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21 febbraio 2025

Assegno di maternità a Monreale: domande aperte dal 24 febbraio 2025

Assegno di maternità a Monreale: 
domande aperte dal 24 febbraio 2025

Dal 24 febbraio 2025, il Comune di Monreale accoglie le richieste per l’assegno di maternità. Le domande possono essere presentate entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento preadottivo.
L'’assegno è destinato alle residenti a Monreale, cittadine italiane o comunitarie, o con permesso di soggiorno. In assenza della madre, il diritto si estende ai soggetti specificati nell’art. 11, comma 1, lettera a), b) e c) del D.M. n. 452/2000.

L’assegno ammonta a 407,40 euro mensili per cinque mesi, per un totale di 2037,00 euro per ogni figlio nato, adottato o in affidamento preadottivo nel 2025, al netto di altri eventuali sussidi di maternità.

Per accedere al beneficio per i nati nel 2025, il valore ISEE non deve superare i 20.382,90 euro. Maggiorni informazioni sul sito istituzionale del Comune di Monreale.

Fonte: https://monrealelive.it/

13 febbraio 2025

Reddito di povertà, Schifani: «Un aiuto per le famiglie, dal 25 febbraio al via le domande»

 

Reddito di povertà, Schifani: «Un aiuto per le famiglie, dal 25 febbraio al via le domande»



Assessorato/Ufficio: Presidenza della Regione

Da martedì 25 febbraio sarà possibile presentare la domanda per richiedere il contributo una tantum a fondo perduto fino a 5 mila euro destinato alle famiglie in difficoltà residenti in Sicilia. È stato pubblicato stamattina il decreto dell'assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali che rende attiva la misura del “reddito di povertà” e che stabilisce le tempistiche e i criteri di assegnazione. A disposizione ci sono 30 milioni di euro. L'erogazione avverrà attraverso l’Irfis, incaricata della gestione del fondo. Le domande potranno essere presentate fino al 15 aprile 2025 esclusivamente online sulla piattaforma dedicata che sarà attivata nei prossimi giorni dalla finanziaria regionale. La selezione avverrà sulla base di criteri economici e sociali, con priorità ai nuclei con minori, persone in situazioni di disagio e famiglie monogenitoriali.

«Questo contributo – sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani, che ha fortemente voluto il provvedimento – rappresenta un aiuto per le famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Il nostro obiettivo è fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato. Sappiamo che l’aumento del costo della vita, unito alle difficoltà lavorative, sta mettendo in crisi molte famiglie, per questo motivo abbiamo voluto rendere questa misura accessibile nel modo più semplice, attraverso una piattaforma online intuitiva e con il supporto di un call center dedicato. Questo intervento non è solo un sostegno economico, ma un segnale di vicinanza da parte delle istituzioni regionali. Continueremo a lavorare per individuare soluzioni strutturali che possano garantire maggiore stabilità economica e sociale alle famiglie siciliane. Il nostro impegno è chiaro: nessuno deve essere lasciato indietro».

Al contributo potranno accedere i soggetti residenti in Sicilia da almeno cinque anni, con Isee relativo all'anno 2023 inferiore a 5 mila euro. Verrà stilata una graduatoria in base al punteggio assegnato alla famiglia richiedente e il contributo economico sarà erogato secondo le seguenti fasce: 5.000 euro euro oltre i 30 punti, 3.500 euro fino a 30 punti e 2.500 euro fino a 20 punti. Per quanto riguarda i criteri di reddito, il punteggio massimo (10 punti) sarà dato a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro; fino 3.500 euro verranno assegnati 8 punti, mentre 6 punti a chi ha un Isee fino a 5.000 euro.

Altri punti verranno erogati in base alla situazione familiare: 1 punto per ogni componente fino a un massimo di 9 punti per famiglie oltre gli 8 componenti. Due punti aggiuntivi saranno dati per ogni figlio minorenne. Vivere in affitto varrà altri 5 punti, mentre 8 punti andranno a chi vive una condizione di disagio sociale come essere ragazza madre, donna vittima di violenza o vedova con figli. A parità di punteggio sarà preferito il nucleo familiare con più figli minori, nel caso di ulteriore parità sarà preferito quello con disagio sociale. I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psico-fisico, in base ad intese con i comuni di residenza.

