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7 dicembre 2022

Reddito di libertà anche per l’anno 2022. Scadenze (data pubblicazione 01 Dicembre 2022 - scadenza 27 Dicembre 2022)

 Il messaggio INPS n°3363 del 13/9/2022, pubblicato sul sito istituzionale , riprendendo la circolare INPS n°166 dell’8 novembre 2021, riguardante la presentazione delle istanze del Reddito di Libertà, istituito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2020, dà notizia del rifinanziamento del Reddito di libertà anche per l’anno 2022.

Si comunica, quindi, che, fino al 27 dicembre c.a., possono essere presentate le istanze di reddito di libertà relative all’anno 2022.

10 dicembre 2021

Scade la presentazione delle istanze del Reddito di Libertà

 Sul sito dell’Inps è stata pubblicata la circolare n°166 dell’8 novembre 2021, riguardante la presentazione delle istanze del Reddito di Libertà, istituito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2020.  Il Reddito di Libertà è destinato esclusivamente alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, in condizione di povertà e di particolare vulnerabilità, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne i percorsi di autonomia e di emancipazione, attraverso l’indipendenza economica.

Compatibilmente con le disponibilità finanziarie previste dal budget regionale ed in seguito ad istruttoria favorevole da parte dell’INPS, il contributo economico, stabilito nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, sarà concesso in modalità centralizzata, in un’unica soluzione, per massimo dodici mesi.

Il Reddito di Libertà è finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli/figlie minori. Questo contributo è compatibile con altri strumenti di sostegno, come il Reddito di cittadinanza o altri sussidi economici anche di altra natura (ad esempio, Rem, NASpI, Cassa integrazione guadagni, ANF, ecc.).

Destinatarie del contributo sono le donne residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, aventi lo status di rifugiate politiche o il riconoscimento di protezione sussidiaria o in possesso di regolare permesso di soggiorno.

La donna vittima di violenza che intende richiedere il Reddito di libertà deve recarsi presso il Centro antiviolenza dal quale è presa in carico, riconosciuto dalla Regione e dai servizi sociali, per la compilazione dell’attestazione contenuta nel modello di istanza predisposto dall’INPS, allegato al presente avviso, attestante il percorso di emancipazione e autonomia da lei intrapreso, seguito dal Centro antiviolenza.

Successivamente la richiedente deve prendere appuntamento con il Servizio Sociale comunale che l’ha in carico (o, ove non dovesse essere in carico, con il Servizio Sociale di Comunità competente per residenza) per ottenere l’attestazione del Servizio Sociale circa la sua condizione di bisogno ordinario o la condizione di bisogno straordinaria e urgente, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del D.P.C.M. del 17 dicembre 2020. Nel caso in cui non vi sia già una presa in carico da parte del Servizio Sociale, i Centri antiviolenza potranno aiutare l’interessata a prendere appuntamento con il servizio di riferimento.

Il Servizio Sociale del Comune di Palermo effettuerà un colloquio con la persona interessata, potrà richiedere l’esibizione del documento di identità ovvero del titolo di soggiorno, qualora ciò si renda necessario, ed acquisirà fotocopia del codice IBAN, che dovrà essere intestato esclusivamente alla persona richiedente.

Il Servizio Sociale provvederà all’inoltro dell’istanza, completata in ogni parte, al Servizio comunale che provvederà alla registrazione dell’istanza su piattaforma predisposta dall’INPS.

Saranno inoltrate dagli sportelli comunali solo ed esclusivamente le istanze debitamente compilate in ogni loro parte e sottoscritte dal Rappresentante Legale del Centro Antiviolenza e dall’Assistente Sociale del Comune con la quale è stato svolto il colloquio. Dovrà essere utilizzando esclusivamente il modello di domanda disponibile in allegato, fornito dall’INPS con comunicazione n° 4132 del 24 novembre 2021.

La circolare dell’INPS ha stabilito come temine ultimo per la presentazione delle istanze il 31 dicembre 2021. Considerato, però che, come chiarisce la circolare stessa, al raggiungimento del limite regionale/provinciale della somma prevista per il reddito di libertà non sarà consentito l’accoglimento di nuove domande, fatto salvo l’eventuale incremento del budget con risorse aggiuntive statali o regionali, si raccomanda la presentazione delle istanze il prima possibile, per evitare il rischio di non ammissione al beneficio.

modulo istanza

modulo istanza con allegato

9 novembre 2021

Reddito di libertà, le istruzioni Inps per chiedere il contributo fino a 400 euro mensili per massimo un anno, riservato alle donne vittime di violenza.......

 

Reddito di libertà, a chi spetta e come chiedere il contributo di 400 euro

Reddito di libertà, le istruzioni Inps per chiedere il contributo fino a 400 euro mensili per massimo un anno, riservato alle donne vittime di violenza.......

