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PER UNA RICERCA VELOCE SCRIVI "QUì" IL TUO ARGOMENTO E CERCA TRA I POST ARCHIVIATI

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3 maggio 2017

BONUS MAMMA DOMANI 2017

Da domani 4 Maggio si potrà richiedere all’Inps l’assegno per ogni nuovo nato #bonusmammadomani

IlBONUS MAMMA DOMANI 2017l’assegno Inps da 800 euro più volte rinviato a causa di ritardi e rinvii dovuti alla messa a punto della piattaforma, è finalmente realtà. Lo stesso Istituto di previdenza ha annunciato che da domani, giovedì 4 maggio, tutte le donne che hanno partorito a partire dal 1° gennaio 2017 o che sono in dolce attesa potranno richiedere il bonus previsto, anche in caso di adozione o di affido di un minoredalla legge di Bilancio 2017 ed erogato in un’unica soluzione.
Chi ne ha diritto  
Come specifica l’Inps nelle linee guida, il beneficio di 800 euro non prevede alcun limite di reddito e può essere richiesto dalle mamme che hanno partorito nel 2017 o dalle gestanti che abbiano già terminato il settimo mese di gravidanza. L’assegno è previsto anche in caso di adozione
ECCO TUTTI I DETTAGLI E REQUISITI:

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27 aprile 2017

Bando Pubblico Aperto per l'erogazione del contributo destinato agli inquilini morosi incolpevoli

A partire dal 26/04/2017 è stato approvato Bando Pubblico Aperto per l'erogazione del contributo destinato agli inquilini morosi incolpevoli - Assegnazione del Fondo Nazionale 2016.
La domanda deve essere compilata su apposito modulo che dovra essere inviata a mezzo del servizio postale con raccomandata A.R. all’indirizzo – Servizio Politiche Abitative – U.O. Benefici Economici con Finanziamenti Regionali – Viale Regione Siciliana N.O. n. 2289 – 90100 Palermo- ovvero tramite pec all’indirizzo: sostegnoaffitto@cert.comune.palermo.it

( scadenza 26 Luglio 2017)




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20 aprile 2017

l’indennità di disoccupazione DIS-COLL

collaboratori coordinati e continuativi
 il Decreto Mille Proroghe, recentemente approvato, ha confermato fino al 30 giugno 2017 l’indennità di disoccupazione DIS-COLL, introdotta in via sperimentale nel 2015 e poi rifinanziata per il solo anno 2016.

Requisiti

La DIS-COLL è riservata ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata, non pensionati e privi di partiva IVA ed è subordinata al verificarsi delle seguenti condizioni:
  • trovarsi in stato di disoccupazione involontaria;
  • possedere, nell’arco temporale compreso tra la data di fine attività ed il 1 gennaio dell’anno solare precedente, almeno 3 mesi di contribuzione nella Gestione Separata.
Rispetto alla disciplina originaria, la Legge di Stabilità per il 2016 ha semplificato i criteri di accesso alla prestazione eliminando il possesso di un secondo requisito contributivo/reddituale (almeno 1 mese di contribuzione) da verificarsi nell’anno solare di cessazione.

Quanto spetta

L’indennità è commisurata alla media mensile dei redditi da collaborazione percepiti nell’anno di cessazione ed in quello solare precedente ed è pari al suo 75%, nel caso in cui questa sia pari o inferiore a 1.195 euro. Se il reddito medio mensile supera tale importo, l’assegno è incrementato di una somma pari al 25% della differenza tra il reddito medio mensile ed i 1.195 euro.
L’importo così calcolato, comunque, non potrà superare il limite massimo di 1.300 euro ed è destinato a ridursi del 3% per ogni mese a partire dal quarto mese di fruizione.

Quando viene corrisposta

La DIS-COLL è corrisposta mensilmente per un numero di mesi pari alla metà della durata dei periodi lavorati nel periodo compreso tra la cessazione ed 1 gennaio dell’anno solare ad essa precedente, per una durata massima di 6 mesi.

Come fare per ottenerla

Per beneficiare dell’indennità, i collaboratori devono presentare apposita domanda all’INPS, esclusivamente in via telematica, entro 68 giorni dalla data di cessazione. Il mancato rispetto dei termini comporta la decadenza dal diritto alla prestazione.
Per gli eventi di disoccupazione da luglio in avanti, il Ministero del lavoro ha espresso l’impegno a rendere strutturale la DIS-COLL attraverso un’apposita previsione nella legge delega sul lavoro autonomo non imprenditoriale, già approvata dalla Commissione Lavoro della Camera ed attualmente all’esame del Senato.

(FONTE:http://www.patronato.acli.it/)
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APe sociale, i 63 enni in condizioni di disagio.

