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24 ottobre 2020

Coronavirus: come, dove e quando fare tamponi e test sierologici

 


Le ultime indicazioni per l'esecuzione dei tamponi: la circolare 12 ottobre 2020 del ministero della Salute

Non è più necessario il doppio tampone per il rientro in comunità a seguito di infezione da SARS-CoV-2. Queste sono le ultime indicazioni in proposito contenute nella circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020, che recepisce le indicazioni dell'OMS e dell'ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) e tiene conto dell’evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche e del parere del Comitato tecnico-scientifico formulato l'11 ottobre 2020. 

La circolare 12 ottobre 2020 fornisce le nuove linee guida per gestire il rientro in comunità delle varie tipologie di caso, modificando anche le indicazioni finora fornite per la quarantena e l'isolamento. In dettaglio:

  • casi positivi asintomatici = possono rientrare in comunità dopo 10 giorni di isolamento dalla comparsa della positività + un test molecolare (tampone) negativo eseguito al termine del periodo di isolamento
  • casi positivi sintomatici = possono rientrare in comunità dopo 10 giorni di isolamento dalla comparsa dei sintomi, di cui almeno 3 giorni senza sintomi (non considerando fra i sintomi anosmia [perdita olfatto] e ageusia/disgeusia [perdita gusto o gusto alterato], che possono avere una prolungata persistenza nel tempo) + un test molecolare (tampone) negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi
  • casi positivi a lungo termine = in assenza di sintomi da almeno una settimana, possono interrompere l'isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi anche se continuano a risultare positivi al test molecolare (tampone)
  • contatti stretti asintomatici = devono fare una quarantena di 14 giorni dall'ultimo contatto con un caso positivo accertato, oppure una quarantena 10 giorni dall'ultimo contatto + un test antigenico o molecolare (tampone) effettuato il decimo giorno
Nella circolare si raccomanda inoltre di:
  • eseguire il test molecolare (tampone) a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze
  • prevedere accessi differenziati al test per i bambini
  • non prevedere né la quarantena, né l’esecuzione di test diagnostici ai "contatti stretti" di contatti stretti di un caso confermato (ovvero quando non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità.
  • Tutti i test attualmente disponibili per rilevare l'infezione da SARS: la circolare 29 settembre 2020 del Ministero della Salute
  • le differenze fra i test attualmente disponibili per rilevare l’infezione da SARSCoV-2:

    • test molecolari o PCR (tampone oro-faringeo), che evidenziano la presenza di materiale genetico (RNA) del virus
    • test antigenici, che evidenziano la presenza di componenti (antigeni) del virus
    • test sierologici tradizionali o rapidi, che evidenziano la presenza di anticorpi contro il virus

    Nella circolare sono analizzate le caratteristiche del test molecolare, del test antigenico e dei test salivari molecolari e antigenici, rilevando che:
    • il test molecolare rimane tuttora il test di riferimento per la diagnosi di SARS-CoV-2
    • i test antigenici rapidi su tampone naso-faringeo possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone (ad esempio in porti, aeroporti e anche a scuola)
    • test antigenici e molecolari su campioni di saliva, allo stato attuale delle conoscenze, difficilmente si prestano allo screening rapido di numerose persone, in quanto richiedono un laboratorio attrezzato per l'analisi.
    • Tampone nasofaringeo
      coronavirus test ministero saluteE' un esame che serve per ricercare il virus e quindi per diagnosticare l’infezione in atto

      E' il medico di famiglia e/o la ASL di riferimento a valutare se è necessario fare il tampone. Se le risorse lo consentono, l'indicazione del Ministero della Salute è che sia opportuno considerare di testare i contatti asintomatici al termine della quarantena. Nel caso di focolai che coinvolgano strutture ospedaliere, lungodegenze, RSA o altre strutture residenziali per anziani il test va offerto ai residenti e a tutti gli operatori sanitari coinvolti.

      Gli esami vengono eseguiti dai laboratori del servizio sanitario nazionale selezionati.
    • Test sierologico

      Individua la presenza di anticorpi nel sangue che si  generano nel caso una persona sia entrata in contatto con il coronavirus. 
      I risultati dei test sierologici devono essere confermati dal tampone oro-faringeo per verificare se l'infezione è ancora in corso. Il test per la conferma della malattia è attualmente a carico del Sistema sanitario nazionale ed è organizzato dalla ASL o dall’ospedale. 

      Il test sierologico non è dirimente per la diagnosi di infezione in atto, in quanto l’assenza di anticorpi non esclude la possibilità di un’infezione in fase precoce, con relativo rischio che un individuo, pur essendo risultato negativo al test sierologico, risulti contagioso.

    • fonte: https://www.ars.toscana.it/

Covid. Buoni alimentari per 13.000 famiglie. Assistite 500 famiglie in isolamento(data pubblicazione 24 Ottobre 2020)

 La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla cittadinanza sociale, Giuseppe Mattina ha deliberato un atto di indirizzo per l'utilizzo delle risorse aggiuntive (da donazioni) e residue (da fondi statali) per i sussidi alimentari e l'assegnazione di buoni  pasto a favore delle famiglie più bisognose in città rientranti  nei “criteri di accesso” stabiliti durante il lockdown.  La proposta votata si è determinata sia per la crisi derivata dalla emergenza sanitaria legata al Covid-19, sia , perché ad oggi risultano ancor non spese somme per circa 650 mila euro, parziale derivato dal Fondo di Solidarietà (poco più di 5 milioni) assegnato al Comune di Palermo dalla Protezione civile nazionale nello scorso marzo ed investiti dall’amministrazione in buoni pasti ed assistenza economica per i nuclei familiari che si sono trovati in difficoltà economica durante la cosiddetta “Fase 1” della crisi sanitaria.


