Fisco, in arrivo nuovo Isee.
Un Isee nuovo che nasce col preciso obiettivo di potenziare le attività di controllo dell’Inps e della pubblica amministrazione sulle Dsu (Dichiarazioni sostitutive uniche) presentate dalle famiglie teoricamente più bisognose di altre.
“In sostanza l'ente che riceve dal cittadino la dichiarazione sostitutiva unica (Comuni, università, asl, ecc.) avrà quattro giorni di tempo per trasmettere i dati in via telematica al sistema informativo Isee gestito dall'Inps. Le informazioni analitiche necessarie al calcolo dell'indicatore reddituale e patrimoniale non incluse nell'autodichiarazione, ma presenti nell'anagrafe tributaria, saranno poi trasmesse dalle Entrate all'Inps. Anche l'acquisizione dei dati dall'anagrafe tributaria dovrà avvenire in quattro giorni lavorativi. Sempre all'Agenzia, poi, spetterà il compito, sulla base di controlli automatici, di rendere disponibili all'Inps l'esistenza di omissioni o difformità dai dati dichiarati rispetto a quelli presenti nel sistema informativo del Fisco”. Nasce appunto da qui il soprannome “riccometro”, proprio per questa propensione a riconoscere i tentativi di frode da parte di contribuenti che pur non avendone i requisiti sono riusciti in passato a infiltrarsi nelle liste dei soggetti meritevoli dell’erogazione di servizi e benefici. Verrà accresciuta la quantità di voci ricomprese nell’Isr, cioè l’Indicatore sulla situazione reddituale, inserendoci anche alcune fonti di reddito escluse dalla base imponibile del 730( includendo ad esempio gli importi soggetti a imposta sostitutiva, le rendite catastali dei beni immobiliari, gli assegni per il mantenimento dei figli, i trattamenti assistenziali ed ogni altra componente reddituale esente da imposta, saranno incluse nel calcolo Isee anche prestazioni come gli assegni o le indennità di accompagnamento per invalidi civili, disabili, non vedenti o non udenti. Saranno inclusi i redditi da lavoro dipendente prestato all’estero e tassati esclusivamente nell’altro Stato)
Ma sarà introdotta la possibilità di modificare il proprio indicatore in tempo reale, sulla base cioè dei cambiamenti che potrebbero incidere sulla situazione economica del contribuente, sarà possibile ottenere una certificazione economica sulla base del reddito “corrente”, cosiddetto Isee corrente
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