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10 agosto 2023

Il "bonus" da 350 euro al posto del reddito di cittadinanza: come fare domanda

 

Il "bonus" da 350 euro al posto del reddito di cittadinanza

il "supporto per la formazione e il lavoro", l'indennità mensile che partirà da settembre.

Sono state pubblicate le indicazioni su come chiedere il "supporto per la formazione e il lavoro", l'indennità di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi (non più rinnovabili) che partirà da settembre 2023 per chi non ha più titolo ad avere il reddito di cittadinanza e intende attivarsi per partecipare alle cosiddette politiche attive del lavoro. Il sostegno è destinato a chi ha un reddito Isee inferiore a seimila euro, un'età compresa tra i 18 e i 59 anni, e a chi non ha in famiglia disabili, minori o ultrasessantenni. A chi, in sintesi, viene considerato "occupabile". In questo caso, infatti, le persone coinvolte dovranno partecipare ad attività di formazione obbligatorie: si tratta quindi di una sorta di rimborso spese e non di un sussidio vero e proprio come il reddito. C'è un percorso a tappe, anche un po' caotico e con diversi adempimenti, per arrivare a incassare questa nuova forma di assistenza prevista dal governo Meloni. Di seguito, ecco come fare la domanda, nel dettaglio.

Sono 11.573 i nuclei familiari che si sono visti sospendere il sussidio limitatamente alla provincia di Palermo. Campania, Sicilia e Lazio sono le Regioni con il più alto il numero di percettori del beneficio.

Secondo quanto prevede la bozza di decreto attuativo della legge che ha sostituito il reddito di cittadinanza, inviata alla conferenza Stato-regioni, si parte con la presentazione della domanda all'Inps: la richiesta del sostegno alla formazione e al lavoro andrà fatta o direttamente sul portale dell'istituto attraverso lo Spid, la carta di identità elettronica o la carta dei servizi-Cns, oppure attraverso l'aiuto dei patronati o dei Caf (i centri di assistenza fiscale). Contestualmente alla presentazione della domanda, sarà notificato al richiedente l'obbligo di iscrizione al "Siisl", il sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa che si sta mettendo a punto in modo che sia operativo dal primo settembre. Solo dopo l'iscrizione a questa piattaforma si potrà proseguire con l'iter, sottoscrivendo il cosiddetto patto di attivazione digitale (Pad), necessario per ottenere il beneficio.

Verrà poi fatta una verifica dei dati Isee, ma il controllo - spiega l'allegato tecnico al decreto - sarà ripetuto periodicamente. Solo quando l'Inps avrà verificato che il richiedente ha i requisiti necessari si potrà procedere con la firma del patto di attivazione digitale. Sottoscritto il Pad, il Siisl lo invierà all'Inps che accoglierà la domanda. Ma non è ancora finita qui: la liquidazione del beneficio, infatti, avverrà solo dopo che il richiedente si sarà recato presso un centro per l'impiego, avrà sottoscritto il patto di servizio e avrà aderito a un programma di politiche attive del lavoro. Il beneficiario è tenuto, inoltre, a comunicare al centro per l'impiego il proprio "stato di attivazione", anche in via telematica, al massimo ogni novanta giorni.

Il beneficio in questione decade - spiega il decreto rinviando alla legge - se il beneficiario rifiuta una proposta di lavoro a tempo indeterminato, con retribuzione non inferiore ai minimi salariali dei contratti collettivi e un tempo di lavoro non inferiore al 60% dell'orario pieno. Se la proposta è per un contratto a tempo determinato, il luogo di lavoro non deve distare oltre 80 chilometri dal domicilio del beneficiario.

Il sostegno alla formazione e al lavoro è personale e può essere richiesto da più membri della stessa famiglia se si "attivano". Il sistema Siisl può raccomandare al beneficiario le offerte di lavoro maggiormente affini al suo profilo. Ma indipendentemente dalle raccomandazioni, il beneficiario può manifestare interesse sia per offerte di lavoro che per offerte formative e Puc (progetti utili alla collettività). Rimane aperto il tema della reale occupabilità della platea dei percettori del reddito di cittadinanza, dato che - secondo i numeri forniti dall'Anpal sul programma "Garanzia occupabilità lavoratori", aggiornati alla fine di luglio - solo una piccola parte delle persone che si sono già attivate iscrivendosi al programma è poi riuscita trovare un lavoro. Solo l'8% dei circa 162mila presi in carico a gennaio, sei mesi fa, risultava aver avuto un nuovo rapporto di lavoro.