 18 aprile, il premier Gentiloni ha firmato il decreto attuativo che regola l’ammissione all’indennità che accompagnerà alla pensione di vecchiaia, APe sociale, i 63 enni in condizioni di disagio.
L’APE SOCIALE non prevede alcun coinvolgimento di banche e assicurazioni essendo completamente finanziato dallo Stato.
Avranno diritto al beneficio:
  • disoccupati senza più ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi (e 30 anni di contribuzione);
  • invalidi in misura pari o superiore al 74% (e 30 anni di contribuzione);
  • lavoratori conviventi con familiari portatori di handicap grave (e 30 anni di contribuzione);
  • lavoratori addetti da anni a mansioni ed attività gravose o usuranti (e 36 anni di contribuzione).
L’indennità sarà erogata direttamente dall’INPS secondo dei calendari indicati nel decreto e sarà pari:
  • all’importo della pensione maturata (e certificata), se inferiore a 1.500 euro lordi;
  • pari a 1.500,00 lordi, se la pensione futura certificata fosse maggiore.
L’indennità sarà tassata e fruirà delle detrazioni per reddito da lavoro dipendente.
I primi pagamenti avverranno nell’ultimo quadrimestre del 2017.
La domanda dovrà essere inoltrata:
  Domanda entro  Inizio pagamento previsto per
2017
  A partire dal 1° maggio ed entro il 30 giugno  A partire dall’ultimo quadrimestre 2017
2018
  A partire dal 1° gennaio ed entro il 30 marzo  A partire da giugno 2018

Il decreto deve ora passare al vaglio del Consiglio di Stato, poi verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale.
L’INPS dovrà emettere le circolari applicative ed attivare le procedure telematiche.
Ed intanto? Intanto è possibile rivolgersi ai nostri uffici per verificare se si hanno i principali requisiti per l’accesso all’APE SOCIALE
Ti aspettiamo! 
La verifica del requisito è il primo passo che possiamo fare insieme ma saremo al tuo fianco in ogni passaggio fino alla domanda di pensione.

(FONTE:http://www.patronato.acli.it/)
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12 aprile 2017

Job on call al posto dei voucher per le imprese: lavoro intermittente gestibile attraverso una piattaforma Inps.

Lavoro a chiamata: l’attuale job on call

Il contratto di lavoro a chiamata, detto anche lavoro intermittente o job on call, è il contratto con cui un lavoratore si rende disponibile a svolgere una determinata prestazione su chiamata del datore di lavoro. Il dipendente, a seconda della tipologia contrattuale di job on call, può avere o meno l’obbligo di rispondere alla chiamata del datore di lavoro: in caso positivo, ha diritto a un’indennità per i periodi di disponibilità obbligatoria. In base a quanto reso noto, col nuovo lavoro a chiamata semplificato non sarà previsto il periodo “a disposizione”, ma si procederà direttamente alla chiamata del lavoratore. Ad ogni modo, diversamente dal part-time, nel lavoro intermittente il lavoratore è titolare dei diritti normalmente riconosciuti ai dipendenti solamente nei periodi di effettivo impiego, mentre non è tutelato nei periodi in cui rimane a disposizione del datore di lavoro.
Nuovo lavoro a chiamata: sarà limitato ad alcune attività?
Il lavoro a chiamata è attualmente ammesso per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, secondo le esigenze individuate:
  • dai contratti collettivi (nazionali, territoriali o aziendali);
  • da appositi decreti ministeriali;
  • dalla normativa sull’orario di lavoro, che definisce determinate attività come discontinue (attività dei commessi di negozio, dei receptionist degli alberghi, degli addetti alle pompe di carburante, etc).
Non si sa ancora se le attuali limitazioni varranno anche per il nuovo lavoro a chiamata semplificato.

Nuovo lavoro a chiamata: limiti di tempo e di età

Il contratto di lavoro intermittente, ad oggi, è ammesso, per ciascun lavoratore con il medesimo datore di lavoro, per un massimo di 400 giornate effettive nell’arco di 3 anni.
Fanno eccezione i settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo. Se il numero di giornate viene superato il contratto a chiamata si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.
Inoltre, il contratto intermittente può essere stipulato solo da lavoratori:
  • con almeno 55 anni di età, anche pensionati;
  • che non abbiano ancora compiuto 24 anni; in questo caso le prestazioni contrattuali devono essere svolte entro i 25 anni.
In base alle ultime notizie fornite dal Governo, il nuovo lavoro a chiamata non dovrebbe più contenere alcuna limitazione relativa all’età dei lavoratori: resteranno, forse, ma con diversi “paletti”, i limiti relativi alle giornate di lavoro.

