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Visualizzazione post con etichetta Assegno unico. Mostra tutti i post
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5 settembre 2023

Assegno Unico, l'Inps comunica direttamente.....

 Assegno Unico, l'Inps comunica direttamente.....

Da questo mese in occasione della nascita di un figlio, l’Inps invierà ai genitori una comunicazione via e-mail per invitarli a fare domanda di assegno unico e universale (Auu) ovvero di integrazione del beneficio, qualora già percepito per altri figli

Sarà l'Inps ad avvisare i genitori del diritto all'assegno. Dal corrente mese di settembre, infatti, in occasione della nascita di un figlio, l'Inps invierà ai genitori una comunicazione via e-mail per invitarli a fare domanda di assegno unico e universale (Auu) ovvero di integrazione del beneficio, qualora già percepito per altri figli a carico. Lo spiega l'Istituto nel messaggio 3078/2023.

La novità scaturisce dal processo di progressiva semplificazione dell'attività amministrativa, al quale l'Inps sta lavorando da tempo al fine di costruire un rapporto di consolidata fiducia con i cittadini. Tale processo, tra l'altro, prevede il graduale passaggio dal tradizionale approccio reattivo al nuovo paradigma per cui il servizio anticipa e mira a soddisfare rapidamente le esigenze del cittadino, anche prima che venga presentata una richiesta della prestazione. In tal senso, il piano strategico digitale 2022-2025 prevede la cd “proattività” quale importante linea d'innovazione con l'introduzione di nuovi servizi, appunto “proattivi”, nel rispetto ovviamente della normativa in materia di trattamento dei dati personali.

Il nuovo servizio

Tra le offerte dei nuovi servizi, a decorrere dal mese di settembre, in occasione della nascita di un figlio, l'Inps procederà a inviare ai genitori una comunicazione via e-mail, invitandoli a fare domanda per richiedere l'Auu o per integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico. Il nuovo servizio è erogato tramite la piattaforma di “proattività", finanziata dal Pnr, e consiste di una comunicazione inviata agli utenti che abbiano prestato consenso a ricevere comunicazioni proattive dall'Inps. In merito, infine, l'istituto spiega che per ricevere contenuti personalizzati e servizi in modalità proattiva è possibile collegarsi al sito internet, accedere alla propria area MyInps e all'interno cliccare su “Vai ai tuoi consensi” dove è possibile prendere visione di tutte le informazioni sui servizi proattivi, nella specifica sezione “adesione ai servizi proattivi”, nonché aderirvi cliccando su “acconsento”.

Fonte: Pensioneoggi.it

3 luglio 2023

Luglio pagamenti Inps: le date e le novità Reddito di cittadinanza, Naspi, assegno unico e pensioni, quattordicesima per gli aventi diritto: ecco le date

 

Luglio pagamenti Inps: le date e le novità

Reddito di cittadinanza, Naspi, assegno unico e pensioni, quattordicesima per gli aventi diritto: ecco le date
Il pagamento delle pensioni di luglio 2023 arriverà sabato 1º luglio. Mentre chi ritira la pensione in contanti alla Posta potrà recarsi, seguendo il calendario in ordine alfabetico, a partire sempre dal primo giorno del mese:

dalla A alla B: 1º luglio 2023 (solo la mattina);
dalla C alla D: 3 luglio 2023;
dalla E alla K: 4 luglio 2023;
dalla L alla O: 5 luglio 2023;
dalla P alla R: 6 luglio 2023;
dalla S alla Z: 7 luglio 2023.

Quando viene pagata la quattordicesima?
La quattordicesima per i pensionati è una somma aggiuntiva alla pensione erogata dall’Inps a luglio (o a dicembre, in alcuni specifici casi) di ogni anno.

Chi ha diritto alla quattordicesima?

  1. almeno 64 anni di età compiuti entro il 30 giugno 2023;
  2. reddito complessivo individuale tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo (563,74 euro al mese), fino al limite massimo di 14.657,24 euro annui.
    Pagamento del reddito di cittadinanza
    Il pagamento del reddito di cittadinanza è previsto direttamente sulle card di Poste italiane, intorno al 15 luglio, per i nuovi percettori del sussidio o per coloro che hanno appena rinnovato. Mentre gli accrediti per chi è già beneficiario arriveranno intorno al 27 luglio. Tuttavia, all’orizzionte, sono in arrivo importanti novità con le quali il governo cambierà profondamente la misura. Quella di luglio, sarà anche l’ultima ricarica sulla Rdc card per chi ha iniziato a percepirlo da inizio anno.

