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19 aprile 2016

Certificati anagrafici: se ad uso notifica sono esenti da bollo

Certificati anagrafici: se ad uso notifica sono esenti da bollo

Se richiesti dagli studi legali, ad uso notifica atti giudiziari, i certificati anagrafici devono essere rilasciati in esenzione dall'imposta di bollo, giacché funzionali al procedimento giurisdizionale. Lo ha chiarito l'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 24/E del 18 aprile 2016, rispondendo a un quesito del ministero dell'interno sulla base di quanto affermato da un ordine degli avvocati.

Fonte: Certificati anagrafici: se ad uso notifica sono esenti da bollo 
(www.StudioCataldi.it) 


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29 febbraio 2016

Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli

 ***********************Il Comune di Monreale*********************
                                                  RENDE NOTO
 Che è indetto avviso pubblico per la raccolta delle domande di contributo a valere sul Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, di cui all’art.6 del D.L. 31 agosto 2013 n. 102. A tal fine è indetta procedura per la formazione di un elenco di beneficiari, residenti nel Comune di Monreale, nei cui confronti sia stato emesso provvedimento di rilascio dell’alloggio per morosità incolpevole.
 A partire dall’1 Marzo 2016 e fino al 31 marzo 2016 i cittadini in possesso dei requisiti e delle condizioni richiesti potranno presentare istanza per l’accesso ai contributi in favore degli inquilini morosi incolpevoli, secondo le modalità di seguito riportate, che verranno erogati nei limiti delle disponibilità finanziarie destinate al Comune di Monreale, giusta Decreto Dirigente Generale n. 3251 del 28 dicembre 2015, utilizzando gli appositi moduli in distribuzione presso l’Area Promozione Sociale, oppure scaricabili dal sito Internet del Comune di Monreale

**** ISTANZA....

***** Pubblicazione del bando

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14 gennaio 2016

BONUS BEBE’ 2016

Si tratta sempre della prevista agevolazione a favore delle famiglie con reddito ISEE basso. Quest’ultima, in base a quanto disposto dalla nuova manovra finanziaria verrà, quindi, erogata anche per i soggetti che sono nati o adottati nel corso del 2016.
Il Bonus Bebè, infatti, viene confermato per tutto il 2016 ai genitori di nuovi nati e a quelli che nel corso dell’anno appena iniziato avranno in adozione un bambino.
IN CHE COSA CONSISTE IL BONUS BEBE’ 2016?
Esso consiste nell’erogazione ai genitori di un assegno “sussidiario” a partire dal momento della nascita del bambino, o in caso di adozione dalla sua entrata in famiglia, fino al compimento del suo terzo anno di vita.
QUALI SONO I REQUISITI PER OTTENERE IL BONUS BEB’ 2016?
Come confermato dallo scorso anno, possono richiedere il Bonus Bebè anche nel 2016 i genitori di bambini nati o adottati dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017.
Per poter accedere al trattamento, tuttavia, si deve rispettare un solo parametro di natura economica, e cioè possedere un reddito ISEE non superiore a 25mila euro l’anno.
A QUANTO AMMONTA IL BONUS BEBE’ 2016?
L’ammontare stabilito per il Bonus non diverge da quello previsto per il 2015. Le modalità di erogazione, quindi, saranno due sulla base dell’importo dell’ISEE del nucleo familiare beneficiario.
1) 80 EURO MENSILI
Le famiglie interessate, sempre se rispondenti ai requisiti richiesti, potranno incassare un importo di 960 euro annui, versati in 12 rate mensili da 80 euro ciascuna qualora il reddito ISEE rientri entro la soglia dei 25mila euro.
2) 160 EURO MENSILI
Nel caso in cui, invece, il nucleo familiare beneficiario possieda un ISEE che non supera i 7mila euro annui le quote mensili del bonus potranno aumentare fino a 160 euro, corrispondenti a 1.920 euro annui, sempre suddivise in 12 rate.
COME E QUANDO PRESENTARE DOMANDA?
Ai fini della richiesta del Bonus Bebè 2016, si ricorda che la domanda deve essere presentata soltanto da uno dei genitori conviventi con il figlio per via telematica all’INPS, tramite il portale dell’Istituto di Previdenza, ricordando di essere provvisti di Carta dei Servizi e di codice PIN di accesso.
La domanda per poter ottenere il Bonus Bebè 2016 deve, inoltre, essere inviata a partire dal giorno della nascita del bambino oppure del suo ingresso nel nucleo familiare, non andando oltre i 90 giorni.
IL BONUS BEBE’ E’ SOGGETTO A TASSAZIONE?
Il Bonus Bebè che verrà erogato nel corso del corrente anno non concorrerà alla formazione del reddito imponibile e pertanto non sarà soggetto ad alcuna tassazione.
QUANDO PUO’ ESSERE INTERROTTO IL BONUS BEBE’ 2016?
Il Bonus Bebè 2016 può subire un’interruzione nei seguenti casi:
-  mancata sussistenza dei requisiti economici richiesti (reddito ISEE);
- intervenuto decesso del bambino;
- intervenuta revoca dell’adozione;
- affidamento in via esclusiva del bambino al genitore che risulta il non richiedente del bonus.
(a cura di http://www.leggioggi.it/)
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13 gennaio 2016

Servizio Civile Nazionale--GARANZIA GIOVANI

immagine

Servizio Civile Nazionale

( scadenza 08-FEB-16)

In data 31/12/2015 l'Ufficio per il Sevizio Civile Nazionale del Dipartimento della Gioventù e del SCN presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (DGeSCN) ha pubblicato il Bando di candidatura per i progetti di Servizio Civile Nazionale in attuazione del programma'Garanzia Giovani' http://www.serviziocivile.gov.it/main/garanzia-giovani/bandi-garanzia-giovani/bandogg_31122015/

valutando positivamente ambedue i due progetti presentati dall'Ente Comune di Palermo così denominati:

- A SCUOLA CON TE - GARANZIA GIOVANI

- CI SEI ANCHE TU - GARANZIA GIOVANI


specificatamente destinati a giovani disoccupati e che non abbiano in corso alcun percorso di studi o formativo.

