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9 gennaio 2023

RINNOVO MODELLO ISEE 2023

 

Isee 2023

Il primo passaggio per riuscire ad ottenere l’attestazione Isee è la compilazione della DSU, ossia la dichiarazione sostitutiva unica. La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto alcune importanti novità: viene favorito l’utilizzo della dichiarazione precompilata, che è già presente all’interno del sito Inps.

Nel corso della prima parte dell’anno, i diretti interessati potranno continuare ad ottenere lsee continuando ad appoggiarsi su un CAF, un centro di assistenza fiscale.

 Nel caso in cui si dovesse optare per questa soluzione, è possibile consegnare di persona i documenti che contengono le informazioni sui redditi, sul patrimonio e sulla composizione del nucleo familiare direttamente al centro di assistenza.

Il valore dell’indicatore della Situazione Economica Equivalente ed il calcolo dell’Isee vengono effettuati prendendo in considerazione alcuni fattori. Le informazioni necessarie per effettuare i calcoli devono essere fornite direttamente all’Inps o al CAF convenzionato attraverso una dichiarazione precompilata. Questa si riesce ad ottenere grazie ai dati che vengono forniti direttamente dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e dall’Agenzia delle Entrate, che devono essere corredati da quelli autodichiarati direttamente dal contribuente.

DSU, la documentazione da presentare

Attualmente, rimane operativa la via ordinaria di presentazione della documentazione tramite Inps o Caf.

 Le istruzioni, relative alle novità previste dalla Manovra 2023, devono ancora essere dettagliate. Nel frattempo i diretti interessati devono ancora seguire le indicazioni fornite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che sono state aggiornate nel corso della seconda metà del 2021 e che tengono conto di quanto introdotto attraverso il Decreto interministeriale 5 luglio 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 203 del 25 agosto 2021.

Per riuscire ad ottenere il Modello Isee le famiglie devono produrre i seguenti documenti per presentare la DSU:

  • *documenti anagrafici del dichiarante e del proprio nucleo familiare;
  • *documenti relativi ai redditi percepiti;
  • *documenti del patrimonio mobiliare e immobiliare;
  • *documentazione aggiuntiva, nel caso di persone con disabilità.

L’insieme di questa documentazione permette di fotografare la situazione economica della famiglia, che dovrà essere equiparata a quella degli altri nuclei familiari, in base ad una particolare scala di equivalenza.

Ricordiamo inoltre che ’Isee corrente permette di ottenere un quadro aggiornato, alla luce di eventuali variazioni reddituali o patrimoniali.

Isee 2023: i documenti del dichiarante e del nucleo familiare

Per effettuare la presentazione della DSU 2023 devono essere recuperati i documenti del soggetto, che presenta la dichiarazione, e quelli relativi al proprio nucleo familiare. Di questi documenti fanno parte:

  • documento di identità del dichiarante, che deve essere in corso di validità;
  • tessera sanitaria del dichiarante e di ogni componente del nucleo familiare;
  • dati relativi all’abitazione. Eventuale copia del contratto di locazione, con gli estremi della registrazione e le ricevute di pagamento, nel caso in cui si viva in affitto;
  • tutte le targhe dei veicoli di proprietà della famiglia: sia delle auto che delle moto.

Patrimonio mobiliare ed immobiliare

Il richiedente deve presentare anche tutte le informazioni relativa al patrimonio immobiliare e mobiliare posseduto al 31 dicembre 2021. In questo caso i documenti da presentare sono i seguenti:

  • estratti conto con giacenza media annuale dei depositi bancari e postali al 31 dicembre 2021;
  • azioni o quote detenute presso società od organismi di investimento collettivo di risparmio;
  • saldo contabile dei depositi bancari e postali;
  • dati identificativi del rapporto patrimoniale, codice fiscale dell’istituto bancario o società di gestione del patrimonio, data di apertura ed eventualmente di chiusura dei rapporti patrimoniali;
  • patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio. Questa documentazione deve essere presentata solo dai lavoratori autonomi e dalle società;
  • dati del patrimonio immobiliare, così come risultano dalle visure catastali;
  • documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero. Per gli immobili posseduti oltre confine è necessario comunicare il loro valore IVIE;
  • certificati catastali, atti notarili di compravendita ed eventuali successioni;
  • atto notarile di donazione di immobili;
  • certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
  • targa o estremi di registrazione al PRA di autoveicoli o motoveicoli di proprietà con cilindrata pari o superiore a 500 cc;
  • targa o estremi di registrazione al RID di navi e imbarcazioni da diporto.