Il reddito di libertàdi importo massimo pari a 400 euro mensili pro capite per un anno, può essere richiesto dalle donne vittime di violenza, sole o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza.....
L’Inps ha pubblicato la circolare n. 166/2021 sul “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza”.
Istituito per favorire percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di particolare vulnerabilità o di povertà attraverso l’indipendenza economica, il reddito di libertà è riconosciuto dall’Inps con un contributo nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, in un’unica soluzione per massimo dodici mesi, entro il limite delle risorse assegnate a ciascuna Regione o Provincia autonoma.

A chi è destinato il reddito di libertà

Destinato alle donne seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, il contributo è finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per l’autonomia abitativa e personale, nonché il percorso scolastico e formativo di eventuali figli e figlie minori.

Apposita circolare circa i requisiti e le modalità di presentazione della domanda

I requisiti di accesso e le modalità di compilazione e presentazione della domanda sono descritte in dettaglio nella circolare 166/2021, come pure le funzionalità della procedura e le relative istruzioni operative per gli operatori.
Per facilitare la presentazione telematica delle domande all’Inps, è stata predisposta una specifica piattaforma di collegamento con i Comuni italiani che permetterà di inoltrare l’istanza redatta dalle interessate.

La misura è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito: reddito di cittadinanza, REMNaspicassa integrazione guadagni e assegni per il nucleo familiare.

Gli importi sono inoltre esenti dall’IRPEF, dal momento che sono erogate da un ente pubblico a titolo assistenziale.

La domanda per il Reddito di Libertà dovrà essere presentata dalle donne interessate, direttamente o tramite delegato o rappresentante legale, per il tramite del Comune competente per residenza, come spiegato nella circolare

CIRCOLARE INPS

Si dovrà utilizzare il modello contenuto nell’allegato 1 alla circolare in questione.

L’inserimento della domanda è compito dell’operatore comunale.

Lo stesso dovrà accedere al servizio online di presentazione della domanda, inserendo nella barra di ricerca del sito INPS i termini “Prestazioni sociali dei comuni” e selezionando “Prestazioni sociali: trasmissione domande, istruzioni e software”.

Dovranno essere compilati tutti i campi presenti nella procedura, compresi i riferimenti a:

  • attestazione della condizione di bisogno ordinario o attestazione della condizione di bisogno straordinario e urgente, rilasciata dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale;
  • dichiarazione che attesta il percorso di emancipazione e autonomia intrapreso dalla donna, rilasciata dal legale rappresentante del centro antiviolenza.

Reddito di libertà, come ricevere le somme

L’accredito delle somme avverrà tramite conto corrente dotato di IBAN, quale conto corrente, libretto di risparmio, carta prepagata.

Tale conto deve essere intestato alla richiedente. Nel caso venga indicato un IBAN estero si dovrà seguire le specifiche indicazioni fornite all’interno del documento di prassi dell’INPS.

La modalità di pagamento dovrà essere selezionata dall’apposito menu a tendina.

Nel corso della fase di acquisizione della domanda, il servizio svolgerà in automatico dei controlli sulla correttezza formale dei dati inseriti.

Al termine della procedura si potrà stampare una ricevuta di presentazione da consegnare alla persona richiedente.

La prenotazione delle somme terrà conto della data di acquisizione dei dati da parte dell’INPS.

Dopo la trasmissione della domanda verrà effettuata un’istruttoria automatizzata per verificare la disponibilità degli importi da erogare e la titolarità del conto corrente indicato nella fase di presentazione della domanda.

Al termine di questa breve fase verrà fornito uno dei seguenti esiti della domanda:

  • accolta in pagamento;
  • non accolta per insufficienza di budget;
  • accolta in attesa di IBAN, nel caso in cui la verifica della titolarità del conto dia esito negativo.

Tale esito sarà comunicato ai Comuni ma anche alla persona interessata, attraverso l’email o il recapito telefonico fornito in sede di compilazione della domanda.

Nel caso in cui la richiesta non venga accolta per mancanza di risorse, l’accoglimento potrà avvenire in un momento successivo.

Tutte le domande non accolte alla data del 31 dicembre 2021 saranno scartate.

Oltre alla fase di acquisizione, sul sito INPS saranno presenti anche le seguenti funzioni:

  • consultazione delle domande inserite, in cui la ricerca può avvenire per codice fiscale o per nominativo;
  • annullamento delle domande presentate;
  • rettifica dell’IBAN.

L’annullamento della richiesta è permesso fino a che le domande non siano state inviate al sistema di pagamento.

Nel caso in cui la verifica della titolarità del conto corrente dia esito negativo, sarà inviata una notifica ai contatti del richiedente indicati in fase della domanda.

link per FAC SIMILE ISTANZA


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