La Giunta ha inoltre preso atto della attivazione da parte dell'assessorato alla cittadinanza sociale di un servizio di assistenza specifico rivolto alle oltre 500 famiglie che si trovano attualmente in isolamento domiciliare e che quindi, indipendentemente dalla situazione economica, si trovano impossibilitate a svolgere autonomamente funzioni essenziali a partire dalla special quotidiana. Il servizio può essere richiesto dalle famiglie a cui è stato imposto l'isolamento fiduciario o la quarantena inviando una email all'indirizzo emergenzesociali@comune.palermo.it

"Ancora una volta - afferma il sindaco Leoluca Orlando - di fronte all'emergenza nessuna famiglia e nessun cittadino o cittadina saranno lasciati soli. Ancora una volta Palermo mostra un grande cuore, che assume in queste ore la concretezza dell'impegno della Protezione Civile e dell'associazionismo privato, oltre che delle centinaia di migliaia di euro che il Comune ha ricevuto come donazioni da privati, aziende e fondazioni"

“Purtroppo – ha commentato l’assessore Mattina - la situazione epidemiologica con  il   perdurare   dello   stato   di emergenza e l’aumento dei contagi in città, con conseguente aumento degli isolamenti, sia di singoli che di strutture comunitarie, non ci permette di abbassare la guardia. Per questo l’amministrazione vuole doverosamente continuare ad essere vicina a tutte quelle famiglie in difficoltà”.

Per quanto riguarda le famiglie e persone fragili in isolamento, l'assistenza si concretizzerà con l'acquisto di generi alimentari e prodotti  di prima  necessità  avvalendosi  di Enti  del  terzo settore.

Per quanto riguarda la distribuzione delle eccedenze dei fondi ricevuti dalla Protezione Civile Nazionale (circa 650 mila euro) queste saranno utilizzate anche per incrementare il valore dei sussidi alimentari già  erogati. Ogni famiglia beneficiaria del contributo durante il lockdown (erano state circa 13.000 per complessivi 45.000 cittadini) riceverà l’ulteriore  importo pari ad una settimana di contributo,  in percentuale  su  quanto  già assegnato, con il sistema individuato per i buoni spesa, quindi tramite accredito sulla tessera sanitaria. Parte della somma sarà utilizzato per l'acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità tramite Enti di Terzo Settore che hanno  già  rendicontato le precedenti erogazioni, in misura corrispondente a 200 mila euro totali, ripartiti fra Centro Diaconale La Noce –Chiesa Valdese (50 mila euro), San Giuseppe dei Falegnami – Caritas Diocesana (50 mila euro) e  Croce Rossa Italiana (100 mila euro).

8 ottobre 2020

Coronavirus, come e dove fare tamponi e test sierologici a Palermo: le info utili ed i prezzi regionali

 Tamponi e test sieroologici per sapere se siamo stati a contatto con il Coronavirus, siamo positivi o abbiamo sviluppato gli anticorpi. In questi mesi siamo continuamente bombardati da informazioni di ogni genere a volte chiare, altre volte meno.


Ad esempio, dove posso andare e come funzionano i test a Palermo per i privati cittadini che vogliono sapere se sono stati a contatto con il virus? Per rispondere ad alcuni di questi quesiti abbiamo interpellato Francesco Gastoni, direttore marketing del gruppo sanitario Karol che opera come ente accreditato dalla Regione Siciliana.

«Prima di fare un test - spiega - è bene sapere in cosa consistono, come vengono effettuati e quali sono i casi in cui è necessario fare un certo tipo di esame.
Iniziamo allora con spiegare le differenze fra i vari test disponibili, ovvero il noto tampone o i due esami sierologici (qualitativo e quantitativo), e quando vanno fatti.

«I test sierologici si fanno fra il sesto e il ventesimo giorno dal presunto contagio, mentre i tamponi dal secondo al decimo giorno dal presunto contagio». Vediamo i dettagli.

Tampone: con il tampone rino oro faringeo il reagente reagisce solo alla presenza del virus, quindi ci dice se siamo positivi in quel momento al Coronavirus. Il suo costo è di 50 euro (da tariffa regionale).

Sierologico: questo test utilizza il sangue e ha due varianti, una qualitativa ed una quantitativa.

1. Test qualitativo: si fa pungendo il dito ed è un test come quello che si usa in gravidanza, ovvero dopo 10 minuti, in base alla reazione, si vede se ci sono presenti gli anticorpi IgG e IgM. Il test indica la qualità della difesa immunitaria. Se sei positivo a questi anticorpi si dovrà fare il tampone per verificare che non sia Coronavirus. Il costo è di 10 euro.
2. Test quantitativo: si fa il classico prelievo di sangue e il test va a vedere la quantità degli anticorpi. Significa che si può valutare se è un virus già avuto in passato. Se si è positivi si fa comunque il tampone. Il costo è di 30 euro oltre 2,50 di prelievo venoso.