L'avviso è disponibile a questo indirizzo: https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/avviso-pubblico-concessione-contributo-solidarieta-fondo-perduto-una-tantum

7 febbraio 2025

Assegno di maternità – Anno 2025 -

 

Assegno di maternità – Anno 2025



Descrizione

A seguito del comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la politica delle famiglie, pubblicato sulla (GU Serie Generale n.28 del 04-02-2025) si rende noto che i cittadini italiani o comunitari o di paesi terzi soggiornanti di lungo periodo residenti nel Comune di Palermo, in applicazione dell’art. 74 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modifiche, possono essere inoltrate le domande concernenti:

Assegno di maternità – Anno 2025

La domanda di concessione dell’assegno di maternità deve essere presentata dai soggetti aventi diritto, nel termine perentorio di sei mesi dalla data di nascita del figlio o dalla data di ingresso nella famiglia, in caso di affidamento preadottivo o di adozione.

Ai sensi dell’art. 74 del D.lgs. 26 marzo 2001, n. 151, hanno diritto all’assegno le donne residenti, cittadine “italiane e dell’Unione Europea” cittadine di Paesi terzi titolari dello status di rifugiati politici, di protezione sussidiaria e familiari (comunicato INPS n. 12712/2007) o apolidi, cittadine extracomunitarie titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo U.E., regolamentato dall’art.1 Legge 883/2004 nonché cittadine lavoratrici Algerine, Marocchine, Tunisine, Turche e familiari (ciò in forza degli Accordi Euro-Mediterranei) o titolari del permesso unico di lavoro, ad eccezione delle categorie espressamente escluse dal D.lgs. 40/2014 art. 12 c. 1 lettera e.

L’assegno spetta a tutti coloro che non beneficiano dell’indennità di cui agli artt. 22, 66 e 70 del sopraccitato D.lgs. n.151/2000 regolamento dell’art. 1 Legge 883/2004.

È possibile presentare la domanda anche con la ricevuta della richiesta di permesso di soggiorno per lungo soggiornante U.E.

Le domande, per l’anno 2025 devono essere corredate dal nuovo modello I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e possono essere presentate, entro e non oltre sei mesi dalla nascita del minore, alla la Circoscrizione Comunale di appartenenza.

L’importo dell’assegno mensile di maternità, spettante nella misura intera, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti dal 01/01/2025 al 31/12/2025 è pari a € 407,40.

Il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente da tenere presente per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti dal 01/01/2025 al 31/12/2025, è pari a € 20.382,90.

E’ fatto obbligo al richiedente di comunicare tempestivamente qualsiasi variazione del nucleo familiare o della situazione economica e patrimoniale.

L’Amministrazione Comunale eseguirà controlli diretti ad accertare la veridicità delle dichiarazioni rese.

In caso di dichiarazione mendace l’Amministrazione Comunale procederà alla revoca del beneficio ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. n. 445 del 28/12/2000 “T.U. sulle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”, nonché alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria.

Si informa che, ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo (Regolamento generale sulla protezione dei dati personali), come modificato dal D.lgs. n. 101 del 10/08/2018, i dati forniti saranno trattati dal Comune di Palermo esclusivamente per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente. Il Titolare del trattamento dei dati è il Comune di Palermo con domicilio eletto presso la sede istituzionale in Piazza Pretoria 1- 90133 Palermo (PA), Rappresentato nella qualità dal Sindaco pro-tempore.

Il Responsabile per la protezione dei dati personali (Data Protection Officer - “DPO”) può essere contattato tramite e-mail: rpd@comune.palermo.it

Il Responsabile del trattamento dati è il Dirigente dell’Ufficio Autonomo Circoscrizioni.

L’informativa, ai sensi dell’art. 13 del Regolamento europeo n. 2016/679 e del D.lgs. 101/2018, è disponibile integralmente, nella modulistica pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Palermo www.comune.palermo.it

I cittadini interessati possono richiedere informazioni presso le Circoscrizioni Comunali nei giorni e nelle ore stabilite o all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, consultando per orari di ricevimento e numeri telefonici il sito istituzionale del Comune di Palermo www.comune.palermo.it .