Nuovo lavoro a chiamata: comunicazione di inizio della prestazione lavorativa

L’attuale procedura per assumere il lavoratore a chiamata è piuttosto articolata; non basta, difatti, l’assunzione del lavoratore comunicata nelle forme ordinarie ai servizi per l’impiego della propria Regione, tramite modello Unilav: prima dell’inizio della prestazione lavorativa o di un ciclo integrato di prestazioni di durata non superiore a 30 giorni, difatti, il datore di lavoro è tenuto a inviare un’ulteriore all’Ispettorato territoriale del lavoro (Itl) competente per territorio. La comunicazione, similmente a quanto previsto in precedenza per i voucher, può essere effettuata anche nello stesso giorno di inizio della prestazione, purché prima dell’effettivo impiego del lavoratore, utilizzando il modello di comunicazione “Uni-intermittente“.
La comunicazione deve contenere:
  • i dati identificativi del lavoratore;
  • i dati identificativi del datore di lavoro;
  • la data di inizio e fine della prestazione lavorativa cui la chiamata si riferisce.
Il modello deve essere trasmesso secondo una delle seguenti modalità:
  • attraverso il servizio telematico sul portale ClicLavoro;
  • via e-mail all’indirizzo di Pec appositamente creato (intermittenti@pec.lavoro.gov.it);
  • con un Sms (numero 339.9942256) contenente almeno il codice fiscale del lavoratore, esclusivamente in caso di prestazione da rendersi non oltre le 12 ore dalla comunicazione;
  • tramite App. Lavoro Intermittente (per smartphone o tablet);
  • tramite fax al competente ITL, per malfunzionamento dei sistemi.
Con tutta probabilità, il nuovo lavoro a chiamata baserà la comunicazione di avvio della prestazione sul solo modello Uni-intermittente e prevedrà ulteriori semplificazioni.

Nuovo lavoro a chiamata: tutele

Ad oggi, il lavoratore intermittente ha il diritto di ricevere, per i periodi lavorati, lo stesso trattamento economico e normativo del lavoratore di pari livello, a parità di mansioni svolte. Il trattamento economico e normativo è riproporzionato in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita, sia per quanto riguarda la retribuzione globale, sia per quanto concerne le ferie, la malattia, l’infortunio e il congedo di maternità e parentale. Il nuovo lavoro a chiamata, probabilmente, confermerà questo trattamento, ad esclusione della maggiorazione oraria relativa a tfr, mensilità aggiuntive e ferie.
(fonte:http://www.laleggepertutti.it/)
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11 aprile 2017

COMUNICAZIONI INPS PER LA FAMIGLIA

Bonus Bebè: al momento non abbiamo aggiornamenti sui pagamenti non ancora effettuati. Vi ricordiamo che per non avere il pagamento bloccato bisogna aver presentato l'ISEE nel 2017 e che questo non contenga difformità o errori (fate una verifica in tal senso perchè potrebbe essere questa la causa del mancato pagamento).
**SIA purtroppo non abbiamo accesso alle info sui pagamenti della prestazione. Se avremo novità ve le comunicheremo immediatamente
Bonus Mamma Domani: la procedura per la domanda sarà online a maggio (non sappiamo in che giorno). Potranno fare domanda tutte le madri che abbiano partorito o adottato nel 2017
Bonus Asilo Nido: al momento non sono stati ancora pubblicati i requisiti e la circolare operativa. Pertanto non è possibile fare domanda. Non appena avremo info le condivideremo qui con voi come di consueto
Voucher Baby Sitting: vi ricordiamo che i voucher babysitting sono stati confermati nonostante il decreto legge che ha abolito i voucher.
Grazie per la vostra pazienza e attenzione e continuate a seguirci
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INPS per la Famiglia .... il congedo facoltativo per i padri lavoratori dipendenti

#CongedoFacoltativo #PadriLavoratoriDipendenti #CongedoPapà

INPS per la Famiglia ....

 il congedo facoltativo per i padri lavoratori dipendenti può essere fruito nei primi mesi dell’anno 2017 (entro il consueto termine di 5 mesi dalla nascita o dall’adozione/affidamento) ESCLUSIVAMENTE in caso di parto, adozione e affidamento avvenuti nell’anno 2016.

Nel caso in cui parto, adozione o affidamento avvengano invece nel 2017 confermiamo che, per mancata proroga dell’indennità, il congedo facoltativo per i padri lavoratori dipendenti non potrà essere fruito né indennizzato da parte dell’Istituto.

***CIRCOLARE INPS COMPLETA

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8 aprile 2017

Calendario distribuzione tessere AST a favore dei Disabili(data pubblicazione 06 Aprile 2017)

Calendario distribuzione tessere AST a favore dei Disabili

(data pubblicazione 06 Aprile 2017)




Si comunica che la distribuzione delle tessere AST che avranno scadenza 28 febbraio 2018, a favore dei disabili che ne hanno fatto richiesta sarà effettuata dalle ore 9.00 alle 12.00 presso i locali dell'U.O. Interventi per Disabili di via F.Taormina n° 1, a partire da LUNEDI’ 10 APRILE secondo il seguente calendario:
  • 10/04/2017 Dalla lettera 'A' alla lettera 'B'
  • 11/04/2017 Lettera 'C'
  • 12/04/2017 Dalla lettera 'D' alla lettera 'G'
  • 13/04/2017 Dalla lettera 'I' alla lettera 'P'
  • 14/04/2017 Dalla lettera 'R' alla lettera 'Z'
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30 marzo 2017

