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10 gennaio 2018

Lo stipendio non potrà più essere pagato in contanti. In arrivo la tracciabilità e la trasparenza delle buste paga

Lo stipendio non potrà più essere pagato in contanti
 Quella che era solo una proposta di legge ora è diventata realtà. 
La legge di bilancio infatti, ha stabilito che dal 1° luglio 2018 il datore di lavoro potrà versare lo stipendio solo attraverso strumenti di pagamento tracciabili. Niente più contanti, dunque: le buste paga dovranno essere trasparenti. 
*Cosa si intende per tracciabilità e trasparenza delle buste paga? 
*Perché è importante che le modalità di pagamento dei lavoratori siano quanto più possibili trasparenti? 
*Quali saranno gli obblighi a carico del datore di lavoro
*Come potranno essere pagati i dipendenti? 

Tracciabilità delle buste paga: stop ai contanti
La nuova normativa vieta al datore di lavoro o all’azienda di pagare lo stipendio dei propri dipendenti in contanti. A breve, dunque, saranno messi al bando i “soldi cash” per pagare la retribuzione, anche se di piccoli importi. Il datore di lavoro potrà versare lo stipendio solo attraverso strumenti di pagamento tracciabili. A partire dal 1° luglio 2018, infatti, tutti i datori di lavoro o committenti non potranno più corrispondere ai dipendenti lo stipendio a mezzo di denaro contante, qualunque sia la tipologia di lavoro instaurato. Il divieto vale quindi per tutti i dipendenti. La retribuzione e ogni anticipo di essa potrà, quindi, essere versata solo attraverso modalità tracciabili: ecco perché sul punto si parla di tracciabilità delle buste paga.
Obiettivo della nuova normativa sulla tracciabilità delle buste paga è quello di porre fine alla spiacevole prassi di pagare i lavoratori meno di quanto risulta in busta paga e di quanto previsto nei contratti collettivi nazionali (Ccnl). È infatti noto che alcuni datori di lavoro, sotto il ricatto del licenziamento o della non assunzione, corrispondono ai lavoratori una retribuzione inferiore ai minimi fissati dalla contrattazione collettiva, pur facendo firmare al lavoratore una busta paga dalla quale risulta una retribuzione regolare.  Sul punto, è bene sapere che la firma del lavoratore sulla busta paga non costituisce necessariamente prova dell’avvenuto pagamento.

Tracciabilità delle buste paga: gli obblighi del datore

Gli obblighi del datore di lavoro, per come scaturenti dalla nuova normativa, saranno molto semplici. Ciò in quanto, a ben vedere, il meccanismo di soluzione dell’abuso descritto è banale: basta garantire la trasparenza dei pagamenti.
Per impedire la mancata corrispondenza tra quanto risultante in busta paga e quanto effettivamente corrisposto al dipendente è sufficiente che le buste paga siano tracciabili. A tal fine è necessario che quanto sia stato versato dal datore di lavoro ai dipendenti abbia un riscontro. Ciò significa che la retribuzione non potrà essere più pagata in contanti, ma solo attraverso strumenti di pagamento tracciabili.

Pagamento dello stipendio: come deve avvenire?

Il datore di lavoro potrà versare le retribuzioni con:
  • bonifico;
  • strumenti di pagamento elettronico, ricaricando ad esempio una carta di credito:
  • assegno bancario o circolare consegnato;
  • presso la posta;
  • anche mandando alla banca un elenco di persone che dovranno riscuotere la retribuzione in contanti.
Ciò che rileva è che il pagamento dello stipendio sia tracciabile, poiché solo la trasparenza dei pagamenti può difendere il lavoratore da eventuali prassi abusive.

Divieto di pagamento in contanti: a quali lavoratori si applica

Il divieto di pagamento dello stipendio in contanti si applica a tutti i lavoratori dipendenti subordinati e parasubordinati. Quindi non solo ai contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato o determinato, ma anche alle collaborazioni coordinate e continuative ed ai contratti di lavoro instaurati in qualsiasi forma dalle cooperative con i propri soci. Sembrerebbero restare fuori i pagamenti di borse di studio, attività di amministratore di società e tutti gli altri pagamenti per compensi di lavoro autonomo occasionale (contratto d’opera).
Non sono interessati dalla riforma, invece:
  • i rapporti di lavoro instaurati con la pubblica amministrazione (anche se per questi era già stato stabilito, nel 2011, del Governo Monti, il divieto di pagamento della retribuzione in contanti per compensi superiori a mille euro);
  • il lavoro domestico. Dunque, badanti e colf che lavorano almeno quattro ore giornaliere presso lo stesso datore di lavoro potranno  essere ancora pagate in contanti.
  • (fonte: https://business.laleggepertutti.it/)