AVVISO


FONTE: COMUNE DI PALERMO


4 febbraio 2025

Esonero contributivo fino a tremila euro per le mamme lavoratrici

 Esonero contributivo fino a tremila euro per le mamme lavoratrici

 La decontribuzione per le lavoratrici madri di tre o più figli è valida fino al 31 dicembre 2026 e si applica anche in caso di nascita, affido o adozione di un terzo figlio.

📌 La legge di bilancio 2025 ha introdotto un nuovo esonero parziale per le lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro dipendente, sia a tempo determinato che indeterminato, con reddito annuo fino a 40.000 euro, nonché in favore delle lavoratrici autonome.
Da gennaio 2025, possono beneficiarne le lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Dal 2027, le lavoratrici madri di tre o più figli potranno beneficiare dell'agevolazione fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo.

L’Inps riassume e precisa la portata applicativa, sotto il profilo temporale, del cosiddetto «Bonus mamme» previsto dalla legge di bilancio 2024, alla luce della nuova e diversa misura introdotta dalla legge di bilancio 2025. Nello specifico, - spiega - la legge di bilancio 2024 ha previsto un esonero totale della quota di contribuzione previdenziale a carico del lavoratore, nel limite massimo di 3.000 euro annui, in favore delle lavoratrici madri di tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.

L’esonero è valido dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 ed è applicabile solo alle lavoratrici con contratto dipendente a tempo indeterminato, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico. In via sperimentale, per il solo anno 2024, questo esonero è stato esteso anche alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Dal punto di vista temporale, pertanto, mentre la misura in favore delle lavoratrici madri di due figli ha cessato di avere applicazione alla data del 31 dicembre 2024, l’esonero per le lavoratrici madri di tre o più figli rimane valido fino al 31 dicembre 2026 e si applica anche in caso di nascita, affido o adozione di un terzo figlio intervenuti entro questa data.

La legge di bilancio 2025 ha introdotto un nuovo esonero parziale per le lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro dipendente, sia a tempo determinato che indeterminato, con reddito annuo fino a 40.000 euro, nonché in favore delle lavoratrici autonome.

A decorrere dal 1° gennaio 2025, possono beneficiare di tale misura le lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Dal 2027, le lavoratrici madri di tre o più figli potranno beneficiare dell’agevolazione fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo.

Le modalità operative del nuovo esonero saranno definite con un decreto del ministero del Lavoro e dell’Economia e l’Inps fornirà successivamente le istruzioni per la sua applicazione.

FONTE: https://gds.it/ GIORNALE DI SICILIA .....

INPS: https://t.co/5vbN4uW9rj


8 gennaio 2025

Legge di Bilancio 2025: i bonus per le famiglie e le imprese - Ecco una guida alle principali novità 2025 per le famiglie, dalla A di asili nido alla W di welfare aziendale.

 Tutte le Dsu ISEE 2024 sono scadute il 31.12

Per mantenere nel 2025 bonus e prestazioni economiche in corso, rinnova il tuo ISEE.
tutte le DSU sottoscritte nell’anno solare precedente sono scadute automaticamente il 31 dicembre. Morale: dal 1° gennaio 2025 serve rinnovarle se si vorrà continuare a godere di certe prestazioni economiche a sostegno.
 
***Il Bonus Anziani 2025 è una prestazione universale che sarà attiva in via sperimentale dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026. Questo beneficio si pone l'obiettivo di sostenere le persone anziane non autosufficienti, fornendo un contributo economico mensile aggiuntivo a quello dell'indennità di accompagnamento.

***Asili nido: il bonus anche senza un altro figlio

Il contributo economico viene innalzato per tutti i nuovi nati a 3.600 euro (327,27 euro mensili): la novità rispetto al 2024 è che non è più necessario avere già nel nucleo famigliare almeno un altro figlio di età inferiore ai dieci anni. È richiesto un Isee minorenni del nucleo familiare inferiore a 40mila euro. Oltre tale soglia, l’importo si abbassa a 1.500 euro (136,36 mensili).