esenzione ticket per reddito 2017

RINNOVO ESENZIONI TICKET
Da sabato sarà possibile inoltrare la richiesta attraverso internet, mentre da lunedì 3 aprile gli utenti potranno rivolgersi anche ai tradizionali sportelli dislocati sia a Palermo che in provincia. 
Per i disoccupati, la procedura online prevede, oltre alla registrazione, di firmare il modulo di autocertificazione ed inviarlo attraverso una scansione o semplicemente una fotografia insieme alla copia del documento di riconoscimento. Entro 3 giorni lavorativi l'utente sarà informato con un sms della possibilità di scaricare l'attestato.
Oltre allo sportello online, l’Asp ha potenziato anche gli uffici dove richiedere personalmente il certificato di esenzione (a partire da lunedì 3 aprile). A Palermo è stata attivata una nuova postazione alla “Casa del Sole” di via Roccazzo 33 (dal lunedì al venerdì 8.30-13, martedì e giovedì pomeriggio 15-17) che si aggiunge a quelle del PTA Biondo di via La Loggia 5 (dal lunedì al giovedì 8.30-13 e 15-17, venerdì 8.30-13); PTA Gudagna di via Villagrazia 46 e di via Giorgio Arcoleo 25 (dal lunedì al venerdì 8.30-13, martedì e giovedì pomeriggio 15-17); PTA Albanese di via Papa Sergio I (dal lunedì al giovedì 8.30-13 e 15-17, venerdì 8.30-13) e del Poliambulatorio Centro di via Turrisi Colonna 43 (dal lunedì al giovedì 8.30-13 e 15-17, venerdì 8.30-13).
I NOSTRI UFFICI SONO A DISPOSIZIONE PER COLORO CHE NON VOLESSERO RECARSI PRESSO I SOPRACITATI SPORTELLI ED EVITARE LE CODE
A partire da Lunedì 3 Aprile presso il nostro ufficio sarà possibile richiedere il rinnovo per le esenzioni ticket in scadenza il 31 Marzo.

**DOCUMENTAZIONE NECESSARIA



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23 marzo 2017

Quale causale per il bonifico con la donazione di denaro?

Quale causale usare per il bonifico di una donazione di denaro?

Quale causale si deve utilizzare per un bonifico bancario relativo a una somma di denaro regalataci dal fidanzato, da un parente, da un genitore o dal nostro convivente? E perché mai bisogna fare attenzione proprio alla causale
Quando si ha a che fare con l’Agenzia delle Entrate, bisogna prestare molta attenzione alle presunzioni contrarie al contribuente: se il titolare di un conto corrente non riesce a dimostrare, punto per punto, la ragione degli accrediti sul conto corrente, ricevuti con bonifico da altre persone o anche con propri versamenti di contante, il fisco può anche presumere che si tratti di reddito in nero, ossia corrispettivi per prestazioni non fatturate o, comunque, non riportate in dichiarazione dei redditi. Ecco perché è importante sapere quale causale usare per il bonifico con la donazione di denaro
In caso di omessa presentazione della dichiarazione da parte del contribuente, la legge abilita l’Ufficio delle imposte a servirsi di qualsiasi elemento di prova ai fini dell’accertamento del reddito e, quindi, a determinarlo anche con metodo induttivo ed anche utilizzando, in deroga alla regola generale, presunzioni semplici (non quindi – come regola vuole – «gravi, precise e concordanti»). A fronte delle prove ottenute dall’Agenzia delle Entrate sulla base di tali presunzioni semplici, spetta al contribuente l’onere di difendersi, dimostrando le proprie ragioni. In poche parole è il contribuente a dover fornire la prova contraria.
Come la causale del bonifico, è altresì importante la prova circa la tracciabilità della provenienza del denaro: in altre parole, a salvare il contribuente è anche la documentazione bancaria da cui risulta che i soldi provengono da un altro conto corrente, nella specie quello del parente, del coniuge, del convivente, del fidanzato o del genitore. 
Per salvare dall’accertamento fiscale non è necessario che la donazione sia fatta dal notaio, elemento quest’ultimo fondamentale solo da un punto di vista civilistico e sempre che non si tratti di donazione di modico valore. Difatti, la donazione nulla perché priva dell’atto pubblico può tutt’al più giustificare l’azione di controinteressati che vogliano recuperare i soldi donati, ma non certo consentire all’Agenzia delle Entrate di ritenere l’operazione illecita da un punto di vista tributario.
(FONTE:http://www.laleggepertutti.it/)
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20 marzo 2017

PALERMO: Assegno nucleo familiare e maternità 2017( scadenza 31 Gennaio 2018)

Amministrazione Comunale rende noto ai cittadini italiani o comunitari, residenti nel Comune di Palermo, che in applicazione dell'art. 65 della Legge n. 448 del 23/12/1998 e dell'art. 74 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n.151 e successive modifiche, possono essere inoltrate le domande concernenti: Assegno per nucleo familiare con tre figlio minori - Anno 2017 e  Assegno di maternità - Anno 2017
Si avvisa che è possibile presentare presso le Circoscrizioni comunali le relative domande
Scadenza Assegno nucleo familiare 31/01/2018
Assegno maternità scadenza entro 6 mesi dalla nascita del figlio o dalla data d'ingresso nella famigli anagrafica