Possono candidarsi tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni, che abbiano i requisiti richiesti dall'Art. 3 del Bando (è fondamentale leggere l'intero bando prima di candidarsi, comprese le note in calce). http://www.serviziocivile.gov.it/media/597949/bando-gg-sicilia.pdf

Le domande di candidatura dovranno essere presentate entro le ore 14.00 del 08/02/2016 presso - Assessorato alla Cittadinanza Sociale del Comune di Palermo via Garibaldi, 26 - Palazzo Natale di Monterosato 90133 Palermo.

L'istanza può essere inviata anche a mezzo PEC al seguente indirizzo:

settoreservizisocioassistenziali@cert.comune.palermo.it 

I testi dei progetti dell'Ente accreditato in III classe NZ 06477 'Comune di Palermo' sono disponibili in allegato.

Si invitano tutti i candidati interessati ai nostri progetti a prestare massima attenzione alle istruzioni indicate nei testi di progetto al fine di poter compiutamente redigere la domanda di candidatura per le parti che attengono all'autodichiarazione ex DPR 445/2000 in merito alla conoscenza del progetto

Le domande non conformi alle disposizioni del Bando e/o istruzioni contenute nei testi di progetto verranno automaticamente escluse.
Tutte le informazioni che riguardano i candidati saranno pubblicate sul portale del Comune di Palermo nell'area dedicata al Servizio Civile Nazionale o direttamente agli indirizzi e-mail degli interessati.

Si chiede pertanto ad ogni candidato di indicare un valido indirizzo e-mail personale poichė nell'ottica del risparmio energetico e dell'ecosostenibilità ridurremo allo stretto indispensabile l'uso di materiale cartaceo.

Il nostro Ente, attenendosi a quanto indicato nel Bando, renderà noti ai candidati, tramite questo portale, i giorni e le sede in cui avrà luogo la selezione.

Il/La candidato/a che non si presenta, senza giustificato e documentato motivo, nei giorni stabiliti è escluso dalla valutazione.

L'eventuale istanza di assenza giustificata deve essere inoltrata comunque prima della data fissata per il colloquio.


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10 gennaio 2016

Attività Produttive - rilascio degli atti tramite servizio telematico

Attività Produttive - rilascio degli atti tramite servizio telematico

(data pubblicazione 05-GEN-16)

Si comunica che a far data dal 01/01/2016 il rilascio degli atti del settore attività produttive (autorizzazioni, licenze, etc..) verrà effettuato esclusivamente, da parte degli uffici interni competenti, tramite servizio telematico di Posta Elettronica Certificata.
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7 gennaio 2016

IMU e TASI: tutte le novità dal 2016

Dal 2016 è abolita la TASI, Imposta Unica Comunale sui servizi indivisibili, per quanto riguarda le abitazioni principali, anche per i contribuenti separati o divorziati per gli immobili assegnati dall’ex coniuge. Abolita anche la quota dovuta dagli inquilini che utilizzano l’immobile in locazione come abitazione principale.
Restano esclusi solo gli immobili di particolare pregio, ville e castelli.
Eliminata anche l’IMU sui terreni agricoli ricadenti in aree montane e colline.
A partire dal 2016 viene introdotto un bonus fiscale, pari al 50% dell’imponibile fiscale IMU e TASI per gli immobili concessi in uso a parenti in linea retta di primo grado (figli o genitori).
Per ottenere uno sconto del 50% sul versamento IMU e TASI 2016 è necessario rispettare alcuni requisiti ed effettuare alcuni adempimenti.
I requisiti da rispettare sono così riassumibili:
  • Il proprietario dell’immobile (comodante), oltre alla casa concessa in comodato, può essere proprietario solo di un’altra abitazione, quella principale, e detto immobile deve trovarsi nello stesso Comune in cui si trova l’immobile concesso in comodato ai familiari;
  • Il comodatario deve essere un parente in linea retta di primo grado, di conseguenza deve trattarsi di uno o entrambi i genitori, oppure un figlio;
  • Il comodatario deve utilizzare l’immobile concesso in comodato come propria abitazione principale.
Per ottenere l’agevolazione fiscale è necessario porre in essere i seguenti adempimenti:
  • Registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito entro 20 giorni dalla data della stipula dell’atto. Il costo per la registrazione del contratto è di euro 200 per l’imposta di registro oltre le marche da bollo (euro 16 per ogni copia);
  • Presentazione della dichiarazione IMU 2016 entro il 30 giugno 2017, da parte del comodante.
Quindi, in conseguenza all’interpretazione letterale della norma, il contribuente che vuole ottenere lo sconto a partire dal primo semestre 2016, ha l’obbligo immediato di predisporre e registrare dal 1° al 20 gennaio 2016 il contratto di comodato d’uso gratuito.
(A CURA DI http://www.monrealeinforma.it/monreale-informa/)
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5 gennaio 2016

Isee 2016: nuovi modelli e istruzioni per la richiesta

  • logo dell'Inps


  • Tutti gli ISEE fatti nel 2015 scadono il 15 gennaio 2016!
  • Per richiedere, nel 2016, nuove prestazioni di sostegno al reddito (o rinnovarne di vecchi, come il bonus bebè, ecc.) è obbligatorio avere presentato la DSU per richiedere l'ISEE 2016.