Isee 2023: dichiarazione dei redditi

Per effettuare il calcolo del valore Isee 2023 è necessario fornire anche le indicazioni relative ai redditi del dichiarante e della sua famiglia. La situazione reddituale è quella relativa a due anni prima. I diretti interessati dovranno presentare i seguenti documenti:

  • *modello Redditi 2023 o modello 730, con riferimento al periodo di imposta 2022;
  • *certificazione Unica 2022;
  • *gli imprenditori agricoli devono presentare la dichiarazione Irap;
  • *eventuali assegni percepiti o corrisposti nel corso del 2021 per figli e coniuge;
  • *redditi da lavoro dipendente prestato all’estero e tassato esclusivamente nello stato estero;
  • *eventuali altre certificazioni che attestino compensi o indennità ricevute a vario titolo, che sono esenti ai fini Irpef.

Per il 2023 il riferimento è la situazione di redditi del 2021.

(Fonte: https://quifinanza.it/fisco-tasse/isee-2023-i-documenti-necessari-per-presentare-la-dsu/685907/) 

3 gennaio 2023

Rinnovo ISEE 2023

 💥💥💥U.Di.Con informa...💥💥💥

 È tempo di, ISEE ‼️


A partire da gennaio 2023 sarà possibile rinnovarlo. 

Per continuare ad usufruire dei relativi sussidi o bonus recati presso il tuo CAF entro e non oltre IL 31/01/2023


#udicon

#Sicilia

#isee2023






5 gennaio 2022

PosteItaliane: disponibili on-line i dati 2020 per la richiesta dell' ISEE. La certificazione è disponibile in tempo reale;

 

Poste Italiane: dal 3 gennaio disponibili on-line i 

dati 2020 per la richiesta dell'ISEE

ROMA, 5 GEN 2022 20:50

Dal 3 gennaio sarà possibile richiedere anche on-line i dati dei rapporti intercorrenti con Poste Italiane relativi all’anno 2020 e necessari per la presentazione dell'attestazione #ISEE (indicatore della situazione economica equivalente). La certificazione sarà disponibile in tempo reale; per poterla ottenere sarà necessario accedere tramite le proprie credenziali al sito poste.it nella sezione dedicata.

Il documento, che viene emesso su richiesta dell’intestatario, racchiude tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’ISEE relative ai prodotti finanziari, in particolare riporta saldo e giacenza media dei conti attivi/estinti nel corso d’anno 2020, dei libretti di risparmio, dei Buoni Fruttiferi Postali, delle Postepay nominative e delle Carte Enti Previdenziali, il valore nominale dei Fondi di Investimento, la posizione dei Deposito Titoli nonché l’attestazione dei premi versati per Polizze Assicurative ed è disponibile al seguente link:
**https://www.poste.it/prodotti/rilascio-certificazione-ai-fini-isee.html.

Sui siti poste.it e postepay.it, i dati per la presentazione dell’attestazione ISEE possono essere richiesti anche grazie all’Assistente Digitale di Poste Italiane.

Le nuove modalità di accesso al servizio confermano il processo di digitalizzazione avviato da Poste Italiane. Oggi sui canali digitali offerti dall’Azienda è infatti possibile accedere ai servizi offerti in totale sicurezza. Tramite il sito internet www.poste.it, ad esempio, i clienti registrati possono facilmente gestire il Conto BancoPosta o il Libretto di Risparmio, sottoscrivere un Buono Fruttifero on line, richiedere la spedizione di un pacco, attivare il servizio seguimi o acquistare prodotti filatelici. Le APP di Poste Italiane, disponibili su App Store e Google Play, sono completamente gratuite e sono utilizzabili in mobilità anche da chi non è titolare di un rapporto con l’Azienda, come un vero e proprio Ufficio Postale a casa dei cittadini. 