Assegno unico a luglio 2023
A luglio 2023, l’assegno unico verrà pagato entro il 15 del mese in caso di domanda presentata prima di marzo. Invece, chi ha presentato domanda dopo il 1° marzo, riceverà il pagamento nella seconda metà del mese insieme agli eventuali arretrati spettanti per chi ha fatto domanda entro giugno.

Da giugno, inoltre, è entrata in vigore la nuova maggiorazione per i nuclei vedovili: l’assegno unico è aumentato per un periodo di 5 anni nel caso in cui uno dei due genitori sia deceduto nell’anno in cui viene riconosciuto il sussidio.

Per alcuni casi, da luglio del 2023, ci sarà anche una rivalutazione degli importi mensili dell’Assegno Unico per adeguamento all’inflazione, in base all’Indice IPC dei prezzi al consumo stabilito dall’Istat.

Pagamento Naspi di luglio 2023
L’erogazione del pagamento della Naspi di luglio 2023 è previsto, di solito, entro metà mese. La data di riconoscimento del sussidio differisce a seconda del giorno in cui è stata presentata la domanda di disoccupazione. La data esatta può essere consultata accedendo al proprio fascicolo previdenziale online con identità SPID, CNS o CIE. Stesse date anche per i percettori di DIS-COLL.


Fonte:UNICIV

26 maggio 2023

Sono in corso i pagamenti di Assegno Unico Universale

 Sono in corso i pagamenti di #AssegnoUnico Universale per il mese di maggio comprensivi di importi a titolo di conguaglio finale. 


📌 Gli utenti saranno informati della variazione dell'Assegno con un SMS e una e-mail e potranno approfondire le modalità di calcolo rivolgendosi al Contact Center oppure alle Sedi dell'INPS.


Con la mensilità di maggio verranno disposti recuperi e/o erogazioni per le seguenti casistiche:

🔹 variazioni dell'#ISEE;

🔹 liquidazione degli importi relativi alla settima e ottava mensilità di #gravidanza sulla base del valore dell'ISEE presentato entro 120 giorni dalla nascita del #figlio;

🔹 maggiorazioni degli importi spettanti per le mensilità di gennaio e febbraio 2023 a seguito dell'adeguamento all'aumento del costo della vita;

🔹 importi liquidati sulla base di valori di ISEE del nucleo familiare, poi dichiaranti discordanti dalla sede #INPS di riferimento;

🔹 conguagli derivanti da operazioni di rettifica dell'ISEE 2022, eventualmente effettuate dai centri di assistenza fiscale #CAF successivamente al 31/12/2022;

🔹 recuperi della maggiorazione per #genitori entrambi lavoratori laddove non spettante in presenza di nucleo monogenitoriale;

🔹 rideterminazione degli importi spettanti per effetto del riconoscimento delle maggiorazioni per soggetti #disabili;

🔹 ricalcolo degli importi relativi ai nuclei familiari numerosi e per i figli successivi al secondo;

🔹 ricalcolo degli importi di assegno unico per i nuclei percettori #RDC con rideterminazione della somma spettante al genitore non facente parte del nucleo ISEE del #minore;

🔹 importi riconosciuti con riferimento alle domande di assegno unico presentate antecedentemente al 30 giugno 2022, con ISEE presentati entro il 30 giugno dello stesso anno e rate calcolate con importo al minimo (50 euro per i figli minorenni e 25 per i figli maggiorenni).


Per ulteriori chiarimenti si può far riferimento al messaggio consultabile al link: https://bit.ly/438MoqG


#InpsComunica #AssegnoUnicoUniversale #AUU


Fonte: Inps

18 gennaio 2023

Assegno unico per i figli anche nel 2023

Aggiornamento INPS.........ASSEGNO UNICO

Dal 2023 stop alle domande di rinnovo di #AssegnoUnico e Universale, #INPS liquiderà d'ufficio la prestazione a chi ha già beneficiato dell'assegno.

📅 Dal 1° marzo 2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 - febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di Assegno Unico e universale #AUU per i #figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell'erogazione d'ufficio della prestazione da parte dell'#INPS.

