*********************************************************** ************************************************************************

PER UNA RICERCA VELOCE SCRIVI "QUì" IL TUO ARGOMENTO E CERCA TRA I POST ARCHIVIATI

************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************
**************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************
**************************************************************************************************************************************************************************************************************************************
*************************************************************************************************************************************************************************************************************************

28 gennaio 2024

A.D.I. Assegno di inclusione, approfondimenti del MINISTERO DEL LAVORO

 

Assegno di inclusione

Il c.d. "Decreto Lavoro 2023" (D.L. 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni in Legge 3 luglio 2023, n. 85) ha introdotto nuove misure di inclusione sociale e lavorativa, istituendo, tra gli altri, l'Assegno di inclusione.


Cos'è

L'Assegno di inclusione sarà riconosciuto a decorrere dal primo gennaio 2024 quale misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell'ISEE, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all'adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.


A chi è destinato

L'Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. 

Ai fini della determinazione del beneficio spettante, attraverso una scala di equivalenza si tiene conto dei componenti in una delle condizioni sopra indicate, nonché del componente che svolge funzioni di cura con riferimento alla presenza di minori di 3 anni di età, di 3 o più figli minorenni ovvero di componenti con disabilità o non autosufficienti.


I diversi requisiti

Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno

Al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell'erogazione del beneficio, il richiedente la misura deve essere:

  • cittadino europeo o un suo familiare, che deve essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria), di cui al D. Lgs. 19 novembre 2007, n. 251;
  • residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo. La residenza in Italia è richiesta anche per i componenti del nucleo familiare che rientrano nei parametri della scala di equivalenza.

Requisiti soggettivi

  • non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
  • non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell'articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto "patteggiamento"), intervenute nei 10 anni precedenti  la  richiesta. 
  • Requisiti economici

    Inoltre il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di:

    • ISEE in corso di validità di valore non superiore a euro 9.360; nel caso di nuclei familiari con minorenni, l'ISEE è calcolato ai sensi dell'art. 7 del DPCM n. 159 del 2013;
    • un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui in seguito. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite dall'allegato 3 al DPCM 159/2013, la soglia di reddito familiare è fissata in euro 7.560 annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. 

    Elementi che determinano il reddito familiare

    Scheda ADI per gli elementi del reddito familiare
  • Requisiti patrimoniali

    • un valore ai fini IMU del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione, il cui valore non deve superare euro 150.000), non superiore ad euro 30.000;
    • un valore del patrimonio mobiliare non superiore ad euro 6.000, accresciuto di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni minorenne successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo;
    • nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
    • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere. 

    Ulteriori condizioni

    Non ha diritto all'Assegno di inclusione il nucleo familiare di cui un componente, sottoposto agli obblighi di cui all'articolo 6, comma 4 risulta disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa, nonché le risoluzioni consensuali del contratto di lavoro intervenute nell'ambito della procedura di conciliazione di cui all'art. 7 della Legge 15 luglio 1966, n. 604.


    La scala di equivalenza

    Il parametro della scala di equivalenza, di cui all'art. 2, comma 4 è pari a 1 per il nucleo familiare ed è incrementato fino a un massimo complessivo di 2,2 ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, come segue:

    Scala equivalenza scheda ADI

    Non sono conteggiati nella scala di equivalenza i componenti per tutto il periodo in cui risiedono in strutture a totale carico pubblico e nei periodi di interruzione della residenza in Italia, in quanto assenti per un periodo pari o superiore a 2 mesi, se continuativi, ovvero per un periodo pari o superiore a 4 mesi nell'arco di 18 mesi, anche non continuativi.

  • Beneficio economico

    L'importo dell'Assegno di inclusione è composto da una integrazione del reddito familiare fino a euro 6.000 annui, ovvero euro 7.560 annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. A tale importo, può essere aggiunto un contributo per l'affitto dell'immobile dove risiede il nucleo per un importo pari all'ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione (ove regolarmente registrato) fino ad un massimo di euro 3.360 annui, ovvero 1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Tale integrazione non rileva ai fini del calcolo della soglia di reddito familiare.

    Il beneficio economico non può essere, comunque, inferiore a euro 480 annui.

    Il beneficio è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo è sempre prevista la sospensione di un mese.


    Carta di inclusione

    Il contributo economico è erogato attraverso uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile, denominato "Carta di inclusione" o "Carta ADI".

    La Carta ADI consente di:

    • effettuare acquisti di beni e servizi presso i POS degli esercizi commerciali in Italia convenzionati con il circuito Mastercard che rientrano nelle categorie di spesa previste dalla normativa di riferimento;
    • effettuare un bonifico mensile SEPA/Postagiro presso gli Uffici Postali per pagare la rata dell’affitto, in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo;
    • pagare le utenze domestiche presso gli Uffici Postali (con bollettini o MAV postali). È inoltre possibile usufruire delle agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate;
    • effettuare prelievi di contante.

