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30 dicembre 2024

Invalidi civili, Dal 2025 arriva il bonus Anziani da 850 euro mensili, la Prestazione Universale. Ecco come funziona

 Dal 2 gennaio 2025 sarà possibile presentare domanda per il nuovo bonus Anziani da 850 euro mensili. Il bonus, che si aggiunge all’indennità di accompagnamento, è stato pensato per sostenere gli anziani con necessità di assistenza. L’agevolazione sarà erogata con cadenza mensile e sarà valida fino alla fine del 2026.

I primi chiarimenti in un documento dell’Inps. Possibile un’integrazione sino ad 850€ al mese dell’attuale indennità di accompagnamento per gli invalidi di età pari o superiore ad 80 anni con ISEE non superiore a 6.000€.

Dal 1° gennaio 2025 i titolari dell’indennità di accompagnamento con età pari o superiore ad 80 anni e con ISEE non superiore a 6.000€ potranno ottenere una ulteriore prestazione economica di 850€ al mese se sussiste un bisogno assistenziale gravissimo tale da comportare la necessità di una assistenza continua nelle 24 ore, sette giorni su sette. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 4490/2024 in cui spiega che la prestazione universale si aggiunge all’indennità di accompagnamento ma non anche agli eventuali ulteriori benefici economici corrisposti dagli ATS per l’assistenza domiciliare dell’invalido che, pertanto, saranno assorbiti nel valore della nuova prestazione.

Prestazione Universale

L’articolo 34 del decreto legislativo n. 29/2024 introduce, in via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 una prestazione assistenziale universale che assorbe ed integra l’indennità di accompagnamento per gli invalidi civili e gli eventuali ulteriori contributi economici riconosciuti dagli ATS per l’assistenza domiciliare dell’invalido di cui all’articolo 1, co. 164 della legge n. 234/2021.

La prestazione spetta in presenza dei seguenti requisiti da possedere cumulativamente:

  • Età anagrafica anziano pari o superiore ad 80 anni;
  • ISEE, in corso di validità, non superiore a 6.000€;
  • Titolarità dell’indennità di accompagnamento di cui all’articolo 1 della legge n. 18/1980;
  • Presenza di un livello di «bisogno assistenziale gravissimo» come più avanti individuato.
  • Per il 2024, l’importo dell’indennità di accompagnamento è di 531,76 euro al mese. La somma del bonus Anziani da 850 euro porterà, quindi, a una entrata complessiva mensile di 1381,76 euro.

I predetti requisiti devono permanere per tutta la durata del beneficio; l’eventuale cessazione dell’indennità di accompagnamento, per qualsiasi ragione, determina la cessazione anche della prestazione universale

Bisogno assistenziale gravissimo

Sussiste in presenza di due condizioni da soddisfare cumulativamente. La prima, di natura sanitaria, concerne la presenza di una «disabilità gravissima» di cui all’articolo 3, co. 2 del decreto interministeriale del 26 settembre 2016:

  • persone in condizione di coma, Stato Vegetativo (SV) oppure di Stato di Minima Coscienza (SMC) e con punteggio nella scala Glasgow Coma Scale (GCS)<=10;
  • persone dipendenti da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa (24/7);
  • persone con grave o gravissimo stato di demenza con un punteggio sulla scala Clinical Dementia Rating Scale (CDRS)>=4;
  • persone con lesioni spinali fra C0/C5, di qualsiasi natura, con livello della lesione, identificata dal livello sulla scala ASIA Impairment Scale (AIS) di grado A o B. Nel caso di lesioni con esiti asimmetrici ambedue le lateralità devono essere valutate con lesione di grado A o B;
  • persone con gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare con bilancio muscolare complessivo <= 1 ai 4 arti alla scala Medical Research Council (MRC), o con punteggio alla Expanded Disability Status Scale (EDSS) >= 9, o in stadio 5 di Hoehn e Yahr mod;
  • persone con deprivazione sensoriale complessa intesa come compresenza di minorazione visiva totale o con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, anche con eventuale correzione o con residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 per cento e ipoacusia, a prescindere dall'epoca di insorgenza, pari o superiore a 90 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell'orecchio migliore;
  • persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5;
  • persone con diagnosi di Ritardo Mentale Grave o Profondo secondo classificazione DSM-5, con QI<=34 e con punteggio sulla scala Level of Activity in Profound/Severe Mental Retardation (LAPMER) <= 8;
  • ogni altra persona in condizione di dipendenza vitale che necessiti di assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche.

A prescindere dai predetti casi si considera “persona con disabilità gravissima” chi necessita di assistenza continua 24 ore su 24, a volte prestata anche da più persone contemporaneamente, l’interruzione della quale, anche per un periodo molto breve, può portare a complicanze gravi o anche alla morte.

La seconda riguarda la valutazione del cd. «bisogno assistenziale gravissimo» da accertare mediante un questionario di sei domande con punteggi graduati a seconda dell’intensità dell’assistenza richiesta e della composizione del nucleo familiare. Il punteggio minimo da soddisfare è pari ad 8.

Come spendere il bonus?

