Agenzia delle Entrate, la spesa per le mascherine a marchio CE è detraibile
Una circolare spiega la procedura per avere diritto allo sconto fiscale
L’acquisto di mascherine darà diritto a una detrazione fiscale, ma solo se si tratta di dispositivi medici con marcatura CE. Solo così si potrà ottenere uno sconto del 19% nell’ambito delle spese sanitarie.
Lo specifica una nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate, la numero 11/E del 6 maggio, che chiarisce alcuni punti dei decreti anti-coronavirus, spiegando la procedura per avere diritto allo sconto fiscale, sia per i dpi (dispositivi di protezione individuale) che per le donazioni ai conti dedicati all’emergenza. Sarà infatti possibile detrarre anche le donazioni alla Protezione Civile per l’emergenza Covid, purché non in contanti.
730 e detrazione mascherine, cosa dice la circolare
La circolare 11/E spiega a quali condizioni è possibile detrarre dall’imposta lorda almeno il 19%, sempre per la parte che eccede i 129,11 euro, ovvero la franchigia esistente per tutte le spese sanitarie.
Sarà possibile detrarre nel 730 del 2021 la spesa sostenuta quest’anno per le mascherine, non solo presso le farmacie, ma anche – per quelle a 50 centesimi lanciate da Arcuri – da parafarmacie, tabaccai, supermercati, grandi catene di distribuzione. Purché scontrini o fatture riportino la dicitura AD, ovvero “spese relative all’acquisto o affitto di dispositivi medici con marcatura CE”.
Se scontrino o fattura non riportano il codice AD, precisa ancora l’Agenzia delle entrate, l’acquirente può detrarre lo stesso la spesa ma deve conservare la documentazione che dimostra la conformità alla normativa europea del dispositivo acquistato.
Attenzione: per avere la detrazione bisogna pagare con carta o bancomat. Solo le spese tracciabili sono detraibili.
Sarà possibile detrarre nel 730 del 2021 la spesa sostenuta quest’anno per le mascherine, non solo presso le farmacie, ma anche – per quelle a 50 centesimi lanciate da Arcuri – da parafarmacie, tabaccai, supermercati, grandi catene di distribuzione. Purché scontrini o fatture riportino la dicitura AD, ovvero “spese relative all’acquisto o affitto di dispositivi medici con marcatura CE”.
Se scontrino o fattura non riportano il codice AD, precisa ancora l’Agenzia delle entrate, l’acquirente può detrarre lo stesso la spesa ma deve conservare la documentazione che dimostra la conformità alla normativa europea del dispositivo acquistato.
Attenzione: per avere la detrazione bisogna pagare con carta o bancomat. Solo le spese tracciabili sono detraibili.
Per la detrazione bastano l’estratto conto o la ricevuta per avere diritto allo sconto fiscale. Per le donazioni tramite piattaforme di crowdfunding i contribuenti devono essere in possesso anche della ricevuta del versamento o della ricevuta attestate l’operazione effettuata su piattaforme dalla quale emerga che la donazione è stata versata sui conti correnti bancari dedicati.
fonte: https://quifinanza.it/