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5 giugno 2023

Deducibilità delle spese mediche per chi la 104

 

Deducibilità delle spese mediche per chi la 104

Sono deducibili dal reddito della persona con disabilità grave o dai familiari che lo hanno a carico:

  • le spese mediche generiche;
  • le spese di assistenza specifica (infermieri, operatori socio-sanitari, fisioterapista, personale addetto all’attività di animazione e di terapia occupazionale).

Si possono dedurre anche le attività di ippoterapia e musicoterapia, ma solo se una prescrizione medica ne attesti la necessità e solo a condizione che vengano eseguite in centri specializzati e direttamente da personale medico o sanitario specializzato.

Se la persona con disabilità grave è ricoverata in un istituto assistenziale e ricovero, non è possibile detrarre l’intera retta, ma solo la parte che riguarda le spese mediche e paramediche di assistenza specifica.

Le detrazioni delle spese mediche dall’imposta Irpef si distinguono in tre tipi:

  • visite specialistiche;
  • particolari analisi;
  • prestazioni chirurgiche.
  • In questi casi la detrazione è pari al 19% della spese sulla parte che eccede 129,11 euro.

Sono integralmente detratte del 19% queste spese:

spese per il trasporto in ambulanza del disabile;

  • per trasporto del disabile effettuato dall’ente o associazione, che ha rilasciato regolare fattura per il servizio di trasporto prestato o da altri soggetti;
  • spese per l’acquisto di poltrone per persone con inabilità e persone non deambulanti e con apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale;
  • spese di dispositivi medici rientranti tra i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento delle persone con disabilità (ad esempio stampelle).

Ricordiamo che gli iscritti Uniciv, hanno il 730 gratuito. 


Fonte: UNICIV - UNIONE INVALIDI CIVILI 

9 maggio 2023

Disabilità: permessi per i genitori e i prestatori di assistenza.

 Conciliare i tempi di lavoro con quelli di un familiare con disabilità non è facile. Per questo è possibile usufruire del congedo straordinario

Disabilità: permessi per i genitori e i prestatori di assistenza.

L’Inps ha di recente comunicato ulteriori chiarimenti in merito ai permessi della legge 104 e ai congedi straordinari per l’assistenza ai familiari con gravi disabilità.

Con la Circolare 39/2023, sono state presentate le novità in materia di congedo straordinario legge 104 per assistenza ai disabili.

In particolare:

  • modificato l’articolo 33 della legge 104/1992 eliminando il principio del “referente unico dell’assistenza”
  • novellato il comma 5 dell’articolo 34 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di congedo parentale ordinario e di prolungamento del congedo parentale;
  • modificato il comma 5 dell’articolo 42 del decreto legislativo n. 151/2001, introducendo il “convivente di fatto”, di cui all’articolo 1, comma 36, alla legge 20 maggio 2016, n. 76, tra i soggetti individuati in via prioritaria ai fini della concessione del congedo straordinario.

Pertanto fermo restando il limite complessivo di tre giorni di permesso mensile per l’assistenza allo stesso individuo, con disabilità in situazione di gravità, il diritto può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli aventi diritto, che possono fruirne in via alternativa tra loro.

Inoltre si prevede che i periodi di prolungamento del congedo parentale non comportano la riduzione di ferie, riposi e tredicesima o gratifica natalizia, a eccezione degli emolumenti accessori connessi all’effettiva presenza in servizio, salvo quanto espressamente previsto dalla contrattazione collettiva.

Infine si introduce il “convivente di fatto” tra i beneficiari, in base al quale “si intendono per «conviventi di fatto» due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile”.

Pertanto risulta possibile usufruire del congedo in esame secondo il seguente ordine di priorità:

  1. il “coniuge convivente”/la “parte dell’unione civile convivente”/il “convivente di fatto” della persona disabile in situazione di gravità;
  2. il padre o la madre, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità;
  3. uno dei “figli conviventi” della persona disabile in situazione di gravità;
  4. uno dei “fratelli o sorelle conviventi” della persona disabile in situazione di gravità;
  5. un “parente o affine entro il terzo grado convivente” della persona disabile in situazione di gravità.

Per fare domanda è possibile rivolgersi a info@uniciv.it

FONTE: https://www.uniciv.it/

5 maggio 2022

Legge 104, può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona con handicap.

 Stop al «referente unico» per assistere i parenti disabili. In futuro si potrà frazionare la fruizione dei permessi di cui all’articolo 33 della legge n. 104/1992 tra più soggetti aventi diritto fermo restando il limite complessivo di 3 giorni mensili.

Lo prevede un passaggio dello schema di decreto legislativo di ricezione della direttiva comunitaria 1158/2019 approvato dal Consiglio dei Ministri ad inizio aprile ed attualmente all’esame delle commissioni parlamentari di Camera e Senato. Con la modifica, pertanto, il diritto potrà essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli autorizzati a prestare assistenza purché la fruizione avvenga in via alternativa tra loro.