8 gennaio 2018

Dichiarazioni obbligatorie 2018 per gli invalidi civili

Icric, Iclav, Acc.As/Ps: le dichiarazioni annuali che i titolari di prestazioni di invalidità devono inviare all’Inps.
Percepisci la pensione d’invalidità civile, l’indennità di accompagnamento, di frequenza o un’altra prestazione di assistenza che l’Inps riconosce agli invalidi civili? Forse non sai che ci sono delle dichiarazioni che annualmente devono essere presentate all’Inps, a seconda del tipo di prestazione riconosciuta.
Queste dichiarazioni, dette dichiarazioni di responsabilità, devono essere inviate ogni anno, tramite Caf o direttamente dal sito dell’Inps, generalmente entro il mese di marzo.
Le dichiarazioni di responsabilità per gli invalidi civili sono richieste ogni anno con la campagna Inv Civ. Nel dettaglio, l’Inps provvede a richiedere, ai soggetti beneficiari di prestazioni assistenziali collegate allo stato di invalidità civile ed erogate dall’ente, l’invio delle dichiarazioni di responsabilità.
La richiesta è inviata dall’Inps con una lettera che contiene una matricola e l’invito a trasmettere le informazioni necessarie tramite la compilazione di una precisa pratica.
Le dichiarazioni sono dirette a verificare il diritto all’indennità di accompagnamento, all’indennità di frequenza e all’assegno mensile; inoltre devono essere dichiarate le situazioni di ricovero, la frequenza di istituzioni scolastiche e l’eventuale dimora all’estero.
L’Inps, in pratica, richiede annualmente ai soggetti titolari di indennità di assistenza la presentazione di una dichiarazione, che attesti l’esistenza e la permanenza dei requisiti richiesti per garantire l’erogazione della prestazione assistenziale di cui già usufruiscono.
La dichiarazione di responsabilità serve quindi a evidenziare la situazione economica dell’interessato, per stabilire se ha diritto a determinati trattamenti, il cui ammontare dipende dai redditi posseduti.
Le prestazioni per cui è necessario l’invio delle dichiarazioni di responsabilità sono:
  • l’indennità di accompagnamento;
  • l’indennità di frequenza;
  • l’assegno mensile di invalidità, o assegno di assistenza;
  • l’assegno sociale e la pensione sociale.
  • Quali sono le dichiarazioni di responsabilità per gli invalidi civili

    • Icric per lo stato di ricovero dei titolari delle prestazioni di invalidità civile;
    • Icric Frequenza per lo stato di ricovero dei titolari delle prestazioni di indennità di frequenza e per le informazioni relative alla frequenza di un’istituzione scolastica;
    • Iclav per lo svolgimento o meno di attività lavorativa per i titolari delle prestazioni di invalidità civile;
    • As/Ps per la permanenza del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia per i titolari di pensione sociale, assegno sociale e assegno sociale sostitutivo di invalidità civile;
    • As/Ps per le condizioni di ricovero per i titolari di assegno sociale e assegno sociale sostitutivo di invalidità civile.
    (FONTE: https://www.laleggepertutti.it/)

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7 gennaio 2018

Come si calcola giacenza media conto corrente per l'isee 2018

La Giacenza conto corrente e saldo nell'ISEE 2018, sono due dati fondamentali che devono essere comunicati dai contribuenti che richiedono il rilascio dell'ISEE 2018tramite compilazione della DSU, dichiarazione sostitutiva unica, essenziale per poter accedere alle agevolazioni previste dallo Stato in termini di prestazioni assistenziali e sostegno al reddito.
L'entrata in vigore della riforma ISEE, che ha visto tra l'altro anche l'approvazione di nuovi modelli DSU, ha consentito allo Stato di determinare chi sono quelle famiglie che hanno veramente bisogno del sostegno economico e di ricevere assistenza e prestazioni, e stanare invece i finti poveri.

Cos'è il patrimonio mobiliare nel modello ISEE 2018?

Il patrimonio mobiliare nel nuovo modello ISEE 2018, è tra i dati che vanno autodichiarati dal contribuente in sede di richiesta DSU e rilascio Isee. Tali dati, devono essere inseriti mediante la compilazione del MODULO FC.1 - QUADRO FC2 “PATRIMONIO MOBILIARE" del nuovo modello ISEE 2018, cioè informazioni che riguardano il possesso di conti correnti bancari e postali, Titoli di Stato, rapporti finanziari detenuti all'estero, partecipazioni azionarie ecc detenuti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU.
Per cui se la DSU è richiesta a febbraio 2018, le informazioni sul patrimonio mobiliare da dichiarare, ai fini di calcolo nuove soglie ISEE 2018, sono quelle detenute fino al 31 dicembre 2017.
Attenzione: La prima sezione del quadro deve essere compilata obbligatoriamente mentre la seconda sezione, non va compilata se non si è posseduto alcun rapporto finanziario ma va barrata la relativa casella, per dichiarare appunto che non si è avuto un conto corrente bancario o postale a proprio nome, buoni postali ecc.
Rientrano in questo quadro le seguenti voci:
  • Conto corrente bancario e postale: va indicato il saldo contabile attivo al lordo degli interessi, al 31 dicembre 2016 per l'ISEE 2017.
  • Titoli di Stato ed equiparati, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati: va indicato il valore nominale delle consistenze alla data del 31 dicembre dell'anno precedente a quello di presentazione della DSU. 
  • Azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri: va indicato il valore risultante dall'ultimo prospetto redatto dalla società di gestione alla data del 31 dicembre.
  • Partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate in mercati regolamentati, non regolamentati o di società non azionarie.
  • Somme di denaro o beni non relativi all'impresa, affidate ad un gestore patrimoniale.
  • Strumenti e rapporti finanziari, polizze assicurative sulla vita e/o di capitalizzazione, fatta eccezione per i contratti di assicurazione sulla vita misti che alla data del 31 dicembre risultano non riscattabili dall'assicurato.
  • Valore del patrimonio netto per le imprese individuali in contabilità ordinaria: va indicato il valore delle rimanenze finali e del costo dei beni ammortizzabili per le imprese individuali in contabilità semplificata.

