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PER UNA RICERCA VELOCE SCRIVI "QUì" IL TUO ARGOMENTO E CERCA TRA I POST ARCHIVIATI

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11 luglio 2017

INPS INFORMA: PAGAMENTI BonusBebè SIA CartaAcquisti

Vi informiamo che sono iniziati i pagamenti delle seguenti prestazioni:
- Bonus Bebè
- Carta Acquisti
- SIA
Al momento NON abbiamo ulteriori info. Non appena avremo novità le condivideremo con voi come sempre.
Vi invitiamo quindi a controllare lo stato delle vostre domande e dei pagamenti sul sito www.inps.it
tramite il percorso Home-prestazioni e servizi- 
Tutti i servizi, accedendo con il vostro pin dispositivo al fascicolo previdenziale-prestazioni-pagamenti o direttamente al servizio online della prestazione.
Per tutte le domande o le segnalazioni che riguardano le domande che avete presentato o pagamenti bloccati dovete rivolgervi al Contact Center ( da fisso al numero gratuito 803164 da cellulare al numero a pagamento 06164164), al servizio InpsRisponde o recarvi presso la vostra sede di competenza.
Vi ringraziamo come sempre dell’attenzione
(FONTE: INPS)
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16 giugno 2017

Bando borse di studio anno scolastico 2016/2017( scadenza 08 Settembre 2017)

Bando per l'assegnazione al!e famiglie deglì alunni della scuola dell'Obbligo e superiore, statale e paritaria, di borse di studio a sostegno delle spese sostenute per l'istruzione dei propri figli per l'anno scolastico 2016/2017.
L'istanza di partecipazione, unitamente ai suoi allegati, dovrà essere presentata, pena l'esclusione, entro l'improrogabile termine del giorno 08 Settembre 2017 e dovrà essere presentata esclusivamente presso l'lstituzione scolastica frequentata, che provvederà a trasmetterla al Comune di residenza, per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado statali e paritarie ed al Libero Consorzio Comunale, per gli alunnì delle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie, previa verifica dei requisiti di ammissibilità


FONTE:COMUNE DI PALERMO
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Bonus figlio 1000€. per l'anno 2017( scadenza 15 Gennaio 2018)

A partire dal 19/06/2017 sarà possibile presentare istanza per il buono figlio anno 2017in ottemperanza al D.D.G. n. 1410/S6 e secondo le modalità riportate nell'avviso in allegato ..
Il genitore o un soggetto esercente la potestà genitoriale può presentare istanza presso le aree circoscrizionali del comune di Palermo nei giorni e durante l'orario di ricevimento utilizzando apposito modulo distribuito presso le predette sedi.....
Le istanze dovranno essere presentare entro le seguenti scadenze:
- per i nati dal 01/01/2017 al 30/06/2017 entro il 15/09/2017
- per i nati dal 01/07/2017 al 30/06/2017 entro il 15/10/2017
- per i nati dal 01/10/2017 al 31/12/2017 entro il 15/01/2018
Le istanze devono essere presentate alla propria circoscrizione di appartenenza.



(FONTE:COMUNE DI PALERMO)
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12 giugno 2017

BONUS MAMMA DOMANI 2017 di 800 euro....... i primi pagamenti


Vi informiamo che sono iniziati i primi pagamenti relativi al #PremioallaNascita  BONUS MAMMA DOMANI 2017 di 800 euro.
NON possiamo darvi ulteriori informazioni sulle tempistiche di erogazione della prestazione NON avendo la possibilità di accedere alle vostre pratiche.
Vi ricordiamo che il bonus è per tutte le donne che abbiano partorito o si trovino al 7° mese di gravidanza entro il 2017. (REQUISITI)

ATTENZIONE: Le domande possono essere presentate SOLO dalle mamme e NON dai papà!
Se avete già richiesto la prestazione, potete controllare lo stato della vostra domanda accedendo con il vostro pin dispositivo al fascicolo previdenziale-prestazioni-pagamenti o al servizio online dedicato: http://bit.ly/2sjxwYD
Per scoprire invece tutti i requisti e le info per richiedere il bonus collegatevi alla scheda prestazione: http://bit.ly/2rgWqIh

(FONTE:INPS)

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3 giugno 2017

Lavoro occasionale: guida alle nuove regole

La nuova disciplina riguarda le prestazioni occasionali e, come per il passato, prevede due diversi regimi: uno per le famiglie e l’altro per le ‘non famiglie’, vale a dire imprese e altri soggetti con partita Iva.

