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20 luglio 2014

Arriva il fondo delle morosità incolpevoli - Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli

Il cosiddetto decreto IMU (decreto legge n. 102/13) ha previsto aiuti di Stato per gli affittuari che per motivi che esulano dalla propria volontà non siano riusciti a pagare il canone di affitto

 Il 14 luglio è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto 14.05.2014, predisposto dal Ministro delle Infrastrutture di concerto con quello dell’Economia, sulla morosità incolpevole.
Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, il D.M. dà la definizione di ‘morosità incolpevole’ come  situazione ’sopravvenuta’ di impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a causa della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare:
***********************************Ma che cosa si intende per morosità incolpevole?
Il moroso incolpevole  è l’inquilino che non riesce più a pagare l’affitto a causa della perdita del posto di lavoro o perché il suo reddito si è ridotto.
6 sono le cause di morosità incolpevole che danno accesso al Fondo:

1.   perdita del posto di lavoro per licenziamento;
2.   riduzione dell'orario di lavoro per accordi aziendali o sindacali
3.   cassa integrazione ordinaria o straordinaria con riduzione notevole del reddito;
4.   mancato rinnovo dei contratti a termine o di lavoro atipici;
5.   cessazione dell’attività libero-professionale, per causa di forza maggiore o per perdita di avviamento;
6.   malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare, che ha ridotto il reddito complessivo.

A chi rivolgersi?
Ai Comuni.
Saranno loro poi a comunicare l’elenco dei richiedenti in possesso dei requisiti alla Prefettura-uffici territoriali del Governo.

Ecco i requisiti per l’accesso:
·         rispetto dei parametri ISE/ISEE previsti dal decreto (35.000 euro per ISE, 26.000 euro per ISEE);
·         titolarità del contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato;
·         residenza in un alloggio oggetto di procedure di rilascio da almeno un anno;
·         possesso della cittadinanza italiana o europea, o nel caso di cittadini non appartenenti all’Unione Europea, di regolare titolo di soggiorno;
·         presenza di atti di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida.

I Comuni, inoltre, dovranno verificare che il richiedente, e/o un componente del nucleo familiare, non sia titolare di un diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.


Titoli preferenziali nella graduatoria
Presenza, all’interno del nucleo familiare, di almeno un componente che sia:
·         ultrasettantenne
·         minore
·         invalido per almeno il 67%, o in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.

A quanto ammonta il contributo concesso
Non superiore a 8.000 euro.

Il contributo, che può essere concesso nella misura massima di euro ottomila, deve essere destinato a sanare la morosità incolpevole ‘accertata’. Esso spetta ai soli richiedenti che abbiano i seguenti requisiti, da accertarsi da parte del Comune:  reddito I.S.E. non superiore ad euro trentacinquemila o reddito da regolare attività lavorativa con un valore I.S.E.E. non superiore ad euro ventiseimila, che siano destinatari di atti di intimazione di sfratto, che siano titolari di contratti di locazione ad uso abitativo regolarmente registrati e ivi risiedano da almeno un anno (sono escluse le categorie catastali A1, A8 e A9), che abbiano cittadinanza italiana o in un Paese europeo o siano in possesso di titolo di soggiorno.





*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

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