Giacenza media conto corrente ISEE 2018: cos'è?

Con la riforma ISEE, per la prima volta, la giacenza media conto corrente postale e bancario è entrata nel calcolo ISEE.

Pertanto i contribuenti che devono richiedere il rilascio della DSU, dichiarazione sostitutiva unica, sono obbligati a dichiarare sotto la propria responsabilità due dati molto importanti riguardanti il patrimonio mobiliare che sono il saldo e la giacenza media.
La giacenza media annua conto corrente, è la somma di denaro di cui dispone il cliente in un dato periodo dell'anno, ovvero, l'importo medio depositato sul conto.
Tale importo, va indicato nel modello ISEE nel Quadro FC.2, prima sezione: depositi e conti correnti bancari e postali dopo aver indicato il tipo di rapporto finanziario detenuto dal contribuente, l'ammontare del saldo contabile attivo ed altre informazioni che vedremo in dettaglio nel prossimo paragrafo.
Ricordiamo che la giacenza media è tra i documenti ISEE 2018 necessari da portare al Caf o al commercalista.

Come si calcola la giacenza media annua sul conto corrente? 

Come si calcola la giacenza media sul conto? Ai fini di calcolo ISEE 2018, il contribuente deve dichiarare la somma media depositata sul conto, per determinare la giacenza media si deve far riferimento agli estratti conto in cui sono riportati i dati che servono per calcolare la somma delle giacenze giornaliere da dividere poi per 365, ovvero, la formula per calcolare l'importo della giacenza media.
Nell’estratto conto quindi, bisogna individuare dove sono indicati, ai fini di calcolo degli interessi, i numeri creditori, che però possono indicati anche un altro nome a seconda del tipo di banca, come ad esempio, possono trovarsi sotto la dicitura di calcolo delle competenze o degli interessi, riassunto scalare o scalare per valuta.
Per ottenere la giacenza media, è sufficiente prendere tutti gli estratti conto bancari o postali ricevuti nel corso dell'anno, per cui se si ricevono estratti conto trimestrali, si avranno 4 estratti conto per ciascun anno.
Per ciascun estratto conto, rilevare i numeri creditori totali dopodichè sommarli e dividerli per 365, in questo modo si ottiene l'importo della giacenza media.
Nel caso in cui, il conto corrente fosse cointestato, la quota di saldo e giacenza media è pari al 50% se sono due i titolari del conto, se sono 3 la quota da indicare è pari al 33,3%, e così via. 

Giacenza media: esempio di calcolo 

Per calcolare la giacenza media sul conto corrente, occorre innanzitutto effettuare il calcolo delle giacenze giornaliere per ogni giorno dell’anno, per cui se la giacenza è di 100 euro e i giorni sono 100, 100 x 100 = 10.000 euro.

Dopodiché bisogna moltiplicare le singole giacenze giornaliere per i giorni in cui sono rimaste costanti, quindi se la giacenza è di 70 euro e i giorni sono 15, 70 x 15 = 1.050 euro, giacenza di 20 euro e giorni 250, 20 x 250 = 5000 euro.
Una volta ottenuti tutti gli importi, occorre sommarli per ottenere la giacenza totale per cui: 10.000 + 1.050 + 5000 = 16.050. 
La giacenza totale va divisa per 365 giorni, quindi 16.150/365 = 43,97 arrotondamento a 44 euro. La giacenza media sul conto corrente è pari a 44 euro, questo è il dato che va indicato nel modello ISEE.
  

Come dove si dichiara saldo e giacenza media conto corrente sull'ISEE 2018?