📌 L'#ISEE in corso di validità al 31 dicembre 2022 continua a essere utilizzato per la determinazione degli importi relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2023. Si ricorda di procedere alla presentazione della nuova #DSU per l'anno 2023, per ottenere a partire dal mese di marzo gli importi più elevati dell'#AUU sulla base dell'attestazione #ISEE2023.

Scopri di più: https://bit.ly/3YlgO6W

#InpsComunica #AssegnoUnico2023

....................Per tutte le altre domande da inoltrare invece......

..... per continuare a ricevere l’assegno unico per i figli anche nel 2023, va presentato l’Isee entro il mese di febbraio.

Fino al 28 febbraio è possibile inviare la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) all’Inps per aggiornare l’Isee in base al quale è calcolato il valore economico dell’assegno universale. In assenza dell’aggiornamento dell’indicatore a partire dalla mensilità di marzo verrà erogata solamente la quota minima di 50 euro per ciascun figlio.

Da sottolineare che la legge di Bilancio 2023 interviene sull’assegno unico universale, incrementando l’importo per i figli più piccoli e sulle maggiorazioni per le famiglie con disabili. In particolare:

  • per ciascun figlio di età inferiore ad un anno la quota è incrementata del 50%
  • per famiglie con tre o più figli, se uno di questi è di età compresa tra uno e tre anni, la quota è incrementata del 50%
  • per famiglie con quattro o più figli, a prescindere dall’età, la quota è incrementata del 50%

Diventano invece permanenti i seguenti importi:

  • 175 euro mensili per ciascun figlio a carico con disabilità, senza limiti di età
  • 105 euro mensili per ciascun figlio disabile di età compresa fra 18 e 21 anni se non autosufficiente (maggiorazione)
  • 95 euro mensili per ciascun figlio disabile di età compresa fra 18 e 21 anni in caso di disabilità grave (maggiorazione)
  • 85 euro mensili per ciascun figlio disabile di età compresa fra 18 e 21 anni in caso di disabilità media (maggiorazione)
  • 120 euro mensili per nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità e Isee non superiore a 25mila euro

Tutti questi aumenti saranno erogati a partire della mensilità di febbraio 2023. Inoltre a partire dal 1 marzo per chi ha presentato la domanda nell’anno precedente, si vedrà riconosciuto l’assegno senza presentare una nuova domanda. Resta invece valido il rinnovo dell’Isee che dovrà essere rinnovato per non usufruire dell’ importo superiore al minimo.

Fonte: contrattolavoro.org

16 dicembre 2022

Domanda di #AssegnoUnico e universale #AUU per i #figli a carico

 Dal 1° marzo 2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 - febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di #AssegnoUnico e universale #AUU per i #figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell'erogazione d'ufficio della prestazione da parte dell'#INPS.


Al fine del riconoscimento d'ufficio della prestazione, l'INPS farà riferimento ai dati presenti nelle domande già acquisite e agli altri dati rilevati dall'ISEE o da altri archivi a disposizione dell'INPS.


📋 I richiedenti dovranno tuttavia comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella domanda trasmessa prima del 28 febbraio 2023 (ad esempio: nascita di figli, variazione/inserimento della condizione di disabilità, separazione, variazioni IBAN, maggiore età dei figli), integrando tempestivamente la domanda già trasmessa. 


📌 L'#ISEE in corso di validità al 31 dicembre 2022 continua a essere utilizzato per la determinazione degli importi relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2023. Si ricorda di procedere alla presentazione della nuova #DSU per l'anno 2023, per ottenere a partire dal mese di marzo gli importi più elevati dell'#AUU sulla base dell'attestazione #ISEE2023.


Dovranno presentare domanda coloro che non hanno mai beneficiato dell'Assegno Unico e coloro che hanno trasmesso una istanza in stato di respinta, decaduta, rinunciata o revocata.


Scopri di più: https://bit.ly/3YlgO6W


#InpsComunica #AssegnoUnico2023 #PNRR


Fonte:INPS

5 gennaio 2022

L’Assegno unico e universale

 L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.

L’Assegno unico e universale spetta ai nuclei familiari in cui ricorrono le seguenti condizioni:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che:
    • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
    • svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
    • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
    • svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
  • Come funziona+

    L’importo dell’Assegno unico e universale per i figli a carico è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata tenendo conto dell’ ISEE in corso di validità. Pertanto, alle famiglie che al momento della domanda siano in possesso di ISEE in corso di validità, l’assegno è corrisposto con importi maggiorati e calcolati in base alla corrispondente fascia di ISEE . Le medesime maggiorazioni sono comunque riconosciute, con decorrenza retroattiva con tutti gli arretrati, anche a coloro che al momento della presentazione della domanda non siano in possesso di ISEE , ma per le quali l’ ISEE sia successivamente attestato entro il 30 giugno.