  • Isee 2016: nuovi modelli e istruzioni per la richiesta

  • Con decreto 363 del 29 dicembre 2015 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, 
  • di concerto con il Ministero dell’Economia,  sono stati approvati i nuovi modelli Isee e le relative
  •  istruzioni che sostituiscono, dal 1° gennaio 2016, la precedente modulistica.

  • Si  riepilogano, di seguito, le principali modifiche ed integrazioni apportate alla modulistica e alle istruzioni ISEE:
  •  
  • -          sono state aggiornate le indicazioni agli anni e sono stati inseriti i riferimenti (righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e certificazioni fiscali relative all’anno d’imposta 2014;
  • -          è stata modificata la denominazione della casella riferita a soggetti minorenni, presente nel Quadro A dei moduli MB.1 e  MB.1rid, precisando meglio che tale casella deve essere barrata nel caso in cui il minorenne nell’anno di riferimento non abbia avuto trattamenti, redditi nonché patrimoni;
  • -          è stata introdotta per lo studente universitario la casistica dell’unico genitore separato. A tal fine è stato modificata la dizione della prima casella del Quadro C del modulo MB.2  per ricomprendere anche il caso in cui “nel nucleo è presente un solo genitore, mentre l’altro risulta separato legalmente e non convivente”;
  • -          è stato precisato nelle istruzioni che “l’adeguata capacità di reddito” deve essere riferita, in linea di principio, al singolo studente universitario. Se tuttavia questi è coniugato, il predetto requisito deve essere valutato tenendo conto anche dei redditi del coniuge dello studente universitario;
  • -          nelle istruzioni sono state inseriti alcuni chiarimenti in tema di patrimonio mobiliare (ad esempio viene specificato il criterio di conversione del patrimonio all’estero, viene precisato che tra gli incrementi del patrimonio mobiliare rientrano i “trasferimenti” tra componenti dello stesso nucleo familiare, vengono indicate le carte prepagate con IBAN tra i rapporti finanziari da inserire nel Quadro FC2 sez. I);
  • -          è stata introdotta una deroga al principio per il quale non vanno riportati in DSU i contributi  a titolo di rimborso spese laddove le spese siano rendicontate. In particolare, devono essere indicati i contributi per spese per collaboratori domestici e addetti all’assistenza personale poiché, seppur le stesse spese siano rendicontate, sono detratte dall’INPS in via automatica (Quadro FC8 sezione III);
  • -          è stato inserito nel Quadro FC8 del modulo FC.3 una casella da spuntare nell’ipotesi di componente esonerato dalla presentazione della dichiarazione fiscale o di sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali. Ciò consente una migliore individuazione delle ipotesi in cui i dati reddituali vengono autodichiarati dal dichiarante.
  • Resta fermo il precedente modello di attestazione relativo al 2015
  • Per la richiesta della nuova DSU potete rivolgervi presso un CAF
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4 gennaio 2016

Nuovo status di disoccupato parziale, per i dipendenti ed autonomi che guadagnano poco....

Nuovo status di disoccupato parziale, per i dipendenti che guadagnano meno di 8.000 euro l’anno, e per i lavoratori autonomi con redditi inferiori a 4800 euro. 

Stato di disoccupazione parziale

Resta sempre in piedi il “vecchio” stato di disoccupazione, che spetta a chi è privo d’impiego ed ha reso la dichiarazione d’immediata disponibilità (Did) all’Inps, in sede di richiesta dell’indennità di disoccupazione
Oltre allo stato di disoccupazione ordinaria, però, è previsto dalla nuova normativa lo stato di disoccupato parziale: questo spetta a chi è occupato come lavoratore dipendente, se il reddito annuo non supera gli 8.000 euro, oppure a chi è occupato come lavoratore autonomo, se il reddito annuo non supera i 4.800 euro.