Poste Italiane - Media Relations

20 gennaio 2020

Numero di protocollo del Dsu in alternativa al modello Isee

 Numero di protocollo del Dsu in alternativa al modello Isee per l'iscrizione on line agli asili nido comunali 2020-2021

E' possibile indicare il numero di protocollo del Dsu, la Dichiarazione sostitutiva unica, nel caso in cui non sia ancora stato rilasciato il modello Isee, con scadenza 30 dicembre 2020, contenente entrambi i genitori, richiesto per completare la domanda di iscrizione on line agli asili nido comunali per l'anno scolastico 2020-2021.
gli asili nido comunali per l'anno scolastico 2020-2021. 
La procedura di compilazione telematica è stata integrata in modo da permettere il completamento dell’istanza anche ai genitori che non abbiano ancora ricevuto il modello Isee da allegare. L'istanza di iscrizione on line, deve essere inviata entro il 31 gennaio.

Fonte:comune di palermo

13 ottobre 2019

Cambia l’Isee: ecco le nuove modifiche




....Nuovo periodo di validità della Dsu, possibilità di aggiornare redditi e patrimoni all’anno precedente, mini Isee corrente: tutte le novità......

Cambiano ancora le disposizioni sull’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, in sostanza l’indice che misura la ricchezza delle famiglie, basandosi sui redditi, sul patrimonio e su ulteriori elementi significativi. In base alle nuove previsioni del ddl di conversione del decreto Crescita, la dichiarazione Isee, o Dsu (indispensabile per richiedere la maggior parte delle agevolazioni e delle prestazioni di assistenza, come il reddito di cittadinanza), avrà una validità differente...........
tutte le dichiarazioni Isee, o Dsu, presentate nel 2019 saranno valide sino al 31 dicembre 2019.
Per le Dsu presentate dal 1° gennaio 2020, la validità partirà dalla data di invio della dichiarazione al 31 dicembre dell’anno stesso.
I redditi ed i patrimoni saranno aggiornati all’anno precedente solo su richiesta del dichiarante, qualora l’aggiornamento risulti più conveniente per il nucleo familiare, presentando il modello Isee corrente, che dovrà essere aggiornato a breve. Nella generalità dei casi, invece, i patrimoni (mobiliari e immobiliari) ed i redditi saranno aggiornati al 31 dicembre del secondo anno che precede la presentazione della dichiarazione.
Dovrà contenere le seguenti informazioni:
  • dati anagrafici;
  • dati relativi ai redditi conseguiti: le informazioni saranno ricavate dalle banche dell’Agenzia delle entrate e dell’Inps; corrisponderanno a quanto riportato nelle dichiarazioni dei redditi (730 e modello Redditi) e saranno indicate tutte le prestazioni fornite dall’Inps, come la Naspi e le altre indennità di disoccupazione, o, ancora, il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza;
  • dati relativi alle retribuzioni in essere: lo stipendio normalmente percepito dal lavoratore, in particolare, figurerà nell’Isee in tempo reale grazie alla Co Unilav, la comunicazione obbligatoria inviata dai datori di lavoro, nella quale si deve indicare la retribuzione annua del neoassunto;
  • dati relativi agli immobili posseduti, che si ricaveranno dalle banche dati catastali;
  • dati relativi ai patrimoni mobiliari e finanziari posseduti, come titoli, conti correnti, libretti, carte: saranno disponibili, nel dettaglio, saldi e giacenze medie, grazie all’Anagrafe tributaria ed ai dati comunicati dalle banche.
  • Il decreto Crescita prevede anche nuove disposizioni sull’Isee corrente. Ad oggi, l’Isee corrente, che consiste in un aggiornamento della Dsu in corso di validità per adeguarla alla situazione reale, può essere richiesto se un componente del nucleo perde il lavoro. Per richiederlo, la variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare deve aver subito uno scostamento pari almeno al 25% rispetto alla situazione reddituale calcolata con la Dsu valida.
  • Con le nuove modifiche normative, è prevista la possibilità di aggiornare l’Isee in corso di validità anche nel caso in cui siano interrotti eventuali trattamenti di assistenza, di previdenza e indennità, compreso il reddito di cittadinanza, e nel caso in cui vi sia uno scostamento del 25% della situazione reddituale.
    Per l’operatività del mini Isee corrente occorre l’approvazione di un nuovo modulo sostitutivo della Dsu.
A cura di La Legge per Tutti..... una testata giornalistica fondata dall'avv. Angelo Greco

19 settembre 2019

Quando scade l’Isee?

Quando scade l’Isee?