*****Lavoro occasionale: cosa cambia?
I soggetti che vogliono avvalersi di tali prestazioni occasionali, dovranno obbligatoriamente acquistare, attraverso il sito dell’Inps, o presso gli uffici postali, un libretto nominativo prefinanziato, chiamato Libretto Famiglia.
Aziende, professionisti e altri soggetti che vogliono prestare lavoro occasionale dovranno stipulare un apposito contratto di lavoro, definito come «contratto mediante il quale un utilizzatore acquisisce, con modalità semplificate, prestazioni di lavoro occasionali o saltuarie di ridotta entità entro i limiti di importo».
******I nuovi limiti di utilizzo
Come in precedenza, esiste il limite di compenso annuale pari a 5mila euro, sia per le imprese che per il lavoratore. Quest’ultimo non potrà tuttavia ricevere più di 2.500 euro dallo stesso datore. In alcuni casi, il limite è incrementato del 25% e cioè:
  • ai titolari di pensione di vecchiaia e invalidità;
  • ai giovani con meno di 25 anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università;
  • alle persone disoccupate;
  • ai percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione o altre prestazioni di sostegno al reddito.

**********I soggetti esclusi

I soggetti che non possono far ricorso al contratto di prestazione occasionale sono:
  • utilizzatori che hanno alle proprie dipendente più di cinque dipendenti a tempo indeterminato;
  • imprese nel settore agricolo;
  • imprese dell’edilizia;
  • nell’ambito dell’esecuzione di appalti di opere e servizi.
  • *********La procedura

Per fruire di prestazioni occasionali occorrerà registrarsi all’Inps. A disposizione di utilizzatori e prestatori ci sarà un’apposita piattaforma informatica sul sito dell’Inps dove andranno poi svolti tutti gli adempimenti, anche tramite un consulente del lavoro, per quanto riguarda le operazioni di erogazione e di accreditamento dei compensi.
Tra gli adempimenti è prevista anche una comunicazione preventiva. In particolare, l’utilizzatore almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione, deve informare l’Inps della piattaforma informatica o tramite i servizi di contact center, indicando una serie di dati quali nome, luogo di svolgimento della prestazione, oggetto, data e ora di inizio e termine, tra cui anche il compenso pattuito in misura non inferiore a 36 euro, per prestazioni di durata non superiore a quattro ore continuative nell’arco della giornata.
*******lavoro occasionale o a chiamata

(FONTE:https://business.laleggepertutti.it/)

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1 giugno 2017

LOTTA ALLA POVERTÀ: NUOVI CRITERI PER IL SIA

Cos’è il SIA

Si tratta di un contributo, da richiedere al proprio Comune di residenza ed erogato dall’INPS con cadenza bimestrale su carta di pagamento elettronica, riservato alle famiglie con grave disagio economico, dove sia presente almeno un minore, un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza.
L’importo mensile dell’assegno è di 80 euro per componente familiare, per un massimo di 400 euro in caso di famiglie con 5 o più membri. Per effetto delle recenti modifiche, ai nuclei familiari composti da un genitore solo e da figli minorenni viene riconosciuta una quota aggiuntiva di ulteriori 80 euro mensili.
Dall’ammontare del SIA sono dedotte eventuali somme già erogate a titolo di social card, di incremento del bonus bebè per le famiglie con Isee basso e l’assegno per nucleo familiare con almeno tre figli minori erogato dai Comuni.

Chi ne ha diritto

Il SIA è riservato ai nuclei familiari con le seguenti caratteristiche:
  • il richiedente deve essere cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero titolare di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • Il richiedente deve essere residente in Italia da almeno due anni;
  • Il nucleo familiare deve comprendere in alternativa un minore, una persona con disabilità insieme al suo genitore o una donna in stato di gravidanza accertata;
  • il nucleo familiare deve trovarsi in disagio economico attestato da un indicatore Isee inferiore o uguale ai 3.000 euro;
  • nessun membro del nucleo familiare deve essere titolare di carta acquisti sperimentale né di Naspi o Asdi o altri ammortizzatori sociali;
  • nessun componente deve possedere autoveicoli immatricolati nei 12 mesi precedenti la domanda ovvero di autoveicoli con cilindrata oltre i 1300 cc e motoveicoli oltre i 250 cc immatricolati nel triennio precedente; con le recenti modifiche sono esclusi gli autoveicoli ed i motoveicoli oggetto di agevolazione fiscale per le persone con disabilità ;
  • in caso di godimento da parte dei membri del nucleo familiare di pensioni o trattamenti assistenziali, il valore complessivo delle prestazioni già erogate non può superare i 600 euro mensili, elevati da aprile a 900 euro in caso di presenza nel nucleo di persona non autosufficiente;
  • attribuzione di punteggio della valutazione multidimensionale del bisogno di almeno 25 punti (anziché i 45 della disciplina originaria), calcolato dall’INPS secondo il carico familiare, la situazione economica e quella lavorativa.
Il SIA è subordinato all’accettazione da parte del nucleo familiare di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto insieme ai servizi sociali competenti, il cui mancato rispetto comporta la revoca o l’esclusione dal sostegno.
CARTA SIA