Fonte: Today.it

31 luglio 2023

Comunicazione per i percettori del Reddito di Cittadinanza

 Comunicazione per i percettori del Reddito di Cittadinanza

                        data pubblicazione 31 Luglio 2023

Decreto Legge n°48 "Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro", convertito in legge n° 85/2023, ha modificato le modalità di erogazione del RdC.
Si forniscono, quindi, di seguito dei chiarimenti circa i requisiti di accesso e le modalità di attivazione della presa in carico da parte dei Servizi Sociali.
I nuclei familiari composti esclusivamente da adulti tra i 18 ed i 59 anni, non disabili, potranno essere presi in carico solo in caso di documentata situazione di fragilità (legata ad es. a condizioni di salute, personali o familiari).
Gli interessati possono chiedere appuntamento presso la sede del Servizio Sociale di Comunità dove risultano residenti e richiedere di verificare la loro presenza sulla piattaforma Ge.P.I. ovvero richiedere il passaggio su Ge.P.I. ove sussistano le condizioni per la presa in carico da parte del servizio sociale.
Solo se la situazione di fragilità, adeguatamente documentata, trova conferma nella valutazione del Servizio Sociale, quest’ultimo potrà procedere alla presa in carico sociale.
Qualora tale analisi venga conclusa con esito diverso da A (a cui corrisponde l’invio al Centro per l’impiego), si avvierà la presa in carico da parte del Servizio Sociale e si potrà concordare un Patto per l’inclusione Sociale (PaIS) con i beneficiari, nel quale saranno contenuti reciproci impegni.

La fruizione del RdC per i nuclei familiari in cui sono presenti minori, disabili e adulti over 60, sulla base del Decreto Legge n°48, poi convertito in legge, si protrarrà, invece,  per tutto il 2023, a prescindere dalla presa in carico del Servizio Sociale in accordo con la naturale scadenza della domanda, non precludendo la possibilità di presentare una nuova domanda di rinnovo dopo il mese di stacco.

comunicazione del Comune: dettagli

17 luglio 2023

INPS per la Famiglia - La fruizione del #RedditodiCittadinanza nel corso del 2023 potrà avvenire fino a un massimo di 7 mensilità.

 La fruizione del #RedditodiCittadinanza nel corso del 2023 potrà avvenire fino a un massimo di 7 mensilità, che dovranno cessare in ogni caso con il 31 dicembre 2023.


Il nuovo limite di 7 mesi non si applica ai nuclei familiari in cui sono presenti #minori, persone con #disabilità o con almeno sessant'anni di età, i quali continueranno a ricevere regolarmente la prestazione, fermo restando il limite di fruizione al 31 dicembre 2023.
Potranno continuare a ricevere il sussidio fino al 31 dicembre 2023 anche i percettori per i quali viene comunicata all'#INPS la presa in carico da parte dei #servizisociali entro il termine di 7 mesi e non oltre il 31 ottobre 2023.
Se il periodo di fruizione continuativa dei 18 mesi viene completato prima del 31 luglio 2023, sarà possibile presentare una nuova domanda, dopo il mese di sospensione previsto dalla normativa, per il riconoscimento di ulteriori 7 mensilità, tenendo però conto di quelle già fruite nell'anno in corso.
Si decade dal diritto al Reddito di cittadinanza dopo il rifiuto della prima offerta di #lavoro congrua.

24 aprile 2023

Reddito di Cittadinanza non ci sarà più, si chiamerà Garanzia per l’Inclusione o Gil.

 Dal 2024 non ci sarà più il Reddito di Cittadinanza. 

La Legge di Bilancio prevede lo stop a partire dal prossimo anno, ha rivisto al ribasso l’erogazione del sussidio per i beneficiari cosiddetti “occupabili”, ovvero i cittadini da 18 a 59 anni, che riceveranno solo 7 mesi di RdC quest’anno.

 La misura che sostituirà il Reddito di Cittadinanza, si chiamerà Garanzia per l’Inclusione o Gil.

In maniera analoga a quanto succede nel 2023 per il Reddito di Cittadinanza, la nuova misura distingue due categorie di nuclei beneficiari: quelli in cui sono presenti soggetti over 60, minori o persone con disabilità, e quelli formati da sole persone occupabili, anche monocomponente. Nel primo caso i componenti del nucleo potranno richiedere la Garanzia per l’Inclusione, mentre per le persone considerate occupabili o “attivabili al lavoro” saranno previste altre due misure: la Prestazione di accompagnamento al lavoro e la Garanzia per l’attivazione lavorativa.