Ricordiamo che, dal 1° gennaio 2020, tutte le dichiarazioni Isee avranno validità annuale (1° gennaio- 31 dicembre).
Superata la data di scadenza, è necessario presentare una nuova dichiarazione, perché la vecchia non può più essere considerata valida (in alcuni casi, per ottenere una situazione aggiornata, è possibile presentare la dichiarazione Isee corrente, prima della scadenza dell’Isee ordinario).
Dal 2020, i redditi indicati nella Dsu restano aggiornati ai 2 anni precedenti. I patrimoni non saranno più aggiornati al 31 dicembre dell’anno precedente, ma saranno uniformati ai redditi e saranno aggiornati al 2° anno precedente.

2 luglio 2018

Dal 1° luglio Bonus Acqua terza agevolazione in fatto di consumi “energetici”....

Si informa che a partire dal 1 luglio 2018 gli utenti del servizio idrico, in condizione di disagio economico, possono presentare domanda di bonus sociale.  

Chi ha i requisiti per richiedere il bonus elettrico e/o gas potrà richiedere anche il bonus per la fornitura idrica che consiste in uno sconto sulla tariffa relativa al servizio di acquedotto per gli utenti domestici residenti in condizione di disagio economico.
Dal 1° luglio è scattata la possibilità di presentare la richiesta per il bonus sociale idrico, meglio noto come Bonus Acqua, terza agevolazione in fatto di consumi “energetici” che coesiste col già consolidato duetto dei Bonus Luce-Gas.
Isee (Indicatore di situazione economica equivalente) presenterà un valore massimo non oltre gli 8.107,50 euro, limite che sale invece a 20.000 euro se si hanno più di 3 figli fiscalmente a carico; sono quindi - in buona sostanza - le stesse condizioni già previste per usufruire dei bonus luce e gas. I beneficiari si distinguono inoltre fra diretti e indiretti. I primi sono gli utenti già “direttamente” titolari di una fornitura per il servizio di acquedotto ad uso domestico residente; gli altri, invece, sono quei dichiaranti che fanno parte di nuclei a cui non è intestata un’utenza idrica specifica, ma che usufruiscono di un servizio attivato su scala condominiale (quindi, in altri termini, non un’utenza attivata ad hoc per un titolare membro del nucleo, ma un’utenza appartenente al condominio dove quel nucleo è residente).
Verrà erogato direttamente in bolletta per chi ha un contratto diretto, mentre l'utente indiretto, cioè la famiglia che vive in un condominio e non ha un contratto proprio di fornitura idrica, riceverà il Bonus sociale in un'unica soluzione dal gestore del servizio idrico con le modalità individuate da quest'ultimo (ad esempio su conto corrente o con assegno circolare non trasferibile)”
A parte l’attestazione Isee in corso di validità, il regolamento prevede che il dichiarante consegni un documento di identità, un'attestazione che contenga i dati di tutti i componenti del nucleo (nome, cognome e codice fiscale) e in più, se l'ISEE dovesse essere superiore a 8.107,5 euro (in ogni caso entro i 20.000), un'eventuale attestazione per il riconoscimento di famiglia numerosa (almeno 4 figli a carico).
Nel caso in cui la richiesta fosse avanzata per un’utenza diretta, per identificarla servirebbero il codice della fornitura (indicato in bolletta) e il nominativo del gestore idrico (in pratica la società che emette fattura). Nel caso invece delle utenze indirette (forniture condominiali) le informazioni del codice e del gestore non sarebbero obbligatorie, ma è comunque consigliabile averle a disposizione al momento della domanda (sono dati facilmente ottenibili dall’amministratore). È importante specificare, infine, che sebbene la possibilità di consegnare la domanda sia operativa dal 1° luglio, l’istanza vera e propria consente comunque al richiedente di vedersi riconosciuto il bonus retroattivamente a decorrere dal 1° gennaio.