Il bonus di 850 euro mensili può essere utilizzato in due modi principali:

  • assunzione di lavoratori domestici: il bonus infatti può coprire i costi per lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona, a condizione che abbiano un contratto di lavoro regolare;
  • acquisto di servizi di assistenza: il bonus può essere utilizzato anche per l’acquisto di servizi di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale. Questo può includere, ad esempio, servizi di assistenza domiciliare o altre forme di supporto sociale.

In entrambi i casi, l’obiettivo è aiutare gli anziani a sostenere il costo dei servizi che garantiscono loro l’autonomia e la qualità della vita, nonostante le difficoltà fisiche e sanitarie.

Misura

La prestazione universale è composta da due componenti. La prima, di natura fissa, è pari all’indennità di accompagnamento (cioè 531,76€ mensili) e viene erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento della stessa; la seconda, di natura integrativa, definita «assegno di assistenza» è pari ad 850€ al mese e viene erogata tramite un pagamento specifico all’interno della piattaforma “Prestazione Universale”.

La quota integrativa serve a remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto dai lavoratori domestici, con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore di cui all'articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 o all’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell'assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale.

La prestazione universale, al pari dell’indennità di accompagnamento, è esente da prelievo fiscale e non è soggetta a pignoramento.

Domande al Via

L’Inps spiega di aver reso disponibile la procedura per la presentazione della domanda sul sito istituzionale al seguente percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > selezionare la voce “Vedi tutti” nella sezione Strumenti, una volta autenticati tramite la propria identità digitale (SPID almeno di livello 2, CIE 3.0, CNS o eIDAS) è necessario selezionare “Decreto Anziani – Prestazione Universale (art 34. e ss Dlgs 29/2024)”. In alternativa è possibile rivolgersi agli Istituti di patronato.

La domanda può essere presentata a partire dal 1° giorno del mese in cui viene perfezionato il requisito anagrafico previsto dalla disposizione normativa (80 anni) e per tutto il periodo di durata della sperimentazione, cioè dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. In caso di accoglimento della domanda la prestazione verrà erogata dal mese di presentazione della stessa fino alla scadenza del periodo della sperimentazione, se presenti tutti i requisiti per l’intero periodo.

Quali documenti sono necessari

Per richiedere il bonus, i familiari dovranno fornire una documentazione sanitaria che certifichi la gravità delle condizioni dell’anziano. In aggiunta, dovranno completare un questionario online in cui dichiareranno, tra l’altro, se nel nucleo familiare vivono altre persone anziane o con disabilità gravi.

Queste informazioni sono importanti per attribuire punti ai nuclei familiari più vulnerabili, e quindi aumentare le probabilità di ottenere il bonus.

Si ricorda che con l’opzione alla prestazione l’interessato perde gli eventuali benefici economici riconosciuti dagli ATS ai sensi dell’articolo 1, co. 164 della legge n. 234/2021.


MESSAGGIO INPS


fonte:https://www.pensionioggi.it/


26 luglio 2024

“Mondello Immobiliare Italo Belga s.a.” concede, di anno in anno, al Comune di Palermo tessere per la fruizione a favore delle persone con disabilità.

                 FRUIZIONE CABINE LIDO DI MONDELLO

 La società “Mondello Immobiliare Italo Belga s.a.” concede, di anno in anno, al Comune di Palermo per il periodo della stagione balneare che va dal 15 giugno al 15 settembre, le tessere per la fruizione di alcune cabine site nei lidi gestiti dalla stessa a favore delle persone con disabilità.

 La società “Mondello Immobiliare Italo Belga s.a.” rilascia 10 tessere impersonali per ogni cabina nonché per il libero accesso al lido.

1. Le persone con disabilità alla quale è rivolto il servizio sono coloro i quali possiedono il riconoscimento dell’invalidità pari o superiore al 67%, gli invalidi di guerra e gli invalidi civili di guerra con minorazioni ascritte dalla V alla VIII categoria previste dalle norme e gli equiparati. Sono equiparati agli invalidi civili: 

 Ciechi civili affetti da cecità assoluta o con residuo visivo non superiore ad un 1/10 in entrambi gli occhi con eventuale correzione;  invalidi del lavoro dal 34% ex T.U. 1124/65; 

 invalidi per servizio e di guerra con minorazioni ascritte dalla 1° alla 4° categoria previste dalle norme; 

 sordi, riconosciuti tali dalla nascita o prima dell’apprendimento della lingua parlata. 

2. Ogni cabina (ad esclusione di quella riservata alle associazioni) ospita 5 disabili che avranno a disposizione due tessere, una per sé stessi ed una per l’accompagnatore.

 3. Le persone con disabilità ovvero i loro familiari possono presentare istanza a seguito di pubblicazione del relativo avviso, indicando, eventualmente, fra le date disponibili, il periodo più consono in base alle esigenze del disabile e l’accompagnatore. 

4. Il periodo di utilizzo è di una settimana, da martedì al martedì della settimana successiva. La fruizione può essere prorogata di un’altra settimana in base al numero delle richieste. 