A questo punto non resta che fare un esame nel caso in cui si pensa di essere stati a contatto con persone che sono risultate positive al Covid-19 o situazioni in cui si ipotizza di poter essere stati a rischio contagio.

«Il privato cittadino che ha la sensazione di essere stato a contatto con il virus senza saperlo - conclude il direttore marketing del gruppo Karol - può chiamare il call center allo 091 7745426. Le operatrici intervistano prima il soggetto per capire se si rientra nelle categorie ammesse e poi si viene inseriti per tamponi e prelievi in uno dei nostri centri».
Se invece si hanno sintomi, tipo febbre - dice infine - occorre chiamare il medico curante che valuterà il da farsi tramite l'Asp. L'Asp viene contattata anche in caso si positività al sierologico. I risultati vengono infatti caricati su una apposita piattaforma. È poi l'Asp a contattare il soggetto per il tampone o gli accertamenti successivi».

Il mercato delle possibilità è comunque ampio e le regole cambiano di regione in regione. Di recente, il quotidiano La Repubblica ha stilato un vademecum con le informazioni dettagliate e le differenze che ci sono da Nord a Sud dello Stivale.

In Sicilia, riporta l'articolo, i laboratori in cui poter effettuare il tampone sono una trentina, oltre ai centri privati autorizzati (sono quelli che hanno le tecnologie in grado di analizzare i dati), ci sono anche dei laboratori pubblici. A Palermo l'unico ospedale in cui ci si può sottoporre al test del tampone anche senza sintomi sospetto è il Buccheri La Ferla. In provincia si aggiunge il "Giglio" di Cefalù, dove il tampone si fa con il sistema "drive-in" cioè restando nella propria auto durante il prelievo.
Fonte: https://www.balarm.it/

3 ottobre 2020

Bonus Tari: come funziona

 

Bonus Tari: che cos’è?

Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 [1] prevede per famiglie in difficoltà economica un aiuto sulla tassa sui rifiuti, ovvero un bonus Tari. Consiste in uno sconto sulla bolletta della tassa rifiuti, la cui consistenza sarà determinata con un decreto della Presidenza del Consiglio.

Bonus Tari: chi ne ha diritto?

I criteri per l’assegnazione del bonus Tari sono gli stessi utilizzati per gli altri bonus sociali, vale a dire quelli sull’energia elettrica, sull’acqua e sul gas. In pratica, vengono determinati dall’Isee. Al momento di richiedere il bonus, infatti, bisogna allegare la certificazione Isee per attestare che la propria situazione economica (reddituale e patrimoniale) non superi:

  • gli 8.265 euro (contro gli 8.107,50 euro richiesti finora come limite);
  • i 20mila euro se nel nucleo familiare ci sono più di 4 figli a carico.

Questo significa che l’attuale normativa in vigore ha elevato da tre a quattro i bonus sociali per le famiglie poco abbienti.

Inoltre, beneficia del bonus Tari chi percepisce il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza, sempre entro gli stessi limiti di Isee.

Da sottolineare che l’agevolazione spetta soltanto a chi ha un’utenza domiciliare. Significa che il professionista, l’artigiano o l’imprenditore (ammesso e non concesso che rientrino nel tetto dell’Isee) non hanno diritto al bonus sulla tassa rifiuti per quanto riguarda l’immobile in cui esercitano la loro attività.

Bonus Tari: a quanto ammonta?

occorrerà attendere l’entrata in vigore del decreto della Presidenza del Consiglio che stabilirà le modalità con cui si potrà beneficiare del bonus Tari. Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio fissa in 4 mesi dalla data in cui è entrato in vigore (23 dicembre 2019) il termine entro il quale il nuovo provvedimento dovrà essere approvato. Vuol dire che il premier Giuseppe Conte dovrà firmare entro il 23 aprile 2020 il decreto contenente tutte le condizioni del bonus.

Quelli che, sul versante tariffario, restano già dei punti fermi sono:

  • la possibilità per i sindaci di adottare anche per il biennio 2019-2020 dei coefficienti modificati al minimo o al massimo del 50% per definire in modo graduale la Tari ed evitare che ci siano dei ritocchi troppo bruschi per alcune tipologie di contribuenti;
  • il vincolo di deliberare entro il 30 aprile di ogni anno la tariffa sui rifiuti, in modo da svincolare la delibera comunale sulla Tari da quella del bilancio di previsione. Si permette così di acquisire il piano finanziario per tempo e, di conseguenza, di evitare il rischio per i Comuni di non riuscire ad approvare o ad aggiornare le tariffe.

Fonte: https://www.laleggepertutti.it/

Nuovo Dpcm ottobre: scatta la stretta anti-Covid, In arrivo misure di contenimento più restrittive: mascherina obbligatoria, coprifuoco e contingentamento

 Obbligo di mascherine all’aperto in tutta Italia e in qualsiasi orario della giornata, nuove regole anti assembramenti, posti ridotti nei locali pubblici e negli stadi, ingressi contingentati nei negozi. Sono queste le regole, il Dpcm che entrerà n vigore alla mezzanotte di domani, 7 ottobre.

L’allarme per la ripresa dei contagi registrata in questi giorni, con la riapertura delle scuole e delle attività lavorative dopo la pausa estiva, farà scattare una stretta sulle misure di contenimento, come si evince anche dalla decisione del premier Conte di chiedere al Parlamento la proroga dello stato di emergenza fino a tutto gennaio 2021.