    L’Assegno unico per i figli a carico, poiché è una misura “universale”, può essere richiesto anche in assenza di ISEE ovvero con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila. In tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi dell’Assegno previsti dalla normativa.

    Si ricorda che per la presentazione della DSU per ottenere ISEE , è possibile recarsi presso uno degli intermediari abilitati a prestare l’assistenza fiscale (CAF), ovvero online sul sito internet dell’INPS mediante credenziali SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi, scegliendo l’ ISEE in modalità ordinaria o precompilata. In tale ultimo caso, l’ ISEE è normalmente disponibile entro poche ore dalla richiesta.

    QUANTO SPETTA

    L’importo dell’Assegno unico e universale viene determinato in base all’ ISEE eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi.

    In particolare, è prevista:

    • una quota variabile modulata in modo progressivo (si va da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15mila euro, a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro). Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità;
    • una quota a titolo di maggiorazioni per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’Assegno dovesse risultare inferiore a quello che deriva dalla somma dei valori teorici dell’Assegno al Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite nel regime precedente la riforma.

    L’Assegno unico e universale è corrisposto dall’INPS ed è erogato al richiedente ovvero, a richiesta anche successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, mediante accredito su conto corrente bancario o postale, ovvero scegliendo la modalità del bonifico domiciliato.

    In fase di compilazione della domanda, il genitore richiedente potrà indicare le modalità di pagamento prescelte anche con riferimento all’altro genitore (es. IBAN dell’altro genitore, per quanto a propria conoscenza). Qualora il genitore richiedente non dovesse indicare la modalità di pagamento dell’altro genitore esercente la responsabilità genitoriale, quest’ultimo potrà provvedere autonomamente a inserirlo, accedendo alla domanda del richiedente con le proprie credenziali. In tal caso, il pagamento della quota al secondo genitore decorre da quando tale scelta di accredito al 50% è stata comunicata all’INPS.

    In caso di affidamento esclusivo, il richiedente potrà chiedere la corresponsione del 100% dell’importo spettante. Resta ferma la possibilità dell’altro genitore di modificare tale scelta accedendo alla domanda mediante le proprie credenziali.

    Nel caso di nomina di un tutore o di affidatario ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184, l’Assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato ovvero del minore in affido familiare.

    Per i nuovi nati a decorrere dal 1° marzo, l’Assegno unico e universale spetta dal settimo mese di gravidanza.

    Con l’entrata in vigore dell’Assegno unico e universale, a decorrere dal mese di marzo 2022 sono abrogate le seguenti misure di sostegno alla natalità, in quanto assorbite dall’Assegno:

    • il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
    • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
    • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
    • l’assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
    • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

    L’Assegno unico non assorbe né limita gli importi del bonus asilo nido.

    L’Assegno è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.

    Inoltre è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. Per i percettori del Reddito di Cittadinanza l’importo dell’Assegno è erogato, con le stesse modalità di erogazione del RdC, mediante accredito sulla carta RdC di cui gli stessi sono in possesso.

    Per la determinazione del reddito familiare l’Assegno unico non si computa nei trattamenti assistenziali.

  • L’Assegno unico e universale non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF .

    Domanda+

    REQUISITI

    L’Assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati ecc.

    La misura è riconosciuta a condizione che al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente sia in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:

    • sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
    • sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
    • sia residente e domiciliato in Italia;
    • sia o sia stato residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

    Ai nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza l’Assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio dall’INPS, senza necessità di presentare apposita domanda.

    QUANDO FARE DOMANDA

    La domanda per l’Assegno unico e universale è annuale, comprendendo le mensilità che vanno da marzo a febbraio dell’anno successivo e può essere presentata a partire dal 1° gennaio 2022 da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale a prescindere dalla convivenza con il figlio, direttamente attraverso il sito INPS, ovvero chiamando il contact center o tramite patronati. La domanda può essere presentata anche mediante tutore del figlio ovvero del genitore, nell’interesse esclusivo del tutelato. Al compimento della maggiore età, i figli possono presentare la domanda in sostituzione di quella eventualmente già presentata dai genitori e richiedere la corresponsione diretta della quota di Assegno loro spettante.