Disoccupazione parziale e Naspi

I disoccupati parziali, come già precedentemente chiarito dall’Inps, e confermato dalla Circolare del Ministero del lavoro, possono fruire, qualora possiedano i requisiti minimi di contribuzione, dell’indennità di disoccupazione (ora Naspi). In particolare:
 – per i lavoratori con contratto a tempo determinato, di durata minore di 6 mesi, con reddito sotto la soglia di esenzione (8.000 euro), la disoccupazione viene mantenuta, ma ridotta dell’80% del reddito conseguito col nuovo impiego;
 – se il nuovo lavoro dura meno di 6 mesi, ed il reddito è sopra la soglia di esenzione, l’indennità è sospesa per tutta la durata del rapporto lavorativo: l’erogazione sarà ripresa soltanto dopo la cessazione;
 – se il nuovo rapporto è a tempo indeterminato o di durata superiore ai 6 mesi, ma il reddito risulta sotto la soglia di esenzione, la Naspi non si perde, ma viene ridotta dell’80% del reddito conseguito col nuovo impiego;
 – se il nuovo lavoro è a tempo indeterminato o dura più di 6 mesi, ed il reddito annuale risulta superiore alla soglia di esenzione, il soggetto perde il diritto alla Naspi;
 – se il reddito da considerare per verificare il diritto alla Naspi deriva da lavoro occasionale accessorio ( quello, in pratica, pagato con i voucher, o buoni lavoro), il totale di quanto incassato con i ticket non potrà superare 3.000 euro;
 -infine, se il nuovo reddito deriva da lavoro autonomo o d’impresa, la Naspi non si perde sino a 4.800 euro annui, ma l’indennità, come negli altri casi, è ridotta in misura pari all’80% delle entrate presunte.
 Le regole di cumulo esposte valgono, come chiarito dal Ministero del lavoro, anche per altre tipologie di prestazioni rivolte ai disoccupati.
Il Ministero ha poi ricordato le nuove condizioni per fruire dello stato di disoccupazione, oltre ai limiti di reddito ed alla dichiarazione di disponibilità: è indispensabile, difatti, che il lavoratore firmi, presso il Centro per l’Impiego, il patto di servizio. Tale documento contiene un programma personalizzato, che il disoccupato dovrà rispettare, per continuare a fruire sia dello stato di disoccupazione, sia delle relative indennità (non solo Naspi, l’indennità che sostituisce la disoccupazione ordinaria e quella a requisiti ridotti, ma anche la Dis-Coll, cioè l’indennità per i Cococo, e l’Asdi, l’assegno di ricollocamento).
 Chi non rispetta il patto di servizio, non presentandosi ad appuntamenti presso il Centro per l’Impiego, ad incontri di orientamento, o ad attività di formazione, oltreché, ovviamente, chi non accetta un’offerta di lavoro congrua, perderà sia l’indennità che lo stato di disoccupazione: un apparato sanzionatorio che troverà attuazione a breve, non appena saranno operative tutte le misure previste dai nuovi decreti.
(a cura di http://www.laleggepertutti.it/)

30 dicembre 2015

Tram, queste le frequenze ufficiali: Linea 1 servita ogni 5 minuti

L’attuale sistema tranviario realizzato all’interno del Comune di Palermo è costituito da tre linee tranviarie confluenti dalla periferia di Palermo verso alcuni centri di interesse prossimi al centro della città ed è gestito con i seguenti 4 itinerari :
Linea 1 “Roccella” : lunga ca. 5,5 km , in doppio binario, collega la zona est della città direttamente alla Stazione Centrale FS, favorendo così l’interscambio anche con le linee ferroviarie regionali e a lunga percorrenza.
Frequenza 5’ – tram in servizio: 8
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Linea 2 “Borgonuovo –Notarbartolo”: lunga circa 4,8 km,  in doppio binario, collega il quartiere Borgo Nuovo (zona nord-ovest della città) con la Stazione FS Notarbartolo.
Frequenza 10’ – tram in servizio: 3
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Linea 3 “C.E.P. – Notarbartolo”: lunga circa 5 km, in doppio binario, collega il grosso insediamento abitativo del quartiere CEP con la Stazione FS Notarbartolo.
Frequenza 10’ – tram in servizio: 3
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Linea 4 “Notarbartolo-Calatafimi-Notarbartolo”: circolare lunga circa 8 km, collega il grosso insediamento abitativo del quartiere Notarbartolo con l’area est della Città nella zona nevralgica attraversata da Corso Calatafimi.
Frequenza 12’ – tram in servizio: 3
In estrema sintesi, le caratteristiche peculiari del sistema di trasporto appena realizzato sono:
  • Tre linee per una lunghezza totale di 18,310 km
  • Velocità commerciale 20 km/h
  • 44 fermate compresi 5 Terminal due dei quali, Stazione Centrale e Stazione Notarbartolo, parti integranti dei due più importanti nodi di scambio previsti dal Piano Integrato per il Trasporto Pubblico
  • sede tranviaria propria protetta, in modo da limitare le interferenze del traffico privato sull’esercizio ai soli attraversamenti trasversali (peraltro di tipo protetto) e garantire un’elevata velocità commerciale;
  • 88 interferenze di cui 62 incroci stradali, 26 attraversamenti pedonali e 3 rotatorie
  • Due depositi: Roccella e Leonardo da Vinci per il ricovero e la manutenzione dei veicoli in zona Roccella (capacità di ricovero di 18 treni al coperto) in adiacenza al Centro Commerciale Forum ed in Via Castellana (capacità di ricovero di 12 treni al coperto) in prossimità della rotonda di confluenza tra la Via L.do da Vinci e la Via Michelangelo
  • Flotta composta da 17 veicoli Bombardier Flexity Outlook di concezione innovativa, a pavimento totalmente ribassato per facilitare la salita di persone a limitata mobilità;
  • Capacità del sistema attuale: 75.000 pax/giorno 24,5 mln pax/anno
  • asservimento semaforico agli incroci e lungo i passaggi pedonali, per avere la via libera per il tram (onda verde).
  • Costo del biglietto: al momento è lo stesso di quello previsto per gli autobus: 1,40 euro per 90 minuti di corsa ed è utilizzabile per entrambi i mezzi di trasporto.
  • ( a cura di http://mobilita.org/ )
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25 dicembre 2015

Naspi, Ecco le nuove regole per accertare lo stato di disoccupazione

Sono considerati disoccupati quei soggetti in possesso di due precisi requisiti, uno a carattere soggettivo consistente nel risultare privi di impiego e l'altro a carattere oggettivo cioè nell'aver effettuato la dichiarazione della propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro.