    I prelievi di contante sono consentiti, nel caso di attribuzione di una sola Carta ADI per nucleo familiare, entro il limite mensile di 100 euromoltiplicato per la scala di equivalenza ADI (il parametro della scala di equivalenza è pari a 1 per il nucleo familiare ed è incrementato fino a un massimo complessivo di 2,2 in base alle condizioni dei componenti e ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza). Nel caso la Carta ADI venga attribuita ai singoli maggiorenni che esercitano la responsabilità genitoriale o sono compresi nella scala di equivalenza ADI, il limite mensile di prelievo di contanti è di massimo 100 euro per ciascuna Carta ADI individuale..

  • Con la Carta Adi è possibile l’acquisto di ogni genere di beni di consumo e servizi, ad eccezione di quelli di seguito elencati:

    • giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
    • acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
    • armi;
    • materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
    • servizi finanziari e creditizi;
    • servizi di trasferimento di denaro;
    • servizi assicurativi;
    • articoli di gioielleria;
    • articoli di pellicceria;
    • acquisti presso gallerie d’arte e affini;
    • acquisti in club privati;
    • acquisto di sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo;
    • giochi pirotecnici;
    • prodotti alcolici.

    È in ogni caso inibito l’uso della Carta in esercizi prevalentemente o significativamente adibiti alla vendita dei beni e servizi non consentiti, specificati nel precedente elenco.
    È inoltre vietato l’utilizzo della Carta all’estero e per gli acquisti on-line o mediante servizi di direct-marketing.


    Come richiederlo

    L'Assegno di inclusione è richiesto con modalità telematiche all'INPS, che lo riconosce, previa verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni richieste. La richiesta può essere presentata, altresì, presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (CAF), previa stipula di una convenzione con l'INPS.


    Variazione per attività lavorativa

    In caso di avvio di un'attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare, il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di 3.000 euro lordi annui, mentre il reddito da lavoro eccedente tale soglia concorre alla determinazione del beneficio economico a decorrere dal mese successivo a quello della variazione. Entro 30 giorni dall'avvio dell'attività lavorativa, il lavoratore dovrà darne comunicazione all'INPS, che comunque acquisisce i dati delle assunzioni dalla banca dati delle comunicazioni obbligatorie; l'erogazione del beneficio è sospesa fintanto che tale obbligo non è ottemperato e, comunque, non oltre tre mesi dall'avvio dell'attività, decorsi i quali il diritto alla prestazione decade. 

    L'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale che di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione dell'Assegno di inclusione, è comunicato all'INPS entro il giorno antecedente all'inizio della stessa a pena di decadenza dal beneficio. A titolo di incentivo, il beneficiario fruisce senza variazioni dell'Assegno di inclusione per le due mensilità successive a quella di variazione della condizione occupazionale, ferma restando la durata complessiva del beneficio.  Il beneficio è successivamente aggiornato ogni trimestre avendo a riferimento il trimestre precedente e il reddito concorre per la parte eccedente 3.000 euro lordi annui. A tale fine, il beneficiario è tenuto a comunicare entro il quindicesimo giorno successivo al termine di ciascun trimestre dell'anno, il reddito conseguito come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute nell'esercizio dell'attività.

  • misure di politica attiva, comunque denominate, individuate nel progetto di inclusione sociale e lavorativa, i componenti del nucleo familiare, maggiorenni, che esercitano la responsabilità genitoriale. 

    Sono esclusi dagli obblighi di partecipazione al percorso:

    • i beneficiari dell'Assegno di inclusione titolari di pensione diretta o comunque di età pari o superiore a 60 anni;
    • i componenti con disabilità, fatta salva ogni iniziativa di collocamento mirato;i componenti affetti da patologie oncologiche;
    • i componenti con carichi di cura, valutati con riferimento alla presenza di soggetti minori di tre anni di età, di tre o più figli minori di età, ovvero di componenti il nucleo familiare con disabilità o non autosufficienza, come definite nell'allegato 3 al regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159;
    • i componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e le donne vittime di violenza, con o senza figli, prese in carico da centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni o dai servizi sociali nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere. 

    I componenti del nucleo familiare con disabilità o di età pari o superiore a 60 anni o inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere possono comunque richiedere l'adesione volontaria a un percorso personalizzato di accompagnamento all'inserimento lavorativo o all'inclusione sociale.