Ecco le regole che, appena il nuovo Dpcm ora in predisposizione sarà firmato ed entrerà in vigore, regoleranno la vita degli italiani dal prossimo 8 ottobre. Innanzitutto non ci sarà nessun allentamento rispetto alle misure attuali, ma neanche un nuovo lockdown nazionale, che appare escluso. Le Regioni, però, potranno adottare chiusure e misure restrittive agli spostamenti nei propri territori per arginare i focolai.

Si dovrà indossare la mascherina obbligatoria in tutto il territorio nazionale anche all’aperto: possono essere esentati i bambini sotto i 6 anni e chi ha patologie o disabilità incompatibili con l’uso del dispositivo di protezione.

Limitazione del numero delle persone che potranno entrare nei locali pubblici di intrattenimento, nei bar e nei ristoranti.


Ma saranno anche ridotti i numeri di posti nelle sale di cinema e teatri e nelle sale di ricevimento per eventi e feste anche private: rimane il limite massimo di 200 spettatori per le strutture al chiuso e non oltre 1.000 per quelle all’aperto, come avviene già ora per il pubblico negli stadi.

Sui mezzi di trasporto pubblico locale la capienza di autobus e treni non potrà superare l’80% del numero dei posti a sedere. Le multe per i trasgressori potrebbero salire nell’importo minimo a 500 euro rispetto ai 400 euro attuali, mentre il massimo arriverà a 3.000 euro; ferme restando le sospensioni dell’attività per gli esercizi che non rispetteranno le regole su capienza del pubblico, assembramenti e distanze minime.

Multe salate per chi non indosserà la mascherina all’aperto come previsto dal nuovo Dpcm che entrerà n vigore alla mezzanotte di domani, 7 ottobre che prevede una sanzione da 400 a 3.000 euro per i trasgressori. Si può uscire senza mascherina solo se si è in auto, in bicicletta o in moto, se si fa attività motoria o se si è in un luogo isolato, purché si mantenga il distanziamento interpersonale di almeno due metri.

Sanzioni anche per chi non fa rispettare le misure di sicurezza anti-Covid all’interno del proprio locale: oltre alla multa da 400 a 3.000 euro, si rischia la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Mano più dura ancora su chiunque violi l’obbligo di quarantena: in questo caso, si rischia l’accusa di epidemia colposa, che comporta l’arresto da 3 a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5.000 euro.

Fonte: LA LEGGE PER TUTTI .IT

1 ottobre 2020

Consiglio comunale approva riduzioni TARI e IMU per le imprese costrette a chiudere durante il lock down(data pubblicazione 30 Settembre 2020)

 PALERMO

Il  Consiglio comunale ha approvato oggi quattro delibere,  due riguardanti la TARI e due riguardanti l’IMU. Tutte e quattro fanno riferimento al Fondo di perequazione approvato dalla Regione siciliana per compensare le minori entrate tributarie dei comuni a causa del Covid-19. Le delibere prevedono, per quanto riguarda la TARI, una possibilità di sconto fino al 70 per cento per le imprese che ricadono nelle tipologie elencate:

1 Associazione, museo, biblioteca, scuola, luogo di culto

2 Cinematografo, teatro

4 Campeggi e impianti sportivi

5 Stabilimento balneare

6 Esposizione, autosaloni

7 Alberghi con ristorante

8 Alberghi senza ristorante

11 Uffici, agenzia,

12 Banca ed istituto di credito, studi professionali

13 Negozi di abbigliamento, calzatura, libreria, cartoleria

15 Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato

16 Banchi di mercato di beni durevoli

17 Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista

18 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista

20 Attività industriali con capannoni di produzione

21 Attività artigianali di produzione di beni specifici

22 Ristorante, trattoria, osteria, pizzeria, pub

23 Mensa; hamburgheria

24 Bar, caffè, pasticceria

29 Banchi di mercato generi alimentari

30 Discoteche, night club  

Di questo 70 per cento, l'11 per cento è subordinato all'effettiva disponibilità delle somme concordate al tavolo tra Regione e Autonomie locali. L'agevolazione sarà effettuata tramite compensazione con le somme dovute per gli anni precedenti o con la riduzione per l'anno 2021.

Per quanto riguarda l'IMU la riduzione approvata è fino a 8 dodicesimi di cui uno è sempre subordinato all'accordo Regione siciliana Enti locali. 

L'agevolazione è riconosciuta d'Ufficio alle utenze non domestiche citate, ad eccezione di quelle riguardanti i campeggi, gli impianti sportivi, i negozi di abbigliamento, calzature, libreria e cartoleria, le quali, essendo incluse in classi che comprendendo altre categorie economiche che non hanno avuto imposte chiusure, non risultano automaticamente agevolabili. Per queste ultime sarà possibile avanzare richiesta con un modulo che sarà disponibile on line nelle prossime settimane.
"Sono grato agli uffici - ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando - che hanno predisposto gli atti e al Consiglio comunale che li ha velocemente approvati. Sono provvedimenti importanti per rispondere in modo concreto alle esigenze delle categorie produttive che sono state colpite pesantemente dall'emergenza legata al covid 19".  

fonte: comune di palermo

MONREALE

Sospensione dei Tributi Attivita' Commerciali

Si rende noto a tutte le attività commerciali che  non hanno ottemperato al pagamento dei tributi comunali a causa della chiusura dell'attività per l' emergenza sanitaria da Covid-19, potranno presentare richiesta di sospensione inviando una pec all'ufficio tributi del Comune di Monreale:sezione.tributi@pec.monreale.gov.it 