Divieto di Discriminazione

Il provvedimento rafforza una serie di tutele per i lavoratori dipendenti disabili o coloro che assistono i parenti disabili. In primo luogo viene sancito il divieto di discriminazione sul lavoro - costituite anche da tutte le ipotesi di trattamento meno favorevole - per ragioni connesse alla fruizione dei benefici concessi (o solo domandati) in considerazione della propria disabilità, o di quella di coloro ai quali essi prestano assistenza e cura. Con la relativa tutela giurisdizionale «rafforzata» prevista per le controversie di natura discriminatoria (art 28 del Dlgs n. 150/2011) con la possibilità di esperire il tentativo di conciliazione previsto dall’articolo 410 del cpc.

Sino ad oggi, infatti, il diritto alla fruizione dei permessi non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona con handicap. Per tale ragione quando il disabile assume il domicilio solo per un prefissato periodo di tempo presso la residenza di diversi parenti entro il secondo grado, ciascun avente diritto deve, di volta in volta, presentare l’istanza per ottenere il riconoscimento dei permessi al fine di prestare l’assistenza. In futuro, invece, sarà possibile fissare preventivamente che siano più d’uno i soggetti che usufruiranno dei permessi.

Lavoro Agile

Con un’altra modifica viene, infine, sancito il diritto alla priorità nella richiesta di effettuare il lavoro in modalità agile in favore dei lavoratori che usufruiscono delle due ore di permesso giornaliero o dei tre giorni mensili per l'assistenza al familiare affetto da disabilità grave.

La disposizione si adegua così alle richieste della direttiva comunitaria che prescrive agli Stati membri di assicurare la possibilità di accordi di lavoro flessibile anche nei confronti dei prestatori di assistenza, al fine di agevolare i carichi di cura gravanti sui lavoratori.

Fonte: Pensioneoggi.it

Addio al Referente Unico

Viene ribadita, poi, l’attuale disciplina secondo cui i tre giorni di permesso mensile per l'assistenza al familiare disabile grave, spettano anche alla parte di un'unione civile ed al convivente di fatto (adeguandosi, in tal senso, a quanto previsto dalla legge sulle unioni civili e alla sentenza della Corte Costituzionale n. 213/2016).

La novità sta nel fatto che viene introdotto - in luogo del principio del «referente unico» per l'assistenza a ciascuna persona disabile - l'opposto principio della frazionabilità del diritto ai permessi mensili tra più soggetti tra gli aventi diritto, fermo restando il limite complessivo dei tre giorni previsto dalla legge. Si tratta di una novità importante che, secondo la relazione illustrativa del governo, è volta «all'esigenza di una più equilibrata condivisione dei compiti di cura tra i familiari che lo accudiscono, evitando che ricadano di fatto sulle donne, per effetto di un consolidato stereotipo culturale di genere».


5 gennaio 2019

Legge 104: agevolazioni e benefici

I benefici che spettano ai destinatari della legge 104, cioè gli aiuti che la normativa prevede per i disabili e i loro familiari, sono numerosi e operano in campi diversi: molte di queste agevolazioni, tra l’altro, sono poco conosciute. Vediamo, in questa guida, tutte le agevolazioni previste dalla Legge 104, assieme agli altri benefici per chi è in possesso del riconoscimento di handicap, invalidità e non autosufficienza.
Indice
  • 1 Legge 104: chi sono i beneficiari?
    • 1.1 Permessi retribuiti per il lavoratore disabile
    • 1.2 Permessi retribuiti per i familiari del disabile
  • 2 Come usare i permessi della legge 104
  • 3 Domanda Legge 104
    • 3.1 Come viene accertata la disabilità?
  • 4 Permessi retribuiti Legge 104
  • 5 I giorni di permesso della legge 104 spettano ai familiari non conviventi?
  • 6 Al partner convivente spettano i giorni di permesso della legge 104?
  • 7 Al partner dell’unione civile spettano i giorni di permesso della legge 104?
  • 8 Congedo retribuito di due anni
  • 9 Prolungamento del congedo parentale
  • 10 Diritto alla scelta della sede
  • 11 Rifiuto al trasferimento
  • 12 Rifiuto di prestare lavoro notturno
  • 13 Rifiuto di prestare lavoro domenicale o festivo
  • 14 Contributi figurativi aggiuntivi
  • 15 Pensione anticipata
  • 16 Assegno ordinario d’invalidità
  • 17 Pensione d’invalidità civile
  • 18 Pensione d’inabilità
  • 19 Pensione per invalidi civili totali
  • 20 Indennità di accompagnamento
  • 21 Collocamento mirato
  • 22 Agevolazione Legge 104 per l’acquisto di veicoli
    • 22.1 Agevolazioni fiscali Legge 104: spettano per l’auto cointestata?
  • 23 Detrazione Irpef per figlio disabile a carico
  • 24 Contributo Inps da mille euro al mese
  • 25 Deduzione dal reddito delle spese mediche generiche e di assistenza specifica
  • 26 Detrazione dall’Irpef delle spese sanitarie per i disabili
  • 27 Detrazione dall’Irpef dei costi per l’abbattimento delle barriere architettoniche
  • 28 Detrazione Irpef dei costi di assistenza per i soggetti non autosufficienti
  • 29 Agevolazione Legge 104 per l’acquisto di pc e sussidi informatici
  • 30 Altre agevolazioni fiscali per disabili
  • 31 Ultime sentenze sulla legge 104
  • Tutte le risposte e tutti i dettagli sono disponibili a questo link:
  • LEGGE 104: AGEVOLAZIONI E BENEFICI

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