*********************************************************** ************************************************************************

PER UNA RICERCA VELOCE SCRIVI "QUì" IL TUO ARGOMENTO E CERCA TRA I POST ARCHIVIATI

************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************
**************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************
**************************************************************************************************************************************************************************************************************************************
*************************************************************************************************************************************************************************************************************************
Visualizzazione post con etichetta Bonus mamma. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Bonus mamma. Mostra tutti i post

4 febbraio 2025

Esonero contributivo fino a tremila euro per le mamme lavoratrici

 Esonero contributivo fino a tremila euro per le mamme lavoratrici

 La decontribuzione per le lavoratrici madri di tre o più figli è valida fino al 31 dicembre 2026 e si applica anche in caso di nascita, affido o adozione di un terzo figlio.

📌 La legge di bilancio 2025 ha introdotto un nuovo esonero parziale per le lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro dipendente, sia a tempo determinato che indeterminato, con reddito annuo fino a 40.000 euro, nonché in favore delle lavoratrici autonome.
Da gennaio 2025, possono beneficiarne le lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Dal 2027, le lavoratrici madri di tre o più figli potranno beneficiare dell'agevolazione fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo.

L’Inps riassume e precisa la portata applicativa, sotto il profilo temporale, del cosiddetto «Bonus mamme» previsto dalla legge di bilancio 2024, alla luce della nuova e diversa misura introdotta dalla legge di bilancio 2025. Nello specifico, - spiega - la legge di bilancio 2024 ha previsto un esonero totale della quota di contribuzione previdenziale a carico del lavoratore, nel limite massimo di 3.000 euro annui, in favore delle lavoratrici madri di tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.

L’esonero è valido dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 ed è applicabile solo alle lavoratrici con contratto dipendente a tempo indeterminato, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico. In via sperimentale, per il solo anno 2024, questo esonero è stato esteso anche alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Dal punto di vista temporale, pertanto, mentre la misura in favore delle lavoratrici madri di due figli ha cessato di avere applicazione alla data del 31 dicembre 2024, l’esonero per le lavoratrici madri di tre o più figli rimane valido fino al 31 dicembre 2026 e si applica anche in caso di nascita, affido o adozione di un terzo figlio intervenuti entro questa data.

La legge di bilancio 2025 ha introdotto un nuovo esonero parziale per le lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro dipendente, sia a tempo determinato che indeterminato, con reddito annuo fino a 40.000 euro, nonché in favore delle lavoratrici autonome.

A decorrere dal 1° gennaio 2025, possono beneficiare di tale misura le lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Dal 2027, le lavoratrici madri di tre o più figli potranno beneficiare dell’agevolazione fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo.

Le modalità operative del nuovo esonero saranno definite con un decreto del ministero del Lavoro e dell’Economia e l’Inps fornirà successivamente le istruzioni per la sua applicazione.

FONTE: https://gds.it/ GIORNALE DI SICILIA .....

INPS: https://t.co/5vbN4uW9rj


4 maggio 2022

Il bonus mamme disoccupate 2022, cosiddetto "assegno comunale per madri a basso reddito"

 

Il bonus mamme disoccupate 2022, cosiddetto "assegno comunale per madri a basso reddito", è una misura a sostegno della maternità.

 È destinato alle mamme non occupate, disoccupate o casalinghe oppure a basso reddito, che non hanno altrimenti diritto a differenti prestazioni economiche e con un minore a carico di un’età compresa tra 0 e 6 anni. Possono usufruire del beneficio anche le mamme lavoratrici purché percepiscano una retribuzione inferiore all’indennità del bonus stesso (circa 350,00€ mensili per 5 mensilità), o quelle che percepiscono un assegno statale ugualmente inferiore.