Il saldo e la giacenza media conto corrente sull'ISEE 2018, vanno indicati nel Quadro FC.2, prima sezione: depositi e conti correnti bancari e postali ma prima il contribuente deve indicare nella colonna chiamata "tipo-rapporto", il codice relativo alla tipologia di rapporto finanziario posseduto, ovvero: 
  • Codice 01 se si tratta di conti correnti bancari o postali. In questo codice, rientrano anche i conti in valuta, vincolati o di pagamento.
  • Codice 03 se è titolare di Conto deposito a risparmio libero/vincolato ivi compresi i libretti al portatore e nominativi sia postali che bancari.
  • Codice 09 se a conto terzi individuale/globale: ossia, conti aperti temporaneamente od occasionalmente per effettuare determinate operazioni. Questi possono essere individuali cioè intestati al cliente o globali se in essi confluiscono importi derivati da operazioni a nome di diverse persone come ad esempio i ricavi di cedole, diritti di custodia o di recupero assegni smarriti, rubati o pagati per errore.
Il contribuente, dopo aver indicato il codice che identifica il tipo di rapporto finanziario detenuto, anche se estero, deve indicare il codice fiscale dell’operatore finanziario, il l'importo del saldo contabile attivo al lordo degli interessi al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU e la giacenza media annua riferita allo stesso anno.
Dopo aver compilato questi dati, il contribuente trova un'altra tabella a due colonne, che deve compilare con la data di inizio e di fine del rapporto, ma solo se il conto è stato aperto o chiuso durante il 2016, alla fine della sezione della prima sezione del quadro patrimonio immobiliare FC.2 ISEE si trova la tabella relativa ai contribuenti che hanno avuto più di un conto corrente aperto a proprio nome, che vediamo in dettaglio nel paragrafo successivo.

Calcolo ISEE 2018 saldo e giacenza di più conti correnti:

Il quadro ISEE relativo al patrimonio mobiliare del contribuente è obbligatorio ed è presente sia che si utilizzi il modello ISEE mini, che è la versione semplificata sia l' ISEE integrale che va usato per richiedere agevolazioni e prestazioni quando nel nucleo familiare del richiedente DSU è presente un disabile, uno studente universitario, oppure, un contribuente che non ha l'obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi o se i genitori non sono conviventi. 
Pertanto dopo aver compilato la sezione I del quadro FC 2 ISEE con tutti i dati:
  • codice rapporto finanziario;
  • codice fiscale della banca o posta su cui è appoggiato il conto corrente;
  • importo saldo contabile;
  • giacenza media;
  • data inizio e fine rapporto se aperto o chiuso nel corso del 2017, c'è la colonna riservata ai contribuenti che hanno più di un conto corrente intestato.
Nella colonna conto corrente intestasto, vanno quindi indicate le somme dei saldi e delle giacenze, nel caso in cui, il contribuente alla data del 31 dicembre 2017 risulti intestatario di più conti correnti aperti a suo nome, cointestati o per conto terzi.
Per cui occorre indicare per i saldi totali A e le giacenze totali B. In questo caso come si calcola ISEE 2018?
  • Se la differenza tra il saldo di tutti i conti A e di tutte le giacenze B è positiva, l’ISEE si calcola sul saldo mentre se la differenza è negativa, l’ISEE è calcolato sulla giacenza media.
  • Se però la giacenza media è superiore al saldo perché nell'anno precedente il contribuente ha acquistato per esempio una casa o titoli di Stato, quindi beni immobiliari o mobiliari, per un importo superiore alla differenza tra B e A, allora l’ISEE è calcolato sul saldo. Per indicare ciò, oltre che barrare la relativa casella, occorre indicare l’incremento del patrimonio immobiliare (C) e/o l’incremento del patrimonio mobiliare (D) che si è verificato nell'anno precedente, ma affinché il calcolo ISEE avvenga sul saldo e non sulla giacenza, occorre che l'incremento del patrimonio, sia maggiore della differenza tra saldo e giacenza media.
  • (Fonte:https://www.guidafisco.it/)
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4 gennaio 2018

On line le istruzioni per il ravvedimento operoso e la rateazione dei tributi comunali

Dal 1° gennaio sono in vigore i nuovi regolamenti relativi al ravvedimento operoso e alla rateazione degli avvisi di accertamento dei tributi comunali.
Accedendo al proprio cassetto tributi, il contribuente che non ha ancora ricevuto avvisi di accertamento troverà gli strumenti di calcolo per le diverse tipologie di ravvedimento per parziale/omesso pagamento e per omessa o infedele dichiarazione, con la possibilità di stampa del mod. F24 precompilato.
Sempre accedendo al proprio cassetto tributi, chi ha avuto notificati avvisi di accertamento per parziale/omesso pagamento e per omessa o infedele dichiarazione troverà i modelli per la richiesta di rateazione degli importi dovuti. L’ufficio tributi, acquisita l’istanza, rilascerà nel cassetto tributi il piano di rateazione secondo il numero di rate richiesto dal contribuente.