    Per le domande presentate a gennaio e febbraio, l’Assegno sarà corrisposto a partire dal mese di marzo 2022; i relativi pagamenti saranno effettuati dal 15 al 21 marzo 2022.

    Per le domande presentate dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, l’Assegno unico e universale spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo 2022.

    Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione ed è determinato sulla base dell’ ISEE al momento della domanda.

    Da gennaio 2022 sul sito dell’INPS è disponibile il link alla domanda. La domanda si riferisce a pagamenti di prestazioni relative al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di presentazione e quello di febbraio dell’anno successivo. Il link online alla domanda sarà comunque sempre accessibile e il pagamento dell’Assegno unico sarà effettuato in ogni caso dal mese successivo alla presentazione della domanda.

    La domanda può essere presentata:

    • accedendo dal sito INPS al servizio "Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
    • contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
    • tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi.
    • #AssegnoUnicoUniversale per i #figli a carico. 

    • Nuove funzionalità per la domanda.

    • 👉 È possibile modificare la domanda già presentata accedendo alla sezione "Consulta e gestisci le domande che hai presentato".

    • I campi che si possono modificare sono:
    • - variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio;
    • - variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);
    • - modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori;
    • - il codice fiscale dell’altro genitore (a condizione che questi non abbia già fornito la propria modalità di pagamento e non abbia già percepito un pagamento);
    • - i criteri di ripartizione dell'assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
    • - inserimento delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021;
    • - variazioni attinenti alle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e dall’eventuale altro genitore.

    • 👉 Visualizzazione dei #pagamenti. Nella sezione "Consulta e gestisci le domande che hai presentato", dopo avere effettuato l’accesso al dettaglio della domanda, è stata aggiunta la voce "Pagamenti", attraversi la quale è possibile visualizzare la lista dei pagamenti disposti suddivisi per competenza mensile con la specifica modalità di pagamento utilizzata.

    • 👉 Evidenza delle posizioni con #anomalie o incompletezze.
    • Accedendo alla sezione "Consulta e gestisci le domande che hai presentato”, nella visualizzazione di riepilogo che appare al momento dell'accesso è presente un campo denominato "Evidenze". Il campo mostra le eventuali criticità emerse durante la fase istruttoria e che ne impediscono il completamento.



    • #InpsComunica #AssegnoUnico #AUU

    • Video integrale su Youtube
    • Fonte: INPS

17 agosto 2021

Assegno provvisorio - Assegno ponte -Assegno unico


CHE COSA È

L’assegno temporaneo è una nuova misura di sostegno ai genitori con figli minori a carico, inclusi i figli adottati o in affido preadottivo dell’INPS. È riservato alle famiglie con Isee fino a 50 mila euro che non hanno diritto all’assegno per il nucleo familiare (ANF). Per la prima volta circa due milioni di famiglie potranno ricevere per il figlio un assegno mensile fino a 167 euro, con una maggiorazione dal terzo figlio o per ciascun figlio con disabilità.

Chi ne ha diritto

  • lavoratori autonomi
  • disoccupati
  • coltivatori diretti
  • coloni e mezzadri
  • titolari di pensione da lavoro autonomo

    Perché è temporaneo

    Perché la misura riguarda i mesi da luglio a dicembre 2021. Da gennaio 2022 verrà sostituita dall’assegno unico universale, il nuovo strumento unico di sostegno alle famiglie italiane con figli.

    L’ISEE

    L’assegno è destinato solo a nuclei familiari con un ISEE inferiore a 50.000 euro. Più è basso l’ISEE più sarà alto l’assegno temporaneo.

    COME richiederlo dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021 attraverso i seguenti canali:
    • portale web, utilizzando l’apposito servizio online raggiungibile direttamente dalla homepage del portale INPS, accedendo tramite le proprie credenziali;
    • Contact Center integrato, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164 164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
    • patronati, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.

    Per le domande che saranno presentate entro il 30 settembre 2021 l’assegno temporaneo sarà riconosciuto dal mese di luglio 2021. In caso di presentazione successiva, la prestazione sarà riconosciuta a partire dal primo giorno del mese di presentazione della domanda.