5. Sarà cura degli operatori dell’ufficio organizzare la fruizione delle tessere in modo che le cabine non rimangano inutilizzate, accogliendo le istanze pervenute oltre il termine previsto dal bando, in ordine cronologico di presentazione e, ove rimanga comunque una disponibilità, richiamando le persone e/o le associazioni che hanno precedentemente goduto di un periodo di fruizione.

 6. Una cabina è riservata alle associazioni che ne fanno richiesta per un periodo minimo di due settimane. In questo caso si rilasciano tutte le 10 tessere e due chiavi del lucchetto. 

7. La fruizione delle cabine può avvenire esclusivamente durante l’orario di apertura dello stabilimento balneare. Non possono essere introdotti nel cortile e nella cabina animali di qualsiasi specie anche se muniti di museruola o guinzaglio, ad eccezione dei cani-guida per non vedenti. 

GLI UTENTI HANNO L'OBBLIGO DI CUSTODIRE CON CURA LA CHIAVE E LE TESSERE. IN CASO DI SMARRIMENTO DELLA CHIAVE DOVRANNO COMUNICARLO TEMPESTIVAMENTE, ACQUISTARE UN NUOVO LUCCHETTO, FARE N° 6 COPIE DELLE RELATIVE CHIAVI DA PORTARE IMMEDIATAMENTE ALL' U.O. "INTERVENTI PER DISABILI". 

La validità e gli effetti delle tessere, sono subordinati al puntuale rispetto, da parte dei fruitori, delle condizioni elencate nel presente regolamento. La violazione anche di una soltanto delle condizioni predette, obbliga il fruitore alla restituzione della chiave e delle tessere all’ufficio Interventi per Persone con disabilità. Il Comune non risponde per oggetti e valori in genere lasciati nelle cabine, negli spogliatoi o comunque incustoditi.

Fonte: COMUNE DI PALERMO

18 luglio 2024

Servizio trasporto alunni con disabilità anno scolastico 2024/2025


Servizio trasporto alunni con disabilità anno scolastico 2024/2025

Scadenze data pubblicazione 18 Luglio 2024 - scadenza 15 Ottobre 2024



 Si ricorda che l’istanza per l’accesso al servizio trasporto scolastico per alunni/studenti con disabilità deve essere presentata entro il 15/10/2024

Il servizio, è rivolto agli alunni con invalidità certificata ai sensi della L. 104/92 art.3, comma 1 o comma 3, residenti/domiciliati nel Comune di Palermo, iscritti alle scuole elementari e medie inferiori.

Il servizio è esteso ai minori con invalidità lieve, nonché per la frequenza alla scuola materna, ove disponibili maggiori risorse finanziarie.

Le istanze devono essere presentate dal genitore o da chi esercita la potestà sul minore con disabilità, a mezzo email ai seguenti indirizzi:

ufficioh@comune.palermo.it

settoreservizisocioassistenziali@cert.comune.palermo.it

In alternativa, è possibile recarsi presso i locali dell’U.O. Interventi per persone con disabilità, via F. Taormina n. 1, previo appuntamento telefonico ai numeri 091421491 / 0917409465.

Le istanze per l’accompagnamento alla scuola materna, per disabilità lieve o presentate oltre i termini verranno accolte secondo l’ordine cronologico di presentazione, sino alla disponibilità delle risorse economiche stanziate.


dettagli ed istanza.....

29 maggio 2024

Carta europea della disabilità - Disability Card - La card spiegata sul sito INPS

 Carta europea della disabilità - Disability Card



l servizio permette di ottenere una card d’accesso a servizi e benefici per persone disabili. È uno strumento utile al riconoscimento di diritti e servizi dedicati. Resta valida fino alla permanenza della condizione di disabilità.

Cos'è

La Carta europea della disabilità, o #DisabilityCard, è una tessera che permette l’identificazione delle persone con disabilità e l’accesso a servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di:

  • trasporti;
  • cultura;
  • tempo libero;
  • benefici utili alla promozione dei propri diritti sul territorio nazionale e in altri Paesi dell’Unione europea.

Lo scopo è quello di contribuire alla piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale delle comunità.

La Disability Card si colloca tra le misure adottate su base volontaria dagli Stati membri dell’Unione europea per il raggiungimento di obiettivi strategici 2010-2020 in materia di disabilità.

A chi è rivolto



La Carta europea della disabilità viene rilasciata a tutti i soggetti in condizione di disabilità media, grave e di non autosufficienza, appartenenti alle categorie individuate nell’allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159.

Possono presentare la domanda:

  • gli invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata pari o superiore al 67%;
  • gli invalidi civili minorenni;
  • i cittadini con indennità di accompagnamento;
  • i cittadini con certificazione ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104;
  • i ciechi civili;
  • i sordi civili;
  • gli invalidi e inabili (legge 12 giugno 1984, n. 222);
  • gli invalidi sul lavoro con invalidità certificata maggiore del 35%;
  • gli invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
  • gli inabili alle mansioni (legge 11 aprile 1955, n. 379, d.p.r. 29 dicembre 1973, n. 1092 e d.p.r. 27 luglio 2011, n. 171) e inabili (articolo 13, legge 8 agosto 1991, n. 274 e articolo 2, legge 8 agosto 1995, n. 335);
  • i cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.

