Nel 2026 è previsto un nuovo Bonus Genitori Separati 2026 per il sostegno abitativo, introdotto dalla Legge di Bilancio, per i genitori non assegnatari della casa familiare, con figli a carico, che affittano un'altra abitazione, potendo arrivare a 800€ al mese.
Il bonus serve ad aiutare i genitori (madri o padri) in difficoltà economica, ma richiede la pubblicazione di un decreto attuativo per definire requisiti precisi e modalità di domanda, che includeranno ISEE, sentenza di separazione e contratto d'affitto, con erogazione post-decreto.
Requisiti principali
I genitori che possono richiedere il contributo devono:
- Essere separati o divorziati.
- Non essere assegnatari della casa familiare.
- Avere figli fiscalmente a carico fino ai 21 anni.
Questi criteri sono stati stabiliti per garantire che il sostegno vada a chi ne ha realmente bisogno, in particolare a coloro che si trovano in una situazione economica precaria.
Come funziona il contributo
Il funzionamento del contributo è stato progettato per essere il più semplice possibile, ma ci sono ancora alcuni dettagli che devono essere definiti.
Modalità di erogazione
Il contributo sarà erogato su domanda, il che significa che i genitori interessati dovranno presentare una richiesta formale. I dettagli operativi, come le modalità di presentazione e i requisiti specifici, saranno stabiliti da un decreto ministeriale che verrà emesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Tipologia di sostegno
Il contributo potrebbe essere erogato in diverse forme, tra cui:
- Erogazione diretta: un pagamento periodico o una somma unica.
- Sgravio fiscale: una riduzione delle imposte dovute.
Questa flessibilità permetterà di adattare il sostegno alle esigenze specifiche dei beneficiari.
Documentazione necessaria
Per presentare la domanda, sarà necessario raccogliere una serie di documenti che attestino la propria situazione. È consigliabile prepararsi in anticipo per facilitare il processo.
Documenti richiesti
I documenti che potrebbero essere richiesti includono:
- Sentenza di separazione o divorzio.
- Certificazione di non assegnazione della casa familiare.
- Documentazione fiscale che attesti i figli a carico.
- Attestazione ISEE per dimostrare la situazione economica.
Avere questi documenti pronti permetterà di presentare la domanda in modo tempestivo, evitando ritardi.
Tempistiche e scadenze
Sebbene il contributo sarà disponibile a partire dal 1° gennaio 2026, le domande potranno essere presentate solo dopo la pubblicazione del decreto attuativo. È fondamentale tenere d'occhio i canali ufficiali per rimanere aggiornati sulle scadenze.
Monitoraggio delle informazioni
È consigliabile:
- Controllare regolarmente i siti web del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero dell’Economia.
- Iscriversi a newsletter o canali informativi per ricevere aggiornamenti tempestivi.
- fonte: https://www.lavoroeconcorsi.com/