DOMANDA 3 FIGLI MINORI

DOMANDA MATERNITA'

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16 marzo 2017

MONREALE: Bandi per maternità e nuclei familiari 2017

MONREALE:  

Bandi per maternità e nuclei familiari 2017

La domanda di concessione dell’assegno di maternità deve essere presentata dai soggetti aventi diritto, nel termine perentorio di sei mesi dalla data di nascita del figlio o dalla di ingresso nella famiglia, in caso di affidamento preadottivo o di adozione. Hanno diritto all’assegno le donne residenti, cittadine italiane o comunitarie o in possesso di permesso di soggiorno . L’assegno viene corrisposto nell’importo di €. 338,89 mensili ( per 5 mensilità pari ad €. 1694,45) per ogni figlio nato, adottato o in affidamento preadottivo nel corso dell’anno 2015 al netto di eventuali trattata menti previdenziali o economici di maternità già spettanti o percepiti nel periodo di astensione obbligatoria. La domanda , completa di tutta la documentazione, deve essere presentata presso l’Area Promozione Sociale e Territoriale , Via Venero 177 – 90046 Monreale entro e non oltre 6 mesi dalla nascita del bambino o dell’effettivo ingresso del minore in famiglia nel caso di adozione o affidamento.
Invece,  per l’Assegno  per nucleo familiare con tre figli o più figli minori – Anno 2017 La prestazione economica , prevista per l’assegno nucleo familiare è rivolta a tutti i cittadini italiani e dell’Unione Europea residenti, di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo  residenti nel Comune di Monreale, con almeno tre figli minori presenti nella famiglia anagrafica sui quali si esercita la potestà genitoriale e con un indicatore I.S.E.E. pari a   €.  8.555,99 l’importo dell’assegno  se spettante  nella misura intera è pari a €. 141,30 mensili per tredici mensilià, importo annuale €. 1.836,90 ( per nuclei familiari con diversa composizione, il rerquisito economico è riparametrato sulla base della scala di equivalenza prevista dal decreto legislativo n. 109/98 – rif. comma 1, art. 65 legge N. 448/1998); La presentazione della domanda, corredata  dal nuovo Modello ISEEE, dece essere presentata presso l’Area Promozione Sociale e Territoriale Via Venero 117 Monreale entro e non oltre il 31 GENNAIO 2018.
Per entrambi gli avvisi tutta la documentazione da lunedi’ mattina si potra’ consultare sul sito internet del comune di Monreale.... PROMOZIONE SOCIALE
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............................................BANDO DEL COMUNE DI MONREALE(ASSEGNI FAMILIARI)
.....................................
............................................BANDO COMUNE MONREALE(MATERNITà)
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15 marzo 2017

Beneficiari SIA - Sostegno Inclusione Attiva

(data pubblicazione 13 Marzo 2017)

A partire dalla data odierna è disponibile , cliccando  sul link, una maschera informatica  per prenotare gli appuntamenti con gli Assistenti Sociali del  Servizio Sociale  di Comunità della Circoscrizione di appartenenza.
Il colloquio con il Servizio Sociale è il primo passo ai fini del progetto previsto dal SIA. Si evidenzia che tale percorso è vincolante pena la perdita del beneficio.
Si ricorda di presentarsi agli appuntamenti  provvisti di documento di riconoscimento , codice fiscale e certificazione ISEE in corso di validità.

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Reclutamento personale per lo svolgimento del servizio di assistenza specialistica a favore di alunni disabili( scadenza 30 Marzo 2017)

Reclutamento personale per lo svolgimento del servizio di assistenza specialistica a favore di alunni disabili

( scadenza 30 Marzo 2017)


L'Ufficio Assistenza Scolastica indice un Avviso pubblico per la formazione di tre graduatorie di Operatore Specializzato, di Assistente alla Comunicazione e di Tecnico qualificato per l'orientamento, l'educazionee l'assistenza ai minorati della vista, autorizzati a svolgere il servizio di Assistenza Specialistica in  favore dei minori disabili gravi frequentanti le scuole  dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado del territorio palermitano.
La domanda di partecipazione alla selezione, redatta e sottoscritta per esteso, utilizzando esclusivamente i modelli allegati, dovrà pervenire entro e non oltre il 15° giorno successivo alla pubblicazione