    FONTE: INPS PER LA FAMIGLIA

    ULTERIORI DETTAGLI:

    L'assegno provvisorio chiamato ASSEGNO PONTE


     

    30 marzo 2021

    ASSEGNO UNICO FAMILIARE dal 2022 - dal 1° luglio 2021 Assegno Ponte -

    Testo integrale Inps.it/prestazioni-servizi/assegno-temporaneo-figli-minori 

    Al via il 1° luglio l’assegno unico per i figli, approvato per decreto dal Consiglio dei ministri. Si tratta per ora di un assegno ponte per sei mesi, valido da luglio a dicembre 2021 per le famiglie con figli da 0 a 18 anni, a cadenza mensile calcolato in base all’Isee ed al numero dei figli minorenni.

    La misura ponte vale sei mesi solo per i disoccupati e per i titolari di partita IVA, ovvero coloro che non hanno accesso agli assegni familiari o ANF (Assegno al Nucleo Familiare), sono residenti in Italia e soggetti alle imposte sul reddito. Poi dal 2022, con la riforma fiscale, l’assegno unico diventerà strutturale e universale.

    Assegno unico “ponte”, quanto vale: gli importi

    L’assegno ponte è legato a limiti di reddito bene precisi: almeno in questa fase, chi ha un’Isee superiore ai 50 mila euro è escluso dal beneficio. L’importo dell’assegno unico per i figli dipende dal numero di figli e alla situazione economica della famiglia certificata con l’Isee, cala al crescere dell’Isee e si azzera oltre i 50mila euro.

    Gli importi sono dettagliati nella tabella contenuta nell’Allegato 1 del decreto. Il beneficio medio è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio.

    Ogni importo è riferito a un solo figlio, dunque l’importo finale che forma l’assegno è dato dall’importo a cui si ha diritto moltiplicato per il numero dei figli.

    Gli importi per ciascun figlio sono maggiorati nei seguenti casi:

    • famiglie con 3 o più figli: in questo caso gli importi per figlio sono maggiorati del 30%. L’importo massimo, corrispondente a livelli di Isee inferiori a 7 mila euro, passa ad esempio da 167,5 euro a circa 218 euro a figlio al mese;
    • figli con disabilità: in questo caso l’importo mensile per figlio è maggiorato di 50 euro. Quindi, per livelli di Isee inferiori a 7mila euro l’importo mensile per figlio disabile è pari a 217,5 euro nel caso di nuclei con 1 o 2 figli e a 268 euro nel caso di nuclei con 3 o più figli.

    Assegno unico ponte, chi sono i beneficiari

    Nella fase transitoria da luglio a dicembre 2021, l’assegno unico per i figli è destinato alle famiglie escluse dagli assegni familiari, percepiti invece dai lavoratori dipendenti.

    Assegno unico familiare: cos’è e come funziona

    L’assegno unico familiare è il nuovo contributo previsto per i figli a carico e che sarà riconosciuto a entrambi i genitori (metà per ciascuno) per ciascun figlio dal 7° mese di gravidanza fino ai 18 anni di età. L'assegno verrà concesso fino al compimento dei 21 anni, ma con importo ridotto qualora i figli studino o siano impegnati in programmi di formazione, tirocini oppure svolgano il Servizio civile universale.

    L’assegno unico familiare si definisce unico perché mira a raggruppare gli altri benefici già in essere (bonus bebè, bonus natalità e adozione, assegni familiari, bonus per nuclei familiari numerosi) e gradualmente a sostituirli tutti in un unico benefit.

    Assegno unico familiare: a chi spetta?

    L'assegno spetta a tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico. Avrà un valore massimo di 250 euro: in questa cifra globale confluiscono una parte fissa e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia.

    Il beneficio verrà attribuito per la prima volta a tutti i lavoratori, che siano dipendenti, autonomi o incapienti, mentre prima spettava solo ai dipendenti.

    Per ottenerlo si dovrà avere la cittadinanza italiana o essere cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno europeo, risiedere e pagare le tasse in Italia.

    Potranno richiederlo tutte le mamme a partire dal settimo mese di gravidanza

    Dai 18 anni di età, inoltre, si potrebbe avere diritto a una somma ridotta rispetto all'assegno ed essere accreditata direttamente al figlio qualora questo:

    - sia iscritto all’università;
    - sia un tirocinante;
    - sia iscritto a un corso professionale;
    - svolga il servizio civile;
    - svolga un lavoro a basso reddito.

    Assegno unico familiare: quali sono le maggiorazioni?