(FONTE:http://www.patronato.acli.it/)

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31 maggio 2017

Bando per l'assegnazione del contributo fornitura libri di testo gratuita e semigratuita a.s. 2016-2017-

Sono state attivate le procedure per l'erogazione degli stanziamenti destinati  alle famiglie degli alunni della scuola dell'obbligo e superiore, statale e paritaria,  a sostegno delle spese sostenute per l'istruzione dei propri figli per l'anno scolastico 2016/2017.
L'istanza di partecipazione dovrà essere presentata esclusivamente presso l'Istituzione Scolastica frequentata entro il 28 luglio 2017 pena l'esclusione.
allegato

(FONTE:COMUNE DI PALERMO)
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25 maggio 2017

Rilascio dei certificati di unione civile e convivenze di fatto

Si comunica che da oggi sul Portale dei Servizi on line dell'Amministrazione è possibile accedere al rilascio dei certificati di unione civile e convivenze di fatto per i cittadini registrati.
Le citate certificazioni incrementano le tipologie già rilasciabili sul detto Portale quali :
  1. certificazione anagrafica di cittadinanza 
  2. certificazione anagrafica di matrimonio
  3. certificazione anagrafica di nascita
  4. certificazione anagrafica di stato di famiglia
  5. certificazione anagrafica di residenza
  6. certificato contestuale di residenza, cittadinanza e stato di famiglia
  7. certificato contestuale di residenza e cittadinanza
  8. certificato contestuale di  cittadinanza, residenza e stato libero.
FONTE: COMUNE DI PALERMO
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24 maggio 2017

Pensioni, Arrivano i decreti su APE sociale e Precoci.

Pensioni, Arrivano i decreti su APE sociale e Precoci. 
Le istanze di accesso ai benefici dovranno essere prodotte all'Inps entro il prossimo 15 luglio 2017. La comunicazione di accettazione della domanda avverrà dopo tre mesi, entro il 15 ottobre. 
Gli anticipi pensionistici contenuti nella legge di bilancio per il 2017 in favore degli ultra 63enni e dei lavoratori precoci in condizione di difficoltà sono ormai pronti.
Si tratta di quattro categorie di soggetti in condizione di difficoltà: disoccupati a seguito di licenziamento con esaurimento da almeno tre mesi degli ammortizzatori sociali, gli invalidi non inferiore al 74%, i caregivers che assistono il coniuge o parenti entro il primo grado in condizione di disabilità e gli addetti a mansioni gravose o usuranti.

Tali soggetti, in definitiva, potranno utilizzare due canali di pensionamento aggiuntivi rispetto a quanto prevede la legge Fornero. Uscire a 63 anni se in possesso di almeno 30 anni di contributi (36 per chi svolge mansioni gravose da almeno sei anni in via continuativa); o con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica se possono vantare almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età (lavoratori precoci). Senza incorrere in penalità sulla pensione. 

Doppia fase per l'accesso agli anticipi pensionistici

L'accesso a queste due forme di pensionamento sarà scaglionato in due fasi; la prima volta all'accertamento dei requisiti richiesti e della capienza delle risorse messe a disposizione dal Governo, la seconda volta al conseguimento vero e proprio della prestazione. Al pari del resto, con quanto accade per i lavori usuranti. Pertanto gli interessati dovranno prima presentare una domanda all'Inps volta all'accertamento dei requisiti per ottenere l'APe sociale o il pensionamento con 41 anni di contributi (l'istanza dovrà essere prodotta entro il 15 luglio 2017) e poi, una volta che l'Istituto avrà accertato il possesso dei requisiti (entro il 15 Ottobre 2017), gli interessati faranno domanda di accesso alle predette prestazioni.
Dato che l'operazione si completerà ad ottobre e le misure sono partite teoricamente il 1° maggio chi è in possesso dei requisiti richiesti avrà diritto agli arretrati maturati tra la data di maturazione dei requisiti e quella di accertamento del relativo diritto.
 (FONTE:http://www.pensionioggi.it/)


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Scegli il test che ritieni più vicino alla tua situazione e verifica in autonomia se sussistono le condizioni minime per chiedere la prestazione. Controlla l’esito del test e segui le indicazioni che ti saranno date.