***Carta per i nuovi nati»: 1.000 euro una tantum

Alle famiglie con Isee sotto i 40mila euro spetta da quest’anno un bonus di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato.

***Congedo parentale: tre mesi pagati all’80%

Aumentano a tre i mesi di congedo parentale indennizzati stabilmente all’80% – utilizzabili in alternativa da entrambi i genitori – fino ai sei anni di vita del figlio.

***Dedicata a te: la card prepagata per gli acquisti,

 per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità o di carburanti (nonché, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti ai servizi di trasporto , pubblico locale) da parte dei soggetti che presentano un Isee non superiore a 15mila euro. Tali acquisti devono essere effettuati attraverso uno strumento di pagamento denominato Carta «Dedicata a Te», distribuito dalle Poste, sul quale è precaricato un contributo una tantum.

***Isee più “leggero”

Dal calcolo dell’Isee viene escluso l’importo percepito come «Assegno unico universale», lo strumento che dal marzo del 2022 ha unificato sotto un’unica voce i sostegni economici per i figli a carico fino al compimento del 21° anno di età. 

***Madri lavoratrici autonome

La decontribuzione parziale dedicata alle madri lavoratrici dipendenti viene estesa dal 2025 anche alle lavoratrici autonome - purché con un reddito non superiore a 40mila euro l’anno e non in regime forfettario - madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo.

***Mutui prima casa: l’agevolazione per i giovani

Viene prorogata al 31 dicembre 2027 la possibilità di estendere la garanzia pubblica - tramite il Fondo di garanzia per la prima casa - fino all’80% della quota capitale del mutuo richiesto. Le categorie prioritarie sono le giovani coppie, i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, i conduttori di alloggi Iacp comunque denominati e i giovani di età inferiore ai 36 anni, purché in possesso di Isee non superiore a 40mila euro annui e richiedenti un mutuo superiore all’80% dell’immobile, compresi gli oneri accessori.

***Sconti fiscali in dichiarazione: i nuovi limiti e la variabile-figli

La presenza o meno dei figli nel nucleo familiare ispira anche le disposizioni restrittive sui limiti di spesa per le detrazioni fiscali. Si tratta di un meccanismo a scalare in base al numero dei figli a carico.

Sono previsti, infatti, due limiti massimi di detrazioni: uno pari a 14mila euro per i redditi oltre 75mila euro e non superiori a 100mila, e uno di 8mila euro per i redditi superiori a 100mila euro. Questi parametri di riferimento si applicano solo a chi ha almeno tre figli o un figlio con disabilità. Negli altri casi - quindi con due figli, un figlio o nessun figlio - tali soglie vengono ridotte rispettivamente all’85%, al 70% e al 50 per cento.

***Welfare aziendale: l’esenzione fiscale

Il limite di esenzione fiscale dei fringe benefit resta confermato a mille euro per i lavoratori dipendenti e a 2mila per quelli con figli a carico. La novità 2025 riguarda i neoassunti che accettano di trasferirsi ad oltre 100 chilometri da casa: per costoro, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione non concorrono a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5mila euro annui per i primi due anni dalla data di assunzione, a patto che il lavoratore abbia un reddito fino a 35mila euro nell’anno d’imposta precedente all’assunzione.


fonte:https://www.avvenire.it/

30 dicembre 2024

Invalidi civili, Dal 2025 arriva il bonus Anziani da 850 euro mensili, la Prestazione Universale. Ecco come funziona

 Dal 2 gennaio 2025 sarà possibile presentare domanda per il nuovo bonus Anziani da 850 euro mensili. Il bonus, che si aggiunge all’indennità di accompagnamento, è stato pensato per sostenere gli anziani con necessità di assistenza. L’agevolazione sarà erogata con cadenza mensile e sarà valida fino alla fine del 2026.

I primi chiarimenti in un documento dell’Inps. Possibile un’integrazione sino ad 850€ al mese dell’attuale indennità di accompagnamento per gli invalidi di età pari o superiore ad 80 anni con ISEE non superiore a 6.000€.