****modulo di richiesta

***bando

fonte: Caf Acli-Comune di Palermo-

10 gennaio 2017

COMUNICATO INPS per la famiglia: bonus 2017

COMUNICATO INPS per la famiglia

Vi ricordiamo che:
1). il 15 gennaio scadono tutti gli ISEE fatti nel 2016, che devono essere rifatti per confermare il diritto alle prestazioni di cui usufruite (bonus bebè, ecc.). Gli ISEE vengono calcolati sui redditi di due anni prima (Certificazione Unica 2016). Quindi non dovete aspettare la nuova certificazione unica (ex CUD). Il mese di gennaio verrà pagato ma da febbraio, in assenza di nuovo ISEE, i pagamenti saranno bloccati fino ad acquisizione del documento. Non è necessario rifare domanda. Solo ISEE
2). Non è ancora possibile fare domanda per il cosiddetto  BONUS NUOVE MAMME 2017(bonus 800€. gravidanza). Dovete attendere la pubblicazione sul sito Inps (e in seguito qui) della circolare e della procedura.
 Lo stesso vale per il nuovo #BonusAsiloNido
3). Non ci sarà aumento del #BonusBebè nel 2016
4). I pagamenti sono tutti in ritardo questo mese. 
Le date vengono caricate in questi giorni nei servizi online. Intorno a metà mese dovrebbero cominciare ad arrivare i primi pagamenti di #bonusbebè, ecc.
5). Per i voucher babysitting e asili nido NON è stato ancora pubblicato il nuovo bando.
 Fino a quel momento dipendenti pubbliche e private non possono fare domanda perchè i fondi sono esauriti. 
E' invece vigente il nuovo bando per lavoratrici autonome e imprenditrici.
6). Il bonus bebè per i nati nel 2014 (e solo per questi) verrà erogato entro febbraio ai possessori di carta acquisti ordinaria senza bisogno di domanda.
(fonte https://www.facebook.com/INPS.PerLaFamiglia/)
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13 luglio 2016

ISEE disabili approvato nuovo modello DSU 2016

ISEE disabili
Approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il nuovo modello DSU 2016 disabili

nel calcolo ISEE 2016 disabili, sono state introdotte 2 importanti novità transitorie, che rimarranno in vigore fino a quando verrà modificata la normativa del DPCM n. 159/2013. 
Queste due novità riguardano il calcolo ISEE disabili e le franchigie.
Per quanto riguarda la prima novità, nuovo calcolo ISEE disabili 2016, ora non va tenuto conto delle pensioni di inabilità e delle indennità di frequenza e relative a cecità e sordità, in quanto somme atte a compensare un’oggettiva invalidità e non all’accrescimento della ricchezza del disabile o della sua famiglia.
Pertanto, è stato modificato il Quadro FC4 DSU ISEE disabili 2016 “Redditi e trattamenti da dichiarare ai fini ISEE”, prevedendo i soli trattamenti assistenziali, previdenziali e le indennità non soggetti ad IREPF e non erogati dall’INPS, fatta eccezione per quelli percepiti in ragione della condizione di disabilità.
La seconda novità in merito all'ISEE disabili 2016, è la modifica e l'introduzione di nuove franchigie ISEE 2016 disabili. 
Con la pubblicazione del Decreto 146 del 1° giugno 2016, sono state infatti eliminate le attuali franchigie ISEE disabili:
  1. 4.000 euro, per le persone con disabilità media;
  2. 5.500 euro, per i soggetti in possesso di disabilità grave (Legge 104);
  3. 7.000 euro, per i soggetti non autosufficienti
che risultavano differenziate tra maggiorenni e minorenni, con un aumento pari a 1000 euro in caso di disabili minori di 18 anni.
Le nuove franchigie ISEE disabili 2016, prevedono invece una maggiorazione pari allo 0,5 punti nella scala di equivalenza per ciascun componente del nucleo familiare disabile a prescindere dalla gravità della disabilità se media, grave o non autosufficiente.

 .......per semplificare le attività di elaborazione del nuovo valore ISEE l’Inps stesso provvederà, per i nuclei familiari con persone con disabilità o non autosufficienti, a ricalcolare d’ufficio gli ISEE in corso di validità presentati dal 1° gennaio 2016 ed attestati entro il 28 maggio 2016 con le seguenti eccezioni:
-  ISEE pari a zero (se presenti più indicatori in una stessa attestazione almeno uno pari a zero);
-  ISEE contestati ai sensi dell’articolo 11, comma 7 del D.P.C.M. n. 159 del 2013, per far rilevare le inesattezze riscontrate nei dati acquisiti dagli archivi dell’INPS o dell’Agenzia delle entrate.
-  ISEE calcolati con le previgenti regole ai quali però sia seguito, per lo stesso dichiarante, un successivo ISEE calcolato in base alle nuove disposizioni di cui all’articolo 2 sexies (ISEE attestati dal 29 maggio 2016).
Le operazioni di ricalcolo d’ufficio avverranno in ordine cronologico sulla base della data di presentazione della DSU originaria e si concluderanno entro il 10 settembre p.v.. L’attestazione degli ISEE ricalcolati potrà essere verificata dagli utenti interessati attraverso i canali messi a diposizione dall’Istituto (Caf)

Come verificare se l’ISEE è stato ricalcolato

Per verificare se l’ISEE è stato calcolato, si potrà agire attraverso i consueti canali di comunicazione all’utenza: Servizi on line – accesso tramite  Caf, 
(FONTE: http://www.guidafisco.it)

18 gennaio 2016

Isee, come funziona

*************Isee come funziona*************

Innanzitutto ricordiamo che cos’è e come funziona l’Isee: col termine Isee si intende la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), necessaria per richiedere quasi tutte le prestazioni sociali e le agevolazioni, con la quale è “misurata” la situazione economica della famiglia.