Software a cura di https://www.patronato.acli.it/  ******************************************************************************************

Si Sblocca la Dis-Coll per i collaboratori nel 2017

Disoccupazione, Si Sblocca la DIS-COLL per i collaboratori nel 2017

Ok dell'Inps alle domande per i rapporti di collaborazione conclusi tra il 1° gennaio ed il 30 giugno 2017. Domande entro il 30 luglio per chi ha cessato il rapporto tra il 1° gennaio ed il 23 maggio.
Via libera dell'Inps alla proroga dell'indennità di disoccupazione per i collaboratori. Lo stabilisce l'Inps nella Circolare 89/2017
L'Inps precisa al riguardo che i lavoratori avranno il consueto termine di 68 giorni, stabilito a pena di decadenza, dalla data di cessazione del rapporto di collaborazione per produrre la domanda. Al fine di non penalizzare coloro il cui rapporto si sia concluso tra la data del 1° gennaio 2017 e la data di pubblicazione della circolare (cioè il 23 maggio 2017), essi avranno tempo sino al 30 luglio 2017 per produrre l'istanza (cioè 68 giorni a partire dal 23 maggio data di pubblicazione della Circolare)
L'Inps spiega che le eventuali domande di DIS-COLL - relative ad eventi di cessazione dei rapporti di collaborazione intervenuti a far data dal 1° gennaio 2017 - già presentate, tra la data del 1° gennaio 2017 e il 23 maggio, saranno regolarmente gestite, senza necessità di ripresentazione della domanda. L'Inps provvederà, altresì, a riesaminare le domande di prestazione DIS-COLL presentate per eventi di cessazione intervenuti nell’anno 2017 e respinte in quanto alla data di presentazione delle domande medesime non era ancora intervenuta la proroga della prestazione.
Il collaboratore, per accedere al sostegno, deve essere iscritto in via esclusiva alla gestione separata e non deve risultare pensionato nè titolare di partita IVA (qualora il lavoratore, al momento della richiesta dovesse averla ancora aperta, pur non producendo alcun reddito, dovrà provvedere, pertanto, alla sua chiusura). A tal fine, spiega l'Inps, si dovrà far riferimento all'aliquota contributiva di finanziamento della gestione pari, per i collaboratori iscritti in via esclusiva, al 32,72% del reddito.

La misura

Restano immutate le regole per la determinazione della misura dell'assegno. Esso è pari al 75% dei compensi fino a 1.195 euro al mese a cui poi si somma il 25% sulle quote dei compensi superiori a tale importo entro un massimale di 1.300 euro lordi al mese, soggetto a tassazione ordinaria.L'assegno è pagato per un numero di mesi pari alla metà di quelli coperti da contribuzione tra il 1° gennaio dell'anno solare di riferimento e la data di cessazione della collaborazione entro un massimo di sei mesi.
(FONTE:http://www.pensionioggi.it/)

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23 maggio 2017

BonusNido : ContributoAsiliNido

#BonusNido ContributoAsiliNido 

Ecco le risposte alle vostre domande più frequenti. 
1. Possono fare domanda (dal 17 luglio e fino a esaurimento dei fondi previsti) SOLO i genitori di bambini nati dal 1 gennaio 2016 e regolarmente iscritti a un nido pubblico o privato autorizzato per legge. NON è necessario rinunciare al congedo parentale facoltativo e si può essere sia madri lavoratrici sia casalinghe.
2. La domanda può essere presentata (online con PIN dispositivo, attraverso contact center sempre con PIN dispositivo, tramite Patronato o CAF anche senza PIN) SOLO dal genitore cui sono intestate le fatture di pagamento della retta
3. Per fare domanda è necessaria l'iscrizione al nido e l'attestazione del pagamento della prima rata
4. Il bonus vale per la frequenza scolastica del minore nel 2017
5. Il bonus è di 1.000 euro massimo. Non può essere erogato a chi frequenta gratuitamente i nidi e nel caso la retta fosse inferiore a 90,91 euro mensili verrà corrisposta la cifra effettivamente pagata.
6. Il bonus è di 90,91 euro mensili (fatte salve le indicazioni del punto precedente) erogabili per un massimo di 11 mesi. Se il bambino frequenta l'asilo per un periodo inferiore percepirà solo le rate relative agli effettivi mesi di frequenza.
7. Per provare l'avvenuto pagamento bisognerà fornire ricevuta o quietanza di pagamento, fattura quietanzata, bollettino bancario o postale, e per i nidi aziendali tramite attestazione del datore di lavoro o dell'asilo nido dell'avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga. La documentazione dovrà indicare: la denominazione e la PArtita Iva dell'asilo nido; il CF del minore; il numero di riferimento; gli estremi del pagamento; il nominativo del genitore che sostiene l'onere della retta
8. Le domande per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione riguardano i bambini al di sotto dei tre anni impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche documentata da attestazione del pediatra di libera scelta sulla base di idonea documentazione. Per approfondimenti si legga il punto 4.2 della circolare linkata dal post
9. Chi percepirà il bonus NON potrà richiedere la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi 2018
10. Il bonus è cumulabile con altri benefici (bonus bebè, ecc.) e anche con i voucher asilo nido e baby sitting ma non può essere richiesto per gli stessi mesi coperti già da questa prestazione.
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A partire dal 17 luglio 2017 sarà attiva la procedura telematica per la presentazione delle domande per il “Contributo asilo nido” e “Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”

