I contribuenti avranno più tempo quest’anno per presentare la dichiarazione dei redditi. Il modello precompilato sarà online dal 5 maggio. Chi dovrà pagare potrà inviarlo all’Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre anziché entro il 23 luglio, mentre chi deve ottenere il rimborso può consegnarlo dal 31 maggio. Il credito arriverà nella busta paga successiva alla fine del mese in cui la dichiarazione è stata presentata o con la pensione del secondo mese successivo. I sostituti d’imposta potranno inviare le certificazioni uniche entro il 30 aprile senza sanzioni. Il nuovo calendario è stato così definito in considerazione dell’emergenza coronavirus.
Il modello 730 può essere presentato, oltre che da lavoratori dipendenti e da pensionati, anche da chi ha un lavoro a termine o da chi ha perso l’occupazione. In questi ultimi due casi, è possibile inviarlo al sostituto d’imposta se il rapporto dura almeno da giugno a luglio 2020. Altrimenti, a un Caf se si è in possesso dei dati del sostituto d’imposta incaricato del conguaglio. Infine, c’è sempre la possibilità di inviarlo online. Chi non ha un sostituto d’imposta riceverà il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate, purché, ovviamente, sia stato comunicato l’Iban per il bonifico sul conto corrente.
Va ricordato, inoltre, che a causa delle restrizioni in atto per via dello stato di emergenza, sia i Caf sia gli intermediari abilitati potranno accedere alla dichiarazione con una delega rilasciata dal contribuente in formato digitale, per usufruire dell’assistenza a distanza. L’originale sottoscritto della delega e di tutta la documentazione necessaria per la successiva assistenza fiscale dovrà essere consegnato materialmente al termine dell’emergenza a chi ha prestato l’assistenza.
Altra novità di quest’anno riguarda i lavoratori rientrati in Italia a partire dal 30 aprile dello scorso anno: potranno avere uno sconto fiscale, ovvero il rimborso delle tasse se non hanno chiesto l’applicazione del regime agevolato al proprio datore di lavoro.
Infine, da quest’anno è possibile beneficiare della detrazione Irpef del 50% delle somme versate all’Inps da parte di chi ha aderito alla pace contributiva. C’è anche la deduzione dell’intero importo dei contributi per chi ha chiesto il riscatto agevolato della laurea.
Fonte:Autore: Carlos Arija Garcia