Entrambi i requisiti devono quindi essere soddisfatti per poter accedere alla NASPI e all’ASDI (artt. 3 e 16, decreto legislativo n. 22/2015), alla DIS-COLL (art. 15, decreto legislativo n. 22/2015), oltre che per l’iscrizione nell’elenco tenuto dai servizi per il collocamento mirato (art. 8, legge n. 68/1999, cosi come modificata dal decreto legislativo n. 151/2015).
Per quanto riguarda l’accertamento dello status di disoccupazione, in assenza del portale nazionale delle politiche del lavoro che dovrà essere costituito dall’Anpal, la circolare individua due modalità per i disoccupati non percettori di prestazioni di integrazione al reddito. La prima è il rilascio della Did recandosi di persona presso il centro per l’impiego. La seconda è quella telematica, attraverso i sistemi informativi regionali esistenti. Invece, per i percettori di indennità di sostegno al reddito, la circolare precisa che essi non dovranno rilasciare nessuna Did, in quanto la loro domanda di prestazione presentata all’Inps equivale al rilascio della dichiarazione (Circolare Inps 194/2015)



In merito alla stipulazione del patto di servizio, con riferimento ai soggetti percettori di NASPIASDI e DIS-COLL e indennità di mobilità, lo stesso andrà sottoscritto presso il centro per l’impiego di domicilio indicato nella domanda inoltrata all’Inps, mentre la generalità degli utenti potrà scegliere, su tutto il territorio nazionale, il centro per l’impiego di riferimento, stante il principio secondo cui i servizi e le misure di politica attiva del lavoro sono disponibili a tutti i residenti sul territorio nazionale, a prescindere dalla regione o provincia autonoma di residenza (articolo 11, comma 1, lett. c) del decreto legislativo n. 150/2015). Nella prima ipotesi, come indicato dalla Circolare Inps 194/2015, dovranno essere gli stessi Cpi di domicilio a dover convocare i disoccupati percettori di prestazioni di integrazione al reddito che non prendono contatto con loro per la stipula del patto di servizio, nei 15 giorni successivi la presentazione della domanda all'Inps. 
Con riferimento, invece, all’assegno di ricollocazione, il Ministero precisa che lo stesso sarà riconosciuto, con le modalità definite dall’ANPAL, solo ai disoccupati percettori della NASPI, la cui durata di disoccupazione ecceda i quattro mesi.
Da ultimo il Ministero precisa che per la fruizione delle prestazioni a carattere sociale non è necessario lo status di disoccupazione e pertanto la registrazione sull'apposito portale per le politiche attive ma è sufficiente la sola condizione della "non occupazione". Requisito che può essere soddisfatto anche dalle persone che svolgono un’attività lavorativa purché ne derivi un reddito annuo inferiore a 8.000 euro nel caso di lavoro subordinato o parasubordinato e a 4.800 euro in caso di lavoro autonomo (come previsto nel Dlgs 181/2000).  

PALERMO - Sì al tram entro l'anno .....ma sì anche alla Ztl

PALERMO - Sì al tram entro l'anno (ossia entro la settimana prossima, ), ma sì anche alla Ztl dall’inizio del 2016
Gli emendamenti approvati prevedono anche l'aumento del pass per pullman e tir da 240 a 600 euro (per compensare i 5 milioni in meno delle auto), la scadenza del contratto al 2035, la possibilità di concedere gli stalli a pagamento ai pubblici esercizi senza compensazioni all’Amat, navette gratuite in centro, a Mondello e Sferracavallo. Pass gratis per le auto elettriche, 50 euro per ibride e metano (partendo da 90 iniziali), 25% di sconto per i mezzi adibiti a carico e scarico merci. Viene istituito il pass semestrale a 50 euro; i residenti non pagheranno il pass annuale per le strisce blu nella zona in cui risiedono e, acquistando il pass annuale, avranno l'abbonamento gratis a una linea che circola nella Ztl (a eccezione della linea 101). I residenti pagheranno il pass come gli altri, ma potranno circolare anche con auto Euro 0, 1 o 2. 
Le ZTL Partiranno tra fine gennaio e inizio febbraio, ma senza le telecamere che ancora non sono pronte. Il pass costerà 100 euro l’anno o 50 euro per sei mesi. Sono previsti però anche pass una tantum, ossia che valgono per il singolo accesso e che durano al massimo 24 ore: saranno venduti a 5 euro. Quelli mensili a 20 euro. 
STRISCE BLU Gli stalli a pagamento aumentano in tutte le zone a 1 euro, eliminando quelle da 50 o 75 centesimi l’ora. Fino a oggi, infatti, c’erano quelle a 50 centesimi (zona Oreto e Policlinico), quelle a 75 centesimi (zona porto, parte di via Libertà, don Bosco, via Dante, via Autonomia siciliana e via Croce Rossa) e quelle a 1 euro (il centro).
RIMOZIONE VEICOLI La rimozione e trasporto in deposito di mezzi fino a 1,5 tonnellate costerà 60 euro, a cui sommare 3,2 euro per ogni chilometro percorso; da 1,5 a 3,5 tonnellate si passa a 80 euro più 3,72 per ogni chilometro; se la rimozione è notturna si arriva a 75 euro (o 100 per i veicoli pesanti) con 4,16 (o 4,83) euro per chilometro. Oltre le 3,5 tonnellate 125 euro più 6,5 euro a chilometro, incrementato del 10% per ogni tonnellata che supera le 3,5.
SERVIZI SPECIALI Sono previsti il trasporto su gomma per le scuole, ai Rotoli, al Civico. Quelli verso le località balneari e i minibus ecologici in centro storico saranno gratis