Vi ricordiamo che il bonus potrà essere erogato nel limite di spesa indicato all’art. 7 del DPCM 17 febbraio 2017 (che per il 2017 è pari a euro 144 milioni di euro) secondo l’ordine di presentazione telematica della domanda.

La domanda potrà essere presentata dal 17 luglio 2017 al 31 dicembre 2017 esclusivamente in via telematica mediante una delle seguenti modalità:
- WEB – Servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo, SPID o CNS attraverso il portale dell’Istituto.
- CAF e Patronato

IMPORTANTE: Nella domanda il richiedente dovrà indicare a quale dei due benefici intende accedere.

La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato a decorrere dal 1° gennaio 2016, che sia in possesso dei seguenti requisiti:

- Cittadinanza italiana, oppure di uno Stato dell’Unione Europea oppure, in caso di cittadino di Stato extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo

- una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea

- cittadini stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria

- residenza in Italia

- relativamente al “Contributo asilo nido” il richiedente è il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta

- relativamente al “Contributo per forme di supporto presso la propria abitazione” il richiedente deve coabitare con il figlio ed avere dimora abituale nello stesso Comune

Qualora il richiedente intenda fruire del beneficio per più figli sarà necessario presentare una domanda per ciascuno di essi.

Per tutte le info legate alla documentazione da dover presentare e approfondimenti vi invitiamo a leggere attentamente la circolare: http://bit.ly/2qK9ap6


(FONTE : INPS)
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12 maggio 2017

PALERMO: Avviso pubblico per disabili gravissimi

Sono aperti i termini per la presentazione delle istanze per l'accesso ai benefici per disabili gravissimi di cui alla legge regionale n.4 dell'1 marzo 2017 ed al D.P. 532/2017, modificato con D.P. 545 del 10/05/2017.
I diretti interessati (oppure i familiari delegati o i legali rappresentanti), dovranno presentare apposita istanza di accesso al beneficio entro e non oltre il 26 giugno 2017 presso l'U.O. Interventi per Disabili sita in via F. Taormina n.1el. 0917409471/091749477- fax 0917409464 e-mailufficioh@comune.palermo.it       serviziointerventisocioassistenziali@cert.comune.palermo.it allegando la sola fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente e/o del disabile. Tale istanza si può presentare anche tramite raccomandata, via faz o per email.
La stessa istanza si dovrà presentare all'A.S.P. 6 (presso gli uffici territorialmente competenti).
Con tutti gli allegati (copia con diagnosi del verbale di legge 104/92, copia con diagnosi del verbale di Invalidità Civile e certificato medico comprovante la condizione di disabilità gravissima di cui all'art. 3 del D.M. 26/09/2016)  in busta chiusa con dicitura “Contiene dati sensibili”


Con il decreto, valutato positivamente dalla commissione Salute dell'Ars, vengono stabilite due fasce immediate di interventi, una per i disabili gravissimi che riceveranno per i prossimi tre mesi 5.400 euro, una per i disabili di media intensità, che riceveranno 3 mila euro di assistenza.
Tali risorse vengono erogate direttamente alla persona con disabilità o al rappresentante legale, sulla base della sottoscrizione con l'Asp di un patto di cura che dimostri che le risorse vengono destinate al benessere della persona con disabilità.

Il patto di cura sarà sottoposto a controlli periodici e se dovessero essere verificate inosservanze, verrà sospeso l'assegno.


