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9 luglio 2025

Le agevolazioni fiscali per chi ha la Legge 104

 

Quali sono le agevolazioni fiscali per chi ha la Legge 104?

La Legge 104 permette di accedere a numerose agevolazioni per alleggerire il carico economico e gestionale di chi vive o assiste situazioni di disabilità:

Permessi e congedi lavorativi retribuiti

Tra i vantaggi della legge 104, il lavoratore disabile o il familiare che assiste una persona con disabilità grave (art. 3, comma 3) può usufruire di:

  • 3 giorni di permesso retribuito al mese, frazionabili in ore;
  • riposi giornalieri di 1 o 2 ore (per chi lavora più di 6 ore al giorno);
  • congedi straordinari retribuiti (fino a un massimo di due anni nell’intera vita lavorativa), in casi particolari.

Agevolazioni fiscali e detrazioni

La Legge 104/92 prevede diverse esenzioni e agevolazioni fiscali per le persone con disabilità e i loro familiari.

Chi ha diritto alla Legge 104 può accedere a:

  • detrazione IRPEF del 19% su spese mediche e assistenziali e per l'acquisto di veicolo adattati (fino a euro 18.075,99);
  • IVA agevolata al 4% per l’acquisto di ausili specifici, come dispositivi medici e strumenti informatici e veicoli.

Agevolazioni della 104: sgravi fiscali per beni e servizi

Riduzioni fiscali applicabili all'acquisto di beni come:

  • autoveicoli adattati al trasporto delle persone disabili;
  • strumenti tecnologici utili per l’autonomia personale.

Esenzione dal bollo auto

Si applica solo per determinate tipologie di disabilità, come gravi limitazioni motorie, cecità, sordità o disabilità mentale certificata con indennità di accompagnamento, ai veicoli intestati a persone con disabilità o ai loro familiari, purché il disabile sia fiscalmente a carico.

Esenzione dall'imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà

Riguarda i veicoli destinati al trasporto o alla guida di persone con disabilità.

Esonero dal canone RAI 

L'esenzione è prevista per i disabili gravi o over 75 con reddito inferiore a 8.000 euro.

Riduzioni o esenzioni sulla TARI (tassa rifiuti)

Non esiste una normativa nazionale, ma diversi Comuni possono prevedere agevolazioni per i titolari di Legge 104 con handicap grave.

È necessario consultare il regolamento comunale.

Esenzione dall'IMU

Applicabile solo se la persona con disabilità risiede in una struttura sanitaria e la sua abitazione principale non è affittata o occupata da terzi. Anche in questo caso, però, possono esserci differenze locali in base alle delibere comunali.

Esenzione dalle tasse scolastiche e universitarie

Gli studenti delle scuole superiori (quarto e quinto anno) e universitari con invalidità superiore al 66% possono beneficiare dell'esonero totale dal pagamento delle tasse di iscrizione e frequenza, spesso legato anche a requisiti economici.

Esenzione dal ticket sanitario

Le persone con invalidità superiore ai due terzi hanno diritto all'esenzione totale per visite specialistiche, esami diagnostici e alcuni farmaci (in base alle disposizioni regionali).

Contributi per l'abbattimento delle barriere architettoniche

Fondi destinati a rendere più accessibili ambienti domestici, scolastici e lavorativi. 

Assistenza continuativa

In caso di grave riduzione dell'autonomia, la legge garantisce:

  • priorità negli interventi sociosanitari;
  • programmi di sostegno per la famiglia.

Legge 104 e permessi

Queste agevolazioni possono essere richieste sia dai disabili stessi sia dai familiari che prestano loro assistenza.

Permessi lavorativi retribuiti

I permessi di lavoro retribuiti sono una delle agevolazioni più importanti della Legge 104 perché permettono ai lavoratori di prendersi cura della persona disabile senza subire una perdita economica.

I beneficiari possono usufruire fino a 3 giorni di permesso retribuito al mese o riposi giornalieri per assistere un familiare disabile grave o per gestire le proprie necessità se la persona che lavora ha delle disabilità. Questi permessi possono essere suddivisi in ore da dedicare a visite mediche, terapie o ad altre necessità pertinenti.

I permessi sono riservati ai:

  • lavoratori disabili stessi;
  • genitori, anche adottivi o affidatari, del disabile;
  • coniugi del disabile;
  • parenti entro il secondo grado, con possibilità di estensione al terzo grado in casi specifici (es. assenza o impossibilità degli altri parenti).