RdC addio, arriva la Garanzia per l’Inclusione

La Garanzia per l’Inclusione, chiamata a sostituire il Reddito di Cittadinanza, proseguirà su un doppio binario a seconda della condizione di “occupabilità” dei beneficiari. In poche parole, chi è ritenuto in grado di lavorare riceverà un sussidio di tipo diverso insieme a un percorso di politiche attive del lavoro.

Per i nuclei con over 60, minori o persone con disabilità, sarà possibile richiedere la Gil. L’importo sarà più basso rispetto al Reddito di Cittadinanza, ma sarà integrato fino a 3.360 euro, ovvero 280 euro al mese, da un contributo per l’affitto. La Gil potrà essere richiesta per un massimo di 18 mesi, a cui seguirà un mese di stop, e poi potrà essere richiesta per altri 12 mesi.

Quali saranno i nuovi requisiti per richiedere la Gil

 per poter richiedere la Gil occorrerà essere cittadini italiani o dell’Ue (o familiari) con diritto di soggiorno permanente o cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo.

Inoltre, al momento della presentazione della domanda, bisognerà essere stati residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Per il Reddito di Cittadinanza il requisito era di 10 anni. Si ricorda che l’UE aveva avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia a causa dei requisiti stringenti per ottenere il sussidio che sono stati ritenuti “non è in linea con il diritto dell’UE in materia di libera circolazione dei lavoratori, diritti dei cittadini, residenti e protezione internazionale“,


Cambia la soglia ISEE, che non dovrà essere superiore a 7.200 euro. Ai fini del calcolo del reddito familiare si terrà conto di una nuova scala di equivalenza.

Similmente a quanto accade per il Reddito di Cittadinanza, nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario di:

  • autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei ventiquattro/trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • imbarcazioni da diporto;
  • patrimonio immobiliare ai fini Imu con un valore oltre i 150 mila euro, con l’esclusione della prima casa;
  • consti in banca con importi superiori a 10mila euro.

Inoltre è richiesta la mancata sottoposizione a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché la mancanza di condanne definitive, intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta.

Pal e Gal: come funziona per gli occupabili

 il nuovo sussidio distingue, analogamente a quanto accade quest’anno per il Reddito di Cittadinanza, tra nuclei formati da perone occupabili e nuclei che hanno al loro interno anche persone non occupabili.


Per questo motivo, oltre alla Gil, dal 1° gennaio 2024 arriverà la Garanzia per l’attivazione lavorativa o Gal, che sarà riconosciuta alle persone tra 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, con Isee non superiore a 6mila euro annui. Questo sussidio consisterà in un assegno mensile di 350 euro, e durerà solamente 12 mesi senza possibilità di rinnovo. Se il nucleo comprende due richiedenti, per il secondo l’importo sarà solamente di 175 euro mensili.


Inoltre, per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che al momento della scadenza dei 7 mesi di sussidio previsti per il 2023 hanno sottoscritto un patto per il lavoro e sono inseriti in misure di politica attiva, è previsto un nuovo sussidio chiamato Prestazione di accompagnamento al lavoro. Questo si potrà chiedere dal 1° settembre 2023, e analogamente alla Gal avrà un importo di 350 euro al mese.


Tutti i soggetti occupabili dovranno essere iscritti al “Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa”, una piattaforma all’interno della quale sarà possibile trovare sia proposte di formazione che di lavoro. Inoltre, l’erogazione di sussidi per gli occupabili è subordinata al rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.

Gil: come funziona i nuclei con soggetti non occupabili

La Legge di Bilancio 2023, riscrivendo il Reddito di Cittadinanza, ha definito soggetti non occupabili:

  • Minori di 18 anni;
  • Over 60;
  • persone con disabilità.

I nuclei senza persone occupabili riceveranno un assegno più alto rispetto alla categoria del paragrafo precedente, e la Gil durerebbe 18 mesi per la prima richiesta, scendendo poi a 12 mesi per la seconda, con lo stop di un mese

Garanzia per l’Inclusione: pene più aspre per i furbetti

La nuova misura prevede l’inasprimento delle sanzioni per i “furbetti”. In caso di dichiarazioni false, infatti, sarà prevista la reclusione da 2 a 6 anni.