(FONTE: https://www.comune.palermo.it/)
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11 maggio 2017

Niente assegno di mantenimento a chi può mantenersi da solo

Per avere l’assegno di mantenimento non conterà più la sproporzione di reddito rispetto al tenore di vita goduto durante il matrimonio ma l’impossibilità per il coniuge economicamente più debole a procurarsi da solo un reddito.
Addio assegno di mantenimento all’ex coniuge solo perché più povero: da oggi in poi non conterà più la differenza di reddito tra moglie e marito al momento della separazione e del successivo divorzio, ma il fatto che il richiedente non sia oggettivamente in grado di mantenersi da solo. E se l’assenza di redditi dipende da inerzia o da mancanza di volontà a trovare un lavoro, il giudice dovrà negare l’assegno di mantenimento. A contare non è più la semplice sussistenza di una differenza economica tra i due ex coniugi, ma l’assenza di redditi o l’incapacità a procurarseli.  l’assegno di mantenimento resterà ad appannaggio ancora delle casalinghe che, per scelta condivisa da entrambi i coniugi, hanno rinunciato a una carriera per occuparsi del ménage familiare e consentire all’uomo di concentrarsi a tempo pieno nella propria attività professionale, imprenditoriale e/o lavorativa. Ora il trattamento, che ha «natura assistenziale», spetta in una misura che va ragguagliata «all’indipendenza o autosufficienza economica» dell’ex coniuge che lo richiede.
In altri termini, la posizione dell’ex moglie (o, anche se più raramente dell’ex marito) senza reddito o con il reddito più basso viene equiparata a quella dei figli: finché questi non hanno la possibilità di procurarsi da soli un reddito, vanno mantenuti, ma nel momento in cui raggiungono l’indipendenza economica oppure sono nelle condizioni di raggiungerla (per formazione, età ed esperienza) e ciò nonostante non vogliono introdursi nel mercato del lavoro, viene meno il diritto a ottenere il contributo assistenziale. Addio quindi a quelle sentenze di alcuni giudici che, per anni, hanno trasformato l’assegno di mantenimento in una forma di assicurazione a vita in favore dell’ex coniuge. 
Mantenimento: cosa cambia?
Gli step per ottenere l’assegno di mantenimento saranno quindi due:
  • il primo, volto a stabilire l’esistenza o meno del diritto al mantenimento;
  • il secondo, volto invece a quantificarne l’esatto ammontare dell’assegno.
Nella prima fase il giudice deve soltanto accertare la mancanza di «mezzi adeguati» o comunque l’impossibilità «di procurarseli per ragioni oggettive». E gli indici in base ai quali controllare l’autosufficienza del richiedente sono il possesso di redditi e di cespiti patrimoniali e le capacità di lavoro personale: rilevano i redditi di qualsiasi specie e i beni mobili e immobili, mentre le possibilità effettive di occupazione vanno parametrate all’età, alla salute, al sesso del coniuge e alle condizioni del mercato, sia per i lavoratori dipendenti sia per gli autonomi. Conta anche la disponibilità della casa familiare che, in presenza dei figli, viene sempre assegnata alla moglie. Chi chiede l’assegno di mantenimento deve dimostrare la presenza di tutti i predetti presupposti che gli consentono di rivendicare il diritto al mantenimento. In altre parole, per ottenere il mantenimento, la moglie dovrà dimostrare la «mancanza di mezzi adeguati» o «l’impossibilità di procurarseli» per ottenere un contributo economico dall’ex.
Accertato il diritto al mantenimento, il giudice passa alla seconda fase: la quantificazione del suo ammontare. E tale misura verrà determinata dal giudice tenendo conto delle condizioni e dei redditi di entrambi i coniugi, alla luce di quelle che sono le rispettive capacità economiche. Si prescinderà quindi – come invece avveniva in passato – dal valutare il tenore di vita che la coppia aveva durante il matrimonio.
In pratica, l’assegno di mantenimento non servirà più per colmare il divario tra i redditi dei due ex coniugi, portandoli a una situazione di sostanziale uguaglianza, ma implicherà solo un contributo (minimo?) in favore del più povero per consentirgli di mantenersi, ma non di avere lo stesso tenore di vita che aveva durante il matrimonio. Niente più «rendite parassitarie», insomma.
(FONTE: https://www.laleggepertutti.it/.......Cass. sent. n. 11504/17 del 10.05.2017.)

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7 maggio 2017

Redditi 2016: ecco quando arriverranno i rimborsi 730

L'Agenzia delle Entrate quest'anno ha la possibilità di bloccare l'erogazione dei rimborsi delle dichiarazioni dei redditi, per fare le verifiche del caso.

