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9 luglio 2011

Lavori usuranti, in vigore il decreto in pensione con tre anni di anticipo

     

Lavori usuranti, in vigore il decreto in pensione con tre anni di anticipo

                  

(Articolo di Antonella Donati  repubblica .it)

Primo appuntamento a settembre per poter lasciare il lavoro con tre anni di anticipo rispetto all'età pensionabile prevista se si è svolta attività di tipo usurante o lavoro notturno. 
E' stato infatti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'11 maggio il decreto che consente il pensionamento anticipato. Per presentare le domande, però, occorre attendere il provvedimento attuativo che deve essere emanato dai ministeri del lavoro e dell'economia. 

I lavori interessati
 - Le novità riguardano la pensione di anzianità, quindi in ogni caso occorrerà aver maturato almeno 35 anni di contributi, ma non sarà necessario raggiungere l'età prevista per gli altri dipendenti. Secondo il testo avranno quindi diritto alla pensione anticipata:

 - lavoratori che svolgono attività definite "particolarmente usuranti" quali lavori in galleria, nelle cave, ad alte temperature, lavorazione del vetro; 
- addetti al lavoro notturno con almeno 64 notti l'anno, o con almeno tre ore di lavoro tra mezzanotte e le 5 del mattino per tutto l'arco dell'anno;
- addetti alla catena di montaggio che, nell’ambito di un processo produttivo in serie, svolgano lavori caratterizzati dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale;
- conducenti di veicoli pesanti adibiti a servizi pubblici di trasporto di persone. 
Per godere dell'anticipo della pensione è necessario che le attività usuranti vengano svolte al momento dell’accesso al pensionamento e che siano state svolte per almeno sette anni negli ultimi 10 di qui fino al 31 dicembre 2017. A partire dal 2018, invece, per il pensionamento anticipato bisognerà aver effettuato lavori usuranti per metà della vita lavorativa.

Quando scatta il diritto alla pensione 
- Da quest'anno può lasciare chi ha 57 anni di età, a patto di avere almeno 37 anni di contributi. E' previsto, infatti, il diritto a lasciare con un'età inferiore di tre anni rispetto a quella richiesta per il resto dei lavoratori dipendenti (60 anni) e con una "quota", ossia con la somma di età anagrafica e contributi, ridotta di due punti, vale a dire pari a 94, contro quota 96 prevista per gli altrui dipendenti.
Dal 2013, poi, l'accesso alla pensione è consentito con un'età anagrafica di tre anni inferiore a quella prevista, vale a dire 58 anni, e tre punti in meno se si considera la quota tra età e anni di contribuzione, ossia 94 invece di 97.
Le regole per il lavoro notturno 
– Regole particolari riguardano il lavoro notturno. Infatti è possibile usufruire di un anno di anticipo sulla pensione se si è lavorato 64 notti in un anno, chi ha lavorato 72 notti avrà diritto a due anni di bonus, mentre sale a 3 anni per chi ha lavorato oltre 78 notti.

Termini e modalità per la domanda 
- Il decreto attuativo dovrà stabilire tutti i dettagli per la domanda, ma le indicazioni di massima sono già presenti nel provvedimento. In particolare dovrà presentare la domanda entro il 30 settembre al proprio ente pensionistico chi matura i requisiti entro il 2011. Dal prossimo anno, invece, il termine sarà quello del 30 marzo. La domanda dovrà essere corredata da tutta la documentazione necessaria ad attestare di avere i requisiti previsti in relaizone al tipo di attività svolta.
 

*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

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