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23 dicembre 2025

Nuovi permessi retribuiti per gravi patologie 2026: istruzioni INPS

 

Nuovi permessi retribuiti per gravi patologie 2026: istruzioni INPS

In vigore dal 1° gennaio 2026 i permessi aggiuntivi per lavoratori con patologie oncologiche o croniche: regole, indennità e compilazione Uniemens

Con la circolare n. 152 del 19 dicembre 2025, l’INPS fornisce le prime istruzioni operative per l’attuazione dell’articolo 2 della legge 18 luglio 2025, n. 106, che introduce ulteriori permessi retribuiti per visite, esami e cure mediche in favore di

  1.  lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti o croniche,  e di 
  2. genitori di figli minori con le medesime patologie.

La misura, in vigore dal 1° gennaio 2026, interessa i lavoratori dipendenti del settore privato e comporta specifici adempimenti per i datori di lavoro, in particolare per quanto riguarda l’anticipazione dell’indennità economica e la corretta esposizione degli eventi nel flusso Uniemens.

1) La nuova legge 106 2025: beneficiari e condizioni

Il nuovo istituto trova fondamento nell’articolo 2 della legge n. 106/2025, che riconosce, in aggiunta alle tutele già previste dalla normativa vigente e dai contratti collettivi, dieci ore annue di permesso retribuito per:

  • lavoratori affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce;
  • lavoratori con malattie invalidanti o croniche, anche rare,
  • lavoratori con figlio minorenne affetto dalle medesime patologie.

Le patologie devono comportare una invalidità pari o superiore al 74%.

La disposizione si applica esclusivamente ai lavoratori dipendenti, restando escluse la Gestione separata e il lavoro autonomo.

I permessi possono essere utilizzati per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche o cure mediche.

È inoltre richiesto che il rapporto di lavoro sia in essere al momento della fruizione del permesso.

Ai fini del riconoscimento del diritto al permesso è necessario:

  • il verbale di invalidità civile (≥ 74%);
  •  prescrizioni mediche rilasciata dal medico di medicina generale o da uno specialista di struttura pubblica o accreditata.
  • Per i figli minori, il requisito sanitario è soddisfatto anche con il riconoscimento dell’indennità di frequenza.

Il lavoratore interessato deve fare richiesta, nelle modalità indicate dal datore di lavoro, nel rispetto della normativa in materia di tutela dei dati personali, e dichiarare di essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge (prescrizione medica  e  riconoscimento del grado di invalidità civile pari o superiore al 74%).

ATTENZIONE Una volta fruito il permesso, il lavoratore deve produrre al datore di lavoro l’attestazione  rilasciata dalla struttura presso la quale ha effettuato le prestazioni sanitarie prescritte.

2) Indennità economica per i permessi come si calcola

La novità più rilevante riguarda la natura economica del beneficio. Per le dieci ore annue di permesso aggiuntivo è infatti prevista un’indennità economica, determinata secondo le regole della malattia comune.

Nel settore privato: l’indennità è anticipata dal datore di lavoro e poi  l’importo è recuperato tramite conguaglio contributivo INPS. 

Nel settore pubblico l'indennità è erogata dall'Ente di appartenenza

La misura dell’indennità è pari al 66,66% della retribuzione media globale giornaliera (RMGG). 

Pertanto, per calcolare il trattamento economico spettante per ciascuna ora di permesso fruita, il datore di lavoro deve:

  • determinare la retribuzione oraria dividendo la RMGG per il numero di ore lavorative previste giornalmente, sulla base del contratto di riferimento;
  • applicare la percentuale di indennizzo del 66,66


ElementoValore
Ore annue di permesso10 ore
Decorrenza1° gennaio 2026
Misura indennità66,66% RMGG
Soggetto anticipatoreDatore di lavoro
RecuperoConguaglio Uniemens

La fruizione è consentita solo in ore intere, non frazionabili, il diritto per il figlio minore è autonomo rispetto a quello spettante al lavoratore per sé stesso.

3) Le istruzioni operative per Uniemens

Dal punto di vista operativo, la circolare INPS introduce un nuovo codice evento Uniemens:

PCM – Permessi per visite, esami e cure mediche per patologie oncologiche, invalidanti e croniche.