Congedo straordinario retribuito

Fino a due anni complessivi nell'arco della vita lavorativa per assistere un familiare con grave disabilità.

Qual è la procedura per richiedere la 104 e i permessi retribuiti

Per accedere ai benefici della Legge 104/92, occorre il riconoscimento della condizione di disabilità grave e la richiesta dei permessi retribuiti.

Come richiedere la Legge 104 

La procedura per ottenere il riconoscimento della Legge 104 prevede i seguenti passaggi:

  1. certificato medico introduttivo: il primo passo è rivolgersi al proprio medico curante/di fiducia che deve compilare un certificato medico introduttivo online sul portale INPS. Questo certificato attesta la condizione di disabilità o handicap grave e genera un codice univoco;
  2. invio della domanda all'INPS: il richiedente deve accedere al portale INPS (utilizzando SPID, CIE o CNS) e inoltrare la domanda di riconoscimento dell'handicap grave, inserendo il codice fornito dal medico. In alternativa, ci si può rivolgere a un patronato per l'assistenza nella compilazione e invio della domanda;
  3. convocazione per visita medica: l'INPS convoca il richiedente per una visita presso la Commissione Medica Integrata ASL/INPS, che valuta la documentazione sanitaria e lo stato di salute;
  4. esito della visita: la Commissione emette un verbale che certifica il riconoscimento (o meno) dello stato di disabilità grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104/92. Questo verbale è indispensabile per accedere ai benefici previsti dalla legge.

Come richiedere i permessi retribuiti

    Una volta ottenuto il verbale che attesta lo stato di disabilità grave, si può procedere con la richiesta dei permessi lavorativi retribuiti.

    • domanda all'INPS: la richiesta dei permessi deve essere inviata per via telematica all'INPS attraverso il portale online INPS (sezione "Servizi per il cittadino"). Alla domanda va allegato il verbale di riconoscimento dell'handicap insieme agli altri documenti richiesti (es. codice fiscale, documento d'identità);
    • comunicazione al datore di lavoro: dopo l'approvazione dell'INPS, è necessario consegnare al datore di lavoro una copia della domanda con il numero di protocollo e il verbale rilasciato dalla Commissione Medica. Il datore non può negare i permessi ma può richiedere una programmazione delle assenze per esigenze organizzative;
    • fFruizione dei permessi: i permessi consistono in 3 giorni retribuiti al mese. I giorni devono essere concordati con il datore di lavoro e comunicati con un preavviso ragionevole.

Documentazione necessaria

    Per entrambe le procedure (riconoscimento della disabilità e richiesta dei permessi), sono necessari:

    • certificato medico introduttivo rilasciato dal medico curante;
    • verbale rilasciato dalla Commissione Medica ASL/INPS;
    • documento d'identità e codice fiscale del richiedente;
    • eventuali dichiarazioni sostitutive richieste dall’INPS (es. assenza di ricovero a tempo pieno).
FONTE: 
 Valentina Montagna | Editor

https://www.pazienti.it/

5 giugno 2023

Deducibilità delle spese mediche per chi la 104

 

Deducibilità delle spese mediche per chi la 104

Sono deducibili dal reddito della persona con disabilità grave o dai familiari che lo hanno a carico:

  • le spese mediche generiche;
  • le spese di assistenza specifica (infermieri, operatori socio-sanitari, fisioterapista, personale addetto all’attività di animazione e di terapia occupazionale).

Si possono dedurre anche le attività di ippoterapia e musicoterapia, ma solo se una prescrizione medica ne attesti la necessità e solo a condizione che vengano eseguite in centri specializzati e direttamente da personale medico o sanitario specializzato.

Se la persona con disabilità grave è ricoverata in un istituto assistenziale e ricovero, non è possibile detrarre l’intera retta, ma solo la parte che riguarda le spese mediche e paramediche di assistenza specifica.

Le detrazioni delle spese mediche dall’imposta Irpef si distinguono in tre tipi:

  • visite specialistiche;
  • particolari analisi;
  • prestazioni chirurgiche.
  • In questi casi la detrazione è pari al 19% della spese sulla parte che eccede 129,11 euro.

Sono integralmente detratte del 19% queste spese:

spese per il trasporto in ambulanza del disabile;

  • per trasporto del disabile effettuato dall’ente o associazione, che ha rilasciato regolare fattura per il servizio di trasporto prestato o da altri soggetti;
  • spese per l’acquisto di poltrone per persone con inabilità e persone non deambulanti e con apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale;
  • spese di dispositivi medici rientranti tra i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento delle persone con disabilità (ad esempio stampelle).

