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18 novembre 2018

Anche nel 2019 sarà operativo il contributo da mille euro riconosciuto dall’Inps per la frequenza dell’asilo nido: requisiti, come richiederlo.

Chi ha diritto al buono nido 2019


Hanno diritto al bonus nido 2019 tutte le famiglie, a prescindere dal reddito e dall’indicatore Isee, con figli sotto i 3 anni che frequentano l’asilo nido, o che, a causa di gravi patologie croniche, necessitino di supporto specifico in casa.
L’asilo frequentato deve essere pubblico, oppure può trattarsi di un asilo privato autorizzato all’apertura e al funzionamento da parte dell’ente locale compete.
Il buono non rimborsa le spese sostenute per la frequenza di ludoteche, spazi gioco, pre-scuola e servizi educativi integrativi all’asilo nido.
Il diritto al buono nido, come precisato dall’Inps, è subordinato allo stanziamento delle apposite risorse: terminati i fondi, le domande non sono più prese in considerazione.

A quanto ammonta il buono nido 2019

Il buono nido ammonta a mille euro l’anno. È riconosciuto per 11 mensilità, in misura pari a 90,91 euro al mese. Il buono è erogato dall’Inps per ogni retta mensile pagata e documentata ed entro, comunque, l’importo della retta mensile.
Alcune recenti proposte prevedono di raddoppiare il buono nido, altre addirittura di portarlo a 300 euro al mese. Ad oggi non si sa ancora, però, se saranno attuate.

Buono nido 2019: è compatibile con altri incentivi?

L’importo del buono nido è incompatibile con la detrazione fiscale spettante per le spese per la frequenza dell’asilo nido.
È inoltre incompatibile con i voucher baby-sitting, ossia con i buoni lavoro erogati dall’Inps per il pagamento della babysitter, beneficio offerto in sostituzione del congedo parentale.
Se si hanno più figli sotto i 3 anni che frequentano l’asilo nido, è possibile ottenere il bonus per ciascuno di loro, cumulando gli assegni.
Vediamo adesso come presentare domanda per il buono nido.

Domanda buono nido 

È possibile inviare all’Inps la domanda di buono nido 2018 sino al 31 dicembre 2018; a seguito dell’apposito stanziamento di fondi, le domande potranno essere presentate anche nel 2019; la richiesta di buono nido può essere presentata esclusivamente in via telematica, attraverso 
 

Buono nido 2019

17 novembre 2018 | Autore: 


> Diritto e FiscoPubblicato il 17 novembre 2018


Anche nel 2019 sarà operativo il contributo da mille euro riconosciuto dall’Inps per la frequenza dell’asilo nido: requisiti, come richiederlo.
Sarà operativo anche nel 2019 il cosiddetto buono nido, chiamato anche bonus asilo nido: si tratta di un contributo di mille euro riconosciuto dall’Inps per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, per ogni figlio sino a 3 anni di età. Questo sussidio serve anche a garantire forme di supporto, presso la propria abitazione, a favore di bambini sotto i 3 anni con gravi patologie croniche.
In base a quanto annunciato, per il buono nido 2019 sono state stanziate apposite risorse. A questo proposito l’Inps, con una recente circolare [1], aveva informato che è possibile, tramite l’apposito servizio online, inviare le richieste di buono nido sino al 31 dicembre 2018. Non appena lo stanziamento delle risorse per il 2019 sarà confermato si potrà inviare la domanda di buono nido da mille euro anche per il prossimo anno.
Vediamo allora come presentare domanda per il buono nido 2019, quali sono gli adempimenti da effettuare e chi possiede i requisiti per richiedere il bonus. La procedura per richiedere il buono nido non è semplice, in quanto è richiesta la rendicontazione del pagamento delle rette dell’asilo (o la rendicontazione dei pagamenti effettuati per i servizi di assistenza domiciliare). In pratica, chi non paga l’asilo, o chi perde le ricevute, non vede i soldi. Ma procediamo per ordine.