27 settembre 2020

CORONA VIRUS NELLO MUSUMECI: EMESSA NUOVA ORDINANZA REGIONALE

 #Coronavirus: ordinanza di Nello Musumeci, così i nuovi obblighi


Uso obbligatorio delle mascherine quando si è tra estranei, registrazione e tamponi rapidi per chi proviene dall'estero, controlli periodici sul personale sanitario e sui soggetti cosiddetti fragili, oltre ai divieti di assembramento. Sono queste le ulteriori misure di prevenzione contenute nella nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per limitare il contagio del Coronavirus nell’Isola. Il provvedimento, appena firmato, entrerà in vigore mercoledì e avrà efficacia fino al 30 ottobre.


“Le misure che adottiamo con questa ordinanza  - evidenzia Musumeci - mettono al centro i controlli e la prevenzione nei confronti delle persone fragili o più esposte al contagio. I nostri costanti  e ripetuti inviti alla prudenza purtroppo non sono stati da tutti adeguatamente raccolti ed entriamo in una fase difficile dell’epidemia, con l’arrivo della stagione influenzale. Il testo è ancora una volta improntato al principio della leale collaborazione tra tutte le istituzioni e del confronto con i professionisti, che presto l’assessore Ruggero Razza tornerà ad incontrare con il Comitato tecnico scientifico. Abbiamo appreso che la chiave più importante per affrontare questa emergenza è  rappresentata dalla tempestività delle decisioni e della previsione degli eventi futuri. La #Sicilia non vuole un nuovo lockdown, ma per impedirlo dobbiamo impegnarci tutti, soprattutto i più giovani”.


L'ordinanza si è resa necessaria visto che “il numero dei casi di #Covid19 continua ad aumentare” e che quindi “occorre mantenere una linea di massima prudenza”, con la evidente necessità di non “sottovalutare il rischio di una rapida ripresa epidemica dovuto ad un eccessivo rilassamento delle misure e dei comportamenti individuali anche legati a momenti di aggregazione estemporanea (es. movida)”. 


Queste le novità.

😷 Uso della mascherina

È obbligo di ogni cittadino, al di sopra dei 6 anni, di tenere sempre la mascherina nella propria disponibilità, quando si è fuori casa. Nei luoghi aperti al pubblico la mascherina deve essere indossata se si è nel contesto di presenze di più soggetti. Si è dispensati solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi. Sono esclusi dall’obbligo di utilizzo in modo continuativo coloro che svolgono attività motoria intensa, a condizione che il distanziamento interpersonale possa essere mantenuto, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività.


✈️ Tamponi per chi viene dall’estero

Chiunque entri nel territorio della Regione provenendo da Stati Ue o extra Ue ha l’obbligo di registrarsi sul sito www.siciliacoronavirus.it, ovvero di comunicare la propria presenza al servizio sanitario della Regione. I cittadini residenti in Sicilia adempieranno a tale obbligo sia mediante la registrazione sul sito, sia dandone pronta comunicazione al proprio medico di medicina generale o pediatra. Alle norme dovranno uniformarsi anche coloro che hanno fatto rientro in Sicilia nei sette giorni antecedenti la pubblicazione dell'ordinanza. Le Aziende sanitarie provinciali competenti territorialmente provvedono alla sottoscrizione di un Protocollo con le Società di gestione degli aeroporti, le Autorità portuali, i gestori del trasporto, di concerto con l’assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità, per sottoporre al cosiddetto tampone rapido ovvero ad altri mezzi di indagine diagnostica, validati dall’Istituto superiore di sanità, i soggetti provenienti dai Paesi esteri.


👩🏻‍⚕️ Controlli sul personale sanitario e sui pazienti fragili

Le Aziende del sistema sanitario regionale provvedono a svolgere controlli periodici sul personale, mediante tampone rapido, ovvero con altro mezzo di indagine diagnostica. Il dipartimento delle Attività sanitarie e l'Osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale della Salute monitorano il rispetto dell’ordinanza, anche mediante la distribuzione dei test necessari, se non reperiti dalle singole Aziende. Al medesimo controllo periodico sono sottoposti gli ospiti delle strutture socio-sanitarie e i soggetti fragili.


👥 Divieti di assembramento

Sono vietati gli assembramenti mediante il prolungato stazionamento nei luoghi pubblici o aperti al pubblico (strade, piazze e parchi). Sono escluse le sole occasioni di iniziative pubbliche previste dalla legge o comunicate all’Autorità di pubblica sicurezza, per le quali l’organizzatore è comunque responsabile dell’assoluto rispetto delle norme comportamentali per la prevenzione dal rischio di contagio. Nel caso di cluster territorializzati, i dipartimenti di Prevenzione propongono con immediatezza al presidente della Regione Siciliana, previa intesa con le Amministrazioni comunali competenti, l’adozione di Protocolli contenitivi, limitatamente ad aree infracomunali, comunali o sovracomunali.