13 marzo 2017

Disoccupazione, Al via l'assegno di ricollocazione

Assegno di ricollocamento 2017 per disoccupati da più di 4 mesi
 è una misura approvata dal Governo Renzi con il decreto attuativo Jobs Act n. 150/2015 circa il riordino della disposizioni in materia di servizi per il lavoro e le politiche attive ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.
Tale decreto, prevede infatti, oltre che l'istituzione della nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), anche una migliore definizione del concetto di stato di lavoratore disoccupato anche parziale e di lavoratore a rischio di disoccupazione, le modalità con cui il lavoratore deve e può richiedere il riconoscimento delle indennità di disoccupazione Naspi e Dis. Coll e del nuovo Assegno di ricollocazione, a favore dei soggetti disoccupati, la cui disoccupazione superi i quattro mesi. Vediamo ora in dettaglio cosa prevede il testo del decreto Jobs Act circa i servizi per il lavoro e le politiche attive:

ANPAL e fascicolo elettronico del lavoratore 

L'ANPAL è una nuova Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro che il Governo ha deciso di istituire, con specifico decreto 150/2015 Jobs Act, al fine di creare una Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata appunto dall'Agenzia.
L'ANPAL sarà quindi costituita da strutture regionali, INPS, INAIL, Agenzie per il lavoro e da altri intermediari autorizzati, enti di formazione, Italia Lavoro e ISFOL che coopereranno insieme alla realizzazione di obiettivi e servizi per l'impiego e per l'occupazione. Tale sistema informativo insieme al fascicolo elettronico del lavoratore, servirà ad agevolare l'offerta e la domanda di lavoro sia privato che pubblico e a monitorare le prestazioni erogate dallo Stato.
Per questo motivo, i datore di lavoro dovranno precedere all'invio telematico delle comunicazioni di assunzione, trasformazione dei contratti di lavoro e di cessazione e licenziamento del lavoratore, informazioni che saranno appunto inserite nel sistema informativo e che costituiranno il fascicolo elettronico del lavoratore, accessibile da tutti i soggetti interessati tra cui Regioni e Province.
Nel sistema informativo, verranno anche inserite le domande NASpI e DIS-COLL equivarrà alla dichiarazione di immediata disponibilità del lavoratore, la DID verrà quindi inserita nel Sistema informativo delle politiche attive e dei servizi per l’impiego.

A chi spetta l'assegno di ricollocamento 2017? Requisiti:

Assegno di ricollocamento cos'è? Il decreto Jobs Act sul riordino delle politiche attive, n. 150/2015, oltre a specificare meglio lo stato di lavoratore disoccupato anche parziale e di lavoratore a rischio di disoccupazione, è intervenuto con una misura rivolta al sostegno della disoccupazione di coloro che una volta terminata la NASPI, risultano ancora privi di un'occupazione.
Per queste persone, è possibile richiedere l'assegno di ricollocamento, ossia, dei voucher disoccupazione che serviranno a pagare corsi di formazione professionale organizzati dai Centri per l'Impiego, dalla Regione o dal Comune, al fine di agevolare il reinserimento del soggetto sul mercato del lavoro.
Assegno di ricollocazione 2017 requisiti: I soggetti per poter richiedere i voucher, devono aver fruito completamente dell'indennità di disoccupazione NASPI e rientrare in una delle seguenti categorie:
  • Lavoratori a rischio disoccupazione: ossia posti in CIGS da seguito di una cessazione, anche parziale, dell'attività dell’azienda, ovvero, sospesi per una procedura concorsuale del datore di lavoro; in Cassa integrazione in deroga, in contratti di solidarietà.
  • Lavoratori disoccupati: rientrano in questa categoria i lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro a causa di un licenziamento collettivo, giustificato motivo, risoluzione definitiva di un contratto di lavoro a tempo determinato, a chiamata, apprendistato, inserimento, somministrazione o a progetto; cessazione anticipata del contratto per cause diverse dalle dimissioni volontarie o da risoluzione consensuale del rapporto di lavoro; dimissioni per giusta causa del lavoratore. I disoccupati sono pertanto, coloro che hanno acquisito lo status di disoccupato dopo aver sottoscritto presso il Centro per l'impiego, la DID, dichiarazione di disponibilità immediata al lavoro. Nella nuova disciplina, prevista dallo schema di decreto Politiche Attive, la DID va resa per via telematica attraverso il portale unico registrazione o attraverso la domanda all'INPS di uno dei trattamenti di disoccupazione, ASPI, NASPI e Dis Coll. In quest'ultimo caso, sarà cura dell'INPS trasmettere all'ANPAL, ai fini dell'inserimento nel sistema informativo unico delle politiche del lavoro, tutti i dati del lavoratore. 
  • Lavoratori disoccupati parziali: sono coloro che pur avendo un lavoro dipendente o autonomo hanno un reddito annuo di importo pari o inferiore a quello esente da IRPEF, e di conseguenza esonerati dall'obbligo di dichiarazione dei redditi.

Assegno di ricollocazione cos'è e come funziona?