Chi ha diritto al buono nido 2019

Hanno diritto al bonus nido 2019 tutte le famiglie, a prescindere dal reddito e dall’indicatore Isee, con figli sotto i 3 anni che frequentano l’asilo nido, o che, a causa di gravi patologie croniche, necessitino di supporto specifico in casa.
L’asilo frequentato deve essere pubblico, oppure può trattarsi di un asilo privato autorizzato all’apertura e al funzionamento da parte dell’ente locale compete.
Il buono non rimborsa le spese sostenute per la frequenza di ludoteche, spazi gioco, pre-scuola e servizi educativi integrativi all’asilo nido.
Il diritto al buono nido, come precisato dall’Inps, è subordinato allo stanziamento delle apposite risorse: terminati i fondi, le domande non sono più prese in considerazione.

A quanto ammonta il buono nido 2019

Il buono nido ammonta a mille euro l’anno. È riconosciuto per 11 mensilità, in misura pari a 90,91 euro al mese. Il buono è erogato dall’Inps per ogni retta mensile pagata e documentata ed entro, comunque, l’importo della retta mensile.
Alcune recenti proposte prevedono di raddoppiare il buono nido, altre addirittura di portarlo a 300 euro al mese. Ad oggi non si sa ancora, però, se saranno attuate.

Buono nido 2019: è compatibile con altri incentivi?

L’importo del buono nido è incompatibile con la detrazione fiscale spettante per le spese per la frequenza dell’asilo nido.
È inoltre incompatibile con i voucher baby-sitting, ossia con i buoni lavoro erogati dall’Inps per il pagamento della babysitter, beneficio offerto in sostituzione del congedo parentale.
Se si hanno più figli sotto i 3 anni che frequentano l’asilo nido, è possibile ottenere il bonus per ciascuno di loro, cumulando gli assegni.
Vediamo adesso come presentare domanda per il buono nido.

Domanda buono nido 

È possibile inviare all’Inps la domanda di buono nido 2018 sino al 31 dicembre 2018; a seguito dell’apposito stanziamento di fondi, le domande potranno essere presentate anche nel 2019; la richiesta di buono nido può essere presentata esclusivamente in via telematica, attraverso uno dei seguenti canali:
  • sito web dell’Inps, per chi dispone delle credenziali (Pin dispositivo, Spid di secondo livello o Cns, carta nazionale dei servizi);
  • contact center integrato – numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante);
  • enti di patronato attraverso i servizi offerti dagli stessi.
Nella domanda bisogna specificare se si intende richiedere il contributo per l’asilo nido o il contributo per forme di supportopresso la propria abitazione (nel caso di bambino affetto da gravi patologie croniche).
Se il bambino frequenta un asilo privato autorizzato, bisogna indicare nella domanda gli estremi del provvedimento autorizzativo.
Bisogna poi indicare nella domanda le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi nell’anno di riferimento per le quali si richiede il beneficio.

Quali documenti allegare alla domanda di buono nido

È necessario allegare anche:
  • documenti che provano il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza dell’asilo;
  • se l’asilo prevede il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, i documenti da cui risulti l’iscrizione o l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino;
  • per chi richiede il supporto domiciliare, per bambini con gravi patologie croniche, un’attestazione del pediatra di libera scelta da cui risultino i dati anagrafici del minore (data di nascita, città, indirizzo di residenza) e l’impossibilità di frequentare l’asilo nido per l’intero anno solare di riferimento, a causa della grave patologia cronica.
È poi necessario allegare entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il 31 gennaio 2019, le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette relative ai mesi successivi (entro il 1° aprile, se l’asilo emette i bollettini di pagamento dell’ultimo trimestre oltre il 31 gennaio 2019).
È possibile allegare, per provare i pagamenti, ricevute, fatture quietanzate, bollettini bancari o postali e, per i nidi aziendali, le attestazioni del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o della trattenuta in busta paga.
La documentazione deve in ogni caso riportare i seguenti dati:
  • denominazione e partita Iva dell’asilo nido;
  • codice fiscale del minore;
  • mese di riferimento;
  • estremi del pagamento o quietanza di pagamento;
  • nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.
Nessun rimborso è effettuato senza allegare la ricevuta di pagamento; se l’ente emette ricevute che si riferiscono a più mesi, il documento va comunque allegato per ogni mese a cui si riferisce.
(Fonte:https://www.laleggepertutti.it/)

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