Ricordiamo che gli iscritti Uniciv, hanno il 730 gratuito. 


Fonte: UNICIV - UNIONE INVALIDI CIVILI 

9 maggio 2023

Disabilità: permessi per i genitori e i prestatori di assistenza.

 Conciliare i tempi di lavoro con quelli di un familiare con disabilità non è facile. Per questo è possibile usufruire del congedo straordinario

Disabilità: permessi per i genitori e i prestatori di assistenza.

L’Inps ha di recente comunicato ulteriori chiarimenti in merito ai permessi della legge 104 e ai congedi straordinari per l’assistenza ai familiari con gravi disabilità.

Con la Circolare 39/2023, sono state presentate le novità in materia di congedo straordinario legge 104 per assistenza ai disabili.

In particolare:

  • modificato l’articolo 33 della legge 104/1992 eliminando il principio del “referente unico dell’assistenza”
  • novellato il comma 5 dell’articolo 34 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di congedo parentale ordinario e di prolungamento del congedo parentale;
  • modificato il comma 5 dell’articolo 42 del decreto legislativo n. 151/2001, introducendo il “convivente di fatto”, di cui all’articolo 1, comma 36, alla legge 20 maggio 2016, n. 76, tra i soggetti individuati in via prioritaria ai fini della concessione del congedo straordinario.

Pertanto fermo restando il limite complessivo di tre giorni di permesso mensile per l’assistenza allo stesso individuo, con disabilità in situazione di gravità, il diritto può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli aventi diritto, che possono fruirne in via alternativa tra loro.

Inoltre si prevede che i periodi di prolungamento del congedo parentale non comportano la riduzione di ferie, riposi e tredicesima o gratifica natalizia, a eccezione degli emolumenti accessori connessi all’effettiva presenza in servizio, salvo quanto espressamente previsto dalla contrattazione collettiva.

Infine si introduce il “convivente di fatto” tra i beneficiari, in base al quale “si intendono per «conviventi di fatto» due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile”.

Pertanto risulta possibile usufruire del congedo in esame secondo il seguente ordine di priorità:

  1. il “coniuge convivente”/la “parte dell’unione civile convivente”/il “convivente di fatto” della persona disabile in situazione di gravità;
  2. il padre o la madre, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità;
  3. uno dei “figli conviventi” della persona disabile in situazione di gravità;
  4. uno dei “fratelli o sorelle conviventi” della persona disabile in situazione di gravità;
  5. un “parente o affine entro il terzo grado convivente” della persona disabile in situazione di gravità.

Per fare domanda è possibile rivolgersi a info@uniciv.it

FONTE: https://www.uniciv.it/

5 maggio 2022

Legge 104, può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona con handicap.

 Stop al «referente unico» per assistere i parenti disabili. In futuro si potrà frazionare la fruizione dei permessi di cui all’articolo 33 della legge n. 104/1992 tra più soggetti aventi diritto fermo restando il limite complessivo di 3 giorni mensili.

Lo prevede un passaggio dello schema di decreto legislativo di ricezione della direttiva comunitaria 1158/2019 approvato dal Consiglio dei Ministri ad inizio aprile ed attualmente all’esame delle commissioni parlamentari di Camera e Senato. Con la modifica, pertanto, il diritto potrà essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli autorizzati a prestare assistenza purché la fruizione avvenga in via alternativa tra loro.

Divieto di Discriminazione

Il provvedimento rafforza una serie di tutele per i lavoratori dipendenti disabili o coloro che assistono i parenti disabili. In primo luogo viene sancito il divieto di discriminazione sul lavoro - costituite anche da tutte le ipotesi di trattamento meno favorevole - per ragioni connesse alla fruizione dei benefici concessi (o solo domandati) in considerazione della propria disabilità, o di quella di coloro ai quali essi prestano assistenza e cura. Con la relativa tutela giurisdizionale «rafforzata» prevista per le controversie di natura discriminatoria (art 28 del Dlgs n. 150/2011) con la possibilità di esperire il tentativo di conciliazione previsto dall’articolo 410 del cpc.

Sino ad oggi, infatti, il diritto alla fruizione dei permessi non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona con handicap. Per tale ragione quando il disabile assume il domicilio solo per un prefissato periodo di tempo presso la residenza di diversi parenti entro il secondo grado, ciascun avente diritto deve, di volta in volta, presentare l’istanza per ottenere il riconoscimento dei permessi al fine di prestare l’assistenza. In futuro, invece, sarà possibile fissare preventivamente che siano più d’uno i soggetti che usufruiranno dei permessi.

