll. In quest'ultimo caso, sarà cura dell'INPS trasmettere all'ANPAL, ai fini dell'inserimento nel sistema informativo unico delle politiche del lavoro, tutti i dati del lavoratore. 
  • Lavoratori disoccupati parziali: sono coloro che pur avendo un lavoro dipendente o autonomo hanno un reddito annuo di importo pari o inferiore a quello esente da IRPEF, e di conseguenza esonerati dall'obbligo di dichiarazione dei redditi.

Assegno di ricollocazione cos'è e come funziona?

Assegno di ricollocazione 2017 cos'è e come funziona? E' un voucher disoccupati che spetta alle persone ancora prive di occupazione, dopo la fruizione della NASPI.
L'importo dell'assegno è graduato al profilo, e può essere speso dal lavoratore presso il centro per l'Impiego o presso i soggetti accreditati in materia di politiche attive del lavoro, per poter frequentare corsi professionali che lo aiuteranno a reinserirsi sul mercato del lavoro. I percettori di prestazioni di sostegno al reddito, potranno, inoltre essere chiamati a svolgere attività di volontariato nel Comune di residenza.
Quando e a chi spetta il voucher disoccupati?Terminato il periodo massimo di fruizione delle indennità Naspi, se lo stato di disoccupazione si protrae per più di 4 mesi, il lavoratore ha diritto all'assegno di ricollocazione che viene rilasciato, nei limiti delle disponibilità assegnate a tale finalità per la Regione o per la provincia autonoma di residenza. Il disoccupato una volta completato l'istanza, ha la possibilità di scegliere l’agenzia per il lavoro dalla quale farsi assistere nella ricerca attiva di una nuova occupazione; tuttavia l’agenzia riceverà una remunerazione, dallo Stato o dalla Regione con la dote attribuita al lavoratore, solo nel caso in cui sia concretamente trovato un lavoro.
Si ricorda inoltre, che l’assegno di ricollocazione non costituisce reddito imponibile e le modalità operative, così come il rispettivo ammontare verranno definiti con una delibera del Consiglio di Amministrazione dell’ANPAL - l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, previa approvazione del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali.
Quanto spetta? L'importo dell'assegno è graduato in funzione al profilo di occupabilità, quindi più si avranno difficoltà a trovare un'occupazione congrua e più alta sarà la somma erogata.
Condizione per richiedere l'assegno: partecipazione del lavoratore a corsi e a politiche attive del lavoro.
Come fare ad averlo? Coloro che hanno beneficiato di prestazioni a sostegno del reddito, ovvero, di indennità di disoccupazione Naspi e sono ancora privi di occupazione da almeno 4 mesi, devono presentarsi al Centro per l'Impiego ed iniziare l'iter per la domanda di assegno di ricollocazione, una volta entrato in funzione il Portale Unico Registrazione disoccupati, la domanda potrà essere presentata e gestita per via telematica.
Domanda assegno di ricollocazione come funziona?
 La procedura per ottenere i voucher disoccupati è la seguente:
  1. Recarsi al centro per l'impiego;
  2. Effettuare il colloquio con il personale del Centro per l'impiego, a seguito del quale il lavoratore viene inserito in una classe di profilazione, stilata in base al suo profilo tecnico professionale attitudinale, al fine di valutare il suo grado di occupabilità.
  3. Effettuato ciò, il lavoratore viene chiamato dal Centro per l'Impiego, per sottoscrivere un Patto di servizio personalizzato, contenente anche l'indicazione circa la sua disponibilità a partecipare ad iniziative formative, corsi di riqualificazione o di politica attiva e ad accettare offerte di lavoro qualora congrue al suo profilo.
In altre parole, questo nuovo tipo di patto di servizio, e di conseguenza il voucher disoccupati, deve essere sottoscritto solo dai disoccupati che una volta finita l'indennità di disoccupazione, risultano ancora privi di occupazione da almeno 4 mesi.
Nel caso in cui, il lavoratore poi non partecipi alle iniziative di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro, sono previste sanzioni che vanno dalla decadenza della prestazione, sospensione o decurtazione delle somme erogate con l'assegno. 
Quant'è l'importo del voucher? L'importo dell'assegno di ricollocazione dipende da quante sono le possibilità che il lavoratore ha di trovare una nuova occupazione, maggiori sono le possibilità e più basso è il voucher, minori sono le possibilità e più è alto è l'importo riconosciuto per la formazione presso i centri per l’impiego o i servizi accreditati.
(FONTE:http://www.guidafisco.it/  & REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO: DECRETO REGIONALE)
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8 agosto 2016

SIA, Sostegno all’inclusione attiva INPS

SIA, Sostegno all’inclusione attiva INPS

L’INPS ha rilasciato il modulo di domanda SIA, Sostegno all’inclusione attiva SIA, la nuova social card 2016 che partirà dal prossimo 2 settembre. Il SIA, attivo in via sperimentale fino allo scorso anno in 12 città italiane, da quest’anno sarà esteso a tutto il territorio nazionale.Come avveniva per la Social Card, il SIA verrà erogato attraverso l’attribuzione di una carta di pagamento elettronica, utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità.
Un componente del nucleo familiare dovrà richiedere il SIA presso il proprio comune di residenza e, contestualmente alla presentazione del modulo di domanda SIA, dovrà aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa....
.................AGGIORNAMENTO............
Il 10 aprile il Ministero competente ha mandato a tutte le Regioni e ai Comuni un decreto con un’importante comunicazione: l’abbassamento della soglia per accedere al SIA – Sostegno di Inclusione Attiva.  La soglia, come anticipato e proposto anche dalle Regioni,  è stata abbassata da 45 a 25 punti., allargando di fatto  la platea dei beneficiari che riusciranno ad accedere a sostegno per l’inclusione attiva.
In allegato al presente articolo troverete il modulo di domanda SIA e la guida “Come funziona il SIA” predisposta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Chi ha presentato da poco l'istanza e la stessa è stata scartata per punteggio insufficiente la domanda verrà rivalutata automaticamente dall'INPS. Chi invece ha presentato domanda nel 2016 e nei primi mesi del 2017 potrà ripresentare l'istanza .