Dal 1° gennaio 2025 i titolari dell’indennità di accompagnamento con età pari o superiore ad 80 anni e con ISEE non superiore a 6.000€ potranno ottenere una ulteriore prestazione economica di 850€ al mese se sussiste un bisogno assistenziale gravissimo tale da comportare la necessità di una assistenza continua nelle 24 ore, sette giorni su sette. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 4490/2024 in cui spiega che la prestazione universale si aggiunge all’indennità di accompagnamento ma non anche agli eventuali ulteriori benefici economici corrisposti dagli ATS per l’assistenza domiciliare dell’invalido che, pertanto, saranno assorbiti nel valore della nuova prestazione.

Prestazione Universale

L’articolo 34 del decreto legislativo n. 29/2024 introduce, in via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 una prestazione assistenziale universale che assorbe ed integra l’indennità di accompagnamento per gli invalidi civili e gli eventuali ulteriori contributi economici riconosciuti dagli ATS per l’assistenza domiciliare dell’invalido di cui all’articolo 1, co. 164 della legge n. 234/2021.

La prestazione spetta in presenza dei seguenti requisiti da possedere cumulativamente:

  • Età anagrafica anziano pari o superiore ad 80 anni;
  • ISEE, in corso di validità, non superiore a 6.000€;
  • Titolarità dell’indennità di accompagnamento di cui all’articolo 1 della legge n. 18/1980;
  • Presenza di un livello di «bisogno assistenziale gravissimo» come più avanti individuato.
  • Per il 2024, l’importo dell’indennità di accompagnamento è di 531,76 euro al mese. La somma del bonus Anziani da 850 euro porterà, quindi, a una entrata complessiva mensile di 1381,76 euro.

I predetti requisiti devono permanere per tutta la durata del beneficio; l’eventuale cessazione dell’indennità di accompagnamento, per qualsiasi ragione, determina la cessazione anche della prestazione universale

Bisogno assistenziale gravissimo

Sussiste in presenza di due condizioni da soddisfare cumulativamente. La prima, di natura sanitaria, concerne la presenza di una «disabilità gravissima» di cui all’articolo 3, co. 2 del decreto interministeriale del 26 settembre 2016:

  • persone in condizione di coma, Stato Vegetativo (SV) oppure di Stato di Minima Coscienza (SMC) e con punteggio nella scala Glasgow Coma Scale (GCS)<=10;
  • persone dipendenti da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa (24/7);
  • persone con grave o gravissimo stato di demenza con un punteggio sulla scala Clinical Dementia Rating Scale (CDRS)>=4;
  • persone con lesioni spinali fra C0/C5, di qualsiasi natura, con livello della lesione, identificata dal livello sulla scala ASIA Impairment Scale (AIS) di grado A o B. Nel caso di lesioni con esiti asimmetrici ambedue le lateralità devono essere valutate con lesione di grado A o B;
  • persone con gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare con bilancio muscolare complessivo <= 1 ai 4 arti alla scala Medical Research Council (MRC), o con punteggio alla Expanded Disability Status Scale (EDSS) >= 9, o in stadio 5 di Hoehn e Yahr mod;
  • persone con deprivazione sensoriale complessa intesa come compresenza di minorazione visiva totale o con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, anche con eventuale correzione o con residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 per cento e ipoacusia, a prescindere dall'epoca di insorgenza, pari o superiore a 90 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell'orecchio migliore;
  • persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5;
  • persone con diagnosi di Ritardo Mentale Grave o Profondo secondo classificazione DSM-5, con QI<=34 e con punteggio sulla scala Level of Activity in Profound/Severe Mental Retardation (LAPMER) <= 8;
  • ogni altra persona in condizione di dipendenza vitale che necessiti di assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche.

A prescindere dai predetti casi si considera “persona con disabilità gravissima” chi necessita di assistenza continua 24 ore su 24, a volte prestata anche da più persone contemporaneamente, l’interruzione della quale, anche per un periodo molto breve, può portare a complicanze gravi o anche alla morte.