2 gennaio 2018

Bonus assunzioni giovani 2018

Bonus Assunzioni Giovani 2018, nuovo sgravio contributivo  è la nuova agevolazione introdotta dal Governo per favorire l’aumento di lavoro stabile. Si tratta di una misura introdotta nella legge di bilancio 2018 e consiste in uno sgravio contributivo INPS pari al 50% dei contributi fino a 3000 euro annui per 3 anni.
Lo sgravio contributivo può essere richiesto per l’assunzione a tempo indeterminato o la stabilizzazione di contratti a termine di giovani under 30 (under 35 fino al 31/12/2018). Come detto le agevolazioni di cui avranno diritto i datori di lavoro saranno pari al 50% dei contributi INPS per 3 anni. Il bonus assunzioni giovani 2018 potrà salire al 100% dei contributi per il primo anno, ma sempre con un tetto massimo di 3.000 euro e a determinate condizioni.
Bonus Assunzioni Giovani 2018, sgravio contributivo INPS al 50% L’Art. 1 comma 100 della Legge 205/2017 introduce un nuovo esonero contributivo per assunzioni di giovani. La misura ha lo scopo di promuovere l’occupazione giovanile stabile attraverso uno sgravio contributivo per i datori di lavoro. Lo sgravio sarà pari al 50% dei contributi INPS per un massimo di 3.000 euro su base annua ripartito su base mensile per 36 mensilità. Potrà essere richiesto per assunzioni dal 1º gennaio 2018 con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti.

Bonus lavoro giovani 2018, quando spetta.....
  • il lavoratore non abbia compiuto i 30 anni di età (35 solo nel periodo fino al 31 dicembre 2018);
  • il lavoratore non abbia lavorato con contratto a tempo indeterminato nei 6 mesi precedenti la data di assunzione con nessun datore di lavoro (tranne per lavoratori con parziale fruizione dei benefici);
  • il datore di lavoro non abbia effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti individuali nei sei mesi precedenti l’assunzione;
  • il datore di lavoro sia in regola con i principi generali di fruizione degli incentivi art. 31 D. lgs 150/2015 (es. durc regolare, rispetto CCNL, diritto di precedenza ecc);

Riassunzione di lavoratori con parziale fruizione dei benefici

Nei casi di assunzioni di lavoratori per i quali sia stato parzialmente fruito l’esonero da parte di altri daori di lavoro il beneficio è riconosciuto per il periodo residuo utile alla piena fruizione, indipendentemente dall’età anagrafica del lavoratore alla data delle nuove assunzioni.

Revoca del bonus lavoro giovani 2018 e recupero del beneficio già fruito

In un caso può esservi la revoca del bonus lavoro giovani 2018 e recupero del beneficio già fruito. L’art. 1 comma 105 della L. 205/2017 stabilisce che se il lavoratore assunto con gli sgravi viene licenziato per giustificato motivo oggettivo nei primi 6 mesi, si ha la revoca e il recupero degli incentivi. Lo stesso avviene in caso di licenziamento nello stesso periodo di un lavoratore della stessa unità produttiva con stessa qualifica.

Bonus lavoro giovani 2018 per prosecuzione apprendistato

Il bonus del 50% per un massimo di 3000 spetta anche per la stabilizzazione a tempo indeterminato di un apprendistato a patto che l’apprendista non abbia più di 30 anni. In questo caso l’esonero spetta per 12 mesi oltre i normali benefici di 12 mesi previsti per la prosecuzione dell’apprendistato art. 47 comma 7 D. lgs. 81/2015.

Bonus giovani 2018 per trasformazione di contratti a termine

Il bonus giovani 2018 spetta anche per le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine. Il bonus spetta per le trasformazioni avvenute dal 1° gennaio 2018 sempre nei limiti di età previsti dalla norma ovvero 35 anni per il 2018, 30 anni dal 2019.

Agevolazioni Assunzioni under 35, sgravio contributivo al 100%

Le Agevolazioni Assunzioni under 35 possono essere elevate al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro in taluni casi. L’esonero contributivo o sgravio contributivo è del 100%, ma per un massimo di 3000 euro complessivi annui su base mensile per 36 mensilità. Restano comunque esclusi i premi e contributi dovuti all’INAIL ed è sempre necessario il requisito anagrafico. Il bonus giovani al 100% spetta per le assunzioni entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio:
  • studenti che hanno svolto presso il medesimo datore attività di alternanza scuola-lavoro;
  • studenti che hanno svolto, presso lo stesso datore di lavoro periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione.

Esonero contributivo giovani 2018, a chi non si applica

Il suddetto Esonero contributivo giovani 2018 non si applica ai rapporti di lavoro domestico e ai rapporti di
apprendistato.
Infine non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, limitatamente al periodo di applicazione degli stessi.

FONTE: lavoroediritti.com

30 dicembre 2017

Reddito di inclusione: modifiche con la Legge di Bilancio 2018

Con la legge di bilancio 2018  importanti novità al REI: si amplia la platea dei beneficiari, da luglio decade il requisito legato alla status familiare, si alza l'importo per le famiglie numerose.