Il codice deve essere utilizzato dal flusso di competenza gennaio 2026, con esposizione:

  • nell’elemento <CodiceEvento> di <Settimana>;
  • nel calendario giornaliero, indicando il numero di ore fruite;
  • nel campo <DiffAccredito>, valorizzando la retribuzione persa.

Ai fini del conguaglio dell’indennità anticipata, i datori di lavoro devono utilizzare il codice causale “0060”, indicando:

codice fiscale del lavoratore o del dante causa;

  • periodo di competenza;
  • importo conguagliato.

Sono inoltre previste istruzioni differenziate per:

  • operai agricoli a tempo indeterminato;
  • operai agricoli a tempo determinato e lavoratori domestici (con rimborso diretto INPS);
  • lavoratori iscritti alla Gestione pubblica, per i quali è istituito il Tipo Servizio “4G”.
FONTE: https://www.fiscoetasse.com/

10 ottobre 2025

Il collocamento mirato categorie protette (L.68/99)

Come funziona l’iscrizione al collocamento mirato (L.68/99)?

È un passaggio fondamentale per accedere alle opportunità di lavoro dedicate alle persone appartenenti alle categorie protette.
Conoscere i propri diritti è il primo passo per affrontare con sicurezza il percorso professionale.
La L.68/99 regola l’inserimento mirato delle persone appartenenti alle categorie protette, garantendo strumenti e tutele specifiche per favorire l’inclusione lavorativa.
Ecco step, documenti e riferimenti utili per orientarti al meglio.

fonte: https://www.facebook.com/jobmetoo






4 febbraio 2025

Esonero contributivo fino a tremila euro per le mamme lavoratrici

 Esonero contributivo fino a tremila euro per le mamme lavoratrici

 La decontribuzione per le lavoratrici madri di tre o più figli è valida fino al 31 dicembre 2026 e si applica anche in caso di nascita, affido o adozione di un terzo figlio.

📌 La legge di bilancio 2025 ha introdotto un nuovo esonero parziale per le lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro dipendente, sia a tempo determinato che indeterminato, con reddito annuo fino a 40.000 euro, nonché in favore delle lavoratrici autonome.
Da gennaio 2025, possono beneficiarne le lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Dal 2027, le lavoratrici madri di tre o più figli potranno beneficiare dell'agevolazione fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo.

L’Inps riassume e precisa la portata applicativa, sotto il profilo temporale, del cosiddetto «Bonus mamme» previsto dalla legge di bilancio 2024, alla luce della nuova e diversa misura introdotta dalla legge di bilancio 2025. Nello specifico, - spiega - la legge di bilancio 2024 ha previsto un esonero totale della quota di contribuzione previdenziale a carico del lavoratore, nel limite massimo di 3.000 euro annui, in favore delle lavoratrici madri di tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.

L’esonero è valido dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 ed è applicabile solo alle lavoratrici con contratto dipendente a tempo indeterminato, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico. In via sperimentale, per il solo anno 2024, questo esonero è stato esteso anche alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Dal punto di vista temporale, pertanto, mentre la misura in favore delle lavoratrici madri di due figli ha cessato di avere applicazione alla data del 31 dicembre 2024, l’esonero per le lavoratrici madri di tre o più figli rimane valido fino al 31 dicembre 2026 e si applica anche in caso di nascita, affido o adozione di un terzo figlio intervenuti entro questa data.

La legge di bilancio 2025 ha introdotto un nuovo esonero parziale per le lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro dipendente, sia a tempo determinato che indeterminato, con reddito annuo fino a 40.000 euro, nonché in favore delle lavoratrici autonome.

A decorrere dal 1° gennaio 2025, possono beneficiare di tale misura le lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Dal 2027, le lavoratrici madri di tre o più figli potranno beneficiare dell’agevolazione fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo.

Le modalità operative del nuovo esonero saranno definite con un decreto del ministero del Lavoro e dell’Economia e l’Inps fornirà successivamente le istruzioni per la sua applicazione.