****LA "SIA" NEL DETTAGLIO:come funziona


*** MODULO DI DOMANDA "SIA".....

CIRCOLARE DEL MINISTERO....

(fonte:http://www.lavoroediritti.com/)

19 luglio 2016

Social card disoccupati 2016 2017 requisiti importo modulo domanda

Un sussidio sino a 400 euro al mese per le famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata. Domande al via dal prossimo 2 Settembre......

La social card per disoccupati 2016 / 2017 
è un'agevolazione prevista dalla Legge di Stablità 2016 come sostegno economico che varia in funzione del n° dei componenti del nucleo familiare, che può arrivare a 404 euro al mese per le famiglie con 5 membri di cui almeno 1 minorenne a carico. Tale bonus per le famiglie povere e disagiate, a basso reddito, rientra nella nuova social card, ossia, della social card sperimentale attualmente richiedibile solo per i residenti di 12 città italiane Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona e che a partire settembre 2016 sarà estesa a tutte le regioni e comuni d'Italia.


Nuova Social card 2016 2017 

SIA Ddl povertà.....

La nuova Social card 2016 2017, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016 e dal Ddl povertà, che contiene anche la misura del cd. reddito di cittadinanza, il cui testo è stato appena approvato in via definitiva alla Camera, è stato istituito il nuovo Fondo contro la povertà e l'inclusione sociale con il progetto SIA Sostegno per l’inclusione attiva, fino adesso sperimentato solo in 12 città d'Italia.

Il nuovo Sussidio. Il Sostegno per l’inclusione attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata, attraverso una carta di importo prepagato. La somma è pari ad 80 euro al mese per ogni componente del nucleo familiare sino ad un massimo di 400 euro al mese (se sono presenti cinque o più componenti) per un periodo complessivo non superiore a 12 mesi. Essendo l'evoluzione del SIA sperimentale l'erogazione del beneficio economico avviene tramite una carta di pagamento elettronico (chiamata Carta SIA), che può essere utilizzata per acquistare generi alimentari, prodotti farmaceutici e parafarmaceutici e per pagare le bollette domestiche di luce e gas.Inoltre il beneficiario non deve essere titolare di un ISEE superiore a 3.000 euro o godere di altri eventuali trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concesso dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni superiori a 600 euro mensili; infine nessun componente il nucleo può risultare titolare di prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI), assegno di disoccupazione (ASDI), altro ammortizzatore sociale di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria o del SIA sperimentale (ove la sperimentazione non si sia ancora conclusa).
il SIA si affiancherà alla Carta Ordinaria e alla Carta Famiglia, che continueranno comunque a funzionare e all'ASDI, il sostegno residuale contro la disoccupazione per i lavoratori dipendenti introdotto dal Jobs Act. Dal 2017, con l'approvazione della Delega sulla Povertà il SIA sarà esteso ulteriormente sia sul profilo temporale che rispetto ai soggetti beneficiari con l'assorbimento progressivo della Carta Acquisti Ordinaria.
La misura, entrerà in vigore entro settembre 2016, sarà possibile richiederla, a patto di possedere tutti i requisiti richiesti dalla legge, mediante la presentazione della domanda, il modulo infatti, sarà reso disponibile presso gli uffici postali, e allegando la documentazione tra cui l'ISEE 2016.
Effettuato l'invio della richiesta, sarà il Comune, a dover verificare la sussistenza dei requisiti, e concedere il beneficio spedendo la carta e autorizzando l'accredito mensile spettante in base al reddito e componenti del nucleo..
La nuova social cad 2016/2017, quindi, garantirà e sosterrà quindi le famiglie con figli minorenni sotto la soglia di povertà, difficoltà economica che dovrà essere certifcata attraverso l'ISEE i cui membri in età lavorativa siano privi di occupazione o di un reddito pari o superiore a 3000 euro.
La Social card per disoccupati, è una nuova carta acquisti sulla quale ogni mese viene accreditato un importo variabile che parte da un minimo di 231 euro ad un massimo di 404 euro al mese, in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Tale beneficio, è comunque erogato solo agli aventi diritto in possesso dei requisiti, che presentano specifica domanda con relativo e apposito modulo compilato presso gli sportelli di Poste Italiane.
L'Inps ha predisposto il modello e il modulo di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che i cittadini dovranno compilare e consegnare al Comune di residenza per ottenere il nuovo sostegno per l'inclusione attiva che, come noto, partirà dal prossimo 2 settembre. Il modulo di domanda, può essere ritirato presso il Comune di residenza, ed è altresì scaricabile dal portale dell’Istituto e dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.


(FONTE:http://www.guidafisco.it/
                http://www.pensionioggi.it/)
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