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Una delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio all’accesso al Rei riguarda lo stato di disoccupazione degli ultra 55enni estendendo la fruizione anche a coloro che si trovano senza lavoro per licenziamento collettivo, per dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, per aver cessato da almeno 3 mesi la fruizione dell’intera prestazione di disoccupazione. Dal 1 gennaio 2018, quindi, potranno accedere al Rei anche gli ultra 55enni la cui disoccupazione sia frutto di scadenza di contratto a termine rispettando, in ogni caso, gli altri 2 requisiti.
ma dal 1 luglio 2018 tutte le famiglie in stato di bisogno economico potranno accedere al sostegno economico poiché da tale data decadono tutti i requisiti collegati alla composizione del nucleo familiare richiedente. Dal 1 luglio 208, quindi, saranno considerate soltanto le condizioni economiche del nucleo familiare e la cittadinanza e soggiorno.

Importo Reddito Inclusione

Altra modifica introdotta dalla Legge di Bilancio riguarda l’importo del Rei che sarà maggiore per le famiglie numerose.
Per nuclei familiari da 1 componenti  l’importo annuo del Rei sarà di 2.250 euro, l’importo mensile di 188 euro.
  • Per nuclei familiari da 2 componenti  l’importo annuo del Rei sarà di 3533 euro, l’importo mensile di 294 euro.
  • Per nuclei familiari da 3 componenti  l’importo annuo del Rei sarà di 4590 euro, l’importo mensile di 383 euro.
  • Per nuclei familiari da 4 componenti  l’importo annuo del Rei sarà di 5535 euro, l’importo mensile di 461 euro.
  • Per nuclei familiari da 5 componenti  l’importo annuo del Rei sarà di 6406 euro, l’importo mensile di 534 euro.
  • (fonte:https://www.investireoggi.it/)
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  • ***tutti i dettagli dal ministero: lavoro.gov.it/
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  • Se il nucleo familiare non rispetta gli impegni previsti nel progetto senza giustificato motivo o se, per effetto di dichiarazioni false rilasciate nell'attestazione ISEE, risulta aver percepito un importo superiore a quello che gli sarebbe spettato, l'importo versato sulla Carta può essere decurtato fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla sospensione e alla decadenza del beneficio. Sono inoltre previste sanzioni fino a 5mila euro nel caso in cui il beneficio sia stato fruito in maniera del tutto illegittima per effetto di dichiarazioni false riscontrate nell'attestazione ISEE volte a nascondere una situazione di relativo benessere. 
  • CARTA REI Il beneficio viene concesso dall'Inps. Il beneficio economico viene versato mensilmente su una carta di pagamento elettronica (Carta REI). Completamente gratuita, funziona come una normale carta di pagamento elettronica con la differenza che, anziché essere caricata dal titolare della carta, è alimentata direttamente dallo Stato. La carta deve essere usata solo dal titolare e permette di: prelevare contante entro un limite mensile di 240 euro, al costo del servizio (1 euro di commissione per i prelievi negli ATM Postamat; 1,75 euro per i prelievi negli altri circuiti bancari) ; fare acquisti tramite POS in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati; pagare le bollette elettriche e del gas presso gli uffici postali; avere uno sconto del 5% sugli acquisti nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l'eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket. La carta può inoltre essere utilizzata negli ATM Postamat per controllare il saldo e la lista movimenti. Per approfondimenti sull'utilizzo della Carta REI vai al sito di Poste oppure consulta l'informativa. Il soddisfacimento dei requisiti per il diritto al ReI non necessariamente comporta il diritto al beneficio economico, in quanto questo è condizionato anche dall’eventuale fruizione di altri trattamenti assistenziali e dalla condizione reddituale rappresentata dall’indicatore della situazione reddituale (ISR), al netto dei trattamenti assistenziali in esso considerati. 
  • VALUTAZIONE Le erogazioni sono disposte mensilmente dall’INPS. Il servizio di prenotazione sarà attivo dalle ore 14,00 del 30/11/2017 senza soluzione di continuità, nel sito istituzionale. Le istanze potranno essere presentate, già debitamente compilate, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,30 presso le sedi delle 8 Circoscrizioni cittadine. All’istanza dovranno essere allegati: - copia di valido documento d’identità; - copia fronte/retro del codice fiscale; - copia del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, attestato di soggiorno o attestato di soggiorno permanente per i cittadini comunitari o loro familiari; - in caso di gravidanza, documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica, (nel caso sia il solo requisito posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto). I richiedenti devono presentarsi allo sportello muniti, anche, della versione originale dei documenti allegati e di copia della prenotazione. 
  • PROGETTO PRESONALIZZATO Accertato l’esito positivo da parte dell’INPS l’utente dovrà prenotare il colloquio con il servizio sociale attraverso il portale on line del comune. Al momento del colloquio per il REI l’utente dovrà presentarsi fornito di fotocopia della Carta d’ Identità e modello ISEE. Il Servizio Sociale di Comunità è il primo punto di accesso per i cittadini e i residenti sul territorio per ricevere informazioni sull’insieme dei servizi sociali e delle procedute per accedervi. Presso il Servizio Sociale si può trovare il Punto di accesso al R.E.I. presso il quale è offerta informazione, consulenza e orientamento agli utenti sulla rete integrata degli interventi e dei servizi sociali, e qualora ricorrano le condizioni, assistenza nella presentazione della domanda. Previo appuntamento, verranno raccolte le notizie utili per l’analisi preliminare a supporto della progettazione REI. Gli Assistenti Sociali incontreranno i nuclei familiari beneficiari del REI per valutare quali interventi utili all’inclusione sociale possono essere avviati.
  • (FONTE: COMUNE DI PALERMO)