Assegno di ricollocazione 2017 cos'è e come funziona? E' un voucher disoccupati che spetta alle persone ancora prive di occupazione, dopo la fruizione della NASPI.
L'importo dell'assegno è graduato al profilo, e può essere speso dal lavoratore presso il centro per l'Impiego o presso i soggetti accreditati in materia di politiche attive del lavoro, per poter frequentare corsi professionali che lo aiuteranno a reinserirsi sul mercato del lavoro. I percettori di prestazioni di sostegno al reddito, potranno, inoltre essere chiamati a svolgere attività di volontariato nel Comune di residenza.
Quando e a chi spetta il voucher disoccupati?Terminato il periodo massimo di fruizione delle indennità Naspi, se lo stato di disoccupazione si protrae per più di 4 mesi, il lavoratore ha diritto all'assegno di ricollocazione che viene rilasciato, nei limiti delle disponibilità assegnate a tale finalità per la Regione o per la provincia autonoma di residenza. Il disoccupato una volta completato l'istanza, ha la possibilità di scegliere l’agenzia per il lavoro dalla quale farsi assistere nella ricerca attiva di una nuova occupazione; tuttavia l’agenzia riceverà una remunerazione, dallo Stato o dalla Regione con la dote attribuita al lavoratore, solo nel caso in cui sia concretamente trovato un lavoro.
Si ricorda inoltre, che l’assegno di ricollocazione non costituisce reddito imponibile e le modalità operative, così come il rispettivo ammontare verranno definiti con una delibera del Consiglio di Amministrazione dell’ANPAL - l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, previa approvazione del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali.
Quanto spetta? L'importo dell'assegno è graduato in funzione al profilo di occupabilità, quindi più si avranno difficoltà a trovare un'occupazione congrua e più alta sarà la somma erogata.
Condizione per richiedere l'assegno: partecipazione del lavoratore a corsi e a politiche attive del lavoro.
Come fare ad averlo? Coloro che hanno beneficiato di prestazioni a sostegno del reddito, ovvero, di indennità di disoccupazione Naspi e sono ancora privi di occupazione da almeno 4 mesi, devono presentarsi al Centro per l'Impiego ed iniziare l'iter per la domanda di assegno di ricollocazione, una volta entrato in funzione il Portale Unico Registrazione disoccupati, la domanda potrà essere presentata e gestita per via telematica.
Domanda assegno di ricollocazione come funziona?
 La procedura per ottenere i voucher disoccupati è la seguente:
  1. Recarsi al centro per l'impiego;
  2. Effettuare il colloquio con il personale del Centro per l'impiego, a seguito del quale il lavoratore viene inserito in una classe di profilazione, stilata in base al suo profilo tecnico professionale attitudinale, al fine di valutare il suo grado di occupabilità.
  3. Effettuato ciò, il lavoratore viene chiamato dal Centro per l'Impiego, per sottoscrivere un Patto di servizio personalizzato, contenente anche l'indicazione circa la sua disponibilità a partecipare ad iniziative formative, corsi di riqualificazione o di politica attiva e ad accettare offerte di lavoro qualora congrue al suo profilo.
In altre parole, questo nuovo tipo di patto di servizio, e di conseguenza il voucher disoccupati, deve essere sottoscritto solo dai disoccupati che una volta finita l'indennità di disoccupazione, risultano ancora privi di occupazione da almeno 4 mesi.
Nel caso in cui, il lavoratore poi non partecipi alle iniziative di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro, sono previste sanzioni che vanno dalla decadenza della prestazione, sospensione o decurtazione delle somme erogate con l'assegno. 
Quant'è l'importo del voucher? L'importo dell'assegno di ricollocazione dipende da quante sono le possibilità che il lavoratore ha di trovare una nuova occupazione, maggiori sono le possibilità e più basso è il voucher, minori sono le possibilità e più è alto è l'importo riconosciuto per la formazione presso i centri per l’impiego o i servizi accreditati.
(FONTE:http://www.guidafisco.it/  & REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO: DECRETO REGIONALE)
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7 marzo 2017

A.P.E. anticipo finanziario a garanzia pensionistica

PERIODO: 1° gennaio-31 dicembre 2019 
COS’È? Un’indennità sostitutiva 
PER QUANTO TEMPO? Fino al conseguimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia 
REQUISITO ANAGRAFICO: Almeno 63 anni di età 
REQUISITO CONTRIBUTIVO: 30 o 36 anni, a seconda dei casi, con bonus di un anno per figlio (max 2) per le lavoratrici

