Saldo Imu: niente sanzioni per chi ha pagato di meno
Scaduto il termine del 16 dicembre, entro il quale andava versato il saldo Imu su seconde case, negozi, uffici, capannoni industriali e in alcuni casi terreni agricoli, si apre adesso la corsa al ravvedimento per i ritardatari che hanno mancato l’appuntamento.Per chi invece ha pagato, ma ha sbagliato l’importo, complice anche la confusione che si è creata sulle aliquote deliberate dai Comuni, sarà possibile versare la differenza entro il prossimo 16 giugno (data di acconto per l’Imu 2014) con la certezza di non incappare in sanzioni e interessi.
L’omesso versamento di un’imposta, comporta la possibilità di salvarsi attraverso l’istituto del ravvedimento operoso, oltre alle classiche formule “ravvedimento breve”, ovvero effettuato tra il 15esimo e il 30esimo con una sanzione del 3%, e “ravvedimento lungo”, cioè dal 31esimo giorno di ritardo fino al termine di consegna della dichiarazione relativa all’anno nel quale è stata commessa la violazione con la sanzione fissa pari al 3,75% del dovuto, in aggiunta agli interessi , si è infatti aggiunta quella “sprint”, che permette di rimediare alla violazione commessa entro i 14 giorni successivi alla scadenza. In pratica, per quanti non avessero pagato il saldo, ci sarà tempo fino al 30 dicembre per aderire alla formula del “ravvedimento sprint”, che prevede una sanzione dello 0,2% applicata su ogni singolo giorno di ritardo, più un interesse annuo fisso del 2,5%.