Lavoro Agile

Con un’altra modifica viene, infine, sancito il diritto alla priorità nella richiesta di effettuare il lavoro in modalità agile in favore dei lavoratori che usufruiscono delle due ore di permesso giornaliero o dei tre giorni mensili per l'assistenza al familiare affetto da disabilità grave.

La disposizione si adegua così alle richieste della direttiva comunitaria che prescrive agli Stati membri di assicurare la possibilità di accordi di lavoro flessibile anche nei confronti dei prestatori di assistenza, al fine di agevolare i carichi di cura gravanti sui lavoratori.

Fonte: Pensioneoggi.it

Addio al Referente Unico

Viene ribadita, poi, l’attuale disciplina secondo cui i tre giorni di permesso mensile per l'assistenza al familiare disabile grave, spettano anche alla parte di un'unione civile ed al convivente di fatto (adeguandosi, in tal senso, a quanto previsto dalla legge sulle unioni civili e alla sentenza della Corte Costituzionale n. 213/2016).

La novità sta nel fatto che viene introdotto - in luogo del principio del «referente unico» per l'assistenza a ciascuna persona disabile - l'opposto principio della frazionabilità del diritto ai permessi mensili tra più soggetti tra gli aventi diritto, fermo restando il limite complessivo dei tre giorni previsto dalla legge. Si tratta di una novità importante che, secondo la relazione illustrativa del governo, è volta «all'esigenza di una più equilibrata condivisione dei compiti di cura tra i familiari che lo accudiscono, evitando che ricadano di fatto sulle donne, per effetto di un consolidato stereotipo culturale di genere».


5 gennaio 2019

Legge 104: agevolazioni e benefici

I benefici che spettano ai destinatari della legge 104, cioè gli aiuti che la normativa prevede per i disabili e i loro familiari, sono numerosi e operano in campi diversi: molte di queste agevolazioni, tra l’altro, sono poco conosciute. Vediamo, in questa guida, tutte le agevolazioni previste dalla Legge 104, assieme agli altri benefici per chi è in possesso del riconoscimento di handicap, invalidità e non autosufficienza.
Indice
  • 1 Legge 104: chi sono i beneficiari?
    • 1.1 Permessi retribuiti per il lavoratore disabile
    • 1.2 Permessi retribuiti per i familiari del disabile
  • 2 Come usare i permessi della legge 104
  • 3 Domanda Legge 104
    • 3.1 Come viene accertata la disabilità?
  • 4 Permessi retribuiti Legge 104
  • 5 I giorni di permesso della legge 104 spettano ai familiari non conviventi?
  • 6 Al partner convivente spettano i giorni di permesso della legge 104?
  • 7 Al partner dell’unione civile spettano i giorni di permesso della legge 104?
  • 8 Congedo retribuito di due anni
  • 9 Prolungamento del congedo parentale
  • 10 Diritto alla scelta della sede
  • 11 Rifiuto al trasferimento
  • 12 Rifiuto di prestare lavoro notturno
  • 13 Rifiuto di prestare lavoro domenicale o festivo
  • 14 Contributi figurativi aggiuntivi
  • 15 Pensione anticipata
  • 16 Assegno ordinario d’invalidità
  • 17 Pensione d’invalidità civile
  • 18 Pensione d’inabilità
  • 19 Pensione per invalidi civili totali
  • 20 Indennità di accompagnamento
  • 21 Collocamento mirato
  • 22 Agevolazione Legge 104 per l’acquisto di veicoli
    • 22.1 Agevolazioni fiscali Legge 104: spettano per l’auto cointestata?
  • 23 Detrazione Irpef per figlio disabile a carico
  • 24 Contributo Inps da mille euro al mese
  • 25 Deduzione dal reddito delle spese mediche generiche e di assistenza specifica
  • 26 Detrazione dall’Irpef delle spese sanitarie per i disabili
  • 27 Detrazione dall’Irpef dei costi per l’abbattimento delle barriere architettoniche
  • 28 Detrazione Irpef dei costi di assistenza per i soggetti non autosufficienti
  • 29 Agevolazione Legge 104 per l’acquisto di pc e sussidi informatici
  • 30 Altre agevolazioni fiscali per disabili
  • 31 Ultime sentenze sulla legge 104
  • Tutte le risposte e tutti i dettagli sono disponibili a questo link:
  • LEGGE 104: AGEVOLAZIONI E BENEFICI

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