📝 http://pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/docs/152235652.PDF

13 giugno 2020

Assegno unico per ogni figlio e congedi parentali più lunghi: il Governo vara il Family Act, tutte le misure

 Il ddl è composto da 8 articoli: nel primo sono previsti i principi ed i criteri direttivi cardine di tutta la riforma che sarà attuata con i decreti delegati. Nell'articolo 7 è disciplinata una procedura per l'adozione di tutti i decreti legislativi previsti nella delega, concernente il riordino delle misure di sostegno all'educazione dei figli, Per tutti i decreti, invece, è prevista la trasmissione alle competenti Commissioni parlamentari per i profili di competenza. Ecco in sintesi gli aspetti del Ddl.

- ASSEGNO UNIVERSALE: L'assegno è mensile e verrà corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età di ciascun figlio, ad eccezione della figlia o del figlio disabile per il quale non sussistono limiti di età, tramite una somma di denaro o mediante il riconoscimento di un credito d'imposta, da utilizzare in compensazione. Nel caso di figli successivi al primo, l'assegno subirà una maggiorazione del venti per cento, così anche nel caso di figlia o figlio disabile.

(L’assegno universale per le famiglie si chiama così perché è destinato a tutti i nuclei familiari con figli fino a 18 anni di età. Viene erogato, nell’importo base, a prescindere dal reddito della famiglia, anche se c’è una componente variabile che è legata all’Isee del nucleo.)

l'assegno universale:

  • costituisce un beneficio economico attribuito a tutti i nuclei familiari con figlie e figli a carico
  • l’importo minimo dell’assegno universale per i figli stabilito per tutti i nuclei familiari con uno o più minori, cui viene aggiunta una quota ulteriore e variabile determinata per scaglioni dell’indicatore dell'ISEE
  • verrà attribuito ogni mese attraverso l'erogazione di una somma diretta di denaro o mediante il riconoscimento di un credito da utilizzare in compensazione dei debiti d’imposta
  • verrà attribuito per ciascun figlia o figlio, fino ai diciotto anni di età
  • per la figlia o il figlio successivo al secondo l’importo dell’assegno universale è maggiorato del 20% (pensiamo alle famiglie numerose)
  • verrà riconosciuto a partire dal settimo mese di gravidanza
  • non contribuisce a formare il reddito complessivo

 COME VIENE CALCOLATO L'IMPORTO. L'importo dell'assegno universale, tiene conto dell'età dei figli a carico e viene incrementato per ogni figlio o figlia con disabilità per cui non è, in questo caso specifico, previsto alcun limite di età.

Inoltre viene anche prevista un'integrazione compensativa in modo che l'assegno non sia inferiore al trattamento complessivo corrisposto al nucleo familiare prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo.

In ogni caso, ancora non è stato stabilito con esattezza a quanto ammonterà l'assegno universale per i figli. Secondo la proposta originaria di Graziano Delrio, l'assegno universale dovrebbe prevedere un importo fino a 240 euro per ciascun figlio minorenne con maggiorazione del 40% per quelli con disabilità, e 80 euro per ogni figlio fino ai 26 anni.

Secondo invece la proposta del ministro Bonetti, gli importi ipotizzati erano: 160 euro per ciascun figlio per famiglie con ISEE fino a 7.000 euro; 120 euro per ciascun figlio per famiglie con ISEE tra i 7.000 e i 40.000 euro; 80 euro per ciascun figlio per famiglie con ISEE che vada oltre i 40.000 euro.

- CONGEDI PARENTALI: Si stabilisce un periodo minimo non inferiore ai due mesi di congedo parentale non cedibile all'altro genitore per ciascun figlio. Prevede inoltre un periodo di congedo obbligatorio non inferiore a 10 giorni lavorativi per il padre lavoratore nei primi mesi di nascita del figlio e che il diritto al congedo sia concesso a prescindere dallo stato civile o di famiglia del genitore lavoratore; previsto un permesso retribuito, di almeno 5 ore nell'arco di un anno scolastico per i colloqui con i professori dei figli; prevista l'introduzione di modalità flessibili nella gestione di congedi, compatibilmente con le esigenze del datore di lavoro e nell'ambito della relativa competenza, con le forme stabilite dalla contrattazione collettiva applicata al settore; prevista una durata minima di 2 mesi di congedo non cedibile all'altro genitore.

- INCENTIVI AL LAVORO FEMMINILE: Introduce l'indennità integrativa del 30% della retribuzione per le madri lavoratrici erogata dall'Inps, per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio; la deducibilità delle spese per le baby-sitter tenendo conto dell'Isee; la modulazione graduale della retribuzione percepita dal lavoratrice nei giorni di astensione nel caso di malattia del figlio; forme incentivanti per i datori di lavoro che stabiliscono modalità di lavoro flessibile; prevede inoltre che ai genitori di figli con età inferiore a 14 anni sia riconosciuto il lavoro agile; una quota del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, per l'avvio delle nuove imprese start up femminili e l'accompagnamento per i primi due anni.

- AUTONOMIA E PROTAGONISMO GIOVANILE: Prevede il sostegno alle famiglie, mediante detrazioni fiscali delle spese sostenute per l'acquisto di libri universitari per ogni figlio maggiorenne a carico, iscritto all'università, che non goda di altre forme di sostegno per l'acquisto di testi universitari; il sostegno alle famiglie, mediante detrazioni fiscali delle spese relative al contratto di affitto di abitazioni per i figli maggiorenni iscritti ad un corso universitario; il sostegno alle giovani coppie, composte da entrambi i soggetti di età non superiore a 35 anni, mediante agevolazioni fiscali, per l'affitto della prima casa.