L’INPS verifica il possesso dei requisiti richiesti sulla base dei dati disponibili nei propri archivi.

Come funziona

La Carta è prodotta dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e viene spedita da Poste Italiane direttamente all’indirizzo di residenza del richiedente o ad altro recapito da lui indicato.

I titolari possono ottenere le agevolazioni previste esibendo la Carta europea della disabilità, senza ulteriori formalità o richieste da parte di amministrazioni dello Stato o dei soggetti pubblici e privati, che hanno sottoscritto apposite convenzioni.

Le agevolazioni sono attivate mediante protocolli d’intesa o convenzioni tra l’Ufficio per le politiche a favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri e i soggetti pubblici o privati erogatori di servizi.

L’esibizione della Carta esonera il cittadino dal possesso di altre certificazioni che attestino lo stato di disabilità.

Può essere utilizzata esclusivamente dal titolare e non è cedibile a terzi.

Sulla Carta sono riportati i seguenti dati:

  • fotografia del titolare;
  • nome, cognome e data di nascita;
  • numero e data di scadenza del documento;
  • QR-Code che conferisce carattere dinamico alla Card, consentendo di visualizzare la situazione sanitaria aggiornata del soggetto.

La Carta è valida fino alla permanenza della condizione di disabilità prevista e comunque per non più di dieci anni dal momento del rilascio.

Il soggetto erogatore dell’agevolazione o del servizio, attraverso un lettore QR-Code e il codice fiscale fornito dall’interessato, accede al servizio online di verifica messo a disposizione dall’INPS, anche mediante smartphone e tablet, per verificare le informazioni necessarie sullo stato di invalidità.

Le convenzioni attive sono pubblicate sul sito istituzionale del Ministro per le Disabilità.

Domanda

La Carta europea della disabilità è rilasciata dall’INPS su domanda dell’interessato.

La domanda può essere presentata tramite il servizio online o tramite una delle seguenti associazioni di categoria:

  • ANMIC;
  • UICI;
  • ENS;
  • ANFFAS.

All’atto della presentazione della domanda:

  • il richiedente dovrà allegare una foto in formato tessera, secondo le indicazioni e i parametri riportati nel modulo di domanda;
  • se la condizione di disabilità è stata attestata da verbali cartacei precedenti al 2010 o da verbali rilasciati da Regioni/Province autonome Valle d’Aosta e Trento e Bolzano, è necessario allegarli alla domanda, con contestuale dichiarazione di responsabilità sulla conformità all'originale;
  • se lo stato di invalidità è riconosciuto da sentenze o decreti di omologa, a seguito di contenzioso giudiziario, l’interessato deve indicare nella domanda il Tribunale di riferimento e la data del rilascio del titolo.

FONTE: 

PORTALE INPS

21 aprile 2024

Istanze per l'erogazione del contributo per superamento/eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati

 Istanze per l'erogazione del contributo per superamento/eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati 

Di cosa si tratta » 

un contributo per eseguire i lavori per eliminare le barriere architettoniche negli edifici privati dove risiede una persona con disabilità. Il bando prevede la formazione di una graduatoria finanziata con fondi nazionali; le domande vengono ordinate in funzione della gravità della disabilità (totale o parziale comprovata da certificato di invalidità) e per data di presentazione della domanda.

 Come funziona 

1. Fai un preventivo di spesa. 2. Presenta la domanda su apposito modulo (in bollo da € 16,00). 3. Istruttoria del Comune per la verifica dei requisiti, compreso eventuale sopralluogo tecnico prima dell'avvio degli interventi. 4. Attendi la graduatoria. 5. Presenta le fatture delle spese.Al termine dei lavori il richiedente avrà l'onere di comunicare la conclusione dei lavori con trasmissione delle fatture e delle relative quietanze. 6. Sarai contattato dal Comune per l’erogazione del contributo, subordinatamente al ricevimento da parte del Comune dei fondi regionali. 

Quando fare la domanda

 Le domande di concessione di contributo per l'abbattimento delle barriere architettoniche ai sensi della L. 13/89 devono essere presentate entro il primo marzo di ogni anno e vengono inserite in una graduatoria in ordine di invalidità (totale - parziale) e di data di presentazione. Le domande presentate dopo il primo marzo rientreranno nella graduatoria dell’anno successivo. In ogni caso si deve presentare la domanda obbligatoriamente prima di dare inizio ai lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. 

Chi può fare domanda

 (richiedente) la persona disabile o un suo convivente (a condizione che la persona con disabilità sia a suo carico ai fini fiscali), il tutore, il curatore, l'amministratore di sostegno della persona disabile, i genitori per il minore disabile, i responsabili di centri o istituti per persone disabili. 