    • il lavoro competente nel termine fissato, senza un giustificato motivo;
    • non sottoscrive il patto per l'inclusione o il patto di servizio personalizzato, di cui all'articolo 4, salvi i casi di esonero;
    • non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione, comunque denominate, nei quali è inserito dai servizi per il lavoro, secondo quanto previsto dal patto di servizio personalizzato, ovvero non rispetta gli impegni concordati con i servizi sociali nell'ambito del percorso personalizzato, ovvero non frequenta regolarmente un percorso di istruzione degli adulti di primo livello, o comunque funzionale all'adempimento dell'obbligo di istruzione;
    • non accetta, senza giustificato motivo, una offerta di lavoro che abbia le caratteristiche i cui all'art. 9 del D.L. Lavoro 2023;
    • non rispetta le previsioni di cui all'articolo 3, commi 7, 8, 10 e 11 ovvero effettua comunicazioni mendaci in modo da determinare un beneficio economico maggiore;
    • non presenta una dichiarazione sostitutiva unica (anche DSU) aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;
    • viene trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro, senza aver provveduto alle prescritte comunicazioni. 

    Se il nucleo familiare è decaduto per mancata partecipazione alle politiche attive da parte di un componente può fare nuova domanda solo dopo 6 mesi dalla revoca o decadenza.

  • Fonte: Ministero del Lavoro

25 gennaio 2024

Bonus luce e gas per disagio fisico

 Il bonus (elettrico) per disagio fisico è un'agevolazione volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica dei nuclei familiari in cui è presente un componente (titolare della fornitura o convivente) che si trova in condizioni di disagio fisico, per le quali è costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita, che comportano un elevato consumo di energia elettrica.

Le apparecchiature elettromedicali salvavita che danno diritto al bonus luce per disagio fisico sono state individuate dal Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011. 

Il bonus per disagio fisico è cumulabile con quello per disagio economico, qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.

Il bonus sociale viene erogato sia ai clienti che hanno aderito a un’offerta sul mercato libero sia a quelli serviti in maggior tutela e viene automaticamente riconosciuto anche in caso di cambio fornitore.

Come ottenere il bonus per disagio fisico: i requisiti

Per accedere al bonus per disagio fisico, è necessario presentare una richiesta presso il Comune di residenza da parte del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato) o presso gli enti designati dal Comune, quali i CAF abilitati. L’agevolazione non è legata all’ISEE ed il suo ammontare dipende dal consumo annuo dei macchinari salvavita utilizzati.

Non occorre pertanto presentare a Enel Energia nessuna certificazione medica attestante la necessità di utilizzo di macchinari salvavita, la stessa infatti dovrà essere allegata all'apposito modulo B da presentare al Comune o ai CAF abilitati.

*** pagina dedicata al bonus sociale sul sito ARERA 

per avere maggiori informazioni.


fonte: https://www.enel.it/it

17 gennaio 2024

Agevolazioni spese per fragilità economica

 

Agevolazioni spese per fragilità economica, vedi subito quali sono.

Le famiglia in condizioni di fragilità economica possono usufruire di alcuni aiuti. vedi quali sono e per qualsiasi difficoltà rivolgiti a info@uniciv.it

Agevolazioni spesa telefonica

Agevolazioni sui costi telefonici sono previste per famiglie in condizioni di fragilità economica e in possesso di un contratto Tim. Il bonus sconta del 50% il canone di accesso alla rete telefonica e offre 30 minuti al mese di chiamate gratuite verso i numeri nazionali, fissi e mobili. Per accedere allo sconto è necessario avere un Isee inferiore a 8.122 euro. Altri gestori offrono sconti simili.

Bonus luce

E’ previsto un contributo straordinario di 3 mesi per la bolletta della luce. Per l’erogazione è sufficiente possedere un Isee valido, a quel punto l’Inps informa l’operatore che applicherà lo sconto in bolletta. Le soglie Isee variano dai 15mila ai 30mila euro per chi ha almeno 4 figli a carico.

Bonus gas

Per il gas è previsto un risparmio del 15% della spesa annua, tasse escluse. La Manovra 2024 ha ridotto i limiti di reddito Isee necessari per accedere al contributo mentre restano inalterati altri parametri come categoria d’uso, zona climatica e numero di componenti della famiglia. Per quest’anno i limiti Isee ammontano a 9.530 euro oppure 20mila euro per chi ha almeno 4 figli

Bonus bollette disagio fisico

 Il bonus bollette per disagio fisico è previsto per le famiglie in cui ci sono persone che versano in gravi condizioni di salute. Lo sconto si applica sull’uso di apparecchiature salva-vita come carrozzine elettriche o supporti per patologie specifiche. In questo caso è necessario fare domanda al Comune di residenza esibendo il certificato Asl. Non è richiesto alcun limite Isee e può essere cumulato con il bonus economico.

