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21 ottobre 2018

Pensione minima di cittadinanza a 780 €. dal 2019

*******Reddito di cittadinanza da aprile 

************Pensioni di cittadinanza da gennaio 2019

LA PENSIONE DI CITTADINANZA PER I PENSIONATI CHE VIVONO SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ. REQUISITI: 
- ISEE familiare inferiore a 9.360 euro all’anno; 
- patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa, non superiore ai 30 mila euro; 
- patrimonio finanziario inferiore a 6.000 euro, 8.000 se si è in coppia. 
UN ESEMPIO:
• Un pensionato che vive da solo e non ha una casa di proprietà avrà una pensione di cittadinanza di 780 euro al mese: di cui 150 euro per pagare l’affitto; 
• Un pensionato che vive da solo e riceve solo una pensione di invalidità, al posto della sua pensione, riceverà la Pensione di Cittadinanza, che con una casa di proprietà è di 630 euro al mese; 
• Una coppia di pensionati che vive in un appartamento in affitto riceverà un’integrazione che permetterà loro di vivere con 1.032 euro al mese.

Che cos’è la pensione minima di cittadinanza?

la pensione minima di cittadinanza, consiste in una prestazione economica che si riceverà ogni mese, esentasse, accreditata a favore di coloro che possiedono una pensione sotto la soglia di povertà.
È considerato al di sotto della soglia di povertà ai fini della pensione di cittadinanza chi possiede un reddito inferiore ai 780 euro mensili, in caso di nucleo familiare con un solo componente: questa è la soglia di povertà definita da Eurostat nel 2014. In base ai dati 2016, la soglia di povertà è passata a 812 euro, ma le proposte presentate sinora parlano di un reddito di cittadinanza e di una pensione di cittadinanza non superiori a 780 euro mensili e non parlano di adeguamenti.
A quanto ammonta la pensione minima di cittadinanza?
La pensione di cittadinanza, così come il reddito di cittadinanza, dovrebbe ammontare a 780 euro per ogni persona adulta e disoccupata; per chi ha un reddito sotto soglia, pensione compresa, il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza integreranno gli importi percepiti sino ad arrivare a 780 euro al mese.

Chi ha diritto alla pensione minima di cittadinanza?

Potranno chiedere la pensione di cittadinanza colro che percepiscono una pensione inferiore alla soglia di povertà, pari, come abbiamo osservato, a 780 euro mensili.
Il reddito di cittadinanza potrà invece essere richiesto dai cittadini maggiorenni che soddisfano una delle seguenti condizioni:
  • si trovano in stato di disoccupazione o risultano inoccupati (cioè hanno perso il posto o non hanno mai lavorato);
  • percepiscono un reddito di lavoro inferiore alla soglia di povertà, cioè sotto i 780 euro mensili.
  • Dimostrare un reddito Isee inferiore a una certa soglia, presumibilmente 9.300 euro.
  • anche chi percepisce la pensione di invalidità o l’assegno sociale sarà interessato dalla prestazione assistenziale, che scalda i motori in vista dell’entrata in vigore nel 2019.
  • Chi lavora o percepisce la disoccupazione ha diritto alla pensione minima di cittadinanza?

    pensionati che lavorano avranno diritto all’integrazione alla pensione minima di 780 euro soltanto se il reddito di pensione e il reddito di lavoro, sommati assieme, risulteranno inferiori a 780 euro mensili.
  • Non sarà invece possibile cumulare la pensione di cittadinanza con l’indennità di disoccupazione Naspi, perchè pensione e indennità di disoccupazione sono due sussidi incompatibili.
    Il reddito di cittadinanza è invece cumulabile con la Naspi, sino al limite di 780 euro mensili.
  • Quali pensionati hanno diritto alla pensione minima di cittadinanza?

    Ad oggi, chi possiede una pensione bassa ha diritto all’integrazione al trattamento minimo, pari a 507,42 euro mensili, se possiede determinati requisiti di reddito personale e familiare. Inoltre, può aver diritto alla maggiorazione sociale della pensione e all’incremento al milione, sino ad arrivare a una pensione minima di 643,86 euro mensili. Con l’entrata in vigore della pensione di cittadinanza, l’integrazione del reddito arriverà a 780 euro mensili.
  • Gli importi mensili del reddito e della pensione di cittadinanza, come avviene ora per il reddito d’inclusione Rei, saranno ridotti in corrispondenza al valore mensile di eventuali prestazioni di assistenza di cui fruiscono uno o più componenti del nucleo familiare. In particolare, le prestazioni saranno compatibili col reddito di cittadinanza sino al limite di 780 euro mensili per ogni familiare del nucleo.
  • Ciò vuol dire, ad esempio, che se si percepisce l’assegno sociale si ha diritto non alla pensione minima di 780 euro, ma a un’integrazione dell’assegno sociale, sino ad arrivare a 780 euro mensili, comprensivi dell’assegno stesso (che ammonta, nel 2018, a 453 euro). 
  • Per ottenere la pensione di cittadinanza si deve lavorare?

    per ottenere la pensione di cittadinanza non sarà necessario lavorare, fare del volontariato o impegnarsi in percorsi di politica attiva del lavoro, al contrario, il reddito di cittadinanza obbligherà il beneficiario non solo a cercare assiduamente un lavoro ed a riqualificarsi, ma anche ad offrire 8 ore alla settimana di lavoro gratuito per il proprio Comune di residenza. Chi si rifiuterà di lavorare perderà il sussidio
  • Gli importi delle pensioni

    Anche qui il Consiglio dei ministri riporta alcuni esempi pratici:
    1) Un pensionato che vive da solo e non ha una casa di proprietà avrà una pensione di cittadinanza di 780 euro al mese: di cui 150 euro per pagare l’affitto
    2) Un pensionato che vive da solo e riceve solo una pensione di invalidità, al posto della sua pensione, riceverà la Pensione di Cittadinanza, che con una casa di proprietà è di 630 euro al mese
    3) Una coppia di pensionati che vive in affitto in un appartamento riceverà un’integrazione che permetterà loro di vivere con 1.032 euro al mese.


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