Modalità di richiesta del cittadino

 Domanda su modulo prestampato, scaricabile a fine pagina, compilata da parte dell'interessato o del proprietario dell'immobile che ospita l'interessato. Le domande devono essere inviate tramite raccomandata o consegnate a mano presso uno dei due seguenti recapiti: - Assessorato per le politiche di cittadinanza, via Garibaldi 26 - 90133 Palermo - Unità organizzativa Interventi per la disabilità - via Franco Taormina 1 - 90128 Palermo; 

in alternativa possono essere inoltrate tramite pec all'indirizzo liquidazionicittadinanza@cert.comune.palermo.it

 La domanda, in bollo da € 16,00, completa di modulo per l’autocertificazione e nota relativa alla privacy, scaricabile a fine pagina, va inoltrata al Comune previo appuntamento. Documentazione da presentare: 

• domanda su apposito modulo in bollo da € 16,00 • dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante l'ubicazione dell'immobile e gli ostacoli da rimuovere • certificato medico in carta semplice intestata, rilasciato da un qualsiasi medico, nel quale sia chiaramente indicato se le patologie di cui soffre il disabile comportino difficoltà ovvero impossibilità di deambulazione • certificazione (ASL o INPS) attestante l'invalidità totale con difficoltà di deambulazione • preventivo di spesa dei lavori/interventi da realizzare • copia documento d'identità e della tessera sanitaria dei soggetti indicati nell’istanza. • copia del verbale dell'assemblea condominiale (per lavori nelle parti comuni) • benestare del proprietario (se si risiede in affitto) • documentazione fotografica attestante lo stato di fatto A chi va il contributo (beneficiario) Il contributo viene dato alla persona o alle persone che si fanno carico della spesa: alla persona con disabilità stessa o al genitore (per il minore disabile) o tutore o coloro i quali abbiano a carico il disabile (ai sensi dell'art. 12 D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, al proprietario dell'alloggio se la persona con disabilità vive in affitto; all'amministratore del condominio, se si tratta di un'opera pagata da tutti i condomini (ad esempio l'installazione di un ascensore). In questo caso il contributo viene diviso tra tutti gli inquilini che si fanno carico della spesa. Il beneficiario, se diverso dal richiedente, deve sottoscrivere la domanda, per conferma e adesione (nel caso di lavori nelle parti comuni dello stabile, se le spese sono a carico del condominio, la domanda va controfirmata dall’amministratore di condominio). Agevolazioni fiscali Per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche puoi usufruire anche di specifiche agevolazioni fiscali, inerenti Iva e detrazione Irpef, consultabili nella Guida alle agevolazioni fiscali per disabili curata dalla Agenzia delle Entrate.

TUTTI I DETTAGLI, L'ISTANZA, LE INDICAZIONI....

fonte: COMUNE DI PALERMO

5 aprile 2024

"UN.I.CIV. Unione invalidi civili" da il via ad un importante progetto di inclusione: “Inclusione digitale, oltre ogni barriera un luogo per tutti”

 "UN.I.CIV. Unione invalidi civili"
da il via ad un importante progetto di inclusione:

“Inclusione digitale, oltre ogni barriera un luogo per tutti”, presentato oggi presso Ibis Hotel di Palermo, organizzato da Anna Alaimo segretario Uniciv (Unione invalidi civili provinciale di Palermo) a cura della vice responsabile provinciale Uniciv Maria Concetta Ciaramitaro e Giorgia Mancuso alla presenza del segretario provinciale FNA Palermo Piero Feroce, il responsabile unità operativa complessa Inps Camillo Scaduto, l’assessore alle finanze del comune di Monreale Luigi D’Eliseo, Eleonora Virga di Savise Express.
Si è discusso che ad oggi soltanto il 21% dei cittadini ha un livello di alfabetizzazione digitale sufficiente e che invece sempre più viene chiesto e in diversi ambiti una certa autonomia quindi è fondamentale non lasciare nessuno indietro se si vuole davvero uno sviluppo concreto della società per ridurre le disuguaglianze, le fragilità nonché il divario digitale.


articolo pubblicato su 
PalermoToday
Palermo news 24
Sicilmedtv.it
Siciliaunonews


28 febbraio 2024

Badanti over 80: non si pagano i contributi se ci sono questi requisiti ......

 

Badanti over 80: non si pagano i contributi se ci sono questi requisiti

Niente contributi, per 2 anni, a carico del datore di lavoro che assume badanti che assistono anziani non autosufficienti ultraottantenni.

L’agevolazione avviene in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani. Le persone oggetto di assistenza devono avere un’età anagrafica di almeno 80 anni, e devono essere già titolari dell’indennità di accompagnamentoLa misura prevista dal decreto Pnrr, ha l’obiettivo è favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.

L’agevolazione decorrerà dal 1 aprile 2024 fino al 31 dicembre 2025 per un periodo massimo di 24 mesi. È previsto un limite massimo di importo di 3.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base trimestrale, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

E l’Isee?

Il datore di lavoro destinatario della prestazione, si legge, deve possedere un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a 6.000 euroDa chiarire assolutamente che il beneficio non spetta nel caso in cui tra il medesimo lavoratore e il medesimo datore di lavoro o persona del suo nucleo familiare sia cessato un rapporto di lavoro domestico da meno di sei mesi.

Quale copertura?