A seconda della prestazione richiesta, o della situazione in cui versa il nucleo familiare, variano i modelli da utilizzare:

– Isee ordinario o Isee Mini, utile per la generalità dei casi;
– Isee Minorenni, utile per alcuni nuclei monoparentali;
– Isee Università, utile per la richiesta di prestazioni di diritto allo studio;
– Isee sociosanitario, utile per richiedere prestazioni di natura sociale e sanitaria;
– Isee corrente, basato sui redditi degli ultimi dodici mesi;
– Isee integrativo, modello da compilare in caso di situazioni eccezionali o per integrazioni.
Nella dichiarazione devono essere indicati, oltre alla situazione personale e familiare, i seguenti dati, relativi ad ogni componente del nucleo:

– patrimonio immobiliare;
– patrimonio mobiliare (conti correnti, carte di credito, depositi, titoli…);
– redditi (per la maggior parte reperiti direttamente dall’anagrafe tributaria);
– possesso di veicoli.


Isee : giacenza media delle carte di credito

Le carte di credito prepagate con Iban, dal 2016, devono essere indicate tra i rapporti finanziari da inserire nel Quadro FC2 sez. I del modello. Questo comporta, in pratica, che le carte prepagate, da quest’anno, siano assimilate al possesso di un ordinario conto corrente: relativamente a queste carte, difatti, l’istituto di credito emittente deve fornire la giacenza media, per la relativa indicazione nell’Isee. Nell’Isee 2015, invece, era sufficiente inserire il valore al 31 dicembre dell’anno precedente.

La modifica è volta ad evitare comportamenti elusori, come l’azzeramento del saldo della carta al 31 dicembre, e si è resa necessaria anche in virtù del fatto che le prepagate con iban si stiano diffondendo sempre di più, e siano utilizzate in sostituzione dei conti tradizionali.

L’introduzione della giacenza media anche per le carte con Iban, però, può comportare dei problemi, qualora l’istituto di credito non rilasci il dato; in tal caso, sarà il contribuente a doverla quantificare, tramite il seguente procedimento:

– somma di tutti i numeri creditori annuali reperiti negli estratti conto, relativamente a ciascun rapporto;

– divisione della cifra totale per 365.

Ai fini del calcolo dell’Isee, può essere preso in considerazione il saldo al 31 dicembre se:

 la differenza tra il totale di tutti i saldi dei conti correnti indicati e il totale di tutte le giacenze medie è positiva;

 nel corso dell’anno precedente sono stati acquistati beni immobili, altre componenti del patrimonio mobiliare, o sono stati effettuati trasferimenti ad altri componenti del nucleo familiare.

È invece presa in considerazione la giacenza media se la differenza tra il totale di tutti i saldi dei conti correnti indicati e il totale di tutte le giacenze medie è negativa.


Isee : trasferimenti ai familiari

All’interno del modello Isee, come poc’anzi accennato, è specificato che anche i trasferimenti tra familiari rientrano negli incrementi del patrimonio mobiliare: questo, in quanto il calcolo del valore del patrimonio mobiliare in presenza di tale variazione risulterebbe falsato, al pari di quanto accadrebbe per l’acquisto di immobili o di titoli.


Isee Università

Ha subito delle recenti modifiche anche il modello Isee Università, con l’introduzione della casistica dello studente universitario con unico genitore separato, che deve essere indicata nella prima casella del Quadro C del modulo MB.2. La specifica della situazione è necessaria per valutare economicamente, in maniera differente dalla generalità delle ipotesi, il caso in cui nel nucleo sia presente un solo genitore, mentre l’altro risulta separato legalmente e non convivente.
Inoltre, nello stesso modello è specificato che, sebbene lo studente sia generalmente considerato autonomo quando possieda, in prima persona, un’adeguata capacità di reddito, qualora risulti sposato il requisito reddituale deve essere valutato tenendo conto anche dei redditi del coniuge. La specifica si è resa necessaria in quanto, se lo studente non possiede un reddito tale da renderlo indipendente, ma tale reddito è posseduto dal coniuge di quest’ultimo, si realizza comunque l’autonomia dal nucleo familiare originario.


