Arriva un bonus una tantum di 800 euro per i nati dal 1° gennaio 2017.
Congedo obbligatorio più lungo per i lavoratori padri dipendenti, premio alla nascita di 800 euro, buono per il nido pari a mille euro l'anno, rifinanziamento del voucher per i servizi di baby sitting. Sono queste le misure principali a sostegno della condivisione della responsabilità genitoriale e per incentivare la natalità contenute all'interno della Legge di Bilancio in vigore dal 1° gennaio 2017.
Per i padri lavoratori dipendenti la manovra reca, in particolare, la proroga agli anni 2017 e 2018 del congedo obbligatorio di due giorni da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. I giorni di congedo obbligatorio raddoppiano nel 2018 passando da due a quattro, fruibili anche in modo non continuativo.
Congedo obbligatorio più lungo per i lavoratori padri dipendenti, premio alla nascita di 800 euro, buono per il nido pari a mille euro l'anno, rifinanziamento del voucher per i servizi di baby sitting. Sono queste le misure principali a sostegno della condivisione della responsabilità genitoriale e per incentivare la natalità contenute all'interno della Legge di Bilancio in vigore dal 1° gennaio 2017.
Per i padri lavoratori dipendenti la manovra reca, in particolare, la proroga agli anni 2017 e 2018 del congedo obbligatorio di due giorni da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. I giorni di congedo obbligatorio raddoppiano nel 2018 passando da due a quattro, fruibili anche in modo non continuativo.
Alla misura di sostegno alla genitorialità è abbinata anche la proroga nel 2017 e nel 2018 delle norme già stabilite, in via sperimentale, per gli anni 2013-2016, relative alla possibilità, per la madre lavoratrice dipendente o titolare di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, di richiedere, in sostituzione, anche parziale, del congedo parentale, un voucher da impiegare per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l'infanzia. L'estensione del voucher riguarderà anche le lavoratrici autonome che, come noto, solo da quest'anno hanno goduto del beneficio.
Premio alla nascita
Oltre a queste misure la legge di bilancio reca l'introduzione, a partire dal 1° gennaio 2017, di un premio una tantum pari a 800 euro alla nascita o all'adozione del bambino, senza soglie di reddito, al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto di adozione. La corresponsione del premio sarà demandata all’ INPS, su domanda della futura madre e non concorrerà alla formazione del reddito ai fini Irpef.
(per i dettagli del bonus A QUESTO LINK: BONUS NUOVE MAMME 2017)
Oltre a queste misure la legge di bilancio reca l'introduzione, a partire dal 1° gennaio 2017, di un premio una tantum pari a 800 euro alla nascita o all'adozione del bambino, senza soglie di reddito, al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto di adozione. La corresponsione del premio sarà demandata all’ INPS, su domanda della futura madre e non concorrerà alla formazione del reddito ai fini Irpef.
(per i dettagli del bonus A QUESTO LINK: BONUS NUOVE MAMME 2017)
Buono Nido di mille euro
Altra misura confermata nella Bilancio dal 1° gennaio 2017 la legge di Bilancio riserva ai genitori un buono di mille euro su base annua, parametrato su undici mensilità, per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati per i bimbi nati dal 2016 in poi. Il buono, che potrà essere percepito per un massimo di un triennio visto che si riferisce alla platea dei bimbi tra gli 0 e 3 anni, sarà corrisposto dall'INPS al genitore richiedente, previa presentazione di idonea documentazione attestante l'iscrizione a strutture pubbliche o private. Per i bimbi che non possono frequentare l'asilo si prevede comunque l'introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche. Confermata la non cumulabilità del buono nido con il voucher per i servizi di baby-sitting, misura anch'essa prorogata per il prossimo anno dopo l'esaurimento dei fondi nel 2016, nè con la detrazione fiscale del 19% sul totale delle spese annue documentate di iscrizione in asili nido sostenute dai genitori fino ad un massimo di 632 euro (con una detrazione massima pari a 120 euro per ciascuna dichiarazione dei redditi nel triennio di usufruibilità del beneficio) come prevista inizialmente dall’art. 1, co. 335 della legge finanziaria 2006, successivamente prorogata con riferimento ai successivi periodi di imposta.
Altra misura confermata nella Bilancio dal 1° gennaio 2017 la legge di Bilancio riserva ai genitori un buono di mille euro su base annua, parametrato su undici mensilità, per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati per i bimbi nati dal 2016 in poi. Il buono, che potrà essere percepito per un massimo di un triennio visto che si riferisce alla platea dei bimbi tra gli 0 e 3 anni, sarà corrisposto dall'INPS al genitore richiedente, previa presentazione di idonea documentazione attestante l'iscrizione a strutture pubbliche o private. Per i bimbi che non possono frequentare l'asilo si prevede comunque l'introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche. Confermata la non cumulabilità del buono nido con il voucher per i servizi di baby-sitting, misura anch'essa prorogata per il prossimo anno dopo l'esaurimento dei fondi nel 2016, nè con la detrazione fiscale del 19% sul totale delle spese annue documentate di iscrizione in asili nido sostenute dai genitori fino ad un massimo di 632 euro (con una detrazione massima pari a 120 euro per ciascuna dichiarazione dei redditi nel triennio di usufruibilità del beneficio) come prevista inizialmente dall’art. 1, co. 335 della legge finanziaria 2006, successivamente prorogata con riferimento ai successivi periodi di imposta.
Ripristino del «Fondo di sostegno alla natalità» volto a favorire l'accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati, dal 1° gennaio 2017 mediante il rilascio di garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari.
(fonte: http://www.pensionioggi.it/)
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