21 dicembre 2015

Carta famiglia per i nuclei familiari con almeno 3 figli minori a carico e social card 2016

Carta famiglia 2016: come funziona
La Carta della famiglia sarà riservata ai nuclei familiari con un minimo di 3 figli minorenni, sia di cittadini italiani che stranieri.
La card darà diritto a diversi sconti ed agevolazioni su servizi pubblici e privati aderenti all’iniziativa.
La misura delle agevolazioni non sarà uguale per tutti, ma sarà basata sull’Isee del nucleo: in pratica, più basso sarà l’indice di ricchezza della famiglia, più alti saranno i benefici fruibili con la carta famiglia.
La card sarà valida per due anni e sarà fornita ai cittadini dal Comune di residenza.
Carta famiglia 2016: i servizi
I servizi per i quali i nuclei familiari potranno usufruire di sconti sono, ad esempio, abbonamenti ai mezzi pubblici, servizi turistici e culturali, servizi legati all’istruzione ed alla formazione.
Le card potranno poi essere utilizzate per la creazione di gruppi d’acquisto.

Carta famiglia e social card
Attenzione, la Carta famiglia non deve essere confusa con la social card: quest’ultima agevolazione consiste in una carta acquisti e non in una carta-sconto, anche se in molti esercizi vengono praticati sconti a chi acquista con la social card. Entrambe le carte sono fornite materialmente dal Comune, ma la social card ordinaria è richiedibile da anziani, pensionati e famiglie con minori di 3 anni: è dunque possibile, qualora un nucleo abbia sia i requisiti per la carta famiglia, che per la carta acquisti, che si possano cumulare i due benefici.
Nessuna delle due carte, comunque, può essere abilitata al prelievo di contante: la carta famiglia, ovviamente, non è utile al prelievo di contante poiché serve solo per fruire di sconti e agevolazioni, la social card ordinaria poiché è finalizzata all’acquisto di beni di prima necessità ed al pagamento delle utenze.
Esiste comunque una card abilitata al prelievo di contante: si tratta della social card straordinaria, dedicata ai disoccupati, ed attiva, in via sperimentale, solo in alcuni Comuni.

Come funziona la social card
La social card ordinaria, a differenza della Carta famiglia che è solo una carta-sconto, consiste in un sussidio di 40 Euro mensili, a carico dell’Inps (ma i Comuni ed altri Enti pubblici possono ricaricarla di un maggiore importo): il denaro è erogato tramite una carta prepagata ricaricabile, facente parte del circuito Mastercard. Mediante tale carta è possibile non solo effettuare acquisti negli esercizi convenzionati, ma anche pagare le utenze domestiche.
Ancora non sono stati resi noti dall’Inps i nuovi parametri reddituali per la Social Card 2016, ma si ritiene che non saranno molto dissimili da quelli previsti nel 2015. 
Di seguito, soggetti beneficiari della social card 2015 e requisiti per ottenerla:   
– soggetti con almeno 65 anni d’età, anche pensionati, in possesso di un reddito ai fini ISEE non superiore a 6.795,38 euro annui;   
– soggetti con almeno 70 anni d’età, anche pensionati, in possesso di un reddito ai fini ISEE non superiore a 9.060,51 euro annui;  
 – soggetti che facciano parte di una famiglia nella quale almeno un componente è minore di 3 anni, con reddito Isee annuale che non supera 6.795,38 euro.  
 Il richiedente, poi, non deve possedere più di un autoveicolo o di una moto (con cilindrata, rispettivamente, inferiore a 1.300 e 250 cc); 
non può possedere, inoltre, più di un immobile ad uso abitativo, con quota superiore al 25%, o più di un immobile ad uso non abitativo, in questo caso con quota superiore al 10%, ed il patrimonio mobiliare dichiarato ai fini Isee non può superare 15.000 euro.
Ad ogni modo, le uniche uscite autorizzate, oltre al pagamento delle bollette, riguardano la spesa alimentare e sanitaria, ovvero i cosiddetti articoli di prima necessità.
( a cura di http://www.laleggepertutti.it/)