Bonus acqua

 Il bonus acqua concede 150 litri di acqua gratis al giorno, ovvero 18,25 metri cubi all’anno, da moltiplicare per ogni componente del nucleo familiare. A seguito della richiesta, il quantitativo viene scontato dalla bolletta idrica. Per il 2024 le soglie Isee restano le stesse del bonus gas, ovvero fino a 9.350 euro oppure 20mila euro per chi ha almeno 4 figli fiscalmente a carico.

Agevolazioni per acqua potabile

l bonus acqua potabile consiste in un credito d’imposta del 50% che va ad agevolare l’acquisto e l’installazione di “sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti”. Lo scopo alla base della misura è ecologico: incentivare il consumo di acqua domestica, senza acquistare bottiglie in plastica.

Il  limite massimo di spesa agevolabile per le persone fisiche si arriva a mille euro per ogni immobile di riferimento; per chi esercita attività d’impresa, arti o professioni e per gli enti non commerciali si arriva invece a 5mila euro, per ogni immobile che viene adibito all’attività commerciale o istituzionale. Dal 1° febbraio è possibile fare le domande per gli interventi effettuati nel 2023.

Carta Acquisiti.

La social card è riservata ai nuclei con minori di 3 anni e Isee inferiore 8.052 euro, ai cittadini tra i 65 e i 70 anni entro la medesima soglia e ai pensionati over 70 anni con reddito fino a 10.730 euro. La card, emessa da Poste Italiane, ha un valore di 40 euro al mese, viene ricaricata ogni bimestre e può essere impiegata per prodotti di prima necessità o per il pagamento di utenze domestiche.

Dedicata a te

“Dedicata a te” è una carta acquisti che è rivolta ai nuclei con Isee non superiore ai 15mila euro che non godono parallelamente di altri sussidi. La graduatoria stilata dall’Inps dà priorità ai nuclei con figli piccoli e a quelli numerosi

15 gennaio 2024

Bonus Gite Scolastiche: richiedere lo "sconto" sui viaggi d'istruzione scolastici

 

Al via il bonus gite scolastiche: da oggi le famiglie meno abbienti potranno richiedere un contributo per sostenere le spese di partecipazione dei propri figli ai viaggi di istruzione.

  • A partire dal 15 gennaio e fino al 15 febbraio sarà possibile inviare le domande per richiedere il bonus gite scolastiche, un contributo di 150 euro per aiutare le famiglie a sostegno dei viaggi di istruzione e delle visite didattiche. Le richieste devono essere inoltrate attraverso la piattaforma del MIM Unica.
  •  Lo stanziamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito è pari a 50 milioni di euro ed è destinato, in particolare, ad agevolare le studentesse e gli studenti delle scuole statali secondarie di secondo grado provenienti da famiglie con ISEE fino a 5.000 euro.
  • Per inviare le domande i genitori devono entrare nella loro area personale su Unica, la nuova piattaforma del MIM. Se si hanno più figli frequentanti le scuole statali secondarie di secondo grado si può inviare una domanda per ciascuno di loro. Una volta inserita la richiesta, la piattaforma interrogherà automaticamente l’INPS per verificare l’ISEE. Le domande per l'agevolazione si possono inviare fino al 15 febbraio 2024. 

Una misura varata dal Governo lo scorso anno, quando il carovita aveva costretto un numero crescente di studenti a rinunciare a quella che, a tutti gli effetti, non è un'attività ricreativa ma didattica. Secondo un sondaggio effettuato lo scorso anno da Skuola.net, laddove la scuola aveva organizzato un viaggio di istruzione (circostanza non scontata), quasi 1 alunno su 10 era rimasto a terra. Uno dei motivi principali? L’impossibilità da parte della famiglia di far fronte a quella spesa: era stato così per ben il 30% dei rinunciatari. E il perdurare della crisi economica non lascia presagire nulla di buono neanche per quest’anno.

 

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha così messo sul piatto uno stanziamento di 50 milioni di euro che, nei piani di Viale Trastevere, dovrebbe permettere a qualcuno di questi ragazzi di unirsi ai propri compagni di classe nella seconda parte dell’anno scolastico 2023/24. 

 

Come funziona il bonus gite: modalità di erogazione e requisiti d'accesso

 

Dal punto di vista operativo, la misura si tradurrà in uno “sconto” sulla quota prevista per i viaggi di medio-lungo periodo ma anche per le semplici uscite didattiche della durata di un giorno, applicato direttamente dalla scuola di appartenenza. Le famiglie, in questo modo, pagheranno solo una porzione del costo effettivo della gita: il resto ce lo metterà lo Stato. Inoltre, la misura potrà essere anche retroattiva, portando a un rimborso (totale o parziale) delle somme eventualmente già sostenute nella prima parte dell’anno, per esperienze già svolte. Con la possibilità di cumularla, qualora si avesse più di un figlio.