Garanzia per l’Inclusione: domanda

La domanda per richiedere la Gil andrà inviata all’Inps per via telematica. È possibile che così come per il Reddito di Cittadinanza questa possa essere fatta anche dagli Uffici postali. L’Istituto, dopo aver svolto tutti i controlli sul possesso dei requisiti, chiederà ai richiedenti di registrarsi a un apposito sistema informativo e di sottoscrivere un patto di attivazione digitale al fine di cominciare a ricevere l’assegno. Verrà creata una nuova carta su cui sarà poi accreditato il sussidio, chiamata appunto Carta di Inclusione, che garantirà prelievi di contanti fino a 100 euro.

I componenti maggiorenni del nucleo, nonché i componenti minorenni che abbiano adempiuto agli obblighi scolastici, dovranno inoltre sottoscrivere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.

Il sistema informativo consentirà l’attivazione dei percorsi personalizzati per i beneficiari. Il portale conterrà tutte le informazioni su offerte di lavoro, percorsi formativi, progetti utili alla collettività e altre politiche attive.

Gil: incentivi all’assunzione

Così come avviene in questo momento per il Reddito di Cittadinanza, anche i datori di lavoro che assumeranno a tempo indeterminato i beneficiari della Garanzia per l’Inclusione potranno usufruire di uno sgravio pari al 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali per un periodo massimo di 2 anni, fino a 8mila euro annui. Sono esclusi i contributi INAIL.

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Fonte:https://www.leggioggi.it/

15 giugno 2020

Reddito di cittadinanza e bonus sociali: ecco come risparmiare sulle bollette di acqua, gas e luce

Il reddito di cittadinanza permette alle famiglie a basso reddito di acquistare la spesa e anche i medicinali. 

Ma non solo, con il sussidio è possibile anche pagare le bollette di acqua, gas e luce. 

Non tutti sanno però che gli importi di queste utenze, per i percettori del reddito di cittadinanza, possono essere abbassati grazie ai bonus sociali.

REDDITO DI CITTADINANZA E BONUS SOCIALI. I bonus sociali, vale a dire il bonus elettrico, il bonus gas e il bonus acqua, sono infatti compatibili con il reddito di cittadinanza ma non se ne usufruisce automaticamente.

Chi percepisce il reddito di cittadinanza, come nel caso della richiesta del sussidio, per ottenere i bonus sociali deve presentare l'apposito modulo da scaricare dal sito dell'ARERA, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Il bonus ha valore per un anno al termine del quale bisogna presentare una nuova richiesta.

REDDITO DI CITTADINANZA E BONUS GAS. 

Il bonus gas per i percettori del reddito di cittadinanza ha il valore minimo di 32 euro e massimo di 264 euro annui. Il che vuol dire che viene suddiviso per tutti e 12 i mesi come sconto per disagio economico sulle bollette. Viene calcolato in base al Comune di residenza, alla tipologia di utilizzo del gas ed del nucleo familiare.

REDDITO DI CITTADINANZA E BONUS LUCE. 

Il bonu elettrico viene sempre suddiviso per 12 mesi ma cambia in base al numero dei componenti del nucleo familiare da un minimo di 125 euro ad un massimo di 173 euro.

REDDITO DI CITTADINANZA E BONUS ACQUA. 

Il bonus d'acqua consiste invece in una fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua che corrispondono a 50 litri giornalieri per abitante.

Fonte:Giornale di Sicilia

2 gennaio 2020

Come si può spendere il reddito di cittadinanza. Ecco l’elenco di spese vietate e consentite

Cosa si può comprare con il reddito di cittadinanza, quali sono le spese ammesse e quali invece gli acquisti vietati?

25 ottobre 2019

Assistenza Cittadini per Reddito di Cittadinanza(data pubblicazione 25 Ottobre 2019)

Assistenza Cittadini per Reddito di Cittadinanza

Si comunica alla Cittadinanza che, presso gli uffici del Servizio Sociale di Comunità delle otto Circoscrizioni cittadine, sono attivi gli sportelli del Segretariato Sociale dove è possibile chiedere informazioni ed assistenza per il Reddito di Cittadinanza.
In particolare i cittadini potranno ricevere supporto nella compilazione della domanda, e sulle informazioni relative a tutti i passaggi del percorso per ottenere il beneficio, a tutti gli obblighi e le modalità di comunicazione dei cambiamenti relativi alla condizione economica, alla composizione del nucleo familiare,  ai patti per l’inclusione sociale, ai progetti di pubblica utilità.
Per informazione rivolgersi ai seguenti numeri:


fonte: Comune di Palermo

3 ottobre 2019

Reddito di cittadinanza, Entro il 21 Ottobre va aggiornata la domanda

I beneficiari del Reddito o della Pensione di Cittadinanza che hanno presentato la domanda dal 6 marzo 2019 al 31 marzo 2019 dovranno integrare la domanda entro il 21 ottobre 2019 per poter continuare a ricevere l'erogazione del beneficio economico. Lo rende noto l'Inps nel messaggio numero 3568/2019 pubblicato ieri dall'ente di previdenza.
Infatti, le prime domande di reddito o pensione di cittadinanza sono state presentate, a partire dal 6 marzo 2019, utilizzando un modello che è stato successivamente cambiato, il 2 aprile 2019, a seguito delle modifiche apportate dalla legge di conversione (Legge 28 marzo 2019, n. 26) del Decreto Legge istitutivo (Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4). La legge di conversione ha pertanto previsto un regime transitorio di salvaguardia delle richieste presentate prima della sua entrata in vigore, stabilendo che il beneficio potesse essere erogato per un periodo non superiore a sei mesi anche in assenza della nuova documentazione richiesta. Le domande presentate a marzo 2019 e accolte sono state conseguentemente poste in pagamento fino a settembre.
Da ottobre 2019 occorre però allineare il contenuto delle dichiarazioni già rese da chi ha presentato la domanda nel mese di marzo, a quello previsto dopo la conversione in legge  del citato DL 4/2019. In particolare, il richiedente il beneficio dovrà fornire apposita dichiarazione in ordine alla mancata sottoposizione a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, nonché alla mancanza di condanne definitive nei dieci anni precedenti la richiesta per taluno dei delitti indicati all’articolo 7, comma 3, del decreto legge n. 4/2019.
Per evitare che i beneficiari di Rdc/Pdc con domanda presentata a marzo e quindi con decorrenza aprile, debbano nuovamente presentare domanda e per garantire la continuità nell’erogazione del beneficio economico, l'Inps ha messo a disposizione una procedura disponibile all'indirizzo serviziweb2.inps.it/RedditoCittadinanza/autocertificazione presso la quale è possibile integrare le dichiarazioni di responsabilità presentate e prendere atto delle informative aggiornate. Tale integrazione, sussistendone tutte le condizioni di legge, renderà possibile la prosecuzione nella percezione del beneficio economico senza soluzione di continuità. Gli interessati hanno tempo sino al 21 Ottobre 2019 per effettuare la dichiarazione. Le integrazioni successive a tale data comporteranno la sospensione del pagamento della mensilità di RdC/PdC per il mese di ottobre attesa l'impossibilità per l'ente previdenziale di elaborare in tempo utile la liquidazione della rata di RdC/PdC.

10 aprile 2019

Reddito e Pensione di Cittadinanza: le domande presentate........

Sostenere le famiglie in difficoltà puntando al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale: questo l’obiettivo del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza.
Per richiedere il beneficio sono stati pubblicati il modello aggiornato e i nuovi modelli “Ridotto” ed “Esteso”: il primo è necessario per comunicare i redditi di attività lavorative in corso al momento della presentazione della domanda e non interamente valorizzati su ISEE, il secondo modello, invece, è utile ai beneficiari che dovranno comunicare tutte le variazioni intervenute nel corso della percezione della misura.
La circolare INPS 20 marzo 2019, n. 43 fornisce tutte le informazioni su questo beneficio economico, specificando requisiti, adempimenti, modalità di richiesta e calcolo dell’importo.
Inoltre, è disponibile online il servizio per la consultazione delle domande di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza presentate presso gli sportelli di Poste Italiane, i CAF o tramite SPID sul sito del Reddito di Cittadinanza.
Sono oltre 806mila le richieste per nucleo familiare arrivate all'INPS attraverso i modelli presentati alle Poste, ai CAF e online; di queste, oltre 433mila sono di donne, ovvero il 54% del dato totale. Il Reddito di Cittadinanza è distribuito su tutto il territorio nazionale: il 49% delle richieste è stato presentato nelle regioni del Centro-Nord e il 51% al Sud. Le prime due regioni sono Campania e Sicilia; il Lazio è la terza regione, seguita da Puglia e Lombardia, poi Calabria e Piemonte.
I dati completi sono consultabili nella documentazione allegata.

*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

***************DOMANDE IN TEMA FISCALE*****************

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