20 dicembre 2015

Legge di Stabilità 2016

***********************Legge di Stabilità 2016****************

Abolizione della Tasi sull’abitazione principale Tra le misure che caratterizzano la manovra di fine anno il peso maggiore lo riveste l’abolizione della Tasi per la prima casa. In questo modo viene cancellata la tassazione sull’abitazione principale (tranne che per le abitazioni “di lusso”). La tassa non si paga neanche sulla casa assegnata al coniuge separato, che viene così assimilata all’abitazione principale. Stessa sorte per le unità non locate dei dipendenti delle Forze armate.   Sempre sul fronte di Imu e Tasi, poi, la legge di Stabilità introduce una serie di facilitazioni per chi possiede terreni agricoli e risolve, forse una volta per tutte, la delicata questione dei macchinari di impresa imbullonati che vengono espressamente esentati dal pagamento dell’imposta.
 Pagamenti in contanti C’è poi l’aumento della soglia di utilizzo del denaro contante che da 999,99 euro passa a 2.999,99 euro, salvo per chi esercita il servizio di rimessa di denaro con l’estero (money transfer). 
  Canone Rai Altra novità riguarda il canone Rai che verrà pagato con la bolletta della luce a partire da luglio 2016 e, solo per il prossimo anno, scende a 100 euro.  
 Card sulla cultura Uno dei punti più originali dell’ultima legge di Stabilità, approvata ieri anche dalla Camera, è la Card da 500 euro annui ai diciottenni per attività culturali, come cinema o teatri e per accedere a musei, monumenti e aree archeologiche. Ad essa si aggiunge poi il bonus una tantum da mille euro nel 2016 per l’acquisto di strumenti musicali da parte degli studenti dei Conservatori.   
Patent Box Alla Camera sono arrivati anche ritocchi per il “patent box”, il regime di detassazione dei redditi derivanti da beni immateriali come brevetti, marchi, know how. Un emendamento ha stabilito che – se più intangibles agevolabili sono collegati da vincoli di complementarietà e vengono utilizzati congiuntamente per la realizzazione di un prodotto o di un processo – possono costituire un solo bene immateriale ai fini del riconoscimento del “patent box”. 
Sanità Sbloccate le assunzioni nella sanità: arriva infatti il piano per tamponare l’emergenza orari di lavoro e turni di riposo di medici e infermieri sul modello imposto dall’Europa. In particolare il piano consente 6mila tra nuove assunzioni e stabilizzazioni di medici e infermieri.   Pensioni, no tax area Tra le novità c’è anche l’anticipo nel 2016 della no-tax area estesa da 7.500 a 8.000 euro per gli over 75 e da 7.500 a 7.750 per chi non supera i 75 anni; c’è poi la garanzia che anche se la variazione dei prezzi utilizzata come riferimento per la rivalutazione degli importi previdenziali sarà negativa, gli assegni non potranno diminuire.   Opzione donna Verrà monitorata la spesa per questa forma di anticipo pensionistico con penalizzazione e se ci saranno risparmi si potrà pensare a una sua estensione. 
Part time volontario Verrà sperimentato il part-time volontario per i lavoratori che maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia entro fine 2018. Potranno chiedere una riduzione dell’orario di lavoro tra il 40 e il 60% con integrazione della busta paga da parte dell’azienda e copertura dei contributi mancanti da parte della fiscalità generale.  
 Agevolazioni sulle assunzioni Come era stato per l’anno scorso, anche quest’anno i datori di lavoro che assumeranno non pagheranno per tre anni i contributi previdenziali: solo che, se lo sconto nel 2015 era del 100%, per il 2016 è solo del 40% (con esclusione di premi e contributi Inail) nel limite però 3.250 euro su base annua e per un periodo massimo di 24 mesi. Per il Mezzogiorno questo “sconto” potrebbe allungarsi anche ai contratti a tempo indeterminato firmati nel 2017 (risorse Pac ed Europa, permettendo).
Accertamenti fiscali: c’è più tempo La legge di Stabilità modifica la durata dei tempi a disposizione del fisco per effettuare i controlli sulle dichiarazioni dei redditi contribuenti. Dpo il passaggio alla Camera viene cancellato il cosiddetto raddoppio dei termini in presenza di un reato tributario. Ora la legge prevede la cancellazione del raddoppio per le imposte sui redditi e l’Iva a partire dagli avvisi relativi al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2016, quindi a quelli emessi in relazione alle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2017. A questo però fa da contraltare l’allungamento dei termini ordinari di accertamento: da quattro a cinque anni se è stata presentata la dichiarazione, da cinque a sette anni se la dichiarazione è stata omessa. Infine, in caso di violazioni penali (anche comuni) da cui possa derivare un provento illecito, gli inquirenti dovranno informare immediatamente l’agenzia delle Entrate affinché proceda all’accertamento tributario.   
Lo scandalo delle banche Viene istituito un Fondo di solidarietà che potrà essere attivato a favore degli obbligazionisti subordinati che hanno perso i loro risparmi con il salvataggio delle quattro banche del centro-Italia (Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti). Con un successivo regolamento verrà definitva la procedura di arbitrato per comporre le liti tra risparmiatori ed istituti di credito. 
Acquisto di beni strumentali agevolato: il superammortamento Per imprese e professionisti viene previsto, ai fini delle imposte sui redditi, il super ammortamento del 140% per l’acquisto di beni materiali strumentali nuovi acquistati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. La maggiorazione del 40% dei limiti per la deduzione delle quote di ammortamento vale anche per mezzi di trasporto, come auto o scooter, non utilizzati esclusivamente come beni nell’attività di impresa. L’ammortamento maggiorato del 40% non si applica agli acquisti di fabbricati e di costruzioni, nonché agli acquisti di beni legati a grandi infrastrutture come, ad esempio, le condutture utilizzate dalle industrie manifatturiere alimentari per l’imbottigliamento delle acque minerali, le condutture delle reti urbane per il gas o quelle degli stabilimenti balneari e termali, o ancora il materiale rotabile, ferroviario e tramviario.  
 Misure per il Sud Solo in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo viene introdotto un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, anche tramite leasing, dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019, differenziato in base alle dimensioni aziendali: 20% per le piccole imprese, 15% per le medie, 10 per le grandi.
(a cura di http://www.laleggepertutti.it/)