 

Attenzione, però: l’agevolazione non sarà per tutti quelli che dichiareranno di non potersi permettere la trasferta, anzi. Per potervi accedere bisognerà rientrare all’interno di due parametri. Uno è abbastanza “largo”: il bonus è infatti destinato, per ora, solo agli iscritti delle scuole secondarie statali (medie e superiori). L’altro, invece, è decisamente più stringente, perché i fondi verranno erogati solamente a chi appartiene a un nucleo familiare con un ISEE che non superi i 5.000 euro.

 

La procedura per richiedere lo "sconto" sui viaggi d'istruzione scolastici

 

Una volta appurato che si possiedono i requisiti minimi, il più è fatto. Per richiedere il “bonus gite” basterà collegarsi - dal 15 gennaio al 15 febbraio 2024 - alla piattaforma Unica del MIM e compilare online la domanda o, in alternativa, farsi aiutare dalla segreteria della scuola. Se la verifica incrociata dell’ISEE, fatta in automatico dal sistema sul portale dell’INPS, darà esito positivo, verrà autorizzato il pagamento.

 

A quel punto, non resterà che attendere la quantificazione della somma riconosciuta, che varierà in base al numero di richieste effettuate e alla situazione economica della singola famiglia, fino a un massimo di 150 euro, dando priorità ai nuclei più svantaggiati.


(Gli altri bonus per gli studenti)

Ecco a quali bonus potresti aver diritto:



PIATTAFORMA PER BONUS

12 gennaio 2024

avvio iscrizioni scuole dell'infanzia Comunali a.s. 2024/2025

 

avvio iscrizioni scuole dell'infanzia Comunali a.s. 2024/2025
Scadenze (data pubblicazione 12 Gennaio 2024 - scadenza 10 Febbraio 2024)
Foto

Si comunica che dal 18/01/2024 al 10/02/2024 sono aperte le iscrizioni per le Scuole dell’Infanzia Comunali per l’anno scolastico 2024-2025.

Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia i bambini e le bambine dai tre ai cinque anni compiuti o da compiere entro il 31/12/24. Possono, altresì, essere iscritti alla scuola dell’infanzia le bambine e i bambini che compiono tre anni di età entro il 30 aprile 2025 la cui ammissione alla frequenza anticipata può essere disposta alle condizioni previste nella circolare di avvio delle iscrizioni alle Scuole dell’Infanzia comunali a.s. 2024/2025.

Le domande di iscrizione/ trasferimento/riconferma devono effettuarsi da parte dei genitori e da chi esercita la potestà sul minore esclusivamente on line entro il 10/02/2024 tramite il sito web Portale Scuola, accedendo alla sezione Servizi online” https://portalescuola.comune.palermo.it esclusivamente con SPID o CIE.

La scuola prescelta deve appartenere alla circoscrizione di residenza, o in quella dove viene svolta l’attività lavorativa di uno dei genitori, o in quella di residenza dei nonni oppure in quella ove un fratello frequenta un istituto comprensivo o superiore.

La circolare, e l’elenco delle scuole saranno pubblicati sul sito Istituzionale, www.comune.palermo.it (home page – sezione “Bandi e concorsi”) e sul sito portale della scuola https://portalescuola.comune.pa

***DETTAGLI E BANDO....

2 gennaio 2024

In arrivo i nuovi bonus 2024 e le ri-conferme dei precedenti.

 In arrivo i  nuovi bonus 2024 e le conferme (con alcune modifiche).

 Interventi diretti alle famiglie in difficoltà e a quelle con figli e agevolazioni per i cittadini che si spostano con i mezzi pubblici. 

Prima di tutto per gli invalidi civili dal 2024 ci sarà

lo stop ai controlli periodici per le persone che soffrono di malattie cronico-degenerative riconosciute o per disabilità gravi

Ulteriori aggiornamenti verranno eventualmente in seguito annunciati.

*Lo sconto sulla bolletta della luce è stato prorogato fino a marzo 2024 con una copertura di spesa di 200 milioni che saranno trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. 