- INFANZIA: Nell'ambito del riordino delle misure di sostegno per i figli a carico, si prevede un buono per il pagamento delle rette degli asili nido e altri servizi per l'infanzia nonchè l'assegno di natalità.

Fonte:GdS-Giornale di Sicilia

11 giugno 2020

Contributo a fondo perduto per imprese e partite Iva: come richiederlo e ottenerlo

il provvedimento approva il modello per la richiesta, che potrà essere predisposto e inviato – dal primo pomeriggio del 15 giugno 2020, anche avvalendosi di un intermediario – mediante il canale telematico Entratel oppure mediante un’apposita procedura web che l’Agenzia delle Entrate attiverà all’interno del portale Fatture e Corrispettivi del sito dell'Agenzia. Una guida già consultabile online, spiega inoltre tutti i dettagli della misura, dai soggetti interessati, del calcolo del contributo nonché le indicazioni per richiederlo.

Come richiedere il contributo, la procedura web delle Entrate – Il Bonus a fondo perduto potrà essere richiesto compilando elettronicamente una specifica istanza da presentare fra il 15 giugno e il 24 agosto. Per predisporre e trasmettere l’istanza, si potrà usare un software e il canale telematico Entratel/Fisconline ovvero una specifica procedura web, nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi.
Il contribuente potrà avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche. Sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia oppure tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns). Per ogni domanda, il sistema dell’Agenzia effettuerà due elaborazioni successive relative ai controlli formali e sostanziali. L’esito delle due elaborazioni sarà comunicato con apposite ricevute restituite al soggetto che ha trasmesso l’istanza.

A chi spetta il contributo - Il contributo a fondo perduto può essere richiesto dalle imprese, dalle partite Iva o dai titolari di reddito agrario, a patto che siano in attività alla data di presentazione dell’istanza per l’ottenimento del contributo. In particolare, il “Decreto Rilancio” precisa che non possono fruire del Bonus a fondo perduto i soggetti la cui attività risulta cessata nella data di presentazione della domanda, i soggetti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (le cosiddette casse previdenziali), gli intermediari finanziari e le società di partecipazione (art. 162-bis del Tuir), i soggetti che fruiscono del bonus professionisti e del bonus lavoratori dello spettacolo introdotti dal Decreto Cura Italia e gli enti pubblici (art. 74 del Tuir).

I requisiti per ottenere il Bonus – La guida dedicata delle Entrate spiega nel dettaglio quali sono le condizioni per ottenere il contributo. In sintesi, il contributo a fondo perduto spetta qualora siano soddisfatti due requisiti. Il primo consiste nell’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro. Il secondo requisito da soddisfare per ottenere l’erogazione del contributo a fondo perduto è che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019.

Ma ci sono due eccezioni a questo caso generale: il primo in cui il soggetto interessato abbia avviato la propria attività a partire dal 1° gennaio 2019 (il contributo spetta allora a prescindere dal calo del fatturato). Lo stesso per i soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), ancora in emergenza al 31 gennaio 2020 (dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus).

Come si calcola il contributo – Calcolare l’ammontare del contributo non è difficile. Alla differenza fra il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente del mese di aprile 2019 si applica una specifica percentuale in relazione all’ammontare di ricavi e compensi:
20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro
15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro
10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro

Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Infine il contributo a fondo perduto è escluso da tassazione sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.

FONTE: https://www.balarm.it/

6 giugno 2020

Ok al credito d'imposta per i canoni di locazione

Comunicato stampa del 6 giugno 2020

Ok al credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda. Pronto il codice per la compensazione. In una circolare tutti i chiarimenti per imprese, autonomi ed enti non commerciali

Da oggi è possibile utilizzare il credito d’imposta del 60 per cento del canone mensile per la locazione, il leasing o la concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento di attività industriali, commerciali, artigianali, agricole. Lo rende noto l’Agenzia delle entrate.....

Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione 

e contenimento connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, con 

Decreto Legge 19 maggio 2020, n.34 è stato

previsto, con l’articolo 28 che «ai soggetti esercenti attività d’impresa, 

arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 

periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del 

presente decreto, spetta un credito d’imposta nella misura del 60 per cento 

dell'ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o di concessione di 

immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, 

commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all'esercizio abituale e 

professionale dell’attività di lavoro autonomo» credito d’imposta 

canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda).


TESTO INTEGRALE IN PDF DELLA CIRCOLARE

2 giugno 2020

Covid19, ordinanza in Sicilia: ancora obbligo di mascherina, ma aprono le manifestazioni, eventi, teatri e cinema all’aperto