La copertura degli oneri, pari a 10 milioni di euro per l’anno 2024, a 39,9 milioni per l’anno 2025, a 58,8 milioni per l’anno 2026, a 27,9 milioni per l’anno 2027 e a 0,6 milioni per l’anno 2028, è assicurata, dal programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027.


fonte: GIUSI PINTORI  https://www.uniciv.it/author/segreteria/

8 febbraio 2024

Malato di tumore: ha diritto all’accompagnamento

Malato di tumore: ha diritto all’accompagnamento?

I pazienti oncologici hanno diritto all’indennità di accompagnamento durante il ciclo chemioterapico.

L’indennità di accompagnamento è una prestazione mensile di importo superiore ai 500 euro che, a differenza della pensione per invalidi totali e dell’assegno mensile di assistenza, prescinde dal reddito dell’invalido.

Il malato oncologico sottoposto a radioterapia oppure a cure ormonali (ormonoterapia) potrebbe invece non avere diritto all’indennità di accompagnamento, a meno che non dimostri la gravità della propria situazione e la conseguente incapacità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore ovvero di compiere autonomamente gli atti della vita quotidiana.

Quali sono i diritti di chi assiste un malato oncologico?

Il familiare che si prende cura del malato oncologico riconosciuto portatore d’handicap in situazione di gravità ai sensi della legge 104 ha diritto a 3 giorni di permesso retribuito al mese.

Il familiare convivente di persona in stato di disabilità grave può assentare dal lavoro per un periodo massimo di due anni, anche frazionato nel tempo.

Il beneficio è accordato a tutti i dipendenti, sia pubblici che privati, e spetta innanzitutto al coniuge (a cui sono equiparati la parte di un’unione civile e il convivente di fatto dichiarato al Comune); solo in mancanza del coniuge o in presenza di sue patologie invalidanti che gli impediscono di prestare cure a propria volta, il congedo tocca ai genitori e, ancora in subordine, ai figli.

Il congedo straordinario non può superare la durata complessiva di due anni per ciascuna persona portatrice di handicap e nell’arco della vita lavorativa.

Il familiare che si prende cura del paziente oncologico riconosciuto portatore d’handicap ha inoltre diritto allo spostamento presso la sede più vicina al malato.

Può inoltre rifiutare lo svolgimento di lavoro notturno.

Fonte ed articolo completo:

***  https://www.laleggepertutti.it/672695_quali-sono-i-diritti-di-un-malato-di-tumore?fbclid=IwAR2N9yjrmKhzeu3wFNLyEE6E-frBm0_C_8c_7YMD7vnZpuwAyyV_1mcrOQg

3 febbraio 2024

Indennità per invalidi totali che non possono deambulare autonomamente e per ciechi assoluti

 Lo Stato riconosce agli invalidi determini benefici, tra cui il diritto a percepire un trattamento economico nelle ipotesi di patologie molto gravi. Le principali prestazioni sono costituite dall’assegno mensile di assistenza per gli invalidi parziali (dal 74 al 99%), dalla pensione d’inabilità per invalidi totali e dall’indennità di accompagnamento. Con questo articolo ci occuperemo proprio di quest’ultimo aspetto, cercando di comprendere come ottenere 1.500 euro al mese con l’accompagnamento.

L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica riconosciuta dall’Inps alle persone invalide totali (cioè, al 100%) che:

  • non possono deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore, oppure
  • non sono in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (come vestirsi, mangiare, ecc.).

L’importo dell’indennità di accompagnamento è rivalutato annualmente in base all’inflazione. Per l’anno 2023 è di 527,16 euro, riconosciuto per 12 mensilità.

solamente gli invalidi totali possono ottenere l’indennità di accompagnamento, sempreché sia incapaci di deambulare autonomamente oppure di compiere gli atti della vita quotidiana.

Presupposto fondamentale per ottenere l’accompagnamento, quindi, è il riconoscimento di un grado d’invalidità civile pari al 100%.

A differenza dell’assegno mensile di assistenza e della pensione d’inabilità, l’indennità di accompagnamento è riconosciuta a prescindere dal requisito anagrafico e da quello reddituale: ciò significa che può essere attribuita anche a una persona che è titolare di un elevato reddito personale.

Il pagamento dell’indennità d’accompagnamento è tuttavia sospeso in caso di ricovero a totale carico dello Stato per un periodo superiore a 29 giorni.

Accompagnamento: come avere 1.500 euro mensili?

Per poter percepire un accompagnamento di circa 1.500 euro al mese occorre che il richiedente non solo non sia in grado di compiere gli atti quotidiani della vita o non sia in grado di deambulare da solo, ma sia anche cieco assoluto.

Ai ciechi assoluti è infatti riservato un trattamento economico pari a 959,21 euro (aggiornato al 2023) per 12 mensilità, cumulabile, a determinate condizioni, all’indennità di accompagnamento per invalidi totali. Approfondiamo quanto detto sinora.

Indennità di accompagnamento per ciechi assoluti: requisiti

Per poter percepire l’indennità di accompagnamento per ciechi civili assoluti occorre che il soggetto richiedente sia completamente privo della vista oppure che abbia percezione soltanto della luce o del movimento della propria mano (in buona sostanza, significa che non riesce a vedere oltre il palmo della sua mano).

Al ricorrere di queste condizioni, l’Inps riconosce l’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti a titolo di minorazione, indipendentemente dal reddito personale e dall’età.