*Viene depotenziato il bonus mobili con un limite massimo di spesa, su cui applicare la detrazione del 50%, che è stato ridotto da 8.000 a 5.000 euro

*Nuove risorse per la carta “Dedicata a te” per chi ha un Isee pari o inferiore a 15mila euro. Il Fondo viene rifinanziato nel 2024 con 600 milioni di euro. Inoltre, “in considerazione del permanere di condizioni di disagio sociale ed economico”, il Fondo per la distribuzione di generi alimentari alle persone indigenti viene incrementato di 50 milioni di euro

*È stato confermato anche il bonus trasporti, ma con variazioni. Il contributo di 60 euro, destinato all’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici e per il trasporto ferroviario, sarà limitato ai possessori della card sociale “Dedicata a te” con un Isee fino a 15.000 euro, rispetto ai 20.000 euro dell’anno precedente

*Il bonus asili nido è stato rifinanziato: per i nuclei familiari con un minore di età inferiore a 10 anni e un Isee fino a 40.000 euro, nei quali nascerà un figlio, è previsto un aumento di 2.100 euro con un beneficio massimo che passa da 3.000 a 3.600 euro. Le mamme lavoratrici da due figli in su avranno un extra in busta paga: i contributi a carico dei lavoratori, pari al 9,19%, saranno versati all’Inps dallo Stato e non più dalle stesse lavoratrici

*La Carta cultura e la Carta del Merito, entrambe da 500 euro e cumulabili, sostituiscono il Bonus App18. La prima è legata al reddito (con un Isee massimo di 35.000 euro), mentre la seconda è collegata al raggiungimento del voto massimo, 100, all’esame di maturità.

Raddoppia il bonus psicologo che arriva fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia, grazie a un finanziamento aggiuntivo di 5 milioni di euro

*Il Bonus mutui per chi ha meno di 36 anni e un Isee familiare inferiore ai 40.000 euro è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024

*Il decreto Superbonus ha limitato l’ambito del Bonus Barriere al 75% solo a una serie di interventi specifici come l’installazione e la modifica di scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Dal primo gennaio 2024 la cessione del credito è consentita per le parti comuni dei condomini con uso abitativo e alle persone fisiche con redditi inferiori a 15mila euro

*Dal 1° gennaio 2024 entrano in vigore le nuove aliquote Irpef che prevedono l’accorpamento del primo e secondo scaglione di reddito sotto l’aliquota unica al 23% ( Ex Bonus Renzi). È stata prevista anche l’equiparazione delle detrazioni da lavoro dipendente con quelle da pensione. Dal nuovo anno le detrazioni che spettano ai lavoratori subordinati passano da 1.880 euro a 1.955 euro, finora previsti solo per chi percepisce redditi da pensione. Questa modifica ha effetto anche sulla no tax area dei dipendenti che passa a 8.500 euro

*Bonus stagionali è un’indennità “una tantum” di 550 euro che sarà incassata da 54.450 lavoratori con contratti part time “ciclici”, ovvero un tipo di contratto di lavoro che prevede, sebbene si tratti di un contratto a tempo indeterminato, lo svolgimento dell’attività lavorativa solo in alcuni periodi dell’anno. Toccherà all’Inps versare il contributo e, dunque, sarà necessario attendere le istruzioni dell’Istituto nazionale di previdenza sociale per conoscere i termini della domanda

*Resta per tutto il 2024 la detrazione al 50% per spese fino a 60mila euro per la sostituzione di serramenti e infissi, schermature solari o caldaie a biomassa. 

*L’Ecobonus per i condomini prevede uno sgravio del 70% e riguarda una spesa massima di 40mila euro per l’isolamento termico delle parti comuni opache con incidenza superiore al 25%. 

*Prorogato a tutto il 2024 il Sismabonus per le spese di messa in sicurezza antisismica con una detrazione del 50% per una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare.

FONTE: https://www.uniciv.it - GIUSI PINTORI

29 dicembre 2023

Monreale: entro il 9 febbraio invio istanza bonus caregiver

 MONREALE, 28 dicembre – Per sostenere e agevolare il delicato compito di coloro che assistono familiari disabili gravi e gravissimi, anche quest'anno sarà possibile richiedere il bonus caregiver.

La richiesta del contributo economico, una tantum relativo all'anno 2021, può essere presentata entro alle ore 12 del 9 febbraio prossimo, utilizzando l'apposito modulo scaricabile dal sito del comune di Monreale. Le domande possono essere consegnate brevi manu presso l’ufficio Protocollo sito in piazza Vittorio Emanuele n. 8, 90046 Monreale o tramite posta certificata indirizzata a: comune.monreale@pec.it .

Il contributo, una tantum, verrà erogato nei limiti delle risorse stanziate ed indicate nel bilancio regionale, sulla base del numero di istanze richieste sia per i caregiver dei soggetti disabili gravi, sia per i caregiver dei soggetti disabili gravissimi. L’amministrazione comunale effettuerà controlli a campione dei dati forniti dai richiedenti, attraverso le autorità competenti. Il modulo deve essere corredato dalla documentazione descritta nella istanza, in busta chiusa con la dicitura “Contiene dati sensibili”, specificando se trattasi di caregiver di disabile grave o gravissimo.