FONTE: https://gds.it/ GIORNALE DI SICILIA .....

INPS: https://t.co/5vbN4uW9rj


13 dicembre 2024

Scuola, è partito il bando per 19mila docenti, entro lunedì 30 dicembre la domanda di partecipazione al concorso PNRR 2 per insegnanti di ogni ordine e grado

 

Scuola, è partito il bando per 19mila docenti

Chi aspira ad entrare nel mondo della scuola ha l'opportunità di presentare entro lunedì 30 dicembre la domanda di partecipazione al concorso PNRR 2 per insegnanti di ogni ordine e grado: a disposizione oltre 19mila posti.

Scuola, nuovi concorsi per oltre 19mila docenti

Fino alle 23.59 di lunedì 30 dicembre 2024, sarà possibile presentare la domanda di partecipazione alle nuove procedure concorsuali ordinarie, nell’ambito del cosiddetto «concorso PNRR 2», per le scuole di ogni ordine e grado. Del totale dei circa 19mila posti messi a bando, 8.355 sono destinati alla Scuola primaria e dell’infanzia e 10.677 alla Scuola secondaria di I e II grado.

«L’avvio dei nuovi concorsi segna una tappa fondamentale per rafforzare il sistema scolastico italiano», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. «La selezione rientra nel piano del Governo per l’assunzione di 70.000 docenti entro il 2026: l’obiettivo è garantire agli studenti un’istruzione di qualità e al passo con le sfide del nostro tempo, che sappia sostenere e valorizzare i talenti di ciascuno». «Con 19.032 posti a disposizione, di cui il 25% – pari a 4.840 cattedre – riservato al Sostegno, stiamo investendo su una scuola che sia motore di crescita e inclusione».

I requisiti per partecipare ai concorsi

Partecipano al concorso gli aspiranti docenti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento.
Per la Scuola secondaria possono partecipare anche coloro che, in possesso del titolo di studio previsto, hanno svolto tre anni di servizio negli ultimi cinque oppure hanno acquisito i 24 Cfu/Cfa previsti dall’ordinamento. Inoltre, possono partecipare con riserva coloro che non hanno ancora concluso i percorsi abilitanti attivati nell’anno accademico 2023/2024.

Ogni partecipante potrà presentare domanda per una sola regione e per una singola classe di concorso, con distinzione tra la scuola secondaria di primo grado, secondo grado e le specifiche procedure per il sostegno.

I candidati possono inoltrare la domanda di partecipazione attraverso il Portale unico del reclutamento, disponibile all’indirizzo www.inpa.gov.it. Per accedere alla compilazione è necessario possedere le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o della Carta di Identità Elettronica (CIE). In alternativa, è possibile utilizzare la Piattaforma Concorsi e Procedure Selettive, accessibile tramite il sito ufficiale del Ministero (www.mim.gov.it), seguendo il percorso «Argomenti e Servizi > Servizi > lettera P > Piattaforma Concorsi e Procedure selettive».

TUTTI I DETTAGLI E LE PROVE....

fonte: https://www.donnamoderna.com/

DDL LAVORO APPROVATO IN SENATO. DAL CNEL LA SCHEDA CON I PRINCIPALI CONTENUTI DEL PROVVEDIMENTO

 DDL LAVORO APPROVATO IN SENATO. DAL CNEL LA SCHEDA CON I PRINCIPALI CONTENUTI DEL PROVVEDIMENTO...

Il provvedimento ha completato l’iter di approvazione in Senato

L'Aula del Senato ha definitivamente approvato il Ddl Lavoro collegato alla legge di Bilancio.

I 34 articoli del provvedimento introducono norme di semplificazione e regolazione, con particolare riferimento ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, della disciplina dei contratti, dell'adempimento degli obblighi contributivi e degli ammortizzatori sociali, 

Pubblichiamo la scheda redatta dal CNEL sui principali contenuti del DDL “Lavoro” così approvato l’ 11 dicembre in via definitiva dal Senato.

 La costituzione della rendita vitalizia diventa imprescrittibile per i lavoratori con la possibilità di recuperare più facilmente i contributi omessi dal datore di lavoro.