Questa scelta è stata dettata dall’esigenza, da parte dell’ente in questione, di effettuare le dovute verifiche sul modello CU presentato e i dati inseriti nella dichiarazione finale.
Per il momento sembra che a rischiare il blocco dei rimborsi per le verifiche siano solo quelle persone che presentano la dichiarazione in prima persona o attraverso il proprio sostituto d’imposta. Tale blocco è previsto nel caso in cui la dichiarazione presentata non sia al 100% congrua con il precompilato che viene inviato dall’Agenzia delle entrate. Insomma, qualsiasi leggera divergenza dà adito a possibili verifiche dell’ente che arresterà la procedura di rimborso. Pare invece che per coloro i quali si avvalgono di Caf o studi di commercialisti (oramai anche loro da tempo si rivolgono ai Caf per motivi di sicurezza in caso di errori) non dovrebbero esserci problemi.
La procedura, qualora scattasse il controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, prevede che le verifiche si debbano concludere entro 4 mesi dalla data di ricezione della dichiarazione dei redditi del contribuente. Il rimborso deve quindi essere erogato entro i 2 mesi successivi alla conclusione dei controlli. Quindi nella peggiore delle ipotesi, il rimborso potrebbe arrivare con 6 mesi di ritardo rispetto al mese di luglio com’è stato fino ad oggi, e quindi arrivare persino nell’anno 2017.
A quanto pare (salvo nuove indicazioni nei prossimi mesi), per evitare di ritrovarsi senza rimborso a luglio è conveniente rivolgersi ad un Caf o ad uno studio di commercialisti per iniziare ad esperire la pratica. In questo modo, le dichiarazioni effettuate non saranno soggette al rischio di blocco dei rimborsi per verifiche.

Se il cittadino decide di modificare e inviare la dichiarazione autonomamente, se ne assume tutta la responsabilità

Viceversa, nel momento in cui il contribuente interpella il CAF, quest'ultimo prenderà in esame tutta la documentazione, dopodiché apporrà il cosiddetto “visto di conformità”, sciogliendo così il cittadino da qualunque responsabilità. L’apposizione del “visto”, quindi, pur sembrando una questione tecnica di poco interesse per un normale contribuente, è in realtà l’architrave sul quale poggiano la maggior garanzia e la maggior tutela che si hanno nel qual caso si decida di rivolgersi al CAF.

Col “visto”, in pratica, il CAF garantisce a nome del contribuente, dichiarando la bontà e la liceità di quanto dichiarato all’interno del modello. Con una sola eccezione però: l’unica cosa di cui il CAF non possono ovviamente rispondere è l’eventuale comportamento doloso da parte del cittadino. Detto altrimenti, in caso di dichiarazione infedele, se l’errore fosse addebitabile al solo CAF, quest’ultimo si farebbe carico sia della maggiore imposta non versata che delle sanzioni e degli interessi (il cittadino quindi non andrebbe a pagare nulla). Viceversa, se fosse provato il dolo da parte del contribuente, questi sarebbe chiamato a rispondere in prima persona versando sia la maggiore imposta, che le sanzioni e gli interessi.
(FONTE:http://quifinanza.it/)
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3 maggio 2017

BONUS MAMMA DOMANI 2017

Da domani 4 Maggio si potrà richiedere all’Inps l’assegno per ogni nuovo nato #bonusmammadomani

IlBONUS MAMMA DOMANI 2017l’assegno Inps da 800 euro più volte rinviato a causa di ritardi e rinvii dovuti alla messa a punto della piattaforma, è finalmente realtà. Lo stesso Istituto di previdenza ha annunciato che da domani, giovedì 4 maggio, tutte le donne che hanno partorito a partire dal 1° gennaio 2017 o che sono in dolce attesa potranno richiedere il bonus previsto, anche in caso di adozione o di affido di un minoredalla legge di Bilancio 2017 ed erogato in un’unica soluzione.
Chi ne ha diritto  
Come specifica l’Inps nelle linee guida, il beneficio di 800 euro non prevede alcun limite di reddito e può essere richiesto dalle mamme che hanno partorito nel 2017 o dalle gestanti che abbiano già terminato il settimo mese di gravidanza. L’assegno è previsto anche in caso di adozione
ECCO TUTTI I DETTAGLI E REQUISITI:

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27 aprile 2017

Bando Pubblico Aperto per l'erogazione del contributo destinato agli inquilini morosi incolpevoli

A partire dal 26/04/2017 è stato approvato Bando Pubblico Aperto per l'erogazione del contributo destinato agli inquilini morosi incolpevoli - Assegnazione del Fondo Nazionale 2016.
La domanda deve essere compilata su apposito modulo che dovra essere inviata a mezzo del servizio postale con raccomandata A.R. all’indirizzo – Servizio Politiche Abitative – U.O. Benefici Economici con Finanziamenti Regionali – Viale Regione Siciliana N.O. n. 2289 – 90100 Palermo- ovvero tramite pec all’indirizzo: sostegnoaffitto@cert.comune.palermo.it

( scadenza 26 Luglio 2017)




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20 aprile 2017

l’indennità di disoccupazione DIS-COLL

collaboratori coordinati e continuativi
 il Decreto Mille Proroghe, recentemente approvato, ha confermato fino al 30 giugno 2017 l’indennità di disoccupazione DIS-COLL, introdotta in via sperimentale nel 2015 e poi rifinanziata per il solo anno 2016.