Isee: rimborsi spese

Mentre all’interno dei precedenti modelli Isee non dovevano essere riportati i contributi percepiti a titolo di rimborso spese, qualora le spese fossero rendicontate, nell’Isee  alcuni contributi rendicontati devono essere inseriti comunque. In particolare, devono essere indicati i contributi percepiti quali rimborso spese per collaboratori domestici e addetti all’assistenza personale, in quanto si tratta di costi detratti dall’INPS in via automatica. L’indicazione deve essere effettuata nel Quadro FC8, alla sezione III.

(a cura di : http://www.laleggepertutti.it/)

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5 gennaio 2016

Isee 2016: nuovi modelli e istruzioni per la richiesta

  • logo dell'Inps


  • Tutti gli ISEE fatti nel 2015 scadono il 15 gennaio 2016!
  • Per richiedere, nel 2016, nuove prestazioni di sostegno al reddito (o rinnovarne di vecchi, come il bonus bebè, ecc.) è obbligatorio avere presentato la DSU per richiedere l'ISEE 2016.

  • Isee 2016: nuovi modelli e istruzioni per la richiesta

  • Con decreto 363 del 29 dicembre 2015 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, 
  • di concerto con il Ministero dell’Economia,  sono stati approvati i nuovi modelli Isee e le relative
  •  istruzioni che sostituiscono, dal 1° gennaio 2016, la precedente modulistica.

  • Si  riepilogano, di seguito, le principali modifiche ed integrazioni apportate alla modulistica e alle istruzioni ISEE:
  •  
  • -          sono state aggiornate le indicazioni agli anni e sono stati inseriti i riferimenti (righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e certificazioni fiscali relative all’anno d’imposta 2014;
  • -          è stata modificata la denominazione della casella riferita a soggetti minorenni, presente nel Quadro A dei moduli MB.1 e  MB.1rid, precisando meglio che tale casella deve essere barrata nel caso in cui il minorenne nell’anno di riferimento non abbia avuto trattamenti, redditi nonché patrimoni;
  • -          è stata introdotta per lo studente universitario la casistica dell’unico genitore separato. A tal fine è stato modificata la dizione della prima casella del Quadro C del modulo MB.2  per ricomprendere anche il caso in cui “nel nucleo è presente un solo genitore, mentre l’altro risulta separato legalmente e non convivente”;
  • -          è stato precisato nelle istruzioni che “l’adeguata capacità di reddito” deve essere riferita, in linea di principio, al singolo studente universitario. Se tuttavia questi è coniugato, il predetto requisito deve essere valutato tenendo conto anche dei redditi del coniuge dello studente universitario;
  • -          nelle istruzioni sono state inseriti alcuni chiarimenti in tema di patrimonio mobiliare (ad esempio viene specificato il criterio di conversione del patrimonio all’estero, viene precisato che tra gli incrementi del patrimonio mobiliare rientrano i “trasferimenti” tra componenti dello stesso nucleo familiare, vengono indicate le carte prepagate con IBAN tra i rapporti finanziari da inserire nel Quadro FC2 sez. I);
  • -          è stata introdotta una deroga al principio per il quale non vanno riportati in DSU i contributi  a titolo di rimborso spese laddove le spese siano rendicontate. In particolare, devono essere indicati i contributi per spese per collaboratori domestici e addetti all’assistenza personale poiché, seppur le stesse spese siano rendicontate, sono detratte dall’INPS in via automatica (Quadro FC8 sezione III);
  • -          è stato inserito nel Quadro FC8 del modulo FC.3 una casella da spuntare nell’ipotesi di componente esonerato dalla presentazione della dichiarazione fiscale o di sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali. Ciò consente una migliore individuazione delle ipotesi in cui i dati reddituali vengono autodichiarati dal dichiarante.
  • Resta fermo il precedente modello di attestazione relativo al 2015
  • Per la richiesta della nuova DSU potete rivolgervi presso un CAF
  • ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::


*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

***************DOMANDE IN TEMA FISCALE*****************

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