Disco verde definitivo al collegato lavoro, il provvedimento collegato alla manovra di bilancio dello scorso anno: il Senato ha infatti approvato l’altro giorno in via definitiva il disegno di legge recante «Disposizioni in materia di lavoro» con 81 voti favorevoli, 47 contrari e un'astensione. All’interno del provvedimento ci sono diverse novità che incidono sul sistema previdenziale.

Costituzione della Rendita Vitalizia

La vigente disciplina sulla costituzione di rendita vitalizia prevede, nell’ordinario termine di prescrizione decennale, due possibilità: che la richiesta all’Inps venga fatta dal datore di lavoro oppure, in via sostitutiva, dal lavoratore, per i casi cui non possa ottenerla dal datore di lavoro. Il ddl lavoro aggiunge una nuova possibilità, non soggetta a prescrizione, utilizzabile nel caso in cui le prime due possibilità siano prescritte. La nuova possibilità è esercitabile con onere finanziario a carico esclusivo del lavoratore, la cui misura è determinata con i criteri utilizzati per il calcolo dell’onere di riscatto. La rendita ha la funzione di coprire la pensione o la quota di pensione che sarebbe spettata al lavoratore in relazione ai contributi omessi.

Debiti contributivi in 60 rate

A decorrere dal 1° gennaio 2025, sarà possibile rateizzare fino ad un massimo di 60 rate mensili i debiti per contributi, premi e accessori di legge, dovuti all’Inps e all’Inail e non affidati agli agenti della riscossione, nei casi da definirsi con decreto ministeriale e secondo i requisiti, i criteri e le modalità (inerenti anche al versamento) stabiliti da un atto emanato dal consiglio di amministrazione dei due enti.

La nuova norma costituisce una disposizione speciale rispetto alla disciplina vigente per gli enti gestori di forme di previdenza obbligatoria, la quale prevede la possibilità della concessione di rateazioni fino a ventiquattro mesi o, previa autorizzazione ministeriale, fino a trentasei mesi, ovvero, in casi specifici e sempre previa autorizzazione ministeriale, fino a sessanta mesi.

Fondo Credito

L’adesione facoltativa al Fondo Credito, la gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali a cui possono iscriversi i dipendenti e/o pensionati pubblici, viene consentita senza più limiti temporali. Attualmente, infatti, il dipendente pubblico per mantenere l’iscrizione al Fondo deve fare richiesta all’Inps entro l’ultimo giorno di servizio. Grazie al provvedimento, invece, l’adesione potrà avvenire anche successivamente (qui i dettagli).

Vengono uniformate le date di presentazione delle domande di verifica delle condizioni per il conseguimento della pensione anticipata dei lavoratori precoci a quelli per l'ape sociale. I termini saranno: 31 marzo; 15 luglio e 30 novembre di ciascun anno (qui i dettagli).

Cassa integrazione compatibile con il lavoro

Si amplia la compatibilità dei trattamenti ordinari o straordinari di integrazione salariale con lo svolgimento di attività lavorativa, sia subordinata che autonoma. Il lavoratore che svolge attività di lavoro autonomo o subordinato durante il periodo di integrazione salariale non ha diritto al relativo trattamento per le giornate di lavoro effettuate mentre l’indennità potrà essere fruita per le giornate non oggetto di prestazione lavorativa. La disposizione traduce in norma un orientamento giurisprudenziale già espresso dalla Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 12487/1992, ha previsto che «lo svolgimento di attività lavorativa remunerata, sia essa subordinata od autonoma, durante il periodo di sospensione del lavoro con diritto all'integrazione salariale comporta non la perdita del diritto all'integrazione per l'intero periodo predetto ma solo una riduzione dell'integrazione medesima in proporzione ai proventi di quell'altra attività lavorativa».

Dimissioni di Fatto

Dopo più di 15 giorni di assenze ingiustificate, quando non è previsto un diverso termine dal Ccnl, il rapporto di lavoro si intenderà risolto per volontà del lavoratore e non si applica la disciplina delle dimissioni online. La norma risolve la questione dei furbetti della Naspi: può essere richiesta solo dai lavoratori che hanno involontariamente perso il lavoro, mentre non se ne ha diritto quando il rapporto è cessato per dimissioni o per risoluzione consensuale salvo eccezioni (dimissioni per giusta causa o durante la maternità). In sostanza l’assenza ingiustificata e prolungata viene equiparata alle dimissioni volontarie e, pertanto, non darà più diritto alla disoccupazione indennizzata. 