27 dicembre 2017

Bonus figlio per l'anno 2017( scadenza 15 Gennaio 2018)

Bonus figlio per l'anno 2017

( scadenza 15 Gennaio 2018)

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..Si ricorda che lunedì 15 gennaio 2018 scade il termine di presentazione delle istanze per la concessione del Bonus di € 1.000 per la nascita o adozione di  un bambino, nato o adottato tra il 1° ottobre ed il 31 dicembre 2017.
Requisiti richiesti: cittadinanza italiana ovvero, in caso di persone migranti, titolarità di permesso di soggiorno;  residenza nel Comune di Palermo al momento del parto o dell'adozione; nascita del bambino nel territorio della Regione Siciliana; indicatore ISEE del nucleo familiare del richiedente non superiore ad € 3.000.
Il genitore - o un soggetto esercente la potestà genitoriale - può presentare istanza presso le aree circoscrizionali del comune di Palermo utilizzando apposito modulo distribuito presso le seguenti sedi:
circoscrizioni
................................................................................................A partire dal 19/06/2017 era possibile presentare istanza per il buono figlio anno 2017in ottemperanza al D.D.G. n. 1410/S6 e secondo le modalità riportate nell'avviso in allegato .Il genitore o un soggetto esercente la potestà genitoriale può presentare istanza presso le aree circoscrizionali del comune di Palermo nei giorni e durante l'orario di ricevimento utilizzando apposito modulo distribuito presso le predette sedi

MODULO

1 dicembre 2017

REDDITO INCLUSIONE: VIA ALLE RICHIESTE.....INPS INFORMA

#Attenzione #Rei #InpsInforma
............aggiornamento REI....

Con la legge di bilancio 2018  importanti novità al REI: si amplia la platea dei beneficiari, da luglio decade il requisito legato alla status familiare, si alza l'importo per le famiglie numerose.

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Vi informiamo che dal 1 gennaio 2018 entra in vigore il REDDITO INCLUSIONE  CARTA REI(Reddito di Inclusione link): la domanda deve essere presentate presso i comuni o altri punti di accesso identificati dai comuni stessi.

Chi può presentare domanda:
- Cittadino dell’Unione o suo familiare titolare di permesso di soggiorno permanente
- Cittadino extracomunitario con permesso di soggiorno UE
- Cittadino extracomunitario titolare di protezione internazionale
Il richiedente al momento della domanda deve essere residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni.

Requisiti Familiari al momento della domanda:
-  presenza di un componente di età minore di anni 18
- presenza di una persona con disabilità
- presenza di una donna in stato di gravidanza accertata
 - presenza di almeno un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione

RequisitiEconomici:
- ISEE non superiore a 6mila euro
- ISRE non superiore a 3mila euro

Patrimonio Immobiliare diverso dalla casa di abitazione
non superiore a 20mila euro.

Patrimonio Mobiliare tra i 6mila e i 10mila euro
in base ai componenti del nucleo familiare.

Misura mensile del beneficio in base al numero dei componenti del nucleo familiare:
- minimo 187,50 €
- massimo 485,40 €

Attenzione: il Rei è incompatibile con NASpI o altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria  (ASDI, Mobilità ordinaria o in deroga, Trattamenti speciali edili, ASpI, MiniASpI, Dis-coll, disoccupazione agricola) e #compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa.

Decorrenza e durata: il beneficio è erogato a partire da gennaio 2018 per un massimo di 18 mesi continuativi.
Superato il limite dei diciotto mesi, il beneficio può essere rinnovato, per non più di dodici mesi, solo dopo che siano trascorsi almeno sei mesi dalla data di cessazione del godimento della prestazione.

Erogazione: il beneficio economico è erogato tramite carta acquisti ridenominata CARTA REI.