Accompagnamento: quando si possono avere 1.500 euro mensili?

L’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti non è incompatibile con l’indennità di accompagnamento per invalidi totali, purché le due prestazioni economiche siano riconducibili a condizioni patologiche differenti

l’indennità è compatibile e cumulabile con l’indennità di accompagnamento per invalido civile totale, purché i trattamenti siano stati concessi per distinte minorazioni, ognuna relativa a differenti status di invalidità. Deve quindi trattarsi di un soggetto pluriminorato.

Per dirla in altri termini ancora, per avere un accompagnamento di circa 1.500 euro mensili circa occorre che le patologie che conferiscono il diritto al riconoscimento dell’invalidità totale siano distinte dalla cecità, e che quindi da sole impediscano all’invalido di deambulare autonomamente oppure di svolgere da solo gli atti della vita quotidiana.

Al contrario, se la cecità è il problema principale che impedisce all’invalido di poter provvedere autonomamente a sé, allora si avrà diritto solamente all’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti.


fonte: L’AUTORE: Mariano Acquaviva

28 novembre 2023

Portale della Disabilità

 L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps) ha annunciato il lancio della prima versione del suo nuovo “Portale della Disabilità“, un progetto innovativo finanziato con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo portale è stato progettato per migliorare la trasparenza e semplificare l’accesso alle informazioni per i cittadini con disabilità.

Accessibile dal sito istituzionale dell’Inps (www.inps.it), il portale consente agli utenti di seguire l’iter per il riconoscimento delle prestazioni di invalidità civile, cecità civile e sordità civile, oltre a fornire informazioni sui benefici previsti dalla legge sul collocamento dei disabili (68/1999) e sui permessi della legge 104/1992.

Gli utenti potranno conoscere in tempo reale l’esito delle fasi di accertamento o revisione sanitaria e amministrativa relative alle loro richieste di prestazioni. 

Il portale include anche sezioni dedicate ad avvisi e scadenze per le domande di prima istanza, revisione e dell’indennità di frequenza, nonché una sezione “Pagamenti e cedolini”, dove i cittadini possono consultare l’elenco completo degli ultimi pagamenti effettuati per le prestazioni legate alla disabilità.

L’invalidità è l’emergenza quotidiana di UNICIV”, dichiara Giusi  Pintori, di Uniciv, “le sedi accolgono gli invalidi, le loro famiglie e i care giver e sostenitori fornendo ascolto e supporto con la finalità di conseguire con successo le pratiche burocratiche e di provvedere al meglio alla loro inclusione”.

Dal 24 novembre l ’INPS comunica il rilascio di una prima versione del Portale della Disabilità, con la finalità di creare un canale integrato e completo di informazioni di interesse per questa platea di cittadini.

Uniciv, attraverso tale Portale dedicato può accedere e seguire gli sviluppi dell’iter avviato per il riconoscimento delle prestazioni di invalidità civile, cecità e sordità civile, disabilità, nonché dei benefici di cui alla Legge n. 68, del 12 marzo 1999 riguardante le categorie protette, e alla Legge n. 104, del 5 febbraio 1992 riguardante la legge 104  che riconosce, in casi di gravi disabilità, il diritto a ricevere una prestazione economica dallo Stato. 

Se ha presentato una domanda di prestazione, si potrà visualizzare il certificato medico introduttivo, nonché conoscere il luogo, la data e l’orario di visita, se la stessa è stata già programmata; nel caso di una domanda definita – almeno dal punto di vista del primo accertamento sanitario – è possibile visualizzare i verbali redatti dalle ASL e dall’Istituto. Infatti, per ogni domanda è presente la cronologia dei vari stadi all’esito dello svolgimento dell’istruttoria, in modo che il cittadino possa conoscere gli esiti delle varie fasi dell’iter sanitario-amministrativo, incluse quelle già definite e quelle ancora da istruire o da completare.

Inoltre, è possibile trasmettere, tramite il Portale della Disabilità, la documentazione medica in possesso del cittadino in caso di domanda di prima istanza o di aggravamento oppure nel caso di revisione sanitaria, qualora lo stesso voglia aderire all’iter previsto all’articolo 29-ter del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120. Tale disposizione consente alle Commissioni mediche dell’INPS di redigere verbali anche solo agli atti in tutti i casi in cui la documentazione sanitaria venga considerata sufficiente per una valutazione obiettiva ed esaustiva.

Nel Portale sono presenti, altresì, avvisi e scadenze relativamente a domande di prima istanza, di revisione e dell’indennità di frequenza; mentre, all’interno della sezione “Comunicazioni”, possono essere visualizzate le note inviate dall’Istituto all’utente via e-mail.

Nella sezione “Pagamenti e cedolini” è possibile visualizzare la lista completa degli ultimi pagamenti disposti per le prestazioni correlate all’invalidità civile, cecità e sordità.