-------> federazione-fna SCHEDA DDL LAVORO CNEL.



fonte: https://www.federazione-fna.it/

          https://www.pensionioggi.it/

10 ottobre 2024

Bonus Natale 2024 per i lavoratori dipendenti

 

Comunicato stampa del 10 ottobre 2024

Bonus Natale 2024 per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro. Richiesta al datore di lavoro per l’accredito con la prossima tredicesima

Pronte le indicazioni dell’Agenzia sul “Bonus Natale”, l’indennità prevista per quest’anno dal Dl Omnibus (Dl n. 113/2024) a favore dei lavoratori dipendenti in possesso di alcuni requisiti di reddito e familiari. Con la circolare n. 19/E - pdf di oggi, le Entrate spiegano a chi spetta il beneficio di importo fino a 100 euro e le regole per ottenerlo in busta paga insieme alla tredicesima mensilità, che viene in genere corrisposta nel mese di dicembre. Il documento di prassi fornisce anche istruzioni ai sostituti d’imposta che erogano il bonus: l’importo dovrà essere parametrato ai giorni di lavoro, mentre non cambierà in base al tipo di contratto (es. a tempo determinato o indeterminato) o all’articolazione dell’orario di lavoro (es. part-time).

A chi spetta il bonus Natale - Tre i requisiti necessari per i dipendenti che intendono richiedere il bonus: avere nel 2024 un reddito complessivo non superiore a 28mila euro; avere sia il coniuge sia (almeno) un figlio fiscalmente a carico e avere “capienza fiscale”, ovvero un’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente di importo superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente (art. 13 comma 1 del Tuir). Con riguardo al limite dei 28mila euro, la circolare chiarisce che non concorre al calcolo il reddito dell’abitazione principale e delle relative pertinenze. Quanto invece al secondo requisito, il documento precisa che occorre avere il coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato, entrambi (coniuge e figlio) fiscalmente a carico. In presenza di un nucleo familiare monogenitoriale, il bonus è riconosciuto al dipendente con almeno un figlio fiscalmente a carico.

Come richiedere il contributo - Per ottenere il bonus, il lavoratore dipendente deve presentare al datore di lavoro una richiesta scritta in cui dichiara di averne diritto, indicando il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico (o dei soli figli in caso di nucleo familiare monogenitoriale). In particolare, il dipendente è tenuto a comunicare - tramite autocertificazione - di possedere i requisiti di reddito e familiari previsti dalla norma. Il sostituto d’imposta riconoscerà l’indennità insieme alla tredicesima mensilità e potrà recuperare le somme sotto forma di credito da utilizzare in compensazione.

 FONTE: AGENZIA DELLE ENTRATE

Roma, 10 ottobre 2024

5 luglio 2024

ADI - Criticità piattaforma SIISL

 In questi giorni si è evidenziata la problematica delle domande ADI sospese per la mancata sottoscrizione del PADI (Patto di Attivazione Digitale Individuale) da parte degli utenti individuati attivabili al lavoro e la conseguente mancata presentazione/convocazione al Centro per l’Impiego. 

Il problema su piattaforma SIISL è stato risolto, su impulso dell’Assessorato Attività Sociali del Comune di Palermo, in raccordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Si avvisa pertanto che dal 04/07/2024 i beneficiari con la domanda ADI sospesa per la motivazione di cui sopra, potranno sottoscrivere il PADI, collegandosi con lo SPID su piattaforma SIISL, al fine di consentire al Centro per l’Impiego di poter visualizzare i beneficiari attivabili al lavoro che dovranno sottoscrivere il Patto di Servizio (PdS).

Esclusivamente coloro che hanno la domanda ADI sospesa per mancata sottoscrizione PADI e Patto di Servizio potranno recarsi, dopo aver sottoscritto il PADI online, al Centro per l’Impiego nei giorni di Lunedì, Martedì e Giovedì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00.