    Il contributo di base prevede una serie di aumenti e maggiorazioni nei seguenti casi:

    - per i figli successivi al secondo (o al terzo);

    - per le madri con meno di 21 anni;

    - per i figli disabili (con un aumento che starà tra il 30% e il 50%).

    Assegno unico familiare: come si chiede

    Per le modalità si attendono ora i decreti attuativi del family act e le simulazioni che indicheranno anche gli importi, l’iter da seguire e i limiti ISEE che riguarderanno il bonus unico familiare.

    L'importo dell'assegno diminuisce se si alza l'Isee: per un Isee sopra i 52mila euro, il contributo scende a 67 euro mensili per i figli minori e a 40 euro per i figli maggiorenni ma di età inferiore ai 21 anni.

    Sarà di importo fino a 250 euro circa (con una maggiorazione per i disabili). L’ammontare dell’assegno sarà modulato in base all’Isee e diviso in parti uguali tra i genitori. È prevista una maggiorazione a partire dal secondo figlio e un aumento tra il 30% e il 50% in caso di figli disabili.

    L’assegno andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti, autonomi e partite Iva, finora escluse perché gran parte dei sostegni alle famiglie sono legati al contratto di lavoro (dipendente) o a detrazioni (che non si percepiscono con livelli di reddito sotto la no tax area).

    Requisiti per ottenere l’assegno unico

    Per aver diritto all’erogazione dell’assegno unico devono essere rispettati i seguenti requisiti:

    • l’assegno è riconosciuto a tutti i lavoratori cittadini italiani, titolari di un reddito da lavoro dipendente a tempo indeterminato o determinato, autonomi, o con partita Iva;
    • l’assegno spetta anche ai genitori single con figli fiscalmente a carico;
    • per i soggetti cittadini UE o Extra UE è necessario:
      avere il permesso di soggiorno (per soggiornanti di lungo periodo o per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale);
      versare l’Irpef in Italia; vivere con i figli a carico nel nostro Paese; essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di durata almeno biennale.
    • L'assegno unico per i figli maggiorenni, dai 18 ai 21 anni, riconosciuto in misura inferiore rispetto a quello previsto in favore dei minori, può essere corrisposto in via diretta al figlio.

      Costoro però possono godere dell'assegno unico se risultano iscritti a un corso professionale o di laurea, se svolgono tirocinio o un'attività lavorativa retribuita con un importo annuale che non supera una certa soglia, se sono occupati nel servizio civile o se risultano in stato di disoccupazione e in cerca di un lavoro presso un centro per l'impiego o un'agenzia per il lavoro.

      Misure compatibili con l'assegno

      L'assegno unico e universale è compatibile sia con il reddito che con la pensione di cittadinanza, anche se naturalmente ai fini della determinazione del suo ammontare si tiene conto della quota del beneficio di cittadinanza spettante ai minori...
      La misura non preclude inoltre ai genitori di figli disabili di chiedere o calcolare prestazioni sociali agevolate, trattamenti di tipo assistenziale e altri benefici e prestazioni sociali previsti nello specifico per figli affetti da disabilità. La misura è infine compatibile con le borse lavoro che hanno lo scopo d'includere o avvicinare i disabili al mondo del lavoro.
    Il diritto alla prestazione dell’Assegno temporaneo è esteso ai nonni per i nipoti minori in linea retta a carico dell’ascendente, qualora essi risultino presenti nell’ISEE dell’ascendente in presenza di un formale provvedimento di affido o in ipotesi di collocamento o accasamento etero familiare (equiparata all’affidamento ex lege n. 184 del 1983).
    Diversamente, in caso di famiglia anagrafica composta dai nonni con la presenza di nipoti minorenni, in totale assenza di provvedimento di affido definitivo o temporaneo, per la composizione del nucleo familiare ai fini ISEE, vale la regola secondo cui i nipoti minorenni devono essere attratti nel nucleo familiare dei genitori, a cui si applicano in via analogica le disposizioni di cui all’articolo 3, comma 2, del D.P.C.M. n. 159 del 2013.
    Resta esclusa la compatibilità dell’Assegno temporaneo con l’assegno al nucleo familiare di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 69 del 1988, eventualmente riconosciuto in favore dei nonni.
    Per quanto concerne la condizione di figli a carico prevista dalla norma, tale requisito sussiste in caso di reddito complessivo annuo del figlio minore non superiore a 4.000 euro (cfr. l’articolo 12 del TUIR).

    *******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

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