Nello Musumeci, ha emesso oggi l’ordinanza n.22 che riduce ulteriormente le restrizioni imposte dall’epidemia da Covid 19.
Disco verde per il catering, ma solo dall’8 giugno. Infatti fino al giorno prima sarà possibile svolgere tutte le attività propedeutiche all’apertura, compreso l’incontro con la clientela, purché nel rispetto dei principi di distanziamento interpersonale e di prevenzione del contagio.
I locali pubblici o privati dovranno essere comunque adeguati a garantire il rispetto delle Linee guida ministeriali.
La stagione balneare avrà inizio il 6 giugno. Si potranno locare per periodi stagionali le cabine a più persone anche non appartenenti allo stesso nucleo familiare, purché sia garantito il rispetto delle norme di igiene necessarie alla sanificazione dei locali chiusi e con l’ingresso di non più di una persona alla volta, ad eccezione di congiunti, minori e persone non autosufficienti.
Rimangono sospese le attività dei centri benessere – compreso l’uso di saune e bagni turchi in altri luoghi pubblici o aperti al pubblico -, ad eccezione di quelle necessarie per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza.
Autorizzati mercati, fiere e mercatini hobbistici, con l’obbligo di adottare ogni adeguata misura di distanziamento e contenimento del contagio. Spetta ai sindaci emettere un’apposita ordinanza, limitandone anche giorni e orari di accesso o vietandone, se lo ritengono necessario, l’apertura.
Autorizzate le manifestazioni che possano svolgersi con il pubblico distanziato e “in forma statica”, mentre dall’8 giugno si potranno tenere manifestazioni, eventi e spettacoli, con la presenza di pubblico – compresi quelli di carattere culturale, ludico e fieristico – nonché ogni attività convegnistica o congressuale, in luogo pubblico o aperto al pubblico. Rimane l’obbligo di evitare assembramenti. Spetta all’autorità di Pubblica sicurezza indicare il numero dei partecipanti autorizzati a intervenire alla pubblica manifestazione.
Discoteche, teatri e cinema all’aperto autorizzati dall’8 giugno, ma dovranno essere emanate apposite linee guida regionali.
Confermata la chiusura domenicale di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, ad eccezione delle farmacie, delle edicole, dei fiorai, dei bar, dei mercati “del contadino” e/o similari, dei panifici. Ma i Sindaci dei Comuni ad economia turistica potranno andare in deroga a questa disposizione disponendo l’apertura al pubblico di tutti gli esercizi commerciali anche nei giorni domenicali.
Rimane invece autorizzato, nelle dette giornate domenicali, il servizio di consegna a domicilio di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, nonché dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.
Permane la chiusura domenicale di supermercati, centri commerciali e outlet.
L’impiego della mascherina è previsto nei luoghi pubblici e nei locali dove non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale. La mascherina deve essere sempre nella disponibilità del cittadino nella eventualità in cui ne sia necessario l’utilizzo.
Non sono soggetti all’obbligo di utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca i bambini al di sotto dei sei anni e i soggetti con forme di disabilità che ne rendano incompatibile l’uso.
Fonte: filodirettomonreale

27 maggio 2020

Reddito di emergenza, on line il modulo di richiesta: come compilarlo


ECONOMIA

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LA GUIDA

Reddito di emergenza, on line il modulo 

reddito di emergenza, Sicilia, Economia

È on line il modulo di richiesta del reddito di emergenza. Entra nel vivo, infatti, la misura economica approvata nel decreto Rilancio a favore delle famiglie più colpite dall'emergenza coronavirus. Ecco allora come attivare la procedura e come compilare la domanda per ottenerlo.

REDDITO DI EMERGENZA: COME ACCEDERE AL MODULO DI RICHIESTA. Per accedere al modulo di richiesta del reddito di emergenza bisogna collegarsi all'apposito pannello del sito dell'Inps cliccando su questo link. Per compilarlo sarà necessario inserire le credenziali con PIN dispositivo, SPID, CIE, o CNS.

Nella pagina successiva viene illustrata la normativa relativa al Rem e viene inoltre ricordato che, al momento della richiesta, bisogna essere in possesso del modulo Isee in corso di validità.

REDDITO DI EMERGENZA: COME COMPILARE LA DOMANDA. Una volta effettuato l'accesso, sarà necessario cliccare a sinistra su “Gestione domanda” del reddito di emergenza e scegliere tra “Acquisizione” e “Lista domande ed esiti”.

Cliccando su “Acquisizione” infatti si può accedere al modulo di richiesta che si articola in tre quadri: A,B,C.

MODULO RICHIESTA REDDITO DI EMERGENZA: QUADRO A. Nella prima pagina, il quadro "A", si inseriscono i dati anagrafici del richiedente del reddito di emergenza o del tutore attraverso i quali viene effettuata la verifica dei requisiti richiesti per l'ottenimento del sussidio.

MODULO DOMANDA REDDITO DI EMERGENZA: QUADRO B. Nel secondo quadro del modulo di richiesta del reddito di emergenza bisogna dichiarare di essere in possesso dei requisiti richiesti per accedere al sussidio, l'eventuale presenza all'interno del proprio nucleo familiare di persone in stato detentivo e/o componenti ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o in altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica.

Attraverso questo quadro è possibile scegliere la modalità di pagamento, tra bonifico domiciliato (pagamento in contanti allo sportello delle Poste, secondo i limiti previsti dalla normativa vigente), libretto postale e bonifico bancario/postale.

RICHIESTA REDDITO DI EMERGENZA: QUADRO C. Nell'ultima pagina del modulo di richiesta del reddito di emergenza si conferma la domanda leggendo l'informativa e autorizzando il trattamento dei dati personali.

DOMANDA DI RICHIESTA DEL REDDITO DI EMERGENZA: TEMPI E MODALITÀ. La domanda per ottenere il reddito di cittadinanza può essere salvata e completata anche in momenti diversi e deve essere presentata entro fine giugno. È possibile inoltre chiedere anche il supporto di Caf e patronati.


Fonte:Giornale di Sicilia

*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

***************DOMANDE IN TEMA FISCALE*****************

****************DOMANDE IN TEMA GIURIDICO********************

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Riepilogo post precedenti (cerca)