È definito caregiver: “la persona che, in maniera informale e gratuita, si prende cura di un proprio congiunto in condizioni di non autosufficienza o disabilità, che necessita di un’assistenza di lunga durata, specie nelle situazioni in cui l’aiuto è tale da rendere necessari e opportuni interventi di sostegno da parte dei servizi pubblici, sanitari e sociosanitari a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche e degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, riconosciuto invalido civile titolare di indennità di accompagnamento oppure riconosciuto portatore di handicap in situazione di gravità ex art. 3, comma 3 della Legge n. 104/92".
Sono definiti disabili gravissimi: “i soggetti che, previa valutazione multidimensionale dell'ASP, sono stati riconosciuti gravissimi ai sensi dell'art. 3 del DM del 26/09/2016 e, a seguito di sottoscrizione del Patto di Cura, percepiscono il contributo economico.”
Mentre disabili gravi: “coloro che sono riconosciuti portatori di handicap in condizione di gravità ai sensi dell'art. 3, comma 3 della legge n. 104/92”.

BANDO scadenza 9 febbraio

MODULO ISTANZA

22 dicembre 2023

Criteri e modalità di erogazione del bonus regionale di € 1.000,00 per la nascita di un figlio (scadenza 26 Gennaio 2024)

 

l’Assessorato Regionale della Famiglia e Politiche Sociali  ha definito i criteri e le modalità di presentazione delle istanze per la erogazione del bonus di  € 1.000,00 per i nati nell’anno 2023.

Possono presentare istanza per la concessione del bonus  un genitore o, in caso di impedimento di quest'ultimo,  uno dei  soggetti  esercenti la potestà  parentale in possesso dei seguenti requisiti:

1.      Cittadinanza italiana o comunitaria ovvero, in caso di soggetto extracomunitario  titolarità di permesso di soggiorno.

I soggetti in possesso di permesso di soggiorno devono essere residenti nel territorio della Regione Siciliana da almeno dodici mesi al momento del parto.

2.      Residenza nel Comune di Palermo al momento del parto o dell’adozione;

3.      Nascita del bambino nel territorio della Regione Siciliana;

4.      Indicatore I.S.E.E. del nucleo familiare del richiedente non superiore ad  €  3.000,00.Alla determinazione dello stesso indicatore concorrono tutti i componenti del nucleo ai sensi delle disposizioni vigenti in materia.

Gli utenti interessati dovranno utilizzare il modello  di domanda allegato al presente avviso, comunque  disponibile  presso gli Uffici delle  Circoscrizioni comunali.

Si avvisa inoltre che tale domanda dovrà essere presentata presso gli Uffici  della Circoscrizione di appartenenza (anche tramite  posta elettronica)  di seguito indicati o spedita a mezzo raccomandata:

------------------------------------------------> DETTAGLI ED INDIRIZZI

18 dicembre 2023

Al via da oggi, lunedì 18 dicembre 2023, le domande per l'Assegno di Inclusione.

**ASSEGNO DI INCLUSIONE(requisiti)** 

📅 Al via da oggi, lunedì 18 dicembre 2023, le domande per l'Assegno di Inclusione.

L'#ADI può essere richiesto in modalità telematica sul portale dell'#INPS, oppure presso i #Patronati.

L’Assegno è riconosciuto ai nuclei familiari con un #ISEE non superiore a 9.360 euro e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

▪ con disabilità;

▪ minorenne;

▪ con almeno 60 anni di età;

▪ in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.


ECCO I DETTAGLI....

#InpsComunica #AssegnodiInclusione

11 dicembre 2023

Bonus CAREGIVER fondo 2021 - Scadenze (data pubblicazione 11 Dicembre 2023 - scadenza 10 Gennaio 2024)

 Bonus Caregiver - contributo economico una tantum per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza dei caregiver familiari di soggetti affetti da disabilita' grave e gravissima (fondo 2021)

Scadenze (data pubblicazione 11 Dicembre 2023 - scadenza 10 Gennaio 2024)

Possono presentare istanza tutti i Caregiver dei disabili gravi e dei disabili gravissimi residenti nel comune di Palermo in possesso dei requisiti di ammissibilità descritti nell'allegato avviso,  accedendo tramite:

SPID (sistema pubblico di identità digitale) oppure

- CIE (Carta d’Identità Elettronica)

Accedendo al seguente portale: 

https://portalesociale.comune.palermo.it/

Il portale, unico canale per l’inoltro delle istanze, sarà attivo dalle ore 09:00 del 11/12/2023 sino alle ore 23.59 del 10/01/2024.

