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13 luglio 2020

La Corte costituzionale ha quasi triplicato l’assegno degli invalidi civili totali

La Corte costituzionale ha triplicato l’assegno degli invalidi civili totali con più di 18 anni, senza altri redditi e con una completa inabilità lavorativa. 

Secondo i giudici, questi soggetti hanno diritto ad una pensione fino a 651,51 euro mensili, contro gli attuali 286,81 euro.

La sentenza della Corte riguarda una questione sollevata dalla Corte d’appello. I giudici hanno usato come termine di paragone l’assegno sociale, che quest’anno è fissato in 459,83 euro lordi mensili e che viene erogato a chi ha più di 67 anni e possiede determinati requisiti di reddito. Agli inabili al lavoro tra i 18 ed i 65 anni, invece, vengono pagati, appunto, 286,81 euro al mese. Lordi.....

 l’aumento a 516 euro sulle pensioni di invaldità civile dovrebbe partire dal 1° agosto 2020 e, non investirà solo gli invalidi civili, ma saranno rinforzate anche gli altri assegni previdenziali, che in ogni caso, subiranno la rivalutazione al minimo. Ovviamente, per beneficiare dell’incremento pensionistico bisogna possedere specifici requisiti

Molto probabilmente, tale incremento diverrà strutturale attraverso la Legge di Bilancio 2021. Tuttavia, dovrebbe mantenere i tempi di decorrenza, quindi, in ogni caso dovrebbe essere rispettata la data del 1° agosto 2020, ossia il mese successivo alla convalida del Decreto legge. 

Al momento, l’INPS non ha provveduto a pubblicare né circolari, né ha completato i sistemi informativi. In sostanza, manca il riconoscimento di ufficialità dell’Istituto circa l’aumento degli assegni pensionistici.

Il riconoscimento dell’aumento, in ogni caso è retroattivo e spetta a partire dal 20 luglio 2020.

Potranno beneficiare dell’aumento dell’assegno pensionistico gli inabili al lavoro con un’invalidità riconosciuta al 100% in forma permanente, l’aumento delle pensioni non sarà rivolto a tutti i fruitori degli assegni di invalidità civile. Nello specifico, spetta ai portatori di handicap grave non autosufficienti, ai portatori di invalidità incapaci di svolgere un’attività lavorativa a cui viene riconosciuta un’invalidità del 100%.

Per beneficiare dell’aumento sulle pensioni invalidità civile occorre presentare una domanda all’INPS?

L’aumento delle pensioni di invalidità civile fino al milione spetta in modo automatico. L’INPS pubblicate le circolari con le nuove disposizioni sulle pensioni di invalidità e, adeguati i sistemi informatici, provvede in automatico a riconoscere il giusto importo delle pensioni di invalidità civile. Il contribuente, quindi, non dovrà far altro che attendere che venga messo a regime il sistema (si spera) in tempi stretti. 

Se l’INPS eroga in ritardo gli aumenti, si possono chiedere gli arretrati? No, molto probabilmente non sarà possibile richiedere gli arretrati per la mancata erogazione dell’aumento sul cedolino della pensione. In quanto, la sentenza emessa dalla Consulta non produce efficacia retroattiva dell’atto. 

L’INPS tiene conto delle soglie di reddito per erogare l’aumento delle pensioni? Si, come abbiamo spiegato innanzi, per beneficiare dell’aumento è, comunque, necessario che il reddito personale risulti essere uguale o inferiore a 6.713,98 euro.

Chi non dovesse rientrare nei requisiti reddituali? I redditi personali che oscillano tra i 6.713,98 fino ai 16.982,49 euro annui, non avranno diritto (per il momento) all’incremento dell’assegno. Ciò non vuol dire che in sede di stesura della Legge di Bilancio 2021, non venga enormemente incrementato il numero degli aventi diritto. Infatti, non è da escludere che in una fase successiva venga ampliata la sfera dei beneficiari all’integrazione della pensione. 

Fonte: la legge pet tutti - Trend on line -


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