23 ottobre 2015

Così si andrà in pensione nel 2016


Pensione Anticipata. 
Dal prossimo anno, e sino al 2018, i requisiti contributi per la pensione anticipata salgono a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi di contributi per donne pari, rispettivamente, a 2227 settimane e a 2175 settimane di versamenti (per coloro che hanno la contribuzione espressa in settimane). Si potrà continuare ad uscire indipendentemente dall'età anagrafica, cioè anche prima dei 62 anni, senza incorrere nella penalizzazione dato che, con l'ultima manovra, è stata congelata sino al 2017. 
Vecchiaia.
 Per la pensione di vecchiaia, fermo restando il minimo di 20 anni di contributi (15 anni per i lavoratori cd. quindicenni), i requisiti restano differenti per le donne del settore privato rispetto agli uomini e alle donne del settore pubblico. Gli uomini, dipendenti o lavoratori autonomi, dovranno raggiungere i 66 anni e 7 mesi di età. Lo stesso requisito è fissato per le donne del pubblico impiego. Per le lavoratrici del settore privato l'aumento sarà piu' elevato in quanto l'effetto della speranza di vita si cumula con il graduale innalzamento dell'età per la vecchiaia che, entro il 2018, dovrà assicurare la totale parificazione con i requisiti vigenti per gli uomini. Per le dipendenti del settore privato serviranno quindi 65 anni e 7 mesi (contro i 63 anni e 9 mesi attuali), per le autonome 66 anni e un mese (contro i 64 anni e 9 mesi attuali).
opzione donna:
 con la legge di stabilità 2016 il Governo consentirà a quelle lavoratrici che hanno raggiunto i 57 anni e 3 mesi di età (58 anni e 3 mesi le autonome) entro il 31 dicembre 2015 di optare per la pensione contributiva anche se la decorrenza del trattamento avverrà successivamente al 2015 (restano infatti in vigore per questa forma di pensionamento le finestre mobili di 12 o 18 mesi).

Usuranti. 
Novità anche per i lavori usuranti. Com'è noto nei loro confronti si applica ancora il previgente sistema delle quote di cui alla Tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243. Ebbene dal 2016 dovranno perfezionare 61 anni e 7 mesi di età anagrafica con il contestuale raggiungimento del quorum 97,6 con un minimo di 35 anni di contributi. Anche se per la liquidazione del primo rateo dovranno attendere sempre uno slittamento di 12 mesi per via delle cd. finestre mobili. Va peggio per i notturni con un numero di notti lavorate inferiore a 77 anni: dovranno perfezionare 62 anni e 7 mesi di età unitamente ad un quorum pari a 98,6; mentre se il numero di notti lavorate è invece ricompreso tra 64 e 71 il requisito da raggiungere diventa 63 anni e 7 mesi ed il quorum passa a quota 99,6. 

(a cura di 
http://www.pensionioggi.it/)

22 ottobre 2015

Legge Stabilità: novità per la dichiarazione dei redditi 2016

Legge Stabilità: novità per la dichiarazione dei redditi 2016

Rimborsi da 730
Per quanto riguarda i rimborsi fiscali superiori a 4mila euro, sono abolite le verifiche del Fisco nei riguardi dei contribuenti che nel modello 730 applicano detrazioni per carichi di famiglia o godono di eccedenze derivanti da precedenti dichiarazioni. La manovra 2016 li sostituisce con controlli preventivi che possono essere effettuati nel caso di “rimborso di importo rilevante“. non c’è più un tetto massimo fissato per legge a 4mila euro: sarà l’Agenzia delle Entrate a stabilire con quali criteri definire il concetto di “rilevante” per far scattare i controlli. I quali, comunque, dovranno essere effettuati entro 4 mesi dalla dichiarazione, quindi più velocemente rispetto agli attuali 7 mesi.

Spese sanitarie

Le prestazioni erogate nel 2015, che strutture sanitarie e medici devono effettuare a pena di pesanti sanzioni. Il nuovo adempimento riguarda non solo ospedali e ambulatori, ma anche presidi e strutture non accreditate con il servizio sanitario nazionale, quindi professionisti e studi privati, casse, società di mutuo soccorso e fondi con fini assistenziali. Le informazioni serviranno al’Agenzia delle Entrate per predisporre il 730/2016 precompilato, completo delle spese sanitarie da portare in detrazione. I dati devono essere trasmessi al sistemaTessera Sanitaria ogni anno, così da evidenziare le prestazioni rimborsabili al contribuente.

Prima casa di lusso senza esenzione IMU

gli immobili di categoria catastale A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli) continueranno a dover versare l’imposta municipale unica, 

Altre novità

 proroga Bonus Mobili (detrazione 50%), per ristrutturazioni edilizie (detrazione 50%) e per riqualificazione energetica (detrazione 65%) per l’intero 2016, oltre ad introdurre una nuova possibilità di acquisto agevolato di arredi (detrazione al 50% con tetto massimo di 20mila euro) per le coppie under35 che acquistano la prima casa.

Legge di Stabilità, bonus assunzioni 2016

Lo sconto contributivo per le imprese che assumono a tempo indeterminato nel 2016 è pari al 40%, fino a massimo di esonero pari a 3.250 euro: sono i dettagli del bonus assunzioni in Legge Stabilità, che funziona con il medesimo meccanismo applicato nel 2015 dai datori di lavoro privati e che anche questa volta esclude contratti di apprendistato e lavoro domestico, prevedendo tetti e regole particolari per il settore agricolo. Bonus 80 euro trasformato in sgravio, dimezzati gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni, ripristinata e ampliata la detassazione dei premi produttività
Canone RAI a rate
la tassa viene inserita nella bolletta elettrica, il pagamento del tributo previsto solo sulla prima casa, in caso di possesso di più immobili, e solo da parte del capofamiglia. L'importo complessivo del tributo scende da 113,50 euro a 100 euro e si ragiona sulla possibilità di suddividerlo in 6 rate (sei bollette bimestrali) da 16,66 euro.

*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

***************DOMANDE IN TEMA FISCALE*****************

****************DOMANDE IN TEMA GIURIDICO********************

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