Tutte le Dsu ISEE 2024 sono scadute il 31.12
***Asili nido: il bonus anche senza un altro figlio
Il contributo economico viene innalzato per tutti i nuovi nati a 3.600 euro (327,27 euro mensili): la novità rispetto al 2024 è che non è più necessario avere già nel nucleo famigliare almeno un altro figlio di età inferiore ai dieci anni. È richiesto un Isee minorenni del nucleo familiare inferiore a 40mila euro. Oltre tale soglia, l’importo si abbassa a 1.500 euro (136,36 mensili).
***Carta per i nuovi nati»: 1.000 euro una tantum
Alle famiglie con Isee sotto i 40mila euro spetta da quest’anno un bonus di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato.
***Congedo parentale: tre mesi pagati all’80%
Aumentano a tre i mesi di congedo parentale indennizzati stabilmente all’80% – utilizzabili in alternativa da entrambi i genitori – fino ai sei anni di vita del figlio.
***Dedicata a te: la card prepagata per gli acquisti,
per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità o di carburanti (nonché, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti ai servizi di trasporto , pubblico locale) da parte dei soggetti che presentano un Isee non superiore a 15mila euro. Tali acquisti devono essere effettuati attraverso uno strumento di pagamento denominato Carta «Dedicata a Te», distribuito dalle Poste, sul quale è precaricato un contributo una tantum.
***Isee più “leggero”
Dal calcolo dell’Isee viene escluso l’importo percepito come «Assegno unico universale», lo strumento che dal marzo del 2022 ha unificato sotto un’unica voce i sostegni economici per i figli a carico fino al compimento del 21° anno di età.
***Madri lavoratrici autonome
La decontribuzione parziale dedicata alle madri lavoratrici dipendenti viene estesa dal 2025 anche alle lavoratrici autonome - purché con un reddito non superiore a 40mila euro l’anno e non in regime forfettario - madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo.
***Mutui prima casa: l’agevolazione per i giovani
Viene prorogata al 31 dicembre 2027 la possibilità di estendere la garanzia pubblica - tramite il Fondo di garanzia per la prima casa - fino all’80% della quota capitale del mutuo richiesto. Le categorie prioritarie sono le giovani coppie, i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, i conduttori di alloggi Iacp comunque denominati e i giovani di età inferiore ai 36 anni, purché in possesso di Isee non superiore a 40mila euro annui e richiedenti un mutuo superiore all’80% dell’immobile, compresi gli oneri accessori.
***Sconti fiscali in dichiarazione: i nuovi limiti e la variabile-figli
La presenza o meno dei figli nel nucleo familiare ispira anche le disposizioni restrittive sui limiti di spesa per le detrazioni fiscali. Si tratta di un meccanismo a scalare in base al numero dei figli a carico.
Sono previsti, infatti, due limiti massimi di detrazioni: uno pari a 14mila euro per i redditi oltre 75mila euro e non superiori a 100mila, e uno di 8mila euro per i redditi superiori a 100mila euro. Questi parametri di riferimento si applicano solo a chi ha almeno tre figli o un figlio con disabilità. Negli altri casi - quindi con due figli, un figlio o nessun figlio - tali soglie vengono ridotte rispettivamente all’85%, al 70% e al 50 per cento.
***Welfare aziendale: l’esenzione fiscale
Il limite di esenzione fiscale dei fringe benefit resta confermato a mille euro per i lavoratori dipendenti e a 2mila per quelli con figli a carico. La novità 2025 riguarda i neoassunti che accettano di trasferirsi ad oltre 100 chilometri da casa: per costoro, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione non concorrono a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5mila euro annui per i primi due anni dalla data di assunzione, a patto che il lavoratore abbia un reddito fino a 35mila euro nell’anno d’imposta precedente all’assunzione.
fonte:https://www.avvenire.it/