La seconda riguarda la valutazione del cd. «bisogno assistenziale gravissimo» da accertare mediante un questionario di sei domande con punteggi graduati a seconda dell’intensità dell’assistenza richiesta e della composizione del nucleo familiare. Il punteggio minimo da soddisfare è pari ad 8.

Come spendere il bonus?

Il bonus di 850 euro mensili può essere utilizzato in due modi principali:

  • assunzione di lavoratori domestici: il bonus infatti può coprire i costi per lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona, a condizione che abbiano un contratto di lavoro regolare;
  • acquisto di servizi di assistenza: il bonus può essere utilizzato anche per l’acquisto di servizi di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale. Questo può includere, ad esempio, servizi di assistenza domiciliare o altre forme di supporto sociale.

In entrambi i casi, l’obiettivo è aiutare gli anziani a sostenere il costo dei servizi che garantiscono loro l’autonomia e la qualità della vita, nonostante le difficoltà fisiche e sanitarie.

Misura

La prestazione universale è composta da due componenti. La prima, di natura fissa, è pari all’indennità di accompagnamento (cioè 531,76€ mensili) e viene erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento della stessa; la seconda, di natura integrativa, definita «assegno di assistenza» è pari ad 850€ al mese e viene erogata tramite un pagamento specifico all’interno della piattaforma “Prestazione Universale”.

La quota integrativa serve a remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto dai lavoratori domestici, con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore di cui all'articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 o all’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell'assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale.

La prestazione universale, al pari dell’indennità di accompagnamento, è esente da prelievo fiscale e non è soggetta a pignoramento.

Domande al Via

L’Inps spiega di aver reso disponibile la procedura per la presentazione della domanda sul sito istituzionale al seguente percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > selezionare la voce “Vedi tutti” nella sezione Strumenti, una volta autenticati tramite la propria identità digitale (SPID almeno di livello 2, CIE 3.0, CNS o eIDAS) è necessario selezionare “Decreto Anziani – Prestazione Universale (art 34. e ss Dlgs 29/2024)”. In alternativa è possibile rivolgersi agli Istituti di patronato.

La domanda può essere presentata a partire dal 1° giorno del mese in cui viene perfezionato il requisito anagrafico previsto dalla disposizione normativa (80 anni) e per tutto il periodo di durata della sperimentazione, cioè dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. In caso di accoglimento della domanda la prestazione verrà erogata dal mese di presentazione della stessa fino alla scadenza del periodo della sperimentazione, se presenti tutti i requisiti per l’intero periodo.

Quali documenti sono necessari

Per richiedere il bonus, i familiari dovranno fornire una documentazione sanitaria che certifichi la gravità delle condizioni dell’anziano. In aggiunta, dovranno completare un questionario online in cui dichiareranno, tra l’altro, se nel nucleo familiare vivono altre persone anziane o con disabilità gravi.

Queste informazioni sono importanti per attribuire punti ai nuclei familiari più vulnerabili, e quindi aumentare le probabilità di ottenere il bonus.

Si ricorda che con l’opzione alla prestazione l’interessato perde gli eventuali benefici economici riconosciuti dagli ATS ai sensi dell’articolo 1, co. 164 della legge n. 234/2021.


MESSAGGIO INPS


fonte:https://www.pensionioggi.it/


27 dicembre 2024

Reddito di povertà, dalla giunta via libera ai criteri.

 


sostegno “una tantum” per le famiglie meno abbienti voluto dal presidente della Regione, Renato Schifani. Il contributo di solidarietà a fondo perduto garantirà fino a un massimo di 5 mila euro alle famiglie residenti in Sicilia da almeno 5 anni.

Il requisito principale, oltre alla residenza, è quello reddituale: 

occorre avere un Isee, relativo al 2023, inferiore a 5 mila euro. 

Verrà stilata una graduatoria in base al punteggio assegnato alla famiglia richiedente e il contributo economico sarà erogato secondo le seguenti fasce: 

5.000 euro euro oltre i 30 punti, 

3.500 euro fino a 30 punti 

2.500 euro fino a 20 punti.