L'Ape volontario, tecnicamente denominato anticipo finanziario a garanzia pensionistica, sarà lo strumento attraverso il quale dal 1° maggio 2017 sarà resa più flessibile l'età pensionabile facendo ricorso al sistema bancario. Contenuto nella legge di bilancio per il 2017.... l'APe volontario decollerà il prossimo 1° maggio 2017 ed interesserà tutti i lavoratori iscritti presso l'assicurazione generale obbligatoria, le forme ad essa sostitutive od esclusive (dunque sia i lavoratori dipendenti del settore privato, sia gli autonomi, gli iscritti alla gestione separata nonchè i lavoratori del pubblico impiego) in possesso di 63 anni di età, 20 anni di contributi e a non più di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio . Restano esclusi gli assicurati presso le casse libero professionali.
Per l'accesso alla misura la pensione futura, cioè attesa al raggiungimento degli ordinari requisiti anagrafici di vecchiaia, dovrà risultare non inferiore a 1,4 volte il trattamento minimo inps (cioè circa 702,65 euro al mese) al netto della rata di ammortamento corrispondente all'APE richiesta. 
L’elemento distintivo fondamentale rispetto alle tradizionali proposte elaborate nei mesi scorsi dal Parlamento e dall'Inps consiste nel fatto che l'operazione consiste in un prestito bancario, garantito da un'assicurazione privata contro il rischio premorienza che, una volta raggiunti i requisiti per la normale uscita di vecchiaia, il lavoratore -pensionato comincerà mese per mese a ripagare tramite trattenute alla fonte sulla sua pensione operate direttamente dall’INPS. Per i successivi venti anni. Come l'Ape agevolato il progetto avrà natura sperimentale: durerà sino al 31 dicembre 2018 e poi potrà essere rinnovato sulla base dei risultati della sperimentazione. E' prevista anche una durata minima del prestito pari ad almeno sei mesi.
Come si accede all'Anticipo Volontario
L'interessato dovrà prima di tutto farsi certificare dall'Inps il possesso dei requisiti sopra individuati per avere diritto all’APE. L'istituto nella certificazione indicherà anche l’importo minimo e l’importo massimo dell’APE ottenibile, cifra che potrà essere scelta dal lavoratore sulla base delle proprie specifiche esigenze: la forchetta sarà fissata da un successivo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri atteso entro la prima parte del 2017 (si potrà chiedere verosimilmente una cifra massima tra l'85% ed il 95% della pensione netta futura a seconda degli anni di anticipo richiesti). A questo punto il lavoratore potrà presentare domanda per accedere all'APE producendo, contestualmente, domanda diretta ad ottenere la pensione di vecchiaia da liquidarsi al raggiungimento dei requisiti anagrafici previsti dalla normativa vigente. La domanda di APE e quella di pensione non saranno revocabili, salvo il diritto di recesso da esercitarsi nei termini previsti dalla legge in materia creditizia e bancaria e dal codice del consumo.
Nella domanda il richiedente indicherà sia il finanziatore che erogherà il prestito sia l’impresa assicurativa alla quale richiedere la copertura del rischio di premorienza. I finanziatori e le imprese assicurative saranno scelti dal lavoratore tra quelli che aderiranno agli accordi-quadro da stipularsi, successivamente all’entrata in vigore del citato Decreto della Presidenza del Consiglio, tra il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e, rispettivamente, l’Associazione Bancaria Italiana e l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici ed altre imprese assicurative primarie.
L’Istituto finanziatore trasmetterà quindi all’Inps il contratto di prestito ovvero l’eventuale comunicazione di rifiuto dello stesso. In quest’ultimo caso la domanda di pensione e di APE decadranno e resteranno priva di effetti; in caso di concessione del prestito, dal momento in cui il contratto è reso disponibile al richiedente in modalità telematica il lavoratore avrà 14 giorni per esercitare il diritto di recesso nel qual caso la domanda decadrà e resterà priva di effetti. Se il contratto viene perfezionato il prestito decorre entro i 30 giorni successivi ed il lavoratore inizierà a percepire la somma per 12 mesi l'anno sino al raggiungimento dell'età di vecchiaia (di regola 66 anni e 7 mesi). Le somme erogate tramite l'APE volontario non costituiranno reddito ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche
FONTE:CONSIGLIO DEI MINISTRI
 FONTE: www.pensionioggi.it/

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2 marzo 2017

Incentivo Bonus Sud: Lavoro Giovani

I datori di lavoro che nel 2017 assumeranno giovani (disoccupati di età compresa tra i 15 e i 24 anni e disoccupati dai 25 anni che non lavorano da almeno 6 mesi) con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, e che operano in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna, potranno usufruire di risorse a titolo di incentivo.
Per ottenere l’incentivo Bonus Sud il datore di lavoro deve inoltrare all’INPS - utilizzando il modulo B. SUD, all’interno dell’applicazione DiResCo - Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente, sul sito INPS - una domanda di ammissione all’incentivo, indicando:
• il lavoratore nei cui confronti è avvenuta o si intende effettuare l’assunzione oppure la trasformazione a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine
• la Regione e la Provincia di esecuzione della prestazione lavorativa, che devono rientrare tra le Regioni per le quali è previsto il finanziamento
• l’importo della retribuzione mensile media prevista o effettiva
• l’aliquota contributiva datoriale.
Il modulo telematico di richiesta dell’incentivo sarà disponibile nei prossimi giorni.
TUTTI I DETTAGLI ESPOSTI NELLA CIRCOLARE INPS: 
CIRCOLARE INPS

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*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

***************DOMANDE IN TEMA FISCALE*****************

****************DOMANDE IN TEMA GIURIDICO********************

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