DETTAGLI E BANDO COMPLETO....

28 novembre 2023

Portale della Disabilità

 L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps) ha annunciato il lancio della prima versione del suo nuovo “Portale della Disabilità“, un progetto innovativo finanziato con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo portale è stato progettato per migliorare la trasparenza e semplificare l’accesso alle informazioni per i cittadini con disabilità.

Accessibile dal sito istituzionale dell’Inps (www.inps.it), il portale consente agli utenti di seguire l’iter per il riconoscimento delle prestazioni di invalidità civile, cecità civile e sordità civile, oltre a fornire informazioni sui benefici previsti dalla legge sul collocamento dei disabili (68/1999) e sui permessi della legge 104/1992.

Gli utenti potranno conoscere in tempo reale l’esito delle fasi di accertamento o revisione sanitaria e amministrativa relative alle loro richieste di prestazioni. 

Il portale include anche sezioni dedicate ad avvisi e scadenze per le domande di prima istanza, revisione e dell’indennità di frequenza, nonché una sezione “Pagamenti e cedolini”, dove i cittadini possono consultare l’elenco completo degli ultimi pagamenti effettuati per le prestazioni legate alla disabilità.

L’invalidità è l’emergenza quotidiana di UNICIV”, dichiara Giusi  Pintori, di Uniciv, “le sedi accolgono gli invalidi, le loro famiglie e i care giver e sostenitori fornendo ascolto e supporto con la finalità di conseguire con successo le pratiche burocratiche e di provvedere al meglio alla loro inclusione”.

Dal 24 novembre l ’INPS comunica il rilascio di una prima versione del Portale della Disabilità, con la finalità di creare un canale integrato e completo di informazioni di interesse per questa platea di cittadini.

Uniciv, attraverso tale Portale dedicato può accedere e seguire gli sviluppi dell’iter avviato per il riconoscimento delle prestazioni di invalidità civile, cecità e sordità civile, disabilità, nonché dei benefici di cui alla Legge n. 68, del 12 marzo 1999 riguardante le categorie protette, e alla Legge n. 104, del 5 febbraio 1992 riguardante la legge 104  che riconosce, in casi di gravi disabilità, il diritto a ricevere una prestazione economica dallo Stato. 

Se ha presentato una domanda di prestazione, si potrà visualizzare il certificato medico introduttivo, nonché conoscere il luogo, la data e l’orario di visita, se la stessa è stata già programmata; nel caso di una domanda definita – almeno dal punto di vista del primo accertamento sanitario – è possibile visualizzare i verbali redatti dalle ASL e dall’Istituto. Infatti, per ogni domanda è presente la cronologia dei vari stadi all’esito dello svolgimento dell’istruttoria, in modo che il cittadino possa conoscere gli esiti delle varie fasi dell’iter sanitario-amministrativo, incluse quelle già definite e quelle ancora da istruire o da completare.

Inoltre, è possibile trasmettere, tramite il Portale della Disabilità, la documentazione medica in possesso del cittadino in caso di domanda di prima istanza o di aggravamento oppure nel caso di revisione sanitaria, qualora lo stesso voglia aderire all’iter previsto all’articolo 29-ter del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120. Tale disposizione consente alle Commissioni mediche dell’INPS di redigere verbali anche solo agli atti in tutti i casi in cui la documentazione sanitaria venga considerata sufficiente per una valutazione obiettiva ed esaustiva.

Nel Portale sono presenti, altresì, avvisi e scadenze relativamente a domande di prima istanza, di revisione e dell’indennità di frequenza; mentre, all’interno della sezione “Comunicazioni”, possono essere visualizzate le note inviate dall’Istituto all’utente via e-mail.

Nella sezione “Pagamenti e cedolini” è possibile visualizzare la lista completa degli ultimi pagamenti disposti per le prestazioni correlate all’invalidità civile, cecità e sordità.

Unciciv aiuta tutti i cittadini ad accedere al Portale attraverso la propria identità digitale: SPID di livello 2 o superiore, Carta d’Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Anche cittadini che non hanno l’identità digitale o che non l’hanno mai usata o che per qualsiasi ragione desiderano essere puntualmente informati possono rivolgersi a info@uniciv.it

UN.I.CIV. PALERMO

via Paruta 13/a

*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

***************DOMANDE IN TEMA FISCALE*****************

****************DOMANDE IN TEMA GIURIDICO********************

PUOI ANCHE CERCARE TRA MIGLIAIA DI OFFERTE LAVORO QUI'.....

Riepilogo post precedenti (cerca)