 Per quanto riguarda i criteri di reddito, il punteggio massimo (10 punti) sarà dato a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro;

fino 3.500 euro verranno assegnati 8 punti, 

mentre 6 a chi ha un Isee fino a 5.000 euro.

 Altri punti verranno erogati in base alla situazione familiare:

 1 punto per ogni componente fino a un massimo di 9 punti per famiglie oltre gli 8 componenti. 

Due punti aggiuntivi saranno dati per ogni figlio minorenne. 

Vivere in affitto varrà altri 5 punti, mentre 8 punti andranno a chi vive una condizione di disagio sociale come essere ragazza madre, donna vittima di violenza o vedova con figli. 

A parità di punteggio sarà preferito il nucleo familiare con più figli minori, nel caso di ulteriore parità sarà preferito il nucleo familiare con disagio sociale.

I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psicofisico, in base ad intese con i Comuni di residenza. Lo svolgimento di queste prestazioni non determinerà l’instaurazione di alcun rapporto di lavoro subordinato o di pubblico impiego.

Questi criteri saranno fissati attraverso un decreto del presidente della Regione che verrà emanato nei prossimi giorni. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali provvederà alla pubblicazione dell’avviso, mentre sarà l’Irfis a erogare le somme.


FONTE:https://www.regione.sicilia.it/

13 dicembre 2024

Scuola, è partito il bando per 19mila docenti, entro lunedì 30 dicembre la domanda di partecipazione al concorso PNRR 2 per insegnanti di ogni ordine e grado

 

Scuola, è partito il bando per 19mila docenti

Chi aspira ad entrare nel mondo della scuola ha l'opportunità di presentare entro lunedì 30 dicembre la domanda di partecipazione al concorso PNRR 2 per insegnanti di ogni ordine e grado: a disposizione oltre 19mila posti.

Scuola, nuovi concorsi per oltre 19mila docenti

Fino alle 23.59 di lunedì 30 dicembre 2024, sarà possibile presentare la domanda di partecipazione alle nuove procedure concorsuali ordinarie, nell’ambito del cosiddetto «concorso PNRR 2», per le scuole di ogni ordine e grado. Del totale dei circa 19mila posti messi a bando, 8.355 sono destinati alla Scuola primaria e dell’infanzia e 10.677 alla Scuola secondaria di I e II grado.

«L’avvio dei nuovi concorsi segna una tappa fondamentale per rafforzare il sistema scolastico italiano», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. «La selezione rientra nel piano del Governo per l’assunzione di 70.000 docenti entro il 2026: l’obiettivo è garantire agli studenti un’istruzione di qualità e al passo con le sfide del nostro tempo, che sappia sostenere e valorizzare i talenti di ciascuno». «Con 19.032 posti a disposizione, di cui il 25% – pari a 4.840 cattedre – riservato al Sostegno, stiamo investendo su una scuola che sia motore di crescita e inclusione».

I requisiti per partecipare ai concorsi

Partecipano al concorso gli aspiranti docenti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento.
Per la Scuola secondaria possono partecipare anche coloro che, in possesso del titolo di studio previsto, hanno svolto tre anni di servizio negli ultimi cinque oppure hanno acquisito i 24 Cfu/Cfa previsti dall’ordinamento. Inoltre, possono partecipare con riserva coloro che non hanno ancora concluso i percorsi abilitanti attivati nell’anno accademico 2023/2024.

Ogni partecipante potrà presentare domanda per una sola regione e per una singola classe di concorso, con distinzione tra la scuola secondaria di primo grado, secondo grado e le specifiche procedure per il sostegno.

I candidati possono inoltrare la domanda di partecipazione attraverso il Portale unico del reclutamento, disponibile all’indirizzo www.inpa.gov.it. Per accedere alla compilazione è necessario possedere le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o della Carta di Identità Elettronica (CIE). In alternativa, è possibile utilizzare la Piattaforma Concorsi e Procedure Selettive, accessibile tramite il sito ufficiale del Ministero (www.mim.gov.it), seguendo il percorso «Argomenti e Servizi > Servizi > lettera P > Piattaforma Concorsi e Procedure selettive».

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fonte: https://www.donnamoderna.com/

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