Per fruire del REI occorre avere una attestazione ISEE in corso di validità. Poiché l'ISEE ordinario scade a gennaio di ogni anno, al fine di evitare la sospensione del beneficio, chi presenta la domanda per il REI nel mese di dicembre 2017 dovrà rinnovare l'ISEE entro marzo 2018. Invece, coloro che presentano la domanda per il REI dal 1° gennaio 2018, devono essere già in possesso dell'attestazione ISEE 2018. Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta
Per tutti i dettagli vi invitiamo a leggere attentamente la circolare:
http://bit.ly/2zz1MCY

FONTE:INPS
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*** tutti i dettagli dal ministero: lavoro.gov.it/

29 novembre 2017

Carta REI - presentazione istanze(dal Novembre 2017)

Si comunica che è possibile presentare le istanze per l’ottenimento della "carta REI" presso le otto circoscrizioni dal 01/12/2017, esclusivamente previa prenotazione telematica.
Il servizio di prenotazione sarà attivo dalle ore 8,00 del 30/11/2017 senza soluzione di continuità, nel sito istituzionale dell’Ente.
Le istanze REI potranno essere presentate, già debitamente compilate, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,30.
All’istanza dovranno essere allegati:
- copia di valido documento d’identità;
- copia fronte/retro del codice fiscale;
- copia del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, attestato di soggiorno o attestato di soggiorno permanente per i cittadini comunitari o loro familiari;
- in caso di gravidanza, documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica,  (nel caso sia il solo requisito posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto). 
I richiedenti devono presentarsi allo sportello muniti, anche, della versione originale dei documenti allegati e di copia della prenotazione.
(FONTE: COMUNE DI PALERMO)

MODULO RICHIESTA "REI"

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Prenotazione Telematica Appuntamenti - Presentazione istanze REI: Clicca Qui
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23 novembre 2017

Elenco provvisorio erogazione contributo inquilini morosi incolpevoli (data pubblicazione 23 Novembre 2017)

E' in pubblicazione l'elenco provvisorio relativo al Bando Pubblico Aperto per l'erogazione del contributo destinato agli inquilini morosi incolpevoli - Assegnazione del Fondo Nazionale 2016 - Trimestre Agosto / Ottobre 2017

****comunicazione ed elenco

(Fonte: comune di Palermo)
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Elenco beneficiari contributo disagio alloggiativo(data pubblicazione 23 Novembre 2017)

COMUNE DI PALERMO:
E' in pubblicazione l'elenco dei beneficiari per il contributo disagio alloggiativo.

***** comunicato ed elenco

(FONTE: comune di palermo)
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20 novembre 2017

Bonus figlio per l'anno 2017( scadenza 15 Gennaio 2018)

Si avvisano gli utenti che il 15 gennaio scade il
Bonus Figlio 2017.

Il genitore o un soggetto esercente la potestà genitoriale può presentare istanza presso le aree circoscrizionali del comune di Palermo nei giorni e durante l'orario di ricevimento utilizzando apposito modulo distribuito presso le predette sedi....



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Assegno nucleo familiare e maternità 2017( scadenza 31 Gennaio 2018)

L'Amministrazione Comunale rende noto ai cittadini italiani o comunitari, residenti nel Comune di Palermo, che in applicazione dell'art. 65 della Legge n. 448 del 23/12/1998 e dell'art. 74 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n.151 e successive modifiche, possono essere inoltrate le domande concernenti: Assegno per nucleo familiare con tre figlio minori - Anno 2017 e  Assegno di maternità - Anno 2017
Si avvisa che è possibile presentare presso le Circoscrizioni comunali le relative domande
Scadenza Assegno nucleo familiare 31/01/2018
Assegno maternità scadenza entro 6 mesi dalla nascita del figlio o dalla data d'ingresso nella famiglia anagrafica




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18 ottobre 2017

MONREALE: servizio civico per disoccupati

COMUNE DI MONREALE (Prov. di Palermo) Area Promozione Sociale e Territoriale Servizi Sociali 
AVVISO

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RENDE NOTO Che le istanze di servizio civico possono essere presentate dal 09 ottobre al 10 novembre 2017, presso l’ ufficio di servizio sociale nei giorni di lunedì e giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e martedì dalle ore 15,00 alle ore 17,30.
 Possono presentare istanza i cittadini residenti nel territorio comunale da almeno 1 anno, disoccupati e che versano in condizione di disagio economico derivante da mancanza totale o inadeguatezza del reddito rispetto al fabbisogno dell’intero nucleo familiare. 
L’istanza, dovrà essere presentata esclusivamente dal capo famiglia eccetto i casi di reale e comprovato impedimento dello stesso, in apposito modulo predisposto dall’ufficio di servizio sociale e deve essere corredata dalla seguente documentazione:
 - nuovo mod. ISEE
- fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità;
 - eventuale certificazione medica o di invalidità’ laddove siano presenti all’interno del nucleo familiare soggetti con grave patologia;
 - Copia del contratto di locazione corredato di timbro dell’Agenzia delle Entrate.
 - L’istanza va presentata dagli interessati presso i locali dell’Ufficio Promozione Sociale, a garanzia della correttezza della documentazione allegata, nonché per un’adeguata informazione, su criteri e requisiti previsti dal Regolamento per accedere al servizio.
(fonte: Comune di Monreale)
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*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

***************DOMANDE IN TEMA FISCALE*****************

****************DOMANDE IN TEMA GIURIDICO********************

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