Unciciv aiuta tutti i cittadini ad accedere al Portale attraverso la propria identità digitale: SPID di livello 2 o superiore, Carta d’Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Anche cittadini che non hanno l’identità digitale o che non l’hanno mai usata o che per qualsiasi ragione desiderano essere puntualmente informati possono rivolgersi a info@uniciv.it

UN.I.CIV. PALERMO

via Paruta 13/a

30 settembre 2023

Autorità Garante per le persone con disabilità

 L’Autorità Garante per le persone con disabilità

Il Comune di Palermo, con Determina sindacale n. 41 del 31.03.2023, ha istituito l’Autorità Garante per le persone con disabilità, si pone come obiettivo la tutela dei diritti civili delle persone con deficit di vario tipo, ispirandosi al principio della solidarietà sociale ed erogando servizi comprendenti interventi di tipo extragiudiziale o presso le diverse giurisdizioni.

E’ attivo il servizio messaggistica h24 e il numero di cellulare 331 7558894 disponibile:
lunedì e il venerdì dalle 10:00 alle 11:00
martedì e giovedì dalle 16:00 alle 17:00
mercoledì dalle 17:00 alle 18:00

8 giugno 2023

Bonus 2023 per le persone con disabilità e invalidità

 

Bonus 2023 per le persone con disabilità e invalidità

I bonus destinato per le persone con disabilità e invalidità per l’anno in corso sono numerosi. Vediamo quali potrebbero interessare.

Detrazione del 19% per l’acquisto di un veicolo o di altro mezzo di trasporto ed è riservato alle persone cieche, sorde, con disabilità psichica o mentale con indennità di accompagnamento e disabili con limitazione della capacità di deambulazione.

Esenzione del bollo auto, se il veicolo è intestato al disabile: anche questo riguarda persone con cecità, sordità, con disabilità psichica, con limitazione della capacità di deambulazione o con ridotte capacità motorie.

Agevolazione per l’acquisto di computer e dispositivi per la comunicazione interpersonale, per il controllo dell’ambiente, per l’elaborazione scritta o grafica e per la riabilitazione. In questo senso, l’aliquota IVA è agevolata al 4% invece del classico 22%.

Bonus Sociale luce e gas, che consiste in uno sconto non solo per le persone con disabilità, ma anche per tutte le famiglie con difficoltà economica.

Bonus barriere architettoniche, riconfermato fino al 31 dicembre: consente di effettuare i lavori su immobili già esistenti, in modo da eliminare gli ostacoli fisici che impediscono la libertà di movimento. Il bonus consiste nel 75% delle spese sostenute, con un massimo che va dai 30mila ai 50 mila euro e si riferisce alla costruzione di ascensori e montacarichi, alla sostituzione di scalinate con rampe e a tutte quelle attività che facilitano il movimento del disabile e dell’invalido.

Per ulteriori informazioni in merito rivolgersi a info@uniciv.it

9 maggio 2023

Disabilità: permessi per i genitori e i prestatori di assistenza.

 Conciliare i tempi di lavoro con quelli di un familiare con disabilità non è facile. Per questo è possibile usufruire del congedo straordinario

Disabilità: permessi per i genitori e i prestatori di assistenza.

L’Inps ha di recente comunicato ulteriori chiarimenti in merito ai permessi della legge 104 e ai congedi straordinari per l’assistenza ai familiari con gravi disabilità.

Con la Circolare 39/2023, sono state presentate le novità in materia di congedo straordinario legge 104 per assistenza ai disabili.

In particolare:

  • modificato l’articolo 33 della legge 104/1992 eliminando il principio del “referente unico dell’assistenza”
  • novellato il comma 5 dell’articolo 34 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di congedo parentale ordinario e di prolungamento del congedo parentale;
  • modificato il comma 5 dell’articolo 42 del decreto legislativo n. 151/2001, introducendo il “convivente di fatto”, di cui all’articolo 1, comma 36, alla legge 20 maggio 2016, n. 76, tra i soggetti individuati in via prioritaria ai fini della concessione del congedo straordinario.

Pertanto fermo restando il limite complessivo di tre giorni di permesso mensile per l’assistenza allo stesso individuo, con disabilità in situazione di gravità, il diritto può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli aventi diritto, che possono fruirne in via alternativa tra loro.

Inoltre si prevede che i periodi di prolungamento del congedo parentale non comportano la riduzione di ferie, riposi e tredicesima o gratifica natalizia, a eccezione degli emolumenti accessori connessi all’effettiva presenza in servizio, salvo quanto espressamente previsto dalla contrattazione collettiva.

Infine si introduce il “convivente di fatto” tra i beneficiari, in base al quale “si intendono per «conviventi di fatto» due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile”.

Pertanto risulta possibile usufruire del congedo in esame secondo il seguente ordine di priorità:

  1. il “coniuge convivente”/la “parte dell’unione civile convivente”/il “convivente di fatto” della persona disabile in situazione di gravità;
  2. il padre o la madre, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità;
  3. uno dei “figli conviventi” della persona disabile in situazione di gravità;
  4. uno dei “fratelli o sorelle conviventi” della persona disabile in situazione di gravità;
  5. un “parente o affine entro il terzo grado convivente” della persona disabile in situazione di gravità.

Per fare domanda è possibile rivolgersi a info@uniciv.it

FONTE: https://www.uniciv.it/

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