La domanda tornerà in stato “accolta” solo quando l’INPS avrà acquisito l’informazione dal Centro per l’Impiego di avvenuta sottoscrizione del Patto di Servizio.

Si rassicurano gli utenti che la mensilità o le mensilità non percepite a causa della sospensione verranno recuperate nei mesi successivi.


FONTE: COMUNE DI PALERMO

28 giugno 2024

Lavoro al Comune per operatori sociali: maxi-concorso a Monreale e Palermo

 

Lavoro al Comune per operatori sociali: maxi-concorso a Monreale e Palermo


 




                                                                 Alberto Arcidiacono, sindaco di Monreale


Il maxi-concorso di Monreale e Palermo offre opportunità di lavoro per operatori sociali. Bandi pubblicati su InPA, domande entro il 13 luglio 2024

Si apre una grande occasione per tutti gli operatori sociali che desiderano lavorare nei Comuni di Monreale e Palermo. Da oggi, sul Portale InPA, sono disponibili i bandi di concorso per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di diverse figure professionali: 33 Assistenti sociali (3 per Monreale e 33 per Palermo), 1 Educatore di Prima Infanzia per il Comune di Monreale, 4 Esperti di Area Socio-assistenziale (EASA) e 2 Pedagogisti per il Comune di Palermo. Nei prossimi giorni, verrà pubblicato anche il bando per 1 Psicologo per il Comune di Monreale. Questo maxi-concorso rappresenta il culmine del progetto di potenziamento dei servizi sociali del Comune di Monreale, iniziato quasi un anno fa sotto la guida dell’ex Assessore al Personale Fabrizio Lo Verso. La procedura concorsuale, fortemente sostenuta dai sindaci Alberto Arcidiacono e Roberto Lagalla, è il risultato di un accordo sottoscritto dai due Comuni a marzo 2024, frutto dell’intenso lavoro degli uffici coordinati dal Segretario generale del Comune di Monreale, Giovanni Impastato, e dagli assessori competenti di Palermo e Monreale.


La collaborazione con l’Università di Palermo e SeleTEK

Gli Uffici del Comune di Monreale, responsabili dell’intera procedura, saranno affiancati dall’Università degli Studi di Palermo e dalla società SeleTEK nella gestione del maxi-concorso.

Le fasi del concorso e la scadenza per le domande

Il concorso prevede due prove, una scritta e una orale, che si svolgeranno durante i mesi estivi. Successivamente, verranno valutati i titoli di studio e professionali dei candidati. Le domande di partecipazione possono essere inviate tramite il Portale InPA entro il 13 luglio 2024.

fonte: https://monrealelive.it/

15 aprile 2020

Le misure di igiene e sicurezza anticontagio previste dal Decreto per gli esercizi commerciali: accessi controllati, igienizzante mani alla cassa, aerazione, mascherine......

  • Le misure di igiene e sicurezza anticontagio previste dal Decreto per gli esercizi commerciali: accessi controllati, igienizzante mani alla cassa, aerazione, mascherine.
    Se queste sono le norme minime obbligatorie, c’è poi un’ulteriore serie di misure che il Decreto «raccomanda» e le riporta in uno specifico allegato, contraddistinto dal numero 5, intitolato “Misure per gli esercizi commerciali”. Ecco quali sono:
  • tutti «gli esercizi commerciali la cui attività non e’ sospesa ai sensi del presente decreto sono tenuti ad assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni».
  • Mantenimento del distanziamento interpersonale in tutte le attività e loro fasi.
  • Garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte al giorno ed in funzione dell’orario di apertura.
  • Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
Il decreto richiama, infine, le norme igieniche e sanitarie che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere, ma è sempre bene ribadirle: lavarsi spesso le mani (per questo nei locali pubblici, come i supermercati e le farmacie, dovranno esserci a disposizione dei clienti le soluzioni idroalcoliche o gel disinfettanti); mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro ed evitare contatti più ravvicinati, strette di mano e abbracci; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; pulire le superfici di uso comune.

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