BONUS MAMME DISOCCUPATE 2022 QUANTI SOLDI SPETTANO AD OGNI MAMMA 

Precisiamo subito che il bonus mamme disoccupate 2022 è compatibile con l’Assegno Unico, questa rappresenta una novità poiché l’Assegno Unico ha inglobato in sé altri benefici economici a sostegno della maternità e della famiglia. Il contributo spettante ad ogni mamma in ragione del bonus mamme disoccupate 2022 ammonta a circa 1.800 euro complessivi, detta somma verrà divisa mensilmente per 5 mesi e per un contributo pari a 354,73 euro per volta.

Alle neo-mamme va precisato che la richiesta va esperita entro i 6 mesi dalla nascita del bambino, per tutte le atre vale come data di riferimento il verificarsi dell’evento che dà luogo alla prestazione (adozione, bando comunale, eccetera).

 

A CHI PRESENTARE LA DOMANDA E CHI EROGA L’ASSEGNO COMUNALE

L’assegno comunale è erogato dall’INPS ma la richiesta va esperita al Comune di residenza e secondo le procedure stabilite dall’amministrazione locale. Per l’accoglimento della domanda sono necessari in media 30 giorni, ma, a norma di legge, una volta verificata la sussistenza delle condizioni per la ricezione del bonus mamme e la validità della domanda, l’assegno deve essere erogato entro, e non oltre, i 45 giorni successivi dalla data di ricezione dell’incartamento validamente trasmesso dai Comuni.

 

La procedura per consegnare e protocollare la domanda non è univoca, essendo un bonus comunale dipende dall’ufficio protocollo territoriale, di solito vengono aperti sportelli comunali dedicati al bonus mamme disoccupate 2022. Pertanto informatevi presso gli uffici del vostro comune o consultate il sito internet del comune di residenza, la domanda va, appunto, presentata al Comune ove siete residenti.

 

BONUS MAMME DISOCCUPATE 2022, QUALI LE CONDIZIONI NECESSARIE PER OTTENERE IL BENEFICIO:

Per l’ottenimento di questo bonus mamme è indispensabile che la mamma:

  • Sia residente in Italia (e la domanda va, infatti, esperita al comune di riferimento);
  • Abbia cittadinanza italiana o comunitaria , sempre sotto la condizione succitata della residenza in Italia. Se la mamma è una donna extracomunitaria è necessario che possegga un valido permesso di soggiorno;
  • Abbia un ISEE inferiore a 17.747,58 euro;
  • Non benefici di altri assegni statali a tutela della maternità (fatta eccezione per l’Assegno Unico).

Il bonus mamma disoccupata 2022 non spetta a quale donne che già percepiscono la Naspi o la Dis-coll.

 

QUALI DOCUMENTI SONO NECESSARI PER LA DOMANDA DEL BONUS MAMME DISOCCUPATE 2022:

La mamma dovrà corredare la domanda con:

  • Documento di riconoscimento o permesso di soggiorno;
  • Codice Fiscale;
  • ISEE 2022;
  • Autocertificazione che dichiari il rispetto in fede dei requisiti di legge per l’ottenimento del beneficio;

Infine sarà necessario indicare il metodo di accredito dell’assegno comunale (per esempio l’Iban bancario).

 

BONUS MAMME DISOCCUPATE 2022, COME SAPERE SE LA DOMANDA È STATA ACCOLTA 

Per conoscere lo stato della pratica e l’eventuale accoglimento della stessa è necessario accedere al portale dell’INPS e consultare la propria posizione muniti di codice fiscale e credenziali di accesso (Spid o anche la CIE , il codice relativo alla carta di identità elettronica). Potete rivolgervi anche a un patronato per essere guidati nell’esperimento della pratica.


Fonte: vitadamamma.com 

*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

***************DOMANDE IN TEMA FISCALE*****************

****************DOMANDE IN TEMA GIURIDICO********************

PUOI ANCHE CERCARE TRA MIGLIAIA DI OFFERTE LAVORO QUI'.....

Riepilogo post precedenti (cerca)