Requisiti

La DIS-COLL è riservata ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata, non pensionati e privi di partiva IVA ed è subordinata al verificarsi delle seguenti condizioni:
  • trovarsi in stato di disoccupazione involontaria;
  • possedere, nell’arco temporale compreso tra la data di fine attività ed il 1 gennaio dell’anno solare precedente, almeno 3 mesi di contribuzione nella Gestione Separata.
Rispetto alla disciplina originaria, la Legge di Stabilità per il 2016 ha semplificato i criteri di accesso alla prestazione eliminando il possesso di un secondo requisito contributivo/reddituale (almeno 1 mese di contribuzione) da verificarsi nell’anno solare di cessazione.

Quanto spetta

L’indennità è commisurata alla media mensile dei redditi da collaborazione percepiti nell’anno di cessazione ed in quello solare precedente ed è pari al suo 75%, nel caso in cui questa sia pari o inferiore a 1.195 euro. Se il reddito medio mensile supera tale importo, l’assegno è incrementato di una somma pari al 25% della differenza tra il reddito medio mensile ed i 1.195 euro.
L’importo così calcolato, comunque, non potrà superare il limite massimo di 1.300 euro ed è destinato a ridursi del 3% per ogni mese a partire dal quarto mese di fruizione.

Quando viene corrisposta

La DIS-COLL è corrisposta mensilmente per un numero di mesi pari alla metà della durata dei periodi lavorati nel periodo compreso tra la cessazione ed 1 gennaio dell’anno solare ad essa precedente, per una durata massima di 6 mesi.

Come fare per ottenerla

Per beneficiare dell’indennità, i collaboratori devono presentare apposita domanda all’INPS, esclusivamente in via telematica, entro 68 giorni dalla data di cessazione. Il mancato rispetto dei termini comporta la decadenza dal diritto alla prestazione.
Per gli eventi di disoccupazione da luglio in avanti, il Ministero del lavoro ha espresso l’impegno a rendere strutturale la DIS-COLL attraverso un’apposita previsione nella legge delega sul lavoro autonomo non imprenditoriale, già approvata dalla Commissione Lavoro della Camera ed attualmente all’esame del Senato.

(FONTE:http://www.patronato.acli.it/)
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APe sociale, i 63 enni in condizioni di disagio.

 18 aprile, il premier Gentiloni ha firmato il decreto attuativo che regola l’ammissione all’indennità che accompagnerà alla pensione di vecchiaia, APe sociale, i 63 enni in condizioni di disagio.
L’APE SOCIALE non prevede alcun coinvolgimento di banche e assicurazioni essendo completamente finanziato dallo Stato.
Avranno diritto al beneficio:
  • disoccupati senza più ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi (e 30 anni di contribuzione);
  • invalidi in misura pari o superiore al 74% (e 30 anni di contribuzione);
  • lavoratori conviventi con familiari portatori di handicap grave (e 30 anni di contribuzione);
  • lavoratori addetti da anni a mansioni ed attività gravose o usuranti (e 36 anni di contribuzione).
L’indennità sarà erogata direttamente dall’INPS secondo dei calendari indicati nel decreto e sarà pari:
  • all’importo della pensione maturata (e certificata), se inferiore a 1.500 euro lordi;
  • pari a 1.500,00 lordi, se la pensione futura certificata fosse maggiore.
L’indennità sarà tassata e fruirà delle detrazioni per reddito da lavoro dipendente.
I primi pagamenti avverranno nell’ultimo quadrimestre del 2017.
La domanda dovrà essere inoltrata:
  Domanda entro  Inizio pagamento previsto per
2017
  A partire dal 1° maggio ed entro il 30 giugno  A partire dall’ultimo quadrimestre 2017
2018
  A partire dal 1° gennaio ed entro il 30 marzo  A partire da giugno 2018

Il decreto deve ora passare al vaglio del Consiglio di Stato, poi verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale.
L’INPS dovrà emettere le circolari applicative ed attivare le procedure telematiche.
Ed intanto? Intanto è possibile rivolgersi ai nostri uffici per verificare se si hanno i principali requisiti per l’accesso all’APE SOCIALE
Ti aspettiamo! 
La verifica del requisito è il primo passo che possiamo fare insieme ma saremo al tuo fianco in ogni passaggio fino alla domanda di pensione.

(FONTE:http://www.patronato.acli.it/)
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*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

***